sindaci ed amministratori lacustri chiamati a risarcire oltre 3 milioni di euro alla Bracciano Ambiente
L’ex sindaco Giuliano Sala dovrà risarcire al comune 631.158,00 euro, stessa cifra toccherà a Signore Roberto, Silla Marinella, Di Matteo Luigi. A pagare saranno anche ex amministratori di Anguillara Sabazia tra cui Pizzagallo Antonio (21.726,28 euro) e Pizzorno Francesco (27.210,69 euro).
Ma l’elenco dei risarcimenti è lungo e non si limita ai nomi sopra citati:
PAOLESSI Stefano dovrà al comune 21.726,28 euro, Rovelli Matteo 48.936,97, Mazzei Francesco 52.482,29 euro, Morellini Anna Maria €. 32.378,98, Morelli Giuliano 5.047,84 euro, Maia Vincenzo 47.434,45 euro, Mancini Marcello €.5.985,36, Cancellieri Marcello €.7.163,77, Dutto Lucia 20.617,41 euro, Bucci Piera 7.625,49 euro, Persiani Iride 20.617,41, Amoroso Walter 20.617,41 euro, Casagrande Valter 17.344,06 euro, Di Franco Francesco 17.344,06 euro, Gagliardi Davide 17.344,06 euro, De Santis Enzo 5.217,65 euro, Bordi Barbara 5.217,65 euro, Placidi Marco 5.217,65 euro.
E’ andata bene a Bruni Bruno (sindaco di Manziana) e Stefani Basilio Rocco che sono stati prosciolti dall’addebito contestato per assenza di danno. Saranno comunque chiamati a rifonde le spese legali quantificate in €. 1000,00 cadauno.
-----------Dal 2004 in poi il Comune di Bracciano risulta aver stipulato a favore della sua partecipata una serie di contratti di rilevante importo, rinnovati alle singole scadenze con delibere della Giunta comunale sino al 30 aprile 2013….
Ebbene tutti questi contratti hanno dato vita ad impegni di spesa che il Comune di Bracciano risulta aver onorato in modo del tutto occasionale, anche perché, come è possibile leggere in varie missive che il Direttore generale della Bracciano Ambiente ha inviato agli organi comunali competenti, i compensi contrattualmente indicati erano già di per sé fissati
unilateralmente dal Comune in misura lungamente inferiore ai costi dei servizi offerti.
In sostanza, dal 2004 al 2011, per tutti i servizi suindicati richiesti dal Comune di Bracciano alla sua partecipata risultano non onorati debiti pari a complessivi €. 2.772.073,68, somma che ha aumentato l’esposizione della Bracciano Ambiente s.p.a. già gravata dai crediti prima indicati relativi alla utilizzazione della discarica di Cupinoro da parte degli enti pubblici locali coinvolti.------------Le condotte descritte sono state comunicate per le valutazioni di competenza anche all'autorità giudiziaria ordinaria e alla procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, che ha aperto un procedimento penale, n. 4036 del 2004, allo stato ancora pendente----------
Come abbiamo sempre sostenuto la storia della Bracciano Ambiente va letta nel suo complesso, dalla sua nascita fino alla sentenza che ne ha decretato la sua morte. Da tutti i milioni di Euro che mancavano dal fondo post mortem a tutti i debiti accumulati nel corso della sua esistenza (dal 2004 al 2013 ben 10 milioni e 462 mila Euro). Responsabilità che si distribuiscono su un arco temporale molto lungo e su tanti attori diversi, come già detto all’epoca dal Comandante della Guardia di Finanza Giosuè Colella in commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Non abbiamo mai negato le responsabilità di nessuno, senza fare sconti e senza omettere nulla. Trasparenza, chiarezza e fatti… Niente di più.
Per quanto riguarda la conclusione della vicenda, abbiamo già espresso le nostre idee e le nostre perplessità su come è stata gestita la fase conclusiva della procedura concordataria.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Ebbene tutti questi contratti hanno dato vita ad impegni di spesa che il Comune di Bracciano risulta aver onorato in modo del tutto occasionale, anche perché, come è possibile leggere in varie missive che il Direttore generale della Bracciano Ambiente ha inviato agli organi comunali competenti, i compensi contrattualmente indicati erano già di per sé fissati
unilateralmente dal Comune in misura lungamente inferiore ai costi dei servizi offerti.
In sostanza, dal 2004 al 2011, per tutti i servizi suindicati richiesti dal Comune di Bracciano alla sua partecipata risultano non onorati debiti pari a complessivi €. 2.772.073,68, somma che ha aumentato l’esposizione della Bracciano Ambiente s.p.a. già gravata dai crediti prima indicati relativi alla utilizzazione della discarica di Cupinoro da parte degli enti pubblici locali coinvolti.------------Le condotte descritte sono state comunicate per le valutazioni di competenza anche all'autorità giudiziaria ordinaria e alla procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, che ha aperto un procedimento penale, n. 4036 del 2004, allo stato ancora pendente----------
Come abbiamo sempre sostenuto la storia della Bracciano Ambiente va letta nel suo complesso, dalla sua nascita fino alla sentenza che ne ha decretato la sua morte. Da tutti i milioni di Euro che mancavano dal fondo post mortem a tutti i debiti accumulati nel corso della sua esistenza (dal 2004 al 2013 ben 10 milioni e 462 mila Euro). Responsabilità che si distribuiscono su un arco temporale molto lungo e su tanti attori diversi, come già detto all’epoca dal Comandante della Guardia di Finanza Giosuè Colella in commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Non abbiamo mai negato le responsabilità di nessuno, senza fare sconti e senza omettere nulla. Trasparenza, chiarezza e fatti… Niente di più.
Per quanto riguarda la conclusione della vicenda, abbiamo già espresso le nostre idee e le nostre perplessità su come è stata gestita la fase conclusiva della procedura concordataria.
Ai posteri l’ardua sentenza.
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