Ospedale di Bracciano, Floccari: “La Giunta Zingaretti ancora una volta in retromarcia”
La ristrutturazione dell’Ospedale Padre Pio di Bracciano, annunciata a gran voce dal tandem Zingaretti/D’Amato, è l’ennesima incompiuta
della giunta a trazione PD/SEL.
Affonda così un piano regionale che faceva di Bracciano la vittima sacrificale sull’altare della tutela degli interessi della sanità privata romana. I posti letto tagliati al Padre Pio avrebbero infatti evitato tagli in altre strutture (convenzionate) collocate in aree metropolitane che dispongono di un’offerta ben superiore ai 3.6 posti letto/1000 abitanti che dovrebbero rappresentare lo standard nazionale.
Il tutto mentre la nostra ASL langue con un misero 0.8 posti letto/1000 abitanti.
Zingaretti prepara l’ennesimo decreto del Commissario ad acta per stralciare il Piano Strategico Regionale, cancellando un’autentica follia quale la tele consulenza radiologica in un ospedale sede di Pronto Soccorso, declassato in “Ospedale di Area Disagiata” (in realtà reso tale proprio dal provvedimento di Zingaretti & Co), oltre alla conversione della Chirurgia e dell’Ortopedia del Padre Pio in strutture di Week Surgery.
Legittima l’esultanza dei Sindaci dei comuni lacustri, forti di un provvedimento di sospensiva del TAR contro il Piano Strategico regionale, e smentite le voci malevole che vedevano l’Ospedale di Civitavecchia carnefice del Padre Pio: il destino della UOSD di Oncologia non ha nulla a che spartire con i tagli all’ospedale di Bracciano, tanto che la marcia indietro regionale non sortirà alcun effetto sulla nuova Unità Operativa del San Paolo.
L’ennesima incompiuta quindi, che adesso deve tradursi in assunzioni inderogabili di personale, senza le quali tutta la vicenda diverrebbe tragicomica e si tradurrebbe in una sterile battaglia di campanile, che lascerebbe immutati i (pochi) servizi al cittadino ed insostenibile la sopravvivenza dei reparti.
A Bracciano servono con urgenza almeno quattro chirurghi, altrettanti ortopedici ed almeno due anestesisti, altrimenti quelle di Zingaretti e D’Amato saranno state ancora una volta chiacchiere.
La possente macchina da guerra della Pisana, evidentemente dotata di un cambio a cinque rapporti (la prima e quattro retromarce), dimostri di aver imparato dai propri errori e dimostri questa volta un gesto concreto a difesa della Salute pubblica.
Fulvio Floccari
Consigliere Comunale M5S
Consigliere Comunale M5S
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