RICHIESTA DI DIMISSIONI DEL SINDACO DI BRACCIANO E SUA GIUNTA |
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domenica 22 marzo 2015
PETIZIONE POPOLARE: RICHIESTA DI DIMISSIONI DEL SINDACO DI BRACCIANO E SUA GIUNTA
mercoledì 18 marzo 2015
Associazione A.a.i.s. di Bracciano
Abbiamo visitato, stamane, il Centro che attualmente assiste in regime residenziale più di 30 persone con disabilità e abbiamo raccolto le preoccupazioni del personale e dei familiari degli assistiti, soprattutto per quanto riguarda la carenza di fondi. Al momento, infatti, la struttura soffre per la mancanza di un insufficienza economica, causa continui tagli da parte della Regione e sopratutto del basso supporto economico del Comune di Bracciano.
A rischio è l'assistenza per 30 persone con disabilità
Siamo molto preoccupati per la difficile situazione in cui si trova il A.a.i.s. struttura di eccellenza per disabili esistente da ormai trentanni.
L'altra preoccupazione che affligge l'associazione, è l'obbligo del cambio di locazione, che dovrà avvenire in tempi brevi dall'attuale via Varisco, 11 a Castel Giuliano, dove gli attendono ulteriori spese, a proprio carico, per terminare i lavori della neo struttura d'accoglienza.
Abbiamo visitato l'interno e ci siamo accorti che il Centro, è una grande famiglia di volontari e genitori che si riunisce intorno ai nostri ragazzi, che ci hanno accolti con sorrisi e gioie. I loro occhi erano pieni di speranze e voglia di affrontare il mondo, che noi non vediamo "molto spesso". Abbiamo visto anche, molti dei loro lavori svolti, come quadri e mosaici, fatti alla perfezione, opere d'arti grandiose, che mostrano la bravura e le capacità, di questi splendidi ragazzi.
Sono pochi i luoghi, che ci rimangono nel cuore, il legame che si è sviluppato nel corso di questa esperienza è soprattutto un legame emotivo, pieno di speranza, che si impegnerà a far si, che nulla rimanga invisibile. Con la speranza e la condivisione di queste poche righe, ci affidiamo ad un minimo di solidarietà, di tutta la popolazione e istituzioni.
venerdì 6 marzo 2015
Cara Mamma ti racconto una storia
Cara Mamma ti racconto una storia,
ho iniziato ad interessarmi della mala politica, solo perché ho capito che tutta la feccia del nostro degrado popolare parte da lì. Essere un attivista, non significa esser un esperto politico, significa solo essere un Cittadino che tenta di inserirsi in un meccanismo marcio, dove tutti i loro beni, a come hanno aperto aziende, negozi, affitti, terreni, appalti e altro.... nascono da compromessi politici, a discapito dei cittadini. Loro, questo hanno paura di perdere, non è chi diventerà sindaco o assessore, ognuno di loro anche il più piccolo consigliere, ha ottenuto tanto grazie ai compromessi politici, arrivando alla gestione di mezzo paese. Talvolta anche usando metodi illegali o compromessi con la mafia.
Eccomi allora pronto, insieme ad altre persone come me, ad inserirci in quell'ingranaggio, per farlo saltare.
Tu adesso mi dirai, ma come farete? Loro sono potenti e forti!!!
Bene noi siamo umili, semplici e onesti, ecco perché hanno paura!!!
Hanno paura della semplicità, dell'ingenuità, del diverso, della trasparenza, del cittadino che si scandalizza davanti alle loro porcate.
Perché, come tali ci spaventiamo pure davanti i debiti delle tasse, non riuscendo a dormire finché non riusciamo a pagarle.
In ogni angolo si sente confabulare "mica possiamo consegnare il comune ai grillini" "Dobbiamo studiarci bene le coalizioni" "anche unendo opposizioni e maggioranze"
Tu pensa, Mamma, mancano ancora due anni alle amministrative"a meno che non accada qualcosa" che già si stanno organizzando per come imbrogliare e derubare il popolo!!!
Credo che in questo devo dare atto al sindaco, quando affermava: "poveri coloro che capiteranno dopo di me"
Credono di spartirsi il piatto "composto ormai solo da briciole" unendosi tutti appassionatamente, e che Principi, hanno come candidati, credono che per le piazze strilleremo solo alle ruberie attuali, si pensano di esser furbi alle spalle della povera gente.
Sarà dura l'avventura, ma non sanno che basterà solo Uno di noi, per scardinare il sistema.
Che bella goduria vedere "il paesello" pieno di stelle......fino adesso c'è stata molto nebbia....
Ciao Mamma a presto!!!
Marco T.
venerdì 27 febbraio 2015
A proposito di Cupinoro:
Interrogazione a risposta scritta 4-08170
nel comune di Bracciano, in località Cupinoro, è presente da circa 30 anni una discarica regionale, attualmente chiusa per esaurimento, le cui condizioni destano nella cittadinanza profonda preoccupazione, in particolare in relazione ai possibili effetti sulla salute nonché per l'integrità del territorio adiacente;
tale discarica, sebbene sia collocata sul suolo del comune di Bracciano, è posta al confine con il territorio del comune di Cerveteri, con quel che ne consegue in ordine al raggio d'azione dei temuti effetti nocivi;
risulta, infatti, da dati ufficiali, che, nel periodo di operatività della discarica, vi siano stati sversati oltre 2.000.000 mc di rifiuto tal quale, motivo per cui si ritiene necessario, in via prioritaria, effettuare una approfondita indagine sullo stato dei luoghi;
si riportano, difatti, alcune circostanze, ciascuna delle quali sarebbe di per sé sufficiente per richiedere e svolgere una verifica del reale stato di inquinamento dei luoghi interessati:
a) le continue segnalazioni che ci arrivano dai cittadini delle zone limitrofe circa l'aumento enorme dei casi di tumori anche in persone giovani;
b) i recenti studi ERAS circa l'aumento dei tumori e altre gravissime patologie tra la popolazione che vive nei pressi delle discariche di rifiuto tal quale;
c) lo stato di degrado e di abbandono in cui versa attualmente la discarica;
d) il fatto che la gestione della discarica è stata, nei primi anni, affidata alla S.E.L. – servizi ecologici laziali, società del Gruppo Brignoli di Bergamo che è stata oggetto di indagini da parte della magistratura (si consideri che Ettore Brignoli è un soggetto pluricondannato anche per reati ambientali);
e) l'esistenza di un'indagine, attualmente in corso, avviata dalla procura della Repubblica di Civitavecchia sull'ammanco relativo ai fondi che la Bracciano Ambiente spa – società che ha gestito la discarica per conto del Comune di Bracciano – avrebbe dovuto accantonare per la gestione del post mortem (l'indagine punta a fare chiarezza sui circa 12 milioni di euro che gli indagati avrebbero distratto da un fondo «post mortem» appositamente creato per la bonifica della discarica di Cupinoro: i dirigenti, indagati per il reato di malversazione ai danni dello Stato, avrebbero ottenuto un totale di 15 milioni di euro in forma di finanziamenti pubblici da parte di venticinque enti locali che usufruiscono del sito destinato ad accogliere i rifiuti solidi urbani, cifra dalla quale sarebbero stati distratti i dodici milioni di euro dei quali non si ha più contezza);
si segnala inoltre che dal giorno della chiusura, non risulta ancora oggi, agli interroganti, che si siano poste in essere tutte le azioni necessarie per la corretta gestione del post mortem;
ciò nonostante la Presidenza del Consiglio dei ministri, con deliberazione dell'8 agosto 2014, recante «Richiesta, ai sensi dell'articolo 14-quater, comma 3, della legge 241/90 e successive modificazioni e integrazioni di deliberazione del Consiglio dei ministri per un dissenso tra l'amministrazione statale e quella regionale in tema di autorizzazione paesaggistica in merito alla Conferenza dei servizi ai sensi dell'articolo 14-ter della legge 241/90 concernente il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la discarica di Bracciano, in località Cupinoro, comportante il completamento e la messa in sicurezza dell'impianto esistente e la realizzazione di impianto meccanico biologico (TMB), ha ritenuto di concedere il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale richiesto dalla società Bracciano Ambiente spa;
con la predetta deliberazione è stato in realtà trascurato il parere negativo al rilascio del rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale espresso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
per quanto risulta agli interroganti l'area è infatti gravata da una serie di vincoli:
1) è di proprietà dell'università agraria di Bracciano ed è gravata da vincoli di uso civico non decaduti;
2) i vincoli paesaggistici presenti in zona sono quelli individuati dal decreto legislativo n. 42 del 2004, articolo 142, comma 1, lettere h), lettera m) e lettera g);
3) la strada cosiddetta «Settevene Palo», ove è posta la discarica è individuata come «percorso panoramico» e la zona è individuata come «parchi archeologici e culturali»;
la situazione di estrema pericolosità, in termini di rischi sanitari ed ambientali nella zona di Cupinoro, denunciata, da oltre un decennio, dai comitati ambientalisti locali e dagli abitanti prospicienti la discarica, non può essere ulteriormente ignorata;
la mancanza di indagini ambientali tese ad appurare il reale stato dei luoghi, accrescono, a parere degli interroganti, l'esigenza di interventi urgenti da parte del Ministro interrogato, al fine di definire in maniera univoca, le condizioni effettive dell'area interessata;
l'inefficacia di adeguati sistemi di controllo e monitoraggio delle matrici ambientali della discarica adottati dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio – a cui non è seguita una seria attività ispettiva sull'intera area, per controllare il rispetto delle norme in materia di tutela ambientale (per accertare il livello critico di sostanze inquinanti e cancerogene) – conferma inoltre l'urgenza, anche a livello normativo, di introdurre misure in grado di rafforzare le attività di controllo, finalizzate ad ottenere un alto livello di protezione ambientale nel nostro Paese;
la situazione complessiva di particolare gravità e complessità, determinatasi nell'area in precedenza esposta, in ordine alle possibili ripercussioni, per l'inquinamento del territorio e dei suoi effetti diretti e indiretti sulla salute dei cittadini delle comunità di Bracciano e di Cerveteri e del risanamento ambientale dei luoghi, richiede pertanto, che si affronti concretamente la fase di risanamento e di messa in sicurezza del territorio;
lo stesso comune di Cerveteri ha, infatti, più volte manifestato l'esigenza a che le competenti autorità svolgano una seria indagine sulle matrici ambientali, ciò al fine di porre in sicurezza una discarica che, sebbene chiusa, costituisce una vera e propria bomba ecologica, atteso che non è dato sapere cosa sia stato ivi sversato, soprattutto nei primi anni di attività –:
se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa;
quali orientamenti, nell'ambito delle rispettive competenze, i Ministri interrogati intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa, in particolare in merito alle condizioni di elevata criticità sanitaria e ambientale, nella zona di Cupinoro ed in quelle limitrofe;
se si intendano assumere iniziative per assicurare la prevenzione di possibili disastri sanitari ed ambientali mediante un controllo diretto delle matrici ambientali, con l'inserimento, ove ne ricorrano i presupposti, dell'area nell'elenco dei siti da bonificare di interesse nazionale;
quali iniziative urgenti e necessarie, nell'ambito delle rispettive competenze si intendano intraprendere, al fine di verificare, anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità, se e quali effetti sulla popolazione possano essere derivati dall'attuale situazione di sostanziale compromissione dell'area;
se, alla luce dei fatti di cui alle premesse, non intenda procedere ad una approfondita indagine sullo stato dei luoghi nella zona di Cupinoro ed in quelle limitrofe. (4-08170)
venerdì 20 febbraio 2015
IL COMUNE DI BRACCIANO E LA CORTE DEI CONTI.... CHE NON TORNANO.
La Corte dei Conti Bastona Giuliano Sala |