Turismo? Ma anche no. |
Turismo? Ma anche no.
Lo scorso 14 dicembre 2013 l’assessore al turismo del Comune
di Bracciano Rinaldo Borzetti annunciava, in pompa magna pagata dai cittadini,
la nascita de “La strada del lago”, un progetto di rilancio turistico
riguardante i tre Comuni del lago, Manziana e Canale Monterano. Tra i punti
chiave del’iniziativa, orgogliosamente illustrati dall’assessore braccianese, vi era una
domanda di 50.000 euro a fondo perduto alla Regione Lazio per l’avvio del
progetto, la richiesta alla Provincia di Roma di assegnare la gestione dei PIT
(Punto di Informazione Turistica) al consorzio Lago di Bracciano (ente peraltro
predestinato, nei sogni di Borzetti, ad incardinare ogni futuro piano di
rilancio turistico), e il calendario unificato degli eventi e delle sagre, uno
strumento semplice e utile, necessario per coordinare la programmazione degli
eventi tra i cinque Comuni evitando sovrapposizioni di date.
A distanza di oltre cinque mesi, con la stagione turistica
in fase di avvio, sono evidenti i risultati raggiunti dall’assessore: dei
50.000 euro richiesti, la Regione Lazio ne ha erogati la bellezza di 28.000
(pari a euro 5.600 per Comune), che le cinque amministrazioni locali dovranno
integrare con scongiuri, digiuni e pellegrinaggi (possibilmente a km0) per
sostenere le “magnifiche sorti e progressive” della nostra economia. I 5.600
euro virtualmente a disposizione di Bracciano possono considerarsi il punto di
arrivo di sette anni di delega al turismo (pari a 800 euro/anno), e sono quasi
sufficienti per pagare sei mesi di stipendio da assessore allo stesso Borzetti
(12.129,03 euro nel 2012).
Alla richiesta di assegnare la gestione dei PIT al consorzio
di navigazione, la Provincia di Roma ha risposto commissariando l’ente, ora a
rischio chiusura. Volendo mietere un po’ di senno di poi si potrebbe affermare che
non sia stata una grande intuizione quella di imperniare lo sviluppo economico
di cinque paesi sull’ente strumentale (il consorzio Lago di Bracciano) di un
ente commissariato (la Provincia) di cui, tra l’altro, era (ed è tutt’ora)
ignoto il destino. E così anche quest’anno il PIT di piazza IV novembre può
riposare il pace, sebbene siano ignote le ragioni per cui ad Anguillara e
Trevignano questi uffici riescono a funzionare anche senza l’almanaccata
cessione voluta da Borzetti, mente a Bracciano ciò sembra impossibile.
Fino al corrente mese di maggio si
conservava, della traballante alchimia borzettiana, l’illusione del calendario
unificato degli eventi e delle sagre: attendevamo con impazienza di vedere gli
assessori perilacustri vestire i panni di metaforici vigili urbani,
autopromossisi a dirigere lo scorrimento fluido delle manifestazioni locali,
evitando sovrapposizioni e ingolfamenti. Purtroppo i fatti del finesettimana
del 16-18 maggio 2014 hanno impietosamente affossato ogni velleità da coordinatore
del nostro assessore: il solo territorio di Bracciano, infatti, è stato
interessato da ben quattro manifestazioni simultanee, tre delle quali, fregiate
del patrocinio del Comune, non potevano non essere note negli stanzini del
potere di piazza IV novembre. Nell’arco dell’intero week-end si sono svolte l’Agricountryfestival, un sottovalutato
tentativo di riportare a Vigna Grande (presso le Antiche Scuderie Odescalchi) i
fasti del Game Fair (in salsa meno sportiva e più gastronomica), promosso da
Azzurra Press, e L’arte del ricevere… al
lago e d’intorni, fiera legata all’organizzazione di ricevimenti, promossa
dall’associazione Il Convivio (si segnala, a tal proposito, la conferenza
stampa con Federico Moccia e il nostro sindaco Giuliano Sala che, insieme, ci
hanno spiegato l’amore). La domenica si sono aggiunte una gara ciclistica e Vele e colori, un’esibizione di
imbarcazioni veliche allestita in piazza del Comune dall’AVB, che ha creato un
suggestivo e insolito contrasto tra gli storici palazzi e le imponenti distese
di bianche vele. In mezzo un tenero gazebo del PD in cerca di compagnia.
Un palinsesto così denso ha
ovviamente penalizzato ciascun evento, mentre la gara ciclistica ha interrotto,
ad intermittenza, la strada di accesso a Vigna Grande, nel giorno più
frequentato dell’Agricountryfestival. A questo punto ci chiediamo: via i soldi,
via i PIT, via il calendario unificato, perché non via anche l’assessore?
Comitato
Cittadini di Bracciano in Movimento