Grazie al ministro Bonino le armi chimiche Siriane che nessun paese ha voluto sono
state accettate in Italia .
BONINO:
"Mi auguro che non si faranno polemiche per degli impegni internazionali
che il Paese si deve assumere, e che le forze politiche si comportino con il necessario
decoro", ha auspicato il Ministro.
Presidente Opac in Italia a gennaio per illustrare i dettagli del trasbordo
Roma 18 dic. (TMNews) - L'Italia ha offerto la propria disponibilità per mettere a disposizione dell'Organizzazione per la messa al bando delle Armi chimiche (Opac) un porto per il trasbordo delle armi chimiche dalla Siria sulla nave statunitense dove verrà effettuata la loro distruzione: lo ha affermato il ministro degli Esteri, Emma Bonino, intervistata da RaiNews24.
"Mi auguro che non si faranno polemiche per degli impegni internazionali che il Paese si deve assumere, e che le forze politiche si comportino con il necessario decoro", ha auspicato il Ministro.
La difficoltà maggiore dell'operazione condotta dall'Opac, ha spiegato Bonino, è il trasporto per via terra verso il porto siriano di Latakia, per mancanza di sicurezza: da lì i container saranno trasferiti su una nave danese e scortati da navi norvegesi, e verranno caricati su una nave americana in un porto del Mediterraneo.
"L'Italia ha dato al sua disponibilità a offrire un porto per il trasbordo: quale possa essere è una scelta tecnica che dovrà essere fatta da un punto di vista tecnico, e dipende da fattori quali il pescaggio o la distanza dello scalo dai centri abitati", ha continuato Bonino precisando che l'Opac sta verificando tempi e modalità, ma per le operazioni di trasbordo ci vorranno due giorni.
"Abbiamo ottenuto che il presidente dell'Opac - organizzazione vincitrice del Premio Nobel per la Pace e di cui l'Italia ha la vicepresidenza - venga in Italia a metà gennaio per fornire tutti i dettagli dell'operazione", ha concluso il Ministro, sottolineando come vi siano tutte le garanzie necessarie per la sicurezza.
Mgi
"Mi auguro che non si faranno polemiche per degli impegni internazionali che il Paese si deve assumere, e che le forze politiche si comportino con il necessario decoro", ha auspicato il Ministro.
La difficoltà maggiore dell'operazione condotta dall'Opac, ha spiegato Bonino, è il trasporto per via terra verso il porto siriano di Latakia, per mancanza di sicurezza: da lì i container saranno trasferiti su una nave danese e scortati da navi norvegesi, e verranno caricati su una nave americana in un porto del Mediterraneo.
"L'Italia ha dato al sua disponibilità a offrire un porto per il trasbordo: quale possa essere è una scelta tecnica che dovrà essere fatta da un punto di vista tecnico, e dipende da fattori quali il pescaggio o la distanza dello scalo dai centri abitati", ha continuato Bonino precisando che l'Opac sta verificando tempi e modalità, ma per le operazioni di trasbordo ci vorranno due giorni.
"Abbiamo ottenuto che il presidente dell'Opac - organizzazione vincitrice del Premio Nobel per la Pace e di cui l'Italia ha la vicepresidenza - venga in Italia a metà gennaio per fornire tutti i dettagli dell'operazione", ha concluso il Ministro, sottolineando come vi siano tutte le garanzie necessarie per la sicurezza.
Mgi