La lotta contro l'attuale Ampliamento di Cupinoro
di seguito cronostoria
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a: | Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com> | ||
a: | Comune Bracciano <info@comune.bracciano.rm.it>, bracciano.protocollo@pec.it | ||
cc: | "armando.tondinelli@libero.it" <armando.tondinelli@libero.it> | ||
ccn: | Antonio Turri <antur55@gmail.com> | ||
data: | 29 novembre 2013 18:58 | ||
oggetto: | All'Attenzione del Sindaco Giuliano Sala e dell'intero Comune di Bracciano | ||
proveniente da: | gmail.com |
Ricevuta di accettazione
Il giorno 29/11/2013 alle ore 20:16:41 (+0100) il messaggio
"Intorno a Cupinoro: vincoli paesistici e ambientali, secondo quanto sancito dal D.Lgs. n. 42 del 22.01.2004 agli artt 142 e 159" proveniente da "luca.pagni-7166@ postacertificata.gov.it"
ed indirizzato a:
bracciano.protocollo@pec.it ("posta certificata")
dgtri@pec.minambiente.it ("posta certificata")
dgsalvaguardia.ambientale@pec. minambiente.it ("posta certificata")
carabinieri@pec.carabinieri.it ("posta certificata")
raniero.defilippis@regione. lazio.legalmail.it ("posta certificata")
protocollo-territorio@regione. lazio.legalmail.it ("posta certificata")
protocollo-istituzionale@ regione.lazio.legalmail.it ("posta certificata")
� stato accettato dal sistema ed inoltrato.
Identificativo messaggio: 2B9B460A.000CC010.A54AB671. AD3BD1D7.posta-certificata@ cecpac.posteitaliane.it
Il giorno 29/11/2013 alle ore 20:16:41 (+0100) il messaggio
"Intorno a Cupinoro: vincoli paesistici e ambientali, secondo quanto sancito dal D.Lgs. n. 42 del 22.01.2004 agli artt 142 e 159" proveniente da "luca.pagni-7166@
ed indirizzato a:
bracciano.protocollo@pec.it ("posta certificata")
dgtri@pec.minambiente.it ("posta certificata")
dgsalvaguardia.ambientale@pec.
carabinieri@pec.carabinieri.it ("posta certificata")
raniero.defilippis@regione.
protocollo-territorio@regione.
protocollo-istituzionale@
� stato accettato dal sistema ed inoltrato.
Identificativo messaggio: 2B9B460A.000CC010.A54AB671.
da: | Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com> | ||
a: | procura.civitavecchia@giustizia.it | ||
data: | 29 novembre 2013 20:24 | ||
oggetto: | Per informazione | ||
proveniente da: | gmail.com |
CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO
COMITATO DI CITTADINI NO PROFIT
P.IVA/C.FISC.: 97744780582
BRACCIANO
Via dei Pioppi, 25 int. 12 Bracciano 00062 rm
Tel 06 60666947
(leg. ric. con DPR 1111/1958;
ric. Min. Ambiente L. 349/1986)
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Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com> 25 novembre 2013 10:32
Ricevute di Protocollo (D.P.R. n. 445/2000)
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mercoledì 27 novembre 2013
Aspettando Cauti
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si è espresso in modo contrario con la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistiche per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, con il num di protocollo 33958 del 26 novembre ’13 presso gli uffici del Comune di Bracciano, chiede al suddetto Comune di ritirare il permesso di continuare le opere che attuano l’ampliamento della discarica gestita dalla Bracciano Ambiente. Nell’oggetto ai primi punti si trova infatti il rilascio permesso di costruire n. 02/2013 del 10.01.2013 n. 844 del Comune di Bracciano a favore della Bracciano Ambiente SPA. La soprintendenza ha effettuato un sopralluogo nella Discarica di Cupinoro con il “Reparto Operativo- Sezione Archeologia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale", per la verifica dello stato dei luoghi, la verifica ha riguardato anche un sopralluogo presso gli uffici della Bracciano Ambiente con il noe Amministratore Unico, Avv Marcello Marchesi, che ha visto la consegna presso l’ente della documentazione. La soprintendenza ricorda che le terre su cui insiste la discarica sono tutte di proprietà dell0Università Agraria e che ricadono in “ambiti paesaggistici sottoposti a tutela ai sensi degli artt n. 134 e 142, comma 1 (aree di interesse archeologico già individuato) e D.Lgs. 22 gennaio 2004 n.42 e s.m.i. (Università agrarie e uso civico). Tra le considerazioni leggiamo le affermazioni che riferiscono non solo il non chiedere da parte dell’amministrazione accettante il progetto di ampliamento, del sopralluogo e del parere delle autorità responsabili di tali ambiti territoriali, ma anche il netto contrasto con quanto disposto dall’art 145, ovvero “senza prescritta autorizzazione paesaggistica”. Quindi il Ministero di competenza chiede all’amministrazione vigente del Comune di Bracciano di annullare il permesso di costruire n. 02/2013 del 10/01/2013 con protocollo n. 844 concesso alla Bracciano Ambiente, prescindere dall'esistenza e dal ritrovamento o meno, nelle aree interessate, di reperti archeologici…” rimaniamo con gli occhi puntati sulla vicenda sperando che l'amministrazione inizi a fare scelte nella direzione del bene comune.
Cittadini di Bracciano in Movimento
Il Mibact annulla il permesso a costruire rilasciato dal Comune di Bracciano
Il Mibact annulla il permesso a costruire rilasciato dal Comune di Bracciano
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lunedì 25 novembre 2013
Incontro con l'Assessore Civita alla Regione, sull'ampliamento di Cupinoro Bracciano. Contro il Popolo Sovrano.
Incontro con l'Assessore Civita alla Regione, sull'ampliamento di Cupinoro Bracciano.Contro il Popolo Sovrano.
“Chi dice che Cupinoro diventerà Malagrotta, dice una grande bugia” ?
Mentre i cittadini sono preoccupati e concentrati nel presentare interrogativi seri a cui avere risposte ufficiali, gli assessori regionali Civita e Refrigeri sembrano poco interessati a quanto viene loro domandato, e continuano a parlottare tra loro, a stirarsi ed accomodarsi, a muovere carte e battere penne, a telefonare ed a masticare gomme, forse per non appiccicarsi con gli astanti.
I cittadini di Bracciano in Movimento chiedono la scomparsa graduale delle discariche, una Raccolta Differenziata spinta porta a porta, la riorganizzazione del concetto di cassonetto e suo posizionamento,
Molti gli acronimi usati durante il dibattito, e fra questi ne traduciamo i più importanti per tutti:
A.I.A. = Autorizzazione Impatto Ambientale
A.T.O. = Ambito Territoriale Ottimale
V.I.A. = Valutazione Impatto Ambientale
Z.P.S. = Zona Protezione Speciale
T.M.B. = Trattamento Meccanico Biologico
I.I.M. = Impresa Industriale sulla Monnezza
A.T.O. = Ambito Territoriale Ottimale
V.I.A. = Valutazione Impatto Ambientale
Z.P.S. = Zona Protezione Speciale
T.M.B. = Trattamento Meccanico Biologico
I.I.M. = Impresa Industriale sulla Monnezza
Le risposte specifiche dell’Assessore Michele Civita su Cupinoro
sono state registrate nei video.
sono state registrate nei video.
Michele Civita chiederà al Comune di Bracciano di cambiare l’impianto già autorizzato , come deciso in Consiglio Comunale, ovvero di non realizzare più un impianto di T.M.B.
ma di realizzare un impianto di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti. “Oggi c’è un trattamento che non rispetta pienamente… loro hanno il tritovagliatore previsto nel vecchio piano regionale sui rifiuti. La Regione vuole superare la situazione con un impianto rispettoso delle normative europee, finanziando un impianto che non sia T.M.B. bensì un impianto di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti, un po’ più simile a quello di Colleferro. Nell’impianto ci dovrà essere la possibilità di gestire l’umido ed i suoi scarti, in modo tale da poterli trattare. Questo nella prima parte di impianto che dovranno realizzare il Comune di Bracciano e la Bracciano Ambiente, nel più breve tempo possibile, tanto che c’è già una gara in corso”.
ma di realizzare un impianto di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti. “Oggi c’è un trattamento che non rispetta pienamente… loro hanno il tritovagliatore previsto nel vecchio piano regionale sui rifiuti. La Regione vuole superare la situazione con un impianto rispettoso delle normative europee, finanziando un impianto che non sia T.M.B. bensì un impianto di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti, un po’ più simile a quello di Colleferro. Nell’impianto ci dovrà essere la possibilità di gestire l’umido ed i suoi scarti, in modo tale da poterli trattare. Questo nella prima parte di impianto che dovranno realizzare il Comune di Bracciano e la Bracciano Ambiente, nel più breve tempo possibile, tanto che c’è già una gara in corso”.
Con quali soldi pubblici e con quali ricadute sulle imposte ai cittadini, resta un mistero.
“Chi dice che Cupinoro diventerà Malagrotta, dice una grande bugia, chiaro ?
Sempre nel nuovo piano, coerentemente con le proposte già fatte quando stavamo alla Provincia di Roma, proporremmo un’A.T.O. con Roma Fiumicino e Ciampino, e l’A.T.O. con 25 o 27 Comuni, per garantire l’autosufficienza e dare a tutti servizi uguali agli stessi costi e con le stesse imposte a carico dei cittadini. Io voglio l’A.T.O. di Roma ma non bisogna essere ipocriti tra noi, mi dà fastidio l’ipocrisia, perché prima nel Lazio esisteva una sola discarica che era Malagrotta, e tutti i cittadini del Lazio hanno portato i rifiuti di Malagrotta. Poi sono nate via via le altre discariche.”
I Cittadini contro le mafie e la corruzione, fanno presente che Roma è Città Capitale e quindi i suoi rifiuti devono essere un problema politico da smaltirsi e spalmarsi su tutta la Nazione e non possono ricadere solo su piccoli centri come Bracciano o Cerveteri che hanno al centro Cupinoro.
“Non dobbiamo essere ipocriti su questo e dobbiamo avere anche un minimo di solidarietà nel momento di
difficoltà”
Mentre dal pubblico si strilla che “il Comune di Bracciano non vuole il 40 % di rifiuti da Roma”
l’Assessore Civita sottolinea che “La Legge prevede che ci sia una percentuale dentro ogni area e se la domanda è se esista o meno un progetto di ampliamento per milioni di metri cubi ? NO, NON ESISTE! NOI DAREMO L’AUTORIZZAZIONE E LA VERIFICHEREMO SULL’A.I.A.SU 450.000, NOI VALUTEREMO LA PROPOSTA ED IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI 450.000 METRI CUBI. SE RIUSCIAMO IN PIU’ AD AVVIARE IN TUTTI I COMUNI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA, FINANZIATA DEL TUTTO, E SE I COMUNI CHE GIA LA FANNO RIESCONO AD ESSERE ANCORA PIU’ BRAVI, E’ EVIDENTE CHE NON NE AVREMO NEMMENO BISOGNO E QUESTO CICLO POTRA’ DURARE MOLTI ANNI E NON CI SARA’ BISOGNO DI ULTERIORI AMPLIAMENTI!”
l’Assessore Civita sottolinea che “La Legge prevede che ci sia una percentuale dentro ogni area e se la domanda è se esista o meno un progetto di ampliamento per milioni di metri cubi ? NO, NON ESISTE! NOI DAREMO L’AUTORIZZAZIONE E LA VERIFICHEREMO SULL’A.I.A.SU 450.000, NOI VALUTEREMO LA PROPOSTA ED IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI 450.000 METRI CUBI. SE RIUSCIAMO IN PIU’ AD AVVIARE IN TUTTI I COMUNI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA, FINANZIATA DEL TUTTO, E SE I COMUNI CHE GIA LA FANNO RIESCONO AD ESSERE ANCORA PIU’ BRAVI, E’ EVIDENTE CHE NON NE AVREMO NEMMENO BISOGNO E QUESTO CICLO POTRA’ DURARE MOLTI ANNI E NON CI SARA’ BISOGNO DI ULTERIORI AMPLIAMENTI!”
SE QUALCUNO VUOLE METTERE PAURA ALLA GENTE E FARE DEMAGOGIA…
Si parla poi dell’impianto di smaltimento rifiuti di Pian della Carlotta che pare sia stato bloccato per palesi irregolarità procedurali, e si sta realizzando anche a Colleferro il virtuoso sistema VedeLago per uno smaltimento totale dei rifiuti, ma che secondo Civita non è stato ancora autorizzato, nonostante sia stato visto ed apprezzato anche dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Michele Civita ribadisce che “Tutti parlano di VedeLago che è quello meglio, ma il migliore che c’è in Italia, l’esempio più avanzato è quello di Colleferro che recupera più energia”
mentre nella realtà i termovalorizzatori hanno un maggiore impatto ambientale aerobico.
mentre nella realtà i termovalorizzatori hanno un maggiore impatto ambientale aerobico.
A Colleferro esistono 2 impianti privati di Termovalorizzatore.
Cosa è un termovalorizzatore ?
Perché nessuna comunità di cittadini vuole ospitare sul proprio territorio un termovalorizzatore ?
Le recenti proteste dei cittadini contro la costruzione di un termovalorizzatore vicino ai centri abitati ci riportano ad un tema particolarmente importante per il sistema della gestione dei rifiuti in Italia: la termovalorizzazione. Un termovalorizzatore è di fatto un inceneritore di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. Si distingue quindi dai vecchi inceneritori che si limitavano alla sola termodistruzione dei rifiuti senza produrre energia. L'impiego dei termovalorizzatori sembra essere una parziale via di uscita dal problema delle discariche ormai stracolme e una opzione per diversificare i processi di eliminazione dei rifiuti solidi urbani (RSU).
Inquinamento da termovalorizzatore
Pur essendo molto meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, i termovalorizzatori non eliminano in ogni caso l'emissione di diossine nei fumi di scarico dispersi nell'atmosfera circostante. Un fatto su cui concordano ormai tutti, costruttori, medici e tecnici. Basti pensare che non esiste una soglia minima di sicurezza per le diossine e possono essere nocive per l'uomo a qualsiasi livello di assimilazione (US Environment Protection Agency 1994). Motivo che già di per sé è sufficiente per comprendere lo stato d'animo dei cittadini e le mobilitazioni sociali in questo senso. Tuttavia, se il funzionamento dei termovalorizzatori è gestito in modo corretto l'impatto ambientale potrebbe essere minimizzato dalla presenza di filtri, dal corretto incenerimento dei rifiuti consentiti e dai controlli dello Stato. Molte capitali europee (es. Parigi) hanno i propri termovalorizzatori nelle immediate vicinanze delle grandi città.
Combustibile da rifiuto (CDR)
Secondo la legge Ronchi bisognerebbe quanto più possibile recuperare materiali ma allo stato attuale si premiano i processi che impediscono il recupero dei suddetti materiali. La termovalorizzazione per assolvere al suo compito in maniera ottimale dovrebbe non precedere bensì seguire un processo accurato di raccolta differenziata che preveda ci si informi dalle industrie sulle caratteristiche che deve avere la materia recuperata per poter essere utilizzata come materia prima nei cicli produttivi (separando accuratamente il vetro dalla plastica, dalla carta, dall'alluminio, etc). Anche la materia destinata ai termovalorizzatori (le cosiddette ecoballe) dovrebbe avere precipue caratteristiche tali da scongiurare quanto più possibile un eventuale rilascio di sostanze nocive nell'ambiente, ma questo passaggio purtroppo in alcuni casi non avviene ancora con la necessaria trasparenza e accortezza. La raccolta differenziata consente di recuperare materiale da inviare al riciclaggio e agevolare la selezione e la lavorazione dei rifiuti. Il termovalorizzatore non brucia qualsiasi rifiuto bensì soltanto CDR (combustibile da rifiuto) composto dalla parte secca del classico RSU (rifiuto solido urbano, ossia il nostro sacchetto dell'immondizia). Questa parte secca è ovviamente composta da legno, carta, cartone, panni, stracci e tutto ciò che ha un potere calorifico abbastanza alto da poter garantire il corretto funzionamento dell'impianto di termovalorizzazione. I rifiuti umidi non bruciano, quindi non sono adatti ad essere smaltito negli inceneritori e devono necessariamente essere stoccati nelle discariche.
Valutazione impatto ambientale del termovalorizzatore
E' necessario inoltre sempre procedere ad un attento esame dell'impatto sull'ambiente specifico a cui il termovalorizzatore è destinato e sulla salute dei cittadini, come dovrebbe avvenire per qualsiasi scelta di ordine pubblico. L'ubicazione degli impianti non è un problema di secondaria importanza. Prioritarie sono trasparenza e concertazione delle scelte con i cittadini del luogo. Solo in questo modo potrà avviarsi una concreta collaborazione tra cittadini e amministrazioni nella complessa gestione del sistema rifiuti. Per ulteriori approfondimenti sulla tematica si consiglia vivamente la lettura del dossier di salute ambiente.
La sua promessa davanti ai Cittadini è che l'attuale discarica rimarrà a servigio solamente dei 25/26 comuni conferenti, senza ricevere altri rifiuti provenienti da altri luoghi. ( Con la nostra richiesta di tenere sotto controllo le Carte e le decisioni della Bracciano Ambiente e dell’Amministrazione Giuliano Sala ) L'ampliamento di 450,000mc , sarà a disposizione solamente per scarti dei rifiuti trattati, obbligando gli altri Comuni conferenti ad attuare un sistema di Riciclo pari al 65% e consorziarli con Bracciano, dietro un accordo ATO, per creare un sistema Virtuoso di Riuso e Recupero.
I cittadini di Bracciano in Movimento promettono che vigileranno sulle sue promesse, contrastando fin d'ora la proposta del modello di Filiera Rifiuti proposta dall'Assesore M.Civita, pubblicandole su ogni giornale, e facendo in modo che diventi un contratto con la popolazione, il progetto senza combustione. ( Proposta Rifiuti Virtuosa a 4R http://goo.gl/E53hbC ) . Per quanto riguarda il Commissario straordinario Sottile, terminerà il suo mandato il 31/12/2013. Nel frattempo noi cittadini a 5 Stelle insieme a Comitati e Associazioni, continueremo il nostro viaggio presso i Consigli Comunali Conferenti, portando notizie del nostro Ambiente, trovando dialoghi di apertura per tavoli da lavoro, proponendo la nostra proposta Rifiuti Virtuosa a 4R http://goo.gl/E53hbC , verso un sistema simile a Vedelago, creando posti di lavoro e un impatto all’ambiente pari a zero. La tutela del nostro Ambiente, spetta solo alla cittadinanza, i grandi poteri non dovranno mai derubarci la nostra Madre Terra.
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Interrogaz ione Parlamenta re del M5S a tutela di salute e territorio .
Inviato: sabato 23 novembre 2013 18.08
A: info@osservatorelaziale.it; 'direttore@osservatorelaziale. it'
Cc: 'direzione.gen@arpalazio.it'; 'tasacdo@carabinieri.it'; 'urp@aslrmf.it'
A: info@osservatorelaziale.it; 'direttore@osservatorelaziale.
Cc: 'direzione.gen@arpalazio.it'; 'tasacdo@carabinieri.it'; 'urp@aslrmf.it'
Ccn: 'segreteria.cirillo@ minambiente.it'; 'segreteria.capogab@ minambiente.it'; 'fina.michele@minambiente.it'; 'segreteria.tecnica@ minambiente.it'; 'pignataro.rosaria@ minambiente.it'; 'Incarnato.gianfranco@ minambiente.it'; 'ufficiolegislativo. segreteria@minambiente.it'; 'tamburelli.gianfranco@ minambiente.it'; 'segr.ufficiostampa@ minambiente.it'; 'redazione@omniroma.it'; 'ufficiostampaperilazio@gmail. com'; 'anna.deluca@beniculturali.it' ; 'sba-em.soprintendente@ beniculturali.it'; 'URP@minambiente.it'; 'dqvbonifiche@pec.minambiente. it'; 'dgsalvaguardia.ambientale@ pec.minambiente.it'; 'aia@pec.minambiente.it'; 'derosa_m@camera.it'; 'terzoni_p@camera.it'; 'busto_m@camera.it'; 'mannino_claudia@camera.it'; 'segoni_s@camera.it'; 'zolezzi_a@camera.it'; 'daga_f@camera.it'; 'giuseppe.vacciano@senato.it'; 'elena.fattori@senato.it'; 'roberta.angelilli@europarl. europa.eu'; 'bernini_massimiliano@camera. it'; 'tofalo_a@camera.it'; 'vignaroli_s@camera.it'; 'luca.teolato@gmail.com'; 'Stefano Gasperini' <stefano.gasperini.pga@gmail. com>; 'Redazione Etrurianews' <redazione@nuovoviterbooggi.it >; 'redazione@lagone.it'; 'Tusciaweb Quotidiano' <redazione@tusciaweb.it>; 'redazione@ilmanifesto.it'; 'fabio pucci' <info@occhioviterbese.it>; 'info@ilcannocchiale.it'; 'corrviterbo@edib.it'; 'info@osservatorelaziale.it'; 'info@corriereviterbo.it'; 'e.f@live.it'; 'segreteria@ilgiornale.it'; 'lettere@ilfoglio.it'; 'posta@ilmessaggero.it'; 'ced@iltempo.it'; 'redazione.iltirreno@ finegilpal.inet.it'; 'unitaonline@unita.it'; 'lettere@lastampa.it'; 'larepubblica@repubblica.it'; 'redazioneroma@metroitaly.it'; 'redazione@libero-news.it'; redazione@ontuscia.it; info@occhioviterbese.it; 'redazione@terzobinario.it'
Oggetto: Interrogazione Parlamentare del M5S a tutela di salute e territorio.
Oggetto: Interrogazione Parlamentare del M5S a tutela di salute e territorio.
Interrogazione Parlamentare del M5S a tutela di salute e territorio.
Anche i cittadini attendono una risposta dal Ministro Andrea Orlando.
Nella discarica di Cupinoro, sita in località Cupinoro, nel comune di Bracciano, ad oggi, sono conferiti i rifiuti provenienti da ventiquattro comuni (Anguillara, Bracciano, Campagnano, Canale Monterano, Cerveteri, Castelnuovo di Porto, Capena, Magliano, Fiano, Formello, Civitella S. Paolo, Ladispoli, Manziana, Mazzano, Nazzano, Morlupo, Ponzano Romano, Riano, Rignano, Sacrofano, Santa Marinella, Sant'Oreste, Torrita Tiberina, Trevignano, Filacciano) e quattro aziende private.
In data 16 ottobre 2013, al n. di protocollo G00480, la Regione Lazio ha espresso pronuncia di compatibilità ambientale alla Bracciano Ambiente spa, ente gestore della discarica, in relazione alla proposta di progetto per la realizzazione di un lotto funzionale di discarica denominato «Vaira 1» con capacità di 450.000 metricubi.
La società Bracciano spa ha motivato l'intervento, intendendo garantire il corretto funzionamento degli impianti di trattamento già autorizzati nell'area di Cupinoro (trattamento meccanico biologico e linea compost di qualità in anaerobico autorizzati in autorizzazione integrata ambientale dalla regione Lazio con determina dirigenziale n. B1671 del 4 maggio 2009).
La situazione del comprensorio ove è ubicato l'impianto necessita di un'attenzione particolare, stante la presenza massiccia di un significativo fattore di criticità ambientale legato alla tutela della avifauna e degli habitat naturali.
In data 16 ottobre 2013, al n. di protocollo G00480, la Regione Lazio ha espresso pronuncia di compatibilità ambientale alla Bracciano Ambiente spa, ente gestore della discarica, in relazione alla proposta di progetto per la realizzazione di un lotto funzionale di discarica denominato «Vaira 1» con capacità di 450.000 metricubi.
La società Bracciano spa ha motivato l'intervento, intendendo garantire il corretto funzionamento degli impianti di trattamento già autorizzati nell'area di Cupinoro (trattamento meccanico biologico e linea compost di qualità in anaerobico autorizzati in autorizzazione integrata ambientale dalla regione Lazio con determina dirigenziale n. B1671 del 4 maggio 2009).
La situazione del comprensorio ove è ubicato l'impianto necessita di un'attenzione particolare, stante la presenza massiccia di un significativo fattore di criticità ambientale legato alla tutela della avifauna e degli habitat naturali.
L'intervento previsto ricade, infatti, in zona ZPS (zona di protezione speciale) identificate con il codice IT6030005 denominato «Comprensorio Tolfetano Cerite Manziate» facente parte della Rete Natura 2000 istituita dalla direttiva «Habitat» (ovvero la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche – Gazzetta Ufficiale del 22 luglio 1992 –).
La rete comprende anche zone create ai sensi della direttiva «Uccelli»
e mira a fornire una valida protezione per le zone faunistiche più importanti dell'Europa.
Gli Stati membri ex articolo 3 della direttiva Direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici classificano in particolare come zone di protezione speciale (ZPS) i territori più idonei in numero e in superficie alla conservazione di tali specie, tenuto conto delle necessità di protezione di queste ultime nella zona geografica marittima e terrestre in cui si applica la direttiva «Habitat».
L'ampliamento della discarica di Cupinoro mette a serio repentaglio la tutela delle migrazione degli uccelli e delle specie selvatiche nell'ambito della zone di protezione sociale (ZPS), considerato che attorno all'area in esame, gravitano alcune aree SIC (un sito di interesse comunitario che contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat) nei comuni di Bracciano, Cerveteri e Manziana che per il loro pregio floro-faunistico creano una rete di flussi migratori che sarebbe inevitabilmente compromessa dall'ulteriore ampliamento del sito di discarica, venendo meno agli obiettivi perseguiti dalla direttiva citata.
Con queste premesse il gruppo parlamentare del M5S ha presentato l’Interrogazione Parlamentare a risposta scritta 4-02473, a tutela del territorio, rivolta al MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE chiedendo se il Ministro sia a conoscenza dei fatti narrati e quali azioni intenda adottare alla luce di eventuali accertamenti tecnici effettuati sullo stato di conservazione degli ambienti naturali in relazione al rispetto dell'articolo 3 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 sul mantenimento ovvero, all'occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat delle specie migratorie, alla luce dell'ampliamento della discarica di Cupinoro a Bracciano. (4-02473)
INTERROGAZIONE AL SINDACO E ALL’ASSESSORA ALL’AMBIENTE IN MERITO AL PROGETTO DI FATTIBILITA’ : “DISCARICA DI CUPINORO – AMPLIAMENTO DISCARICA SU EX CAVA VAIRA E AREA DENOMINATA “ AMPLIAMENTO NORD” – VOLUMETRIE POTENZIALMENTE REALIZZABILI – DATI DIMENSIONALI.
Siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di uno studio di fattibilità commissionato dalla società Bracciano Ambiente S.p.a al geometra Luca Vergaro di Terni nel gennaio 2012 avente per oggetto:
- DISCARICA DI CUPINORO – AMPLIAMENTO DISCARICA SU EX CAVA VAIRA E AREA DENOMINATA “ AMPLIAMENTO NORD” – VOLUMETRIE POTENZIALMENTE REALIZZABILI – DATI DIMENSIONALI.
Tale studio di fattibilità, corredato di elaborati grafici, nella sua relazione introduttiva recita:
“Lo studio di massima in esame prevede di profilare la ex cava Vaira con un graduale taglio di circa 3 mt della collina lato strada Settevene Palo con uno spostamento di circa 10 mt verso la stessa strada.
Alla parete collina si aggancerà un argine artificiale che collega l’area Vaira all’area soprastante direzione NORD, su una parete naturale che segue la strada Settevene Palo, tenendosi ad una distanza di sicurezza di circa 20 mt dalla stessa strada.
L’ipotesi di ampliamento della Vaira parte da questo aggancio che mantiene intatta la collina lato strada Settevene Palo e dalla quale si mantiene a distanza di sicurezza.
Lo sviluppo dell’invaso sottende verso NORD in una area geomorfologicamente idonea a creare lotti di discarica, su terreni che hanno una predisposizione alla attività di cava essendo di natura pozzolanica, come quelli dell’attuale discarica.
La quota basale di riferimento di tutto l’invaso Vaira+ampliamento NORD è quella della prevista per le prime ipotesi fatte per la ex cava Vaira, + 375 mt con 3 mt di scavo rispetto all’attuale quota basale + 378 mt; tale scavo è propedeutico perchè lo strato di impermeabilizzazione basale, che è di circa 1,70 mt, sottrae volumetria utile.
La quota della chiusura sommitale dei lotti Vaira+ampliamento NORD, sarà quella autorizzata per l’attuale discarica di Cupinoro che è di 318 mt ad assestamenti finiti.
Sono state considerate anche le volumetrie che si possono potenzialmente realizzare attraverso l’aggancio tra la discarica di Cupinoro e quella della ex cava Vaira alla quota + 318 mt “.
Seguono i dati dimensionali che ci consegnano una volumetria disponibile abbancabile di 4.802.000 mc.
Considerato il carattere totalmente autoreferenziale di questa amministrazione, a seguito delle vicende che si sono succedute negli ultimi due anni, dalla comunicazione alla Regione Lazio del 23 Novembre 2011 in cui si manifestava disponibilità ad accogliere ulteriori 1.200.000 mc di rifiuti , all’approvazione del Piano di Sviluppo triennale presentato dalla società Bracciano Ambiente, approvato e palesemente disatteso, al bando per la messa all’asta di 20.000 mc di volumetria a privati, siamo a chiedere chiarimenti in merito al progetto di fattibilità denominato “DISCARICA DI CUPINORO – AMPLIAMENTO DISCARICA SU EX CAVA VAIRA E AREA DENOMINATA “ AMPLIAMENTO NORD” – VOLUMETRIE POTENZIALMENTE REALIZZABILI – DATI DIMENSIONALI.
Nella fattispecie si chiede perché, anche in questa occasione, nulla è stato riferito, né in sede istituzionale, né tantomeno alla cittadinanza considerate le pesanti ricadute che tale ipotesi, se realizzata, può avere su questo territorio in termini ambientali, di salute pubblica, di mancanza totale dei basilari principi di democrazia e di partecipazione. Ci preoccupa la sola idea che l’abbiate pensata; anche il 1.200.000.mc erano solo un’idea del Direttore Generale, e invece...Abbiamo pensato male, abbiamo fatto peccato ma ci avevamo indovinato.
Altro che piccoli ATO, riduzione del rifiuto, raccolta differenziata spinta, riciclo e riuso , voi volete continuare a realizzare megadiscariche, all’insaputa di tutti…
Cos’altro uscirà dal cappello a cilindro del premiato presidente Marchesi o del Direttore Generale Andrea Riccioni?
A giudicare da quanto esposto dal D.G. nella sua ultima nota, quella del 6 novembre u.s., laddove si riferisce “all’impianto di TMB autorizzato ( quello da 135.000 tn) o comunque da autorizzare secondo il piano pluriennale approvato…”, alla mancanza di fondi e alla conseguente necessità di ricorrere ad una società di scopo per realizzarlo fino alle conclusioni a cui giunge: “niente impianti e maggiori volumetrie disponibili da destinare ai conferimenti di rifiuti provenienti da fuori il bacino di Roma Nord”, tutto sembra tornare.
Con quali risorse economiche la B.A. sta realizzando gli imponenti lavori di sbancamento e abbancamento terra a cui stiamo assistendo considerato lo stato di enorme difficoltà economica in cui versa che ha determinato il licenziamento di 21 lavoratori e, come dice il Sindaco, la necessità di mettere a bando spazi di conferimento?
Facciamo chiarezza, una volta per tutte e che ognuno abbia il coraggio delle proprie azioni e si prenda le proprie responsabilità.
CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO
COMITATO DI CITTADINI NO PROFIT
P.IVA/C.FISC.: 97744780582
BRACCIANO
Via dei Pioppi, 25 int. 12 Bracciano 00062 rm
Tel 06 60666947
(leg. ric. con DPR 1111/1958;
ric. Min. Ambiente L. 349/1986)
______________________________ ___________________
Con la presente, su invito-segnalazione da parte del Comitato CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO, circa numerose, varie e diffuse situazioni di degrado ambientale e paesaggistico nel territorio di Bracciano Cupinoro (RM) in via Sette Vene Palo 6500,
a seguito della presenza di una discarica,
alla luce di quanto sancito dal D.Lgs. 42/2004 e smi, in particolare dall'art. 142, c. i, lett. h, della stessa norma,
alla luce di quanto sancito dal D.Lgs. 42/2004 e smi, in particolare dall'art. 142, c. i, lett. h, della stessa norma,
siamo in un momento di gravissimo pericolo per il nostro territorio, sicuramente peggiore di tutti i precedenti, Pizzo del Prete e la Centrale a biogas di Pian della Carlotta. L’intervento del Commissario all’emergenza rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, apre la strada ad uno scenario già visto: la nuova discarica di Roma, la nuova Malagrotta a Cupinoro. Ci parlano di emergenza, di provvisorietà; ricordiamo che anche Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, è nata come soluzione provvisoria e che finora le amministrazioni di Roma e Lazio non hanno e non stanno proponendo alcuna soluzione alternativa allo scempio delle discariche.
Nel piano pluriennale della Bracciano Ambiente, la Società del Comune di Bracciano che gestisce Cupinoro, vengono proposti un impianto di TMB (Trattamento Meccanico Biologico) e una centrale a biogas di capacità enormi, tutti elementi che prefigurano un vantaggio per le lobbie finanziarie, una devastazione del territorio che di fatto sono incompatibili con una politica di smaltimento dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata spinta porta a porta.
Art. 142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004
Alcune terre di demanio collettivo dell’Università Agraria di Bracciano, in località Cupinoro-Sbrigliavacche, erano state utilizzate per realizzare una discarica intercomunale già nel 1999, per circa 9 ettari (alcune particelle del Fg. catastale n. 62 di quella località). Per questi terreni fu seguita l’ordinaria procedura di mutamento di destinazione d’uso, come previsto per le zone di uso civico (Giunta Reg. Del. 691 del 23/02/1999). I 9 ettari tolti al demanio collettivo furono sostituiti con altri 9 ettari destinati a categoria A della legge sugli usi civici (permuta di terre civiche).
Nel 1999 l’UA di Bracciano chiese di poter utilizzare altri 6 ettari circa (Fg. 61, part. 24/parte) di demanio collettivo “per la realizzazione di un impianto di preselezione di R.S.U. e R.S.A.U” e la Regione ne autorizzò il mutamento di destinazione (Det. 51/2000 del Dip. Sviluppo Agricolo e Mondo Rurale) sul presupposto che “la sottrazione al demanio civico della superficie di Ha. 6.00.00 non pregiudica l’esercizio dei diritti della popolazione utente, considerato anche che l’opera viene realizzata su un terreno già utilizzato per attività estrattiva debitamente autorizzato” (si trattava di una cava dismessa).
Nel 2005 la UA di Bracciano concesse alla Bracciano Ambiente Spa (Società di cui è azionista il Comune di Bracciano ed è subentrata nella gestione della discarica nel 2004) altre terre del Fg. 61; fino al 2008, successive determine regionali di autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso portavano ad ettari 23 circa l’area interessata dalla discarica di Cupinoro.
Arriviamo così al periodo 2008-2010 quando, esaurita l’attività di cava da parte della VAIRA s.a.s. in una zona adiacente alla discarica (sempre in località Sbrigliavacche), con una serie di deliberazioni della Deputazione Agraria dell’UA di Bracciano (concessioni di tre mesi più volte prorogate), anche quella zona veniva concessa – seppur a titolo temporaneo – alla Bracciano Ambiente Spa per il deposito della terra di risulta derivante dai lavori di ampliamento della discarica di Cupinoro.
Nel 2009 è stato autorizzato il mutamento di destinazione (per uso temporaneo) per ulteriori 29 ettari circa, concessi anch’essi alla Bracciano Ambiente Spa, venendosi così a determinare una superficie complessiva di 52 ettari circa di terre della locale UA concesse per attività connesse con la discarica di Cupinoro.
Ci troviamo di fronte, dunque, ad un’area complessiva che è stata concessa alla Bracciano Ambiente Spa per le attività della discarica in fasi successive e con diversi titoli: per gli inziali 23 ettari è avvenuta una permuta di terre civiche ai sensi della legge generale sugli usi civici; per i successivi 29 ettari è avvenuta un’autorizzazione al mutamento di destinazione per un uso temporaneo.
Il contratto di concessione di tutta l’area dei 52 ettari è stato stipulato fra l’UA di Bracciano e la Bracciano Ambiente Spa il 21 aprile 2010. Tale contratto ha una durata ‘temporanea’, nel senso che la concessione avrà efficacia fino al “permanere in capo alla Bracciano Ambiente spa delle autorizzazioni” (anche se rilasciate successivamente alla stipulazione del contratto) “alla gestione della discarica, al ciclo di lavorazione dei rifiuti e a tutti gli impianti ad essa annessi e connessi” (dal testo del contratto). L’U.A. ottiene come canone corrispettivo € 5.450,00 annui per ogni ettaro (rivalutabili ogni biennio).
Ci troviamo di fronte, per una parte dell’area di Cupinoro (esclusi gli ettari originari permutati con altri ridestinati a pascolo), a terre di uso civico concesse dalla locale UA per l’uso temporaneo di attività di smaltimento di rifiuti. Questa situazione è possibile, perché tutte le terre di uso civico della Regione Lazio sono attualmente disciplinate dalla legge generale del 1927, che attribuisce un forte taglio pubblicistico a tali comprensori. Se la Regione Lazio attuasse l’art. 3 della L. 97/1994 (3a Legge sulle zone montane), noi riteniamo che, almeno per le proprietà collettive in senso stretto, gestite dalle Università Agrarie del Lazio, un simile uso delle terre non sarebbe possibile: questa legge nazionale stabilisce che le Università Agrarie divengano persone giuridiche di diritto privato chiamate a gestire il loro patrimonio a soli fini agro-silvo-pastorali e di conservazione. Il mutamento di destinazione può avvenire, secondo tale legge, solo con permuta.
Che cosa è successo in questi giorni? Una parte dei rifiuti di Roma, Fiumicino e Città del Vaticano verranno portate a Bracciano, perché il Commissario ai rifiuti Goffredo Sottile ha utilizzato un Bando della Bracciano Ambiente Spa, con cui quest’ultima ha messo a disposizione spazi di conferimento di rifiuti per 20.000 tonnellate fino al 31 dicembre 2013.
Quindi, per il momento si tratta di una misura temporanea. Allo stato degli atti, non si può ancora dire che Cupinoro sia divenuta la discarica di Roma.
In ogni caso, l’uso del demanio collettivo per l’attività di smaltimento di rifiuti, ancorché autorizzato con provvedimenti regionali, lascia perplessi, se non da un punto di vista tecnico-giuridico, certamente dal punto di vista della congruenza di tale uso con la vocazione ‘naturale’ delle proprietà collettive: agricoltura e conservazione dell’ambiente. Pensiamo al fatto che il Codice dei Beni Culturali e Ambientali (D.lg. 42/2004, art. 142) sottopone a vincolo paesaggistico le terre assegnate alle Università Agrarie; pensiamo alla 3a Legge sulla montagna e ai recenti indirizzi giurisprudenziali in materia di tutela dell’ambiente.
Bracciano, 21/11/2013: i Ministeri dei Beni Culturali e dell’Ambiente, insieme alla Regione Lazio, stanno per approvare le ultime autorizzazioni (VIA- Valutazione d’Impatto Ambientale e AIA-Autorizzazione Integrata Ambientale) che sanciscono l’ampliamento della discarica pubblica di Bracciano, situata al confine col territorio di Cerveteri.
Le autorizzazioni sono previste entro il 25/11 (ministero dell’Ambiente e Beni Culturali) e il 29/11 (Regione Lazio). Si riferiscono a un volume immenso,450.000mc che vanno ad aggiungersi a quelli della collina di rifiuti che si staglia all’orizzonte per un’altezza di circa 80 metri in un territorio agricolo, di pregio paesaggistico, vincolato, archeologico, turistico, dove vive fauna protetta e dove, a tutt’oggi, non si conoscono i dati relativi all’inquinamento del suolo, delle falde acquifere, dell’aria e, soprattutto, l’incidenza sugli esseri viventi, decine di migliaia di abitanti.
La richiesta è totalmente ingiustificata per vari motivi:
1) È spropositata per i 25 comuni che già conferiscono a Cupinoro.
2) L’obbligo dei parametri da raggiungere (65% entro il 2013) della raccolta differenziata renderà sempre più obsoleta una grande discarica.
3) Si va verso una gestione locale dei rifiuti da parte dei singoli comuni, compresa la Capitale (almeno così afferma il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.)
Ricordiamo che martedì prossimo, 26 novembre il Parlamento Europeo discuterà la situazione di Cupinoro, alla luce del sopralluogo effettuato dal suo vice-presidente Angelilli, che ha ammesso di aver constatato una situazione “fuorilegge”.
Scavi e sbancamenti intanto proseguono, prima ancora delle autorizzazioni previste e senza che gli abitanti del territorio siano mai stati informati e coinvolti nelle decisioni che li riguardano direttamente.
Il gruppo della Commissione Ambiente del M5S ha depositato in parlamento un’interrogazione a risposta scritta i cui firmatari sono Alberto ZOLEZZI (Primo firmatario) , Missimo DE ROSA, Patrizia TERZONI, Mirko BUSTO,Federica DAGA, Claudia MANNINO, Samuele SEGONI, Angelo TOFALO e Stefano VIGNAROLI. Nell’interrogazione i portavoce pentastellati chiedono al Ministro dell’ambiente se “la situazione del comprensorio ove è ubicato l’impianto necessita di un’attenzione particolare, stante la presenza massiccia di un significativo fattore di criticità ambientale legato alla tutela della avifauna e degli habitat naturali.”
L’intervento previsto ricade, infatti, in zona ZPS (zona di protezione speciale) denominato «Comprensorio Tolfetano Cerite Manziate» facente parte della Rete Natura 2000 istituita dalla direttiva «Habitat» (ovvero la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche – Gazzetta Ufficiale del 22 luglio 1992 –). La rete comprende anche zone create ai sensi della direttiva «Uccelli» e mira a fornire una valida protezione per le zone faunistiche più importanti dell’Europa; gli Stati membri concernente la conservazione degli uccelli selvatici classificano in particolare come zone di protezione speciale (ZPS) i territori più idonei in numero e in superficie alla conservazione di tali specie, tenuto conto delle necessità di protezione di queste ultime nella zona geografica marittima e terrestre in cui si applica la direttiva «Habitat».
Pertanto l’ampliamento della discarica di Cupinoro mette a serio repentaglio la tutela delle migrazione degli uccelli e delle specie selvatiche nell’ambito della zone di protezione sociale (ZPS), considerato che attorno all’area in esame, gravitano alcune aree SIC (un sito di interesse comunitario che contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat) nei comuni di Bracciano, Cerveteri e Manziana che per il loro pregio floro-faunistico creano una rete di flussi migratori che sarebbe inevitabilmente compromessa dall’ulteriore ampliamento del sito di discarica, venendo meno agli obiettivi perseguiti dalla direttiva citata.
I portavoce alla camera dei deputati del Movimento 5 Stelle chiedono al Ministro Orlando quali azioni intenda adottare alla luce di eventuali accertamenti tecnici effettuati sullo stato di conservazione degli ambienti naturali in relazione al rispetto dell’articolo 3 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 sul mantenimento ovvero, all’occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat delle specie migratorie, alla luce dell’ampliamento della discarica di Cupinoro a Bracciano. È indubbio che la tutela dell’ambiente naturale ha risvolti importanti per la qualità di vita e per la salute umana.
Si ringrazia e si resta in attesa di un gentile riscontro.
Cittadini di Bracciano in Movimento
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da: Luca Massimo Climati <lcgrantorino@gmail.com>a: Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com>data: 19 ottobre 2013 10:12oggetto: richiesta autorizzazione qustura civitavecchiaproveniente da: gmail.comfirmato da: gmail.com: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
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da: Luca Massimo Climati <lcgrantorino@gmail.com>a: Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com>data: 19 ottobre 2013 10:12oggetto: richiesta autorizzazione qustura civitavecchiaproveniente da: gmail.comfirmato da: gmail.com: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
ALLA QUESTURA DI CIVITAVECCHIA
AL DIRIGENTE RESPONSABILE
epc alla Polizia Locale di Bracciano
Il sottoscritto Tellaroli Marco in qualita' di rappresentante dei comitati No discarica di Bracciano, Cerveteri e zone limitrofe intende dichiarare le intenzioni dei componenti i suddetti Comitati a svolgere una manifestazione che avra' carattere di piccolo corteo e in seguito di assemblea stabile e sit-in,nei pressi della discarica in localita' Cupinoro, nel Comune di Bracciano al km 5,00 circa ,sulla via Settevene-Palo. La manifestazione,che avra' svolgimento composto e pacifico,e' stata indetta per protestare contro l'ampliamento prossimo della discarica all'oggetto.Il piccolo corteo,con partenza alle ore 9.00 circa, si snodera' dalla area di servizio al km 6.200 circa e proseguira' in direzione discarica per la destinazione stabile. Diamo come arco di svolgimento,dalle ore 8AM ALLE ORE 13.00.Si prevede una partecipazione media di 500 cittadini.
Distinti saluti
in fede
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------18/11/2013
Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com> | |||
a: | bracciano.protocollo@pec.it, Comune Bracciano <info@comune.bracciano.rm.it> | ||
data: | 18 novembre 2013 15:42 | ||
oggetto: | Alla cortese attenzione del Sindaco Giuliano Sala e di tutto il Consiglio | ||
proveniente da: | gmail.com |
COMUNE DI BRACCIANO
Piazza IV Novembre 6 - 00062 Bracciano (Rm)
Alla cortese attenzione del Sindaco Giuliano Sala e di tutto il Consiglio
Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento Lunedi 18 novembre 2013
Via dei Pioppi, 25 int. 12 Bracciano
Tel 06 60666947
Egregio Signor Sindaco di Bracciano Giuliano Sala
e, per conoscenza:
Ai Sindaci dei comuni di: Anguillara Sabazia, Cerveteri, Manziana, Trevignano Romano, Ladispoli, Santa Marinella, Rignano, Campagnano, Canale Monterano, Capena, Castelnuovo, Fiano Romano, Formello, Magliano R., Mazzano, Morlupo, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Fiumicino e Roma.
Alle Associazioni e ai Comitati del territorio
Nei giorni scorsi l’Associazione Nazionale “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” ha inviato agli organi di stampa un comunicato in cui ha denunciata la grave situazione dei vecchi invasi della discarica di Cupinoro dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, e anche il malcelato tentativo delle Amministrazioni di trasformare il sito in una nuova Malagrotta. Nella stessa nota l’Associazione ha riportata una serie didati incontestabili circa i danni all’ambiente, alla salute e all’economia causati dalla situazione esistente e da quella che si prospetta.
Il 16/11/2013 apprendiamo, da un documento sottoscritto dai rappresentanti dell’opposizione in seno al Consiglio Comunale di Bracciano, che è stato elaborato uno studio tecnico sulla potenziale capienza complessiva ulteriore per il sito di Cupinoro che ammonterebbe a 4.802.000 metri cubi.
Lo studio, che pare non abbia ancora trovata paternità al momento, sembra confermare l’ipotesi avanzata da Associazioni e Comitati, in opposizione alla sorta di silenzio-assenso della politica locale: la discarica di Bracciano dovrà sottostare a un destino ineludibile e cioè diventare per alcuni anni il nuovo sito di smaltimento dei rifiuti della Capitale.
La stessa ipotesi di trasformare il sito di Cupinoro in una collocazione industriale per le previste lavorazioni di legge dei rifiuti prima di essere conferiti in discarica, oltre a risultare non conveniente dal punto di vista occupazionale rispetto ai ventuno licenziamenti effettuati dalla BraccianoAmbiente (si parla di poco più di tre o quattro dipendenti riassorbiti), fa ancora una volta scempio delle reali esigenze di sviluppo economico e sociale della nostra comunità. Non è sicuramente trattando con i rifiuti che i nostri concittadini potranno veder risolto un solo loro problema di tipo ambientale o economico.
Per tutti questi motivi, nel fare nostre le proposte avanzate dalle Associazioni e dai Comitati impegnati sul tema, prima su tutte quella dibattersi perché il problema rifiuti della Capitale sia gestito come un problema di tutto il Paese e non sia scaricato solo nell’area del Lago diBracciano, rilanciamo le seguenti iniziative proposte dall’Associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”:
- richiesta di intervento chiarificatore della Corte dei Conti sulla gestione fin qui operata dalla società Bracciano Ambiente, con eventuale valutazione dei danni subiti dal Comune di Bracciano;
- richiesta di chiarezza sugli esuberi e il licenziamento dei ventuno dipendenti della società Bracciano Ambiente, in particolare valutando se il taglio sia dovuto a pregresse assunzioni che sottendevano a logiche diverse da quelle di una sana gestione aziendale;
- richiesta di intervento di un organo di Polizia Tributaria e finanziaria che vagli la regolarità delle operazioni di vendita o cessioni di quote dellaBracciano Ambiente ad altri gruppi economici o società;
- richiesta di gestione trasparente dell’intera vicenda, e di condivisione delle scelte relative al conferimento di rifiuti nel sito di Cupinoro; le cui conseguenze non riguardano solo questa o quella maggioranza, questo o quel partito, ma ricadranno negli anni sui cittadini.
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NOE ( Carabinieri ) 13 novembre 2013 18:14
informazioni
Marco Tellaroli <meetupbraccianom5s@gmail.com> 13 novembre 2013 18:14
A: trm38784@pec.carabinieri.it
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02473
Versione integrale Clicca Quì-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Urgente : Art. 142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004
da: | meetupbraccianom5s@gmail.com, sg@beniculturali.it , sba-em.soprintendente@beniculturali.it, sottosegretariaborletti@beniculturali.it, dg-pbaac@beniculturali.it , dg.pbaac.servizio4@beniculturali.it, urp@minambiente.it, dqvbonifiche@pec.minambiente.it, dgsalvaguardia.ambientale@pec.minambiente.it, aia@pec.minambiente.it, derosa_m@camera.it, terzoni_p@camera.it, busto_m@camera.it, mannino_claudia@camera.it, segoni_s@camera.it, zolezzi_a@camera.it, daga_f@camera.it, giuseppe.vacciano@senato.it, elena.fattori@senato.it, roberta.angelilli@europarl.europa.eu | ||
cc: | bernini_massimiliano@camera.it, tofalo_a@camera.it, vignaroli_s@camera.it, petrocchilucia@libero.it, spetroselli33@gmail.com, silviadamiani12@yahoo.it, lulaala@tiscali.it |
data: | 28 ottobre 2013 21:40 | ||
oggetto: | Urgente : Art. 142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004 | ||
proveniente da: | gmail.com |
CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO
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Art. 142 codice beni culturali e ambientali - DLGS 42/2004
La discarica di Cupinoro
Questi giorni si fa un gran parlare della discarica di Cunpinoro. Cerchiamo di fare corretta informazione.
Alcune terre di demanio collettivo dell’Università Agraria di Bracciano, in località Cupinoro-Sbrigliavacche, erano state utilizzate per realizzare una discarica intercomunale già nel 1999, per circa 9 ettari (alcune particelle del Fg. catastale n. 62 di quella località). Per questi terreni fu seguita l’ordinaria procedura di mutamento di destinazione d’uso, come previsto per le zone di uso civico (Giunta Reg. Del. 691 del 23/02/1999). I 9 ettari tolti al demanio collettivo furono sostituiti con altri 9 ettari destinati a categoria A della legge sugli usi civici (permuta di terre civiche).
Nel 1999 l’UA di Bracciano chiese di poter utilizzare altri 6 ettari circa (Fg. 61, part. 24/parte) di demanio collettivo “per la realizzazione di un impianto di preselezione di R.S.U. e R.S.A.U” e la Regione ne autorizzò il mutamento di destinazione (Det. 51/2000 del Dip. Sviluppo Agricolo e Mondo Rurale) sul presupposto che “la sottrazione al demanio civico della superficie di Ha. 6.00.00 non pregiudica l’esercizio dei diritti della popolazione utente, considerato anche che l’opera viene realizzata su un terreno già utilizzato per attività estrattiva debitamente autorizzato” (si trattava di una cava dismessa).
Nel 2005 la UA di Bracciano concesse alla Bracciano Ambiente Spa (Società di cui è azionista il Comune di Bracciano ed è subentrata nella gestione della discarica nel 2004) altre terre del Fg. 61; fino al 2008, successive determine regionali di autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso portavano ad ettari 23 circa l’area interessata dalla discarica di Cupinoro.
Arriviamo così al periodo 2008-2010 quando, esaurita l’attività di cava da parte della VAIRA s.a.s. in una zona adiacente alla discarica (sempre in località Sbrigliavacche), con una serie di deliberazioni della Deputazione Agraria dell’UA di Bracciano (concessioni di tre mesi più volte prorogate), anche quella zona veniva concessa – seppur a titolo temporaneo – alla Bracciano Ambiente Spa per il deposito della terra di risulta derivante dai lavori di ampliamento della discarica di Cupinoro.
Nel 2009 è stato autorizzato il mutamento di destinazione (per uso temporaneo) per ulteriori 29 ettari circa, concessi anch’essi alla Bracciano Ambiente Spa, venendosi così a determinare una superficie complessiva di 52 ettari circa di terre della locale UA concesse per attività connesse con la discarica di Cupinoro.
Ci troviamo di fronte, dunque, ad un’area complessiva che è stata concessa alla Bracciano Ambiente Spa per le attività della discarica in fasi successive e con diversi titoli: per gli inziali 23 ettari è avvenuta una permuta di terre civiche ai sensi della legge generale sugli usi civici; per i successivi 29 ettari è avvenuta un’autorizzazione al mutamento di destinazione per un uso temporaneo.
Il contratto di concessione di tutta l’area dei 52 ettari è stato stipulato fra l’UA di Bracciano e la Bracciano Ambiente Spa il 21 aprile 2010. Tale contratto ha una durata ‘temporanea’, nel senso che la concessione avrà efficacia fino al “permanere in capo alla Bracciano Ambiente spa delle autorizzazioni” (anche se rilasciate successivamente alla stipulazione del contratto) “alla gestione della discarica, al ciclo di lavorazione dei rifiuti e a tutti gli impianti ad essa annessi e connessi” (dal testo del contratto). L’U.A. ottiene come canone corrispettivo € 5.450,00 annui per ogni ettaro (rivalutabili ogni biennio).
Ci troviamo di fronte, per una parte dell’area di Cupinoro (esclusi gli ettari originari permutati con altri ridestinati a pascolo), a terre di uso civico concesse dalla locale UA per l’uso temporaneo di attività di smaltimento di rifiuti. Questa situazione è possibile, perché tutte le terre di uso civico della Regione Lazio sono attualmente disciplinate dalla legge generale del 1927, che attribuisce un forte taglio pubblicistico a tali comprensori. Se la Regione Lazio attuasse l’art. 3 della L. 97/1994 (3a Legge sulle zone montane), noi riteniamo che, almeno per le proprietà collettive in senso stretto, gestite dalle Università Agrarie del Lazio, un simile uso delle terre non sarebbe possibile: questa legge nazionale stabilisce che le Università Agrarie divengano persone giuridiche di diritto privato chiamate a gestire il loro patrimonio a soli fini agro-silvo-pastorali e di conservazione. Il mutamento di destinazione può avvenire, secondo tale legge, solo con permuta.
Che cosa è successo in questi giorni? Una parte dei rifiuti di Roma, Fiumicino e Città del Vaticano verranno portate a Bracciano, perché il Commissario ai rifiuti Goffredo Sottile ha utilizzato un Bando della Bracciano Ambiente Spa, con cui quest’ultima ha messo a disposizione spazi di conferimento di rifiuti per 20.000 tonnellate fino al 31 dicembre 2013.
Quindi, per il momento si tratta di una misura temporanea. Allo stato degli atti, non si può ancora dire che Cupinoro sia divenuta la discarica di Roma.
In ogni caso, l’uso del demanio collettivo per l’attività di smaltimento di rifiuti, ancorché autorizzato con provvedimenti regionali, lascia perplessi, se non da un punto di vista tecnico-giuridico, certamente dal punto di vista della congruenza di tale uso con la vocazione ‘naturale’ delle proprietà collettive: agricoltura e conservazione dell’ambiente. Pensiamo al fatto che il Codice dei Beni Culturali e Ambientali (D.lg. 42/2004, art. 142) sottopone a vincolo paesaggistico le terre assegnate alle Università Agrarie; pensiamo alla 3a Legge sulla montagna e ai recenti indirizzi giurisprudenziali in materia di tutela dell’ambiente .
L'autorizzazione paesaggistica è regolamentata dall'art. 146 del Codice dove si sancisce che i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili o aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, non possono distruggerli né introdurre modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto della protezione (art. 146, c. 1).
Dunque nel caso di interventi in aree soggette a tutela paesaggistica sussiste l'obbligo di sottoporre all'ente competente (delegato dalla regione, generalmente i comuni) i progetti delle opere da eseguire affinché ne sia accertata la compatibilità paesaggistica e sia rilasciata l'autorizzazione.
L'interlocutore del soggetto proponente in materia di paesaggio è pertanto il comune, a cui fa capo il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica.
Dunque nel caso di interventi in aree soggette a tutela paesaggistica sussiste l'obbligo di sottoporre all'ente competente (delegato dalla regione, generalmente i comuni) i progetti delle opere da eseguire affinché ne sia accertata la compatibilità paesaggistica e sia rilasciata l'autorizzazione.
L'interlocutore del soggetto proponente in materia di paesaggio è pertanto il comune, a cui fa capo il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica.
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22/10/2013
Autorizzazioni Manifestazione 26 ottobre presso Cupinoro e 27 ottobre presso Bracciano centro
Link Autorizzazioni
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Manifestazione del 27/10/2013
22/10/2013
Autorizzazioni Manifestazione 26 ottobre presso Cupinoro e 27 ottobre presso Bracciano centro
Link Autorizzazioni
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Nuovo su discarica cupinoro
25 ott
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La discarica di Cupinoro, del tutto identica a Malagrotta che ha chiuso il 30 settembre scorso ai rifiuti indifferenziati della capitale, deve chiudere al piu' presto, entro il 31 dicembre 2013 e nessuna deroga deve essere concessa per il conferimento di "tal quale".
Sono i primi passi da fare se si vuole pensare ad un diverso futuro per Cupinoro: discusso, condiviso e deciso da chi vive ed amministra Bracciano e i comuni del bacino. Del resto nel non lontano 2005 lo sosteneva anche l'attuale sindaco Sala, allora consigliere comunale di minoranza. Gli anni trascorsi hanno solo peggiorato la situazione della discarica che nell'ultimo anno e' ricorsa per ben due volte ad un ampliamento non sostanziale della discarica pari a circa 80.000 mc e che, per dichiarazione della stessa B.A. ha poche migliaia di mc a disposizione sino alla fine dell'anno.
Dopo il parere favorevole dell'Area V.I.A., sara' necessaria l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) della Regione Lazio, una procedura che durera' comunque qualche mese, e' in quella sede che si entrera' nel merito tecnico della richiesta di ampliamento della Bracciano Ambiente ed e' li' che auspichiamo, come sosteniamo da tempo, venga rilevato che i 450.000 mc richiesti siano una enormita', oltre il doppio delle necessita' del bacino di conferimento nei prossimi 10 anni. Una volumetria sovradimensionata alle necessita' presenti e future che sarebbe giustificata solo se, in contrasto da quanto piu' volte dichiarato da Zingaretti e da Civita, Roma non debba trovare all'interno dei propri confini la soluzione per i suoi rifiuti e non nella futuribile area metropolitana che potrebbe comprendere anche tutta o parte dell'attuale provincia.
Analogamente a quanto previsto dal Piano per Roma, lanciato dall'ex Ministro Clini ed atti successivi della Regione Lazio, che ha portato nelle casse di Roma una valanga di soldi necessari a finanziare l'avvio sistematico della raccolta differenziata a Roma (peccato che AMA continui ad inventarsi soluzioni assolutamente insensate), crediamo debba essere avviato un programma di sostegno ai comuni del bacino di conferimento a Cupinoro, che consenta loro non solo di superare questa fase in cui dovranno trattare obbligatoriamente i rifiuti prima del conferimento in discarica, ma di evitare di scaricare ancora sui cittadini il pagamento degli extra costi.
Ma soprattutto chiediamo un piano di avvio sistematico di raccolta differenziata che porti tutti questi comuni al traguardo del 65% quanto prima (8/12 mesi), con un crono programma sincronizzato con il piano di allestimento dell'impiantistica necessaria al trattamento del residuo; questo consentira' di diminuire ancora sensibilmente le volumetrie necessarie al nuovo invaso.
Non e' accettabile, ad esempio, che comuni importanti come Ladispoli, che avviera' speriamo a breve l estensione del porta a porta al 100% degli abitanti, si ponga l'obiettivo di arrivare al 65% entro 18 mesi e non sappiamo quali tempi si dara' Cerveteri. In troppi hanno dormito sonni tranquilli scaricando i problemi su Cupinoro. Adesso basta.
Sono i primi passi da fare se si vuole pensare ad un diverso futuro per Cupinoro: discusso, condiviso e deciso da chi vive ed amministra Bracciano e i comuni del bacino. Del resto nel non lontano 2005 lo sosteneva anche l'attuale sindaco Sala, allora consigliere comunale di minoranza. Gli anni trascorsi hanno solo peggiorato la situazione della discarica che nell'ultimo anno e' ricorsa per ben due volte ad un ampliamento non sostanziale della discarica pari a circa 80.000 mc e che, per dichiarazione della stessa B.A. ha poche migliaia di mc a disposizione sino alla fine dell'anno.
Dopo il parere favorevole dell'Area V.I.A., sara' necessaria l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) della Regione Lazio, una procedura che durera' comunque qualche mese, e' in quella sede che si entrera' nel merito tecnico della richiesta di ampliamento della Bracciano Ambiente ed e' li' che auspichiamo, come sosteniamo da tempo, venga rilevato che i 450.000 mc richiesti siano una enormita', oltre il doppio delle necessita' del bacino di conferimento nei prossimi 10 anni. Una volumetria sovradimensionata alle necessita' presenti e future che sarebbe giustificata solo se, in contrasto da quanto piu' volte dichiarato da Zingaretti e da Civita, Roma non debba trovare all'interno dei propri confini la soluzione per i suoi rifiuti e non nella futuribile area metropolitana che potrebbe comprendere anche tutta o parte dell'attuale provincia.
Analogamente a quanto previsto dal Piano per Roma, lanciato dall'ex Ministro Clini ed atti successivi della Regione Lazio, che ha portato nelle casse di Roma una valanga di soldi necessari a finanziare l'avvio sistematico della raccolta differenziata a Roma (peccato che AMA continui ad inventarsi soluzioni assolutamente insensate), crediamo debba essere avviato un programma di sostegno ai comuni del bacino di conferimento a Cupinoro, che consenta loro non solo di superare questa fase in cui dovranno trattare obbligatoriamente i rifiuti prima del conferimento in discarica, ma di evitare di scaricare ancora sui cittadini il pagamento degli extra costi.
Ma soprattutto chiediamo un piano di avvio sistematico di raccolta differenziata che porti tutti questi comuni al traguardo del 65% quanto prima (8/12 mesi), con un crono programma sincronizzato con il piano di allestimento dell'impiantistica necessaria al trattamento del residuo; questo consentira' di diminuire ancora sensibilmente le volumetrie necessarie al nuovo invaso.
Non e' accettabile, ad esempio, che comuni importanti come Ladispoli, che avviera' speriamo a breve l estensione del porta a porta al 100% degli abitanti, si ponga l'obiettivo di arrivare al 65% entro 18 mesi e non sappiamo quali tempi si dara' Cerveteri. In troppi hanno dormito sonni tranquilli scaricando i problemi su Cupinoro. Adesso basta.
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Visita interna a Cupinoro il 16/10/2013
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01/10/2013 Invito al Vice Presidente dell'Euro Parlamento Roberta Angelilli
- Consegnamo al Presidente del parlamento europeo l'immagine della Madonna del Divino Amore con un appello dei cittadini di Falcognana: nessuna decisione sulla pelle dei cittadini!
Appena terminato sopralluogo alla discarica di Cupinoro — con Barbara Fortunati ealtre 2 persone. (4 foto)
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RIFIUTI A CUPINORO RESPONSABILITA’ DELLA MAGGIORANZA
Presa visione del provvedimento del Commissario Sottile relativo al conferimento di 20.000 tonnellate di rifiuti di Roma presso la discarica di Cupinoro, il Capogruppo del M5S Lazio ha dichiarato: “Abbiamo fatto un consiglio straordinario sui rifiuti dove nessuno ha pronunciato “Cupinoro”, abbiamo avuto un’audizione con il commissario Sottile che ha ribadito che Falcognana era l’unica scelta possibile e si è parlato di tutto meno che di Bracciano, ma questo è il Lazio. Un governatore che dice che ha un piano, un assessore che non da spiegazioni, un commissario speciale che rassicura tutti in audizione e poi decine di camion che vanno verso il lago di Bracciano invece che a Malagrotta.”
Sulla stessa linea Devid Porrello, membro della commissione ambiente: “Quello che sta succedendo in queste ore è vergognoso. In commissione, in audizione e in consiglio avevamo fatto presente che non sarebbe mai stata pronta la discarica di Falcognana ma hanno fatto tutti finta di niente, rispondendo falsamente alle nostre domande. Chiediamo quindi a Zingaretti e alla sua giunta perché hanno omesso di spiegarci, nelle quasi tredici ore che è durata l’ultima seduta del consiglio, che c’era un’ordinanza pronta ed un sito alternativo già stabilito, con tanto di avviso sulla Gazzetta Ufficiale. Da parte nostra ci sarà la guerra, è una totale mancanza di rispetto verso il ruolo del consiglio, e non è la prima di questa consiliatura.” Porrello sta depositando un’interrogazione urgente su questo tema, che sarà discussa forse nella seduta di domani
Dura anche Silvia Blasi, membro anche lei della commissione ambiente: “ Anche se questo è il Lazio e siamo abituati a tutto, non pensavamo che la Giunta ed il Commissario avrebbero agito così. Quanto accaduto è la prova che governatore, assessore, commissario ed amministratori locali erano tutti d’accordo, o è un caso che il sindaco di Bracciano sia stato consigliere provinciale con Zingaretti? Se fino a ieri c’erano abbastanza motivi per chiedere le dimissioni di Civita oggi possiamo dire che la misura è colma, l’assessore se ne deve andare, insieme al commissario, e lasciare il posto a persone veramente competenti e trasparenti. Non si gioca con la salute delle persone e dell’ambiente, noi da quando siamo entrati lo ripetiamo, ma loro continuano a far finta di non capire.”
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Al Presidente del Consiglio Regionale
On. Davide LEODORI
SEDE
INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA
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OGGETTO : Accedere alle schede tecniche della discarica di Cupinoro situata in Via Settevene Palo, Secondo Tronco
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Premesso che nella discarica di Cupinoro ad oggi sono conferiti i rifiuti provenienti da 22 Comuni e 2 Aziende Private;
Premesso che la situazione del comprensorio ove è ubicato l’impianto, necessita un’attenzione particolare vista la presenza massiccia di rilevanti fattori di pressione ambientale;
Premesso che negli ultimi anni c’è stato un forte sviluppo demografico nelle aree limitrofe l’impianto stesso, e perciò l’impatto ambientale della discarica è conseguentemente sensibilmente aumentato
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Considerato che la discarica di Cupinoro si trova nelle dirette vicinanze dei centri urbani di Bracciano, Ceri e Cerveteri;
Considerato che ad oggi non è ancora stato possibile verificare l’impatto patologico sulla popolazione, tramite eventuali studi epidemiologici inerenti l'incidenza di malattie tumorali derivante dagli inquinanti emessi dalla suddetta;
Considerato che tale documentazione è stata già richiesta dagli organi di opposizione dell’attuale amministrazione comunale di Bracciano, senza avere risposte dagli organi preposto;
Considerato che ad oggi non abbiamo una trasparenza sul ciclo dei rifiuti riciclabili, sul piano gestionale del personale con relative retribuzioni, indennità e premi, e sui costi e specifica noleggio o leasing degli automezzi;
Considerato che ad oggi non sappiamo che tipo di misure verranno messe in atto per sanare il debito che attualmente grava sulla municipalizzata;
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Visto che ad oggi permane una situazione di mancata informazione sulle caratteristiche tecniche della discarica e sul progetto Enea sulla centrale biogas in sito;
Visto che le suddette informazioni sono necessarie per verificare il livello di sicurezza del terreno dove sorge l’impianto e dell’impianto stesso, si
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Interroga il Presidente della Giunta
per sapere quali azioni intenda adottare per produrre al più presto la documentazione aggiornata necessaria per poter procedere e verificare lo stato di saturazione della discarica di Cupinoro
Firmato
Gruppo 5 Stelle Beppe Grillo
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Blogger <no-reply@blogger.com>
9 giu
a me
Bracciano Movimento 5 Stelle,
ringrazia tutti i concittadini
inviato su Uncategorized by bracciano5stelle
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Bracciano Movimento 5 Stelle, ringrazia tutti i concittadini per essersi riuniti intorno ai nostri Info Point, insieme agli Attivisti e Simpatizzanti. Da oggi la voce e le problematiche dei concittadini di Bracciano saranno ascoltate e discusse insieme, e con voi troveremo le soluzioni più adatte. Nel frattempo la Costituzione di una Associazione per l’impresa sociale darà spazio e modo per attutire le problematiche del lavoro e dell’economia locale. Porteremo la costituzione dell’impresa sociale alla Regione attraverso i nostri consiglieri Regionali, dove la bozza era stata già presentata , e apprezzata con molto entusiasmo.
Di cosa stiamo parlando ? Social Business .
La risposta alla crisi sta in una parola: social business, o impresa sociale. Indica un tipo di attività in forma d’impresa che non nasce però per produrre un profitto costi quel che costi, da distribuire agli azionisti (e ai manager) sfruttando le risorse del pianeta (l’ambiente e le persone, nel senso del lavoro) e tanti saluti. Ma nasce con altre finalità, sottende un’altra idea di sviluppo: l’idea che se non si tengono insieme tutte le dimensioni, per semplificare quella sociale, quella ambientale e quella economica, semplicemente lo sviluppo non c’è. C’è, invece, l’arricchimento dei pochi (l’1%, come contestano i movimenti Occupy e Indignati sorti spontaneamente in ogni dove) a scapito delle moltitudini (il 99%). Ma solo fino a quando il pianeta non dichiarerà default per esaurimento delle risorse e perché gli equilibri degli ecosistemi saranno stati irrimediabilmente compromessi, grazie a climate change, global warming e altre amenità simili.
Continueremo a sostenere e combattere la dura crisi della Bracciano Ambiente , trovando la soluzione più adeguata per gli operai , e cercando di mantenere la società con maggioranza pubblica ( Comunale ) .
La raccolta delle firme contro la realizzazione di centrali Biogas, e per ottenere un’acqua pubblica e priva di veleni come l’Arsenico e Fluoro.
Infine stiamo lavorando in collaborazione con tutti i 5 Stelle Lago, per migliorare la situazione presso il nostro Ospedale Padre Pio e perchè No ! Magari staccandosi anche dal RMF di Civitavecchia per ottenere una nostra A.S.L. per accedere a dei fondi personalizzati e non più declassati con una piccola percentuale devoluta da altri enti ospedalieri, dando così la possibilità di abilitare e render funzionali tutti i nostri reparti.
Il PDL continua a fare cose per distruggere questo paese. Il PD continua a lasciar fare al PDL per poi criticarlo, ma neanche troppo, e concentrare tutte la sua frustrazione sul M5S utilizzando una compiacente e servile forza mediatica che non ha precedenti nelle storia delle carta stampata e della televisione italiana. I giornalisti e i presentatori di talk show scrivono articoli e fanno puntate ad hoc parlando di gossip e pettegolezzi per banalizzare, screditare e sminuire il M5S senza pudore alcuno. Il M5S, nonostante l’insalubre aria mafiosa che è costretto a respirare in Parlamento, nonostante la quotidiana gogna mediatica, nonostante l’enorme mole di attività e progetti che ha deciso di intraprendere, continua instancabilmente a lavorare, dentro e fuori i luoghi istituzionali, senza sosta alcuna con un coraggio, una determinazione e una forza che aumentano di giorno in giorno.
Continuiamo così ragazzi barra dritta e avanti tutta!
I Cittadini ricostruiranno il Paese
Info Point: sabato 08/06/2013 15:30 19:30 piazza del comune Bracciano ;
domenica 09/06/2013 9:30 12:30 davanti alla Chiesa del Beato Charles de Foucauld Viale delle Palme , Braccinao
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Postato da Blogger su MoVimento 5 Stelle Bracciano il 6/09/2013 07:43:00 PM
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Cittadini di Bracciano in Movimento Bracciano 01/06/13
via dei Lecci 67 00062 Bracciano
Roma
Appello del Comitato Cittadini in Movimento
Al Sindaco del Comune di Bracciano
La situazione di crisi finanziaria della Bracciano Ambiente, ben evidenziata dal sindaco in una assemblea pubblica alla presenza dei dipendenti dell’azienda partecipata, impone una seria e doverosa riflessione. Il Comitato Cittadini in Movimento , nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti dell’azienda, chiede che siano assunte tutte le azioni opportune per chiarire le responsabilità dei Consigli di Amministrazione che si sono succeduti nel tempo, che hanno determinato risultati economici e finanziari , che stando ai principali indicatori di bilancio fanno ravvedere una situazione pre- fallimentare. Ancora più grave, se possibile, la sottovalutazione di tutti i fattori di rischio ambientale e sanitario della discarica di Cupinoro .
Il Comitato, inoltre, si dichiara fin d’ora disponibile a collaborare attivamente con quanti, associazioni, comitati , movimenti, cittadini intendano condividere un progetto avanzato di gestione dei rifiuti e per il risanamento della Bracciano Ambiente.
Qualsiasi decisione su una eventuale cessione di quote a società terze deve essere concordato con i cittadini di Bracciano attraverso un referendum consultivo.
Inoltre la cessione societaria della Bracciano Ambiente S.p.A., dovrà avvenire in base a criteri di massima trasparenza, con Bando di Gara, cui potranno aderire solo Aziende conformi alle normative Europee ecologiche con Piattaforma CO.NA.I. La cessione delle quote societarie dovrà avvenire per un massimale del 45% dell’azionariato , un modello che prevede lo sdoppiamento di Bracciano Ambiente: la costituzione di una azienda speciale (totalmente pubblica), e una secondaria mista con capitale privato ma a prevalenza pubblica.
Si chiede , inoltre, un piano alternativo per la gestione dei rifiuti, materiali da considerare risorsa riutilizzabile da cui trarre profitto per la comunità senza peggiorare lo stato di salute del nostro ambiente.
A tal scopo alleghiamo il piano alternativo, elaborato dal Comitato Cittadini in Movimento, per una corretta gestione dei rifiuti, che è già stato sperimentato in altre realtà grandi e piccole italiane, con ottimi risultati.
A tal scopo alleghiamo il piano alternativo, elaborato dal Comitato Cittadini in Movimento, per una corretta gestione dei rifiuti, che è già stato sperimentato in altre realtà grandi e piccole italiane, con ottimi risultati.
IL PIANO RIFIUTI A 5STELLE
Premessa
I rifiuti devono essere al centro di una visione complessiva che individui il percorso migliore per la loro riduzione, per il loro riuso, riciclo e recupero.
Come in natura tutto si ricicla e nulla si distrugge, così anche nella nostra soluzione per i rifiuti, bisogna riuscire a diminuirne la produzione adottando pratiche virtuose di recupero e riciclo. Vietare la produzione di tutti quei materiali che non sono riciclabili o compostabili. Così si ridurrà drasticamente l’utilizzo di inceneritori e discariche, portando alla chiusura di gran parte di quelli esistenti e non alla costruzione di nuovi ecomostri.
L’obiettivo obiettivo finale deve essere quello di è arrivare ad una società che sia in grado di riusare o riciclare tutto quello che produce.
La quota residuale di materiali attualmente non riciclabili può essere trattata a freddo senza incenerimento, utilizzando impianti efficienti ed economici come il Centro Riciclo di Vedelago e impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) con vocazione esclusiva al recupero di materia per riutilizzo industriale, e costruendo un impianto per il compostaggio che è di vitale importanza per una provincia come la nostra a vocazione agroalimentare.
Nella fase transitoria del passaggio al riciclo totale, quei rifiuti che non sono riciclabili o trattabili in altro modo devono essere messi in discarica.
Valutando con una corretta gestione dei rifiuti il quantitativo residuo da smaltire (tolti ovviamente tutti i materiali riciclabili), arriviamo a sole 20.000 tonnellate di materiali inerti e quindi non inquinanti all'anno.
Una quantità esattamente corrispondente alla metà delle ceneri che produrrebbe l’inceneritore e che ugualmente necessitano di discarica, trattandosi tra l'altro di rifiuti ricchi di sostanze pericolose come diossine, furani, metalli pesanti.
Altri problemi ambientali sono le emissioni causate dai mezzi veicolari, dalle vecchie caldaie e dal consumo del suolo, con conseguente riduzione di zone verdi in città, da sversamenti e inquinamento ambientale provocato dalle industrie.
1.I PUNTI ESSENZIALI DEL PIANO
Messa in sicurezza del sito di Cupinoro e attuazione gestione post mortem;Sostenere proposta di riconversione del PAI in centro di recupero e riciclo con trattamento
meccanico biologico (TMB) con vocazione esclusiva al recupero di materia per riutilizzo industriale, impianto di compostaggio, estrusore per plastiche non-Conai, verificando con Iren
proposta di riconversione della multi utility olandese Van Ganse Winkel Group
Approccio personalizzato con help desk dedicati alle varie tipologie di utenti serviti dal gestore di servizi ambientali (cittadini, attività commerciali, aziende, amministratori di condominio, pubblica amministrazione).
Raccolta differenziata per le attività commerciali (negozi, centri commerciali, industrie, palestre, teatri, cinema) con tariffa puntuale anche per loro.
Per i rifiuti delle attività commerciali va attuato un approccio dedicato in funzione del tipo di attività. Non si può trattare un ortolano allo stesso modo di uno studio di architettura.
Attivazione del porta a porta spinto in tutti i quartieri della città, con applicazione della tariffa puntuale.
Eliminazione dei cassonetti stradali. Studiare prima la tipologia dei rifiuti prodotti e poi adeguare il servizio secondo le necessità.
Istituire sportello informativo per le aziende che possa anche indicare le aziende di riciclo.
Accordi con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per la riduzione dei rifiuti facendo pressioni per dare la preferenza a prodotti con minor packaging.
Obbligo per i supermercati di vendere prodotti alla spina per ogni categoria di prodotto e prodotti della filiera locale per ridurre l’impatto dei trasporti e supportare l’economia locale.
Vuoto a rendere nei supermercati con incentivazione economica. Controllo della filiera GDO per il recupero dei materiali (che non vengano conferiti a inceneritori ma realmente recuperati).
Verificare possibilità di importare modello attuato in provincia di Trento (Eco-Acquisti Trentino).
Programma recupero organico per bar e ristoranti.
Eco feste con stoviglie lavabili dietro pagamento cauzione per la restituzione, lavastoviglie da
noleggiare per questi eventi. Raccolta differenziata in tutti gli eventi all’aperto.
Last minute market per prodotti alimentari in scadenza. Introdurre banchi per i prodotti last
minute anche nella GDO. Applicazione anche nella scuola di Raccolta Differenziata Porta a Porta.
Introdurre obbligo separazione rifiuti nei mercati rionali e nelle feste di quartiere oltre che in tutti gli uffici pubblici.
Obbligo di acquisti VERDI per le amministrazioni comunali e le scuole (cioè acquisto di prodotti riciclabili o provenienti da materiale riciclato) Incentivi comunali sensibili per chi utilizza una compostiera domestica.
Introduzione della raccolta differenziata dei pannolini.
Trattamento inertizzante dei rifiuti ospedalieri infettivi, applicazione della raccolta differenziata
anche nell’ ospedale.
meccanico biologico (TMB) con vocazione esclusiva al recupero di materia per riutilizzo industriale, impianto di compostaggio, estrusore per plastiche non-Conai, verificando con Iren
proposta di riconversione della multi utility olandese Van Ganse Winkel Group
Approccio personalizzato con help desk dedicati alle varie tipologie di utenti serviti dal gestore di servizi ambientali (cittadini, attività commerciali, aziende, amministratori di condominio, pubblica amministrazione).
Raccolta differenziata per le attività commerciali (negozi, centri commerciali, industrie, palestre, teatri, cinema) con tariffa puntuale anche per loro.
Per i rifiuti delle attività commerciali va attuato un approccio dedicato in funzione del tipo di attività. Non si può trattare un ortolano allo stesso modo di uno studio di architettura.
Attivazione del porta a porta spinto in tutti i quartieri della città, con applicazione della tariffa puntuale.
Eliminazione dei cassonetti stradali. Studiare prima la tipologia dei rifiuti prodotti e poi adeguare il servizio secondo le necessità.
Istituire sportello informativo per le aziende che possa anche indicare le aziende di riciclo.
Accordi con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per la riduzione dei rifiuti facendo pressioni per dare la preferenza a prodotti con minor packaging.
Obbligo per i supermercati di vendere prodotti alla spina per ogni categoria di prodotto e prodotti della filiera locale per ridurre l’impatto dei trasporti e supportare l’economia locale.
Vuoto a rendere nei supermercati con incentivazione economica. Controllo della filiera GDO per il recupero dei materiali (che non vengano conferiti a inceneritori ma realmente recuperati).
Verificare possibilità di importare modello attuato in provincia di Trento (Eco-Acquisti Trentino).
Programma recupero organico per bar e ristoranti.
Eco feste con stoviglie lavabili dietro pagamento cauzione per la restituzione, lavastoviglie da
noleggiare per questi eventi. Raccolta differenziata in tutti gli eventi all’aperto.
Last minute market per prodotti alimentari in scadenza. Introdurre banchi per i prodotti last
minute anche nella GDO. Applicazione anche nella scuola di Raccolta Differenziata Porta a Porta.
Introdurre obbligo separazione rifiuti nei mercati rionali e nelle feste di quartiere oltre che in tutti gli uffici pubblici.
Obbligo di acquisti VERDI per le amministrazioni comunali e le scuole (cioè acquisto di prodotti riciclabili o provenienti da materiale riciclato) Incentivi comunali sensibili per chi utilizza una compostiera domestica.
Introduzione della raccolta differenziata dei pannolini.
Trattamento inertizzante dei rifiuti ospedalieri infettivi, applicazione della raccolta differenziata
anche nell’ ospedale.
2. STRATEGIA DELLE 4 R:
Applicazione della Normativa Comunitaria e Nazionale, rispettare la gerarchia di gestione rifiuti riconosciuta come unico metodo:
- Riduzione: sensibilizzare la collettività al fine di diffondere una presa di coscienza sul grave problema dei rifiuti, promuovere norme al fine di promuovere nuovo modelli di consumo (scoraggiare l’uso e getta);
- Riutilizzo: promuovere il riutilizzo e la riparazione degli oggetti altrimenti destinati a diventare rifiuti;
- Riciclo: programmare impianti di compostaggio e reintrodurre la differenziata porta a porta;
- Recupero: prima di smaltire il rifiuto rimanente in piccole discariche di servizio, stabilizzare a freddo l’indifferenziato ma solo dopo aver recuperato da esso ulteriori materiali riciclabili da immettere nel ciclo produttivo.
Come stabilisce il D.Lgs. 152/2006 art. 182 “Lo smaltimento è la fase residuale della gestione dei rifiuti previa verifica, da parte della Autorità competente, della impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero di cui all’art.181”.
3. TRASPARENZA E LEGALITA’ SUL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI:
Dare seguito alla Direttiva Europea 98 del 2008 art. 29 per dotarsi di un piano di riduzione dei rifiuti dettagliato, come promozione dei circuiti di riuso, auto compostaggio, recupero delle derrate alimentari, vendita alla spina, vuoto a rendere.
Evitare conflitti di interesse che disincentivino la quantità e qualità di raccolta differenziata.
4. I RIFIUTI COME UN’OPPORTUNITA’ DI CAMBIAMENTO:
- Revisione, adozione e attuazione del Piano Rifiuti contenuto nella Proposta di Legge di Iniziativa Popolare n° 241/2011, denominata “Non Bruciamoci il Futuro”, per la realizzazione dell’impiantistica necessaria a raggiungere tutti gli obiettivi “rifiuti zero: da rifiuti a risorse” entro il 2020.
- Promuovere l’impiego di materia recuperata o riciclata negli appalti pubblici;
- Favorire l’impiego dei materiali durevoli, disincentivando l’usa e getta;
- Favorire la collaborazione ed il coordinamento tra i 4 Comuni del lago (Anguillara, Bracciano, Trevignano e Manziana), per le attività di compostaggio aerobico per produrre compost di qualità usufruibile dalle aziende agricole locali. Il compostaggio di qualità si fa solo trattando matrice organica proveniente da raccolta differenziata spinta. Si deve invece assolutamente evitare trattamenti anaerobici di rifiuti misti indifferenziati o peggio ancora miscelazioni di rifiuti con altre fonti come coltivazioni specifiche;
- Sostenere l’attività educativa delle scuole, e in altre sedi, al fine di sensibilizzare la comunità sui problemi dei rifiuti;
- Destinare un’area comunale alla vendita di prodotti sfusi o alla spina, favorendo le produzioni locali, al fine di eliminare o ridurre drasticamente la quantità di rifiuti derivanti dagli imballaggi.
5. UN COMUNE PULITO:
- Attuare la raccolta domiciliare su tutto il territorio. Supportarne il corretto funzionamento attraverso azioni di informazione e controllo, fino all’introduzione di una fiscalità variabile secondo il principio “paga per quanto scarti”. Il tutto secondo lo schema “meno produci indifferenziato, meno paghi”.
- Facilitare la raccolta domiciliare anche con leggi urbanistiche che impongano alle nuove costruzioni aree interne condominiali di raccolta facilmente accessibili;
- Favorire l’ingresso di nuove imprese locali attraverso bandi di concorso per costruire impianti di selezione e riciclo, sfruttando e sostenendo così il mercato delle materie prime seconde recuperate;
- Vietare il ricorso alla tecnica della combustione per lo smaltimento dei rifiuti e dei loro derivati;
- Sviluppare un Consorzio di Riciclo fra i Comuni di Anguillara, Trevignano, Bracciano e Manziana.
- Rendere obbligatoria, durante le manifestazioni pubbliche, la raccolta differenziata, dotando gli enti organizzatori degli appositi contenitori per il riciclo;
- Sanzionare pesantemente chi abbandona i rifiuti o non li differenzia in maniera idonea, con controlli a cadenza regolare. L’introito derivante potrà essere utilizzato per migliorare il servizio stesso.
- Dotare tutti i luoghi pubblici degli appositi contenitori per la raccolta differenziata;
- Realizzazione di una piattaforma di recupero beni inutilizzati come scambio o baratto.
6. GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI:
- Promuovere nuove isole ecologiche per il riciclo del materiale inerme proveniente dalle demolizioni edilizie così che possa venir triturato, setacciato e successivamente certificato come nuovo materiale di rimpiego.
Se tutto questo non verrà attuato saremmo soggetti a pesanti sanzioni europee nonché a disagio sociale, ambientale e sanitario. Il principio che auspichiamo possa guidare il cambiamento verso RIFIUTI ZERO è insito nella domanda: “perché bruciare o interrare ciò che può essere riciclato e riusato?”.
Cittadini di Bracciano in Movimento
Presidente: Tellaroli Marco
Segretario: Mattei Giuliano
Tesoriere: Cellini Paolo
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Importante Marco Tellaroli by Informatica M.T. <informaticamt.tellaroli@gmail.com> 23 mag a Perilli Gianluca M5S <gianluca.perilli@gmail.com> Ciao Gianluca, questo è un piano di ristrutturazione del Sindaco Sala, per la Bracciano Ambiente, un protocollo mai presentato in Cosiglio Comunale e lui lo aveva giá pubblicato, quando poi a visto la reazione dei Cosiglieri lo ha eliminato subito e negato. Cortesemente da girarlo al gruppo Ambiente Consigliere David Porrello o Silvia Blasi. Cordialmente Tellaroli Marco Piano Pluriennale 2013-1.pdf 556K Visualizza Scarica Rispondi Inoltra gianluca.perilli <gianluca.perilli@gmail.com> 24 mag a me: Marco Tellaroli by Informatica M.T. <informaticamt.tellaroli@gmail.com> Grazie Marco, provvedo subito. Un saluto Gianluca Inviato da Samsung Mobile -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il piano pluriennale 2013, prot. pres. 8/2013 del 16/05/2013
Bracciano Ambiente avevano messo un piano di riforma aziendale sulla bracciano ambiente e il file non c'è più
è rimasto solo il titolo
contestato perchè non approvato da nessuno.
Dove stà ?
Bracciano Ambiente avevano messo un piano di riforma aziendale sulla bracciano ambiente e il file non c'è più
è rimasto solo il titolo
contestato perchè non approvato da nessuno.
Dove stà ?
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Marco Tellaroli by Informatica M.T. <informaticamt.tellaroli@gmail.com> 25 apr a Perilli Gianluca M5S <gianluca.perilli@gmail.com> QUESTIONE URGENTE: BRACCIANO AMBIENTE Ciao Gialuca Perilli sono Marco Tellaroli, ti voglio mettere al corrente di un pò di cose anche per evitare che poi come penso l'Ass. Salviamo Bracciano si vorrà prendere i meriti e screditare NOI. Ti stò inviando un estratto di quello che stà accadendo alla Bracciano Ambiente insieme al Sindaco Sala Giuliano e socio della azienda municipalizzata stessa. La Bracciano Ambiente insieme alla giunta Comunale detiene il pieno controllo della discarica di Cupinoro ( Seconda Discarica del Lazio ) La stessa società come ben leggerai nel documento allegato stà fallendo , e come già saprai anche gli organi di controllo del comune si sono dimessi. Nella discarica è presente anche una centrale a Biogas anch'essa menzionata nel documento allegato. Domani 26/04/2013 l'associazione Salviamo Bracciano ci ha invitato a NOI come Comitato ( Cittadini di Bracciano in Movimento ) ad un incontro a porte chiuse insieme ad altri Comitati e Associazioni di Bracciano. In buona fede visto che la battaglia delle discariche e del Biogas accomuna anche i nostri Consiglieri Regionali P.S. in allegato troverai anche una petizione che stiamo preparando in comune con tutti i MU del Lago e i due Comitati già Formati Augurandoti un buon lavoro Cordiali Saluti Cittadini di Bracciano in MoVimento Meetup Bracciano Movimento 5 Stelle Tellaroli Marco
Presidente Comitato Tell. 3397115944 3 allegati — Scarica tutti gli allegati ESTRATTO RELAZIONE.pdf 388K Visualizza Scarica ESTRATTO RELAZIONE.pdf 388K Visualizza Scarica Petizione Biogas.pdf 349K Visualizza Scarica
MOZIONE
Una mozione contro la discarica di Cupinoro presentata dai Cittadini di Bracciano in Movimento è stata consegnata al Gruppo Movimento 5 Stelle Lazio in Consiglio regionale del Lazio. (Leggi testo mozione M5S)
La nota di Cittadini di Bracciano in Movimento prevede un Post Gestione della Discarica di Cupinoro, per un trattamento virtuoso dei rifiuti di tutto il Consorziodei 25 comuni, abbattendo i costi di gestione rifiuti, creando un centro di Recupero Ricreo Riuso Riciclo e raccolta differenziata, che genererà lavoro, considerando i rifiuti come materiale di Riuso e rigenerazione trasformando alcuni materiali del trattato secco in materia prima e altri per il riuso, mentre per il trattato umido viene preso in considerazione il sistema Aerobico .
Cupinoro, interrogazione M5S al Senato su situazione Bracciano Ambiente e post mortem
Interrogazione avanzata da 14 senatori M5S e indirizzata ai ministri dell'Ambiente e dell'Economia
Scatta l’interrogazione al Senato in merito alla vicenda Cupinoro e alla situazione economica di Bracciano Ambiente. Ad attivarsi sono stati 14 senatori (Taverna, Donno, Vacciano, Bertorotta, Lezzi, Moronese, Battista, Catalfo, Serra, Bencini, Cappelletti, Cotti, Bottici, Morra) tutti appartenenti al gruppo M5S, che hanno indirizzato i propri quesiti ai ministri dell’Ambiente e dell’Economia. Nelle premesse dell’interrogazione si leggono chiaramente tutti gli sviluppi della vicenda:
Recentemente la discarica e, conseguentemente, la società Bracciano Ambiente SpA sono state coinvolte nella situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani creatasi nel territorio della provincia di Roma a seguito della chiusura del sito di Malagrotta, emergenza per il cui superamento veniva disposto l’utilizzo fino al 31 dicembre 2013 dello spazio di conferimento disponibile proprio presso la discarica di Cupinoro, nel limite della volumetria massima di 20.000 tonnellate, nonostante tale volumetria residua fosse del tutto insufficiente a risolvere tali crisi, essendo il sito già in evidente fase di saturazione.
Contro la disponibilità data dalla società Bracciano Ambiente SpA al recepimento dei rifiuti di Roma capitale erano insorte la cittadinanza locale e le associazioni ambientaliste, ulteriormente allarmate dalla successiva conoscenza di uno studio di fattibilità attestante la volontà di ampliare la discarica di Cupinoro fino a 4.800.000 tonnellate, trasformando, di fatto, il sito in una nuova Malagrotta.
Fino ai recenti sviluppi, che hanno visto la Guardia di Finanza scoprire un danno alle casse dello Stato per 4,7 milioni:
In un articolo apparso il 12 febbraio 2014 sulla versione on line de “Il Messaggero”, in cronaca di Viterbo, intitolato “Bracciano, discarica di Cupinoro: scoperto danno erariale per 4,7 milioni di euro”, viene riportato che, «a conclusione di una complessa attività di servizio in materia di tutela della spesa pubblica locale protrattasi dal giugno 2011 sino ad oggi i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana, coordinati dal Comando Provinciale di Viterbo, hanno accertato un danno alle casse dello Stato per oltre 4,7 milioni di euro», a seguito di «accertamenti disposti dalla Procura Regionale della Corte dei conti tesi a verificare la gestione della società “Bracciano Ambiente S.p.a.”, interamente partecipata dal Comune di Bracciano (RM) e amministratrice della discarica di Cupinoro sita nel comune di Bracciano».
Infine, le effettive richieste dell’interrogazione:
Si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
quali atti intendano adottare, nell’ambito delle rispettive competenze, al fine di garantire una corretta gestione, secondo quanto disposto dalla normativa vigente, della fase successiva alla chiusura della discarica di Cupinoro;
quali iniziative, nei limiti delle proprie attribuzioni, ritengano necessario porre in essere affinché siano effettuate le opportune verifiche sia relativamente all’avvenuto accantonamento delle risorse economiche per gestire la fase post mortem della discarica di Cupinoro che al controllo dei bilanci della società Bracciano Ambiente SpA.
quali iniziative, nei limiti delle proprie attribuzioni, ritengano necessario porre in essere affinché siano effettuate le opportune verifiche sia relativamente all’avvenuto accantonamento delle risorse economiche per gestire la fase post mortem della discarica di Cupinoro che al controllo dei bilanci della società Bracciano Ambiente SpA.
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