Garbage Connection. Immagina montagne di immondizia con vista lago e…
Non c’è pace tra la spazzatura. Tutti attirati dal suo nauseabondo odore. I politici perché in periodi di magra per quanto attiene le loro quote su appalti e costruzioni, la rincorrono come fosse manna. Quel che resta di una classe imprenditoriale italiana in via di estinzione l’odora-adora, perché fiuta, tra i fetori, ancora una possibilità di fare economia assistita dal denaro pubblico. Le mafie ci sono perché nel loro dna hanno sempre contenuto in maniera consistente “ merda” come ci ricordava Peppino Impastato. L’associazionismo confuso e di partito fa sempre e comunque la sua parte perché tutto resti come è da sempre, con critiche se al potere c’è la parte politica avversa, giustificazionismo se governano gli amici: sempre in cambio di posti nelle assemblee elettive e altri benefit per i guru dell’ambientalismo straccione. Un Paese pattumiera, colmo di discariche che diventa sempre più sporco ed abusato, rischia con questa classe dirigente allo stato confusionale di sostituire le impresentabili buche e cave piene di immondizia con altrettanti impianti di smaltimento dei rifiuti dal nome accattivante quali: termovalorizzatori, impianti di stabilizzazione,di inertizzazione, di compostaggio, di trattamento biologico dei rifiuti e cosi via. Gli attori di questa tragedia nazionale sono per lo più indagati in processi penali che non riescono a far mutare la situazione. Quasi tutti i patron della monnezza-connection italiana sono inquisiti. Il Lazio non fa eccezione a questa regola, anzi negli anni passati non pochi politicanti si sono sporcate le manine dal punto di vista penale per vicende legate allo stretto rapporto tra immondizia,affari e politica. C’è del marcio in Italia nel settore e anche la vicenda della terra dei fuochi e dei rifiuti tossici interrati da nord a sud dalle mafie diventa vetrina per politici rampanti, preti col vezzo dell’apparire e miserie connesse. Roma ed il Lazio non sono immuni dalla puzza e dalla sporcizia. La situazione è sempre caotica: dalla triste vicenda della mega discarica di Malagrota a quella di Borgo Montello che ha visto assassinare anche un vecchio sacerdote nel silenzio assordante della sua chiesa e che vede operare, senza fermo alcuno, i clan dei casalesi e i clan della malapolitica; dalla discarica di Albano che fa scempio della terra dei Latini a quella di Cupinoro che vede crescere montagne di immondizia con vista sul lago di Bracciano e a scendere verso le antiche vestigia degli etruschi e dei romani. Immagina che tutto questo potrebbe cambiare se gli attori passati e presenti sulla scena non fossero inadeguati o incapaci e si limitassero a copiare umilmente quanto viene fatto nel resto d’Europa. Loro non cambiano!
Antonio Turri
I Cittadini contro le mafie e la corruzione con la Sottoscrizione di Cittadini di Bracciano in Movimento