BERLUSCONI E I SUOI ALLEATI SALVINI E MELONI, NE SONO AL CORRENTE.
VOTERETE LA MAFIA IL 4 MARZO?
Secondo la procura di Palermo il boss dei boss, morto lo scorso novembre, non era consapevole di essere intercettato. Il magistrato recita alcune delle frasi intercettate: "Ma noi altri abbiamo bisogno di Giovanni Brusca per cercare Dell’Utri? Questo Dell’Utri è una persona seria...". E ancora: "...Berlusconi in qualche modo mi cercava... si era messo a cercarmi... mi ha mandato a questo... Gli abbiamo fatto cadere le antenne"
Uno dei primi passaggi della requisitoria del pm Nino Di Matteo al processo sulla trattativa tra Stato e mafia è stato: “Erano diversi i canali di comunicazione tra Riina-Dell’Utri-Berlusconi. È lo stesso Riina che lo racconta mentre è intercettato in carcere senza sapere di essere ascoltato”.
l magistrato ha anche recitato alcune frasi intercettate in carcere al capomafia, come: “Ma noi altri abbiamo bisogno di Giovanni Brusca per cercare Dell’Utri? Questo Dell’Utri è una persona seria”, diceva Riina al codetenuto Alberto Lorusso. Ed ancora: “Berlusconi in qualche modo mi cercava, si era messo a cercarmi e mi ha mandato a questo. Gli abbiamo fatto cadere le antenne – diceva Riina in un’altra intercettazione del 2013 – e non lo abbiamo fatto più trasmettere”.
Le intercettazioni di Riina sono state lette in Aula dai pm ed il magistrato ha detto che nei dialoghi intercettati in carcere il boss ha più volte parlato dei canali tramite i quali avrebbe potuto contattare Dell’Utri, ex senatore imputato nel processo per minaccia a corpo politico dello Stato e detenuto perché condannato per concorso in associazione mafiosa.
Secondo Di Matteo: “Riina dimostra di essere consapevole dei rapporti che i fratelli Gravianoavevano per i loro canali con l’imprenditore e poi politico Berlusconi. Alterna momenti di sincera confidenza con dei momenti in cui invece assume ufficialmente la parte di chi non sa nulla”.
Proprio in una controversa intercettazione pubblicata in esclusiva, Giuseppe Graviano, parla riguardo alle stragi mafiose di un favore chiesto a Graviano da Berlusconi secondo l’interpretazione delle parole date dai periti di pm e dal giudice.
Riina ha anche sostenuto che lo Stato è andato a cercarlo e non era neanche consapevole di essere intercettato poiché ha parlato davvero molto a fondo dei suoi omicidi e delle sue idee riguardo il nipote ed alcuni magistrati come Borsellino e Falcone. Condividete questa notizia, tutti devono sapere che grazie alle intercettazioni di Riina c’è la certezza che Berlusconi è in mezzo a questa storia! Diffondete!
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