Sono stato intervistato nella trasmissione Live Social in onda su Radio Radio 104.5 che andrà in onda nei primi di Marzo
Ecco cosa ho raccontato e cosa penso di questa amministrazione.
Spero di aver rappresentato la voce di tutti
Un brevissimo excursus storico, per arrivare ai giorni nostri.
- Siamo un gruppo di cittadini, nati nel 2012, dove abbiamo dato vita al Meetup 5 stelle di Bracciano, iniziando ad interessarsi attivamente delle problematiche locali, prime fra tutte le tematiche, molto sentite, legate alla gestione dei rifiuti, coadiuvando le azioni dei comitati già operanti sul territorio.
- problematiche della discarica di Bracciano denominata Cupinoro:
- Partendo da manifestazioni
- Interrogazioni regionali e parlamentari
- su atti amministrativi a nostro avviso illegittimi o quanto meno inopportuni, sono state presentati esposti alle Autorità competenti
- Fino ad Ottobre 2015, le attività sul territorio di Bracciano sono state portate avanti dal MU attraverso il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento, trattando vari temi di interesse pubblico:
- la scuola comunale dell’infanzia,
- i trasporti,
- il passaggio del servizio idrico da acqua pubblica alla Gestione ATO2,
- la proposta di attivazione Referendum della procedura per far uscire il Comune di Bracciano dall’Area della città metropolitana di Roma con conseguente passaggio nell’area vasta di Viterbo
- Ad Ottobre 2015 la giunta comunale, probabilmente sotto la forte spinta causata dall’apertura di una serie di indagini giudiziarie da parte della Procura di Civitavecchia, rassegna le dimissioni aprendo la via verso elezioni anticipate.
- Dopo un breve periodo di gestione commissariale, a luglio 2016, viene eletta la nuova amministrazione comunale, che prevale sulla lista 5 stelle per una manciata di voti . Il M5S entra per la prima volta nelle Istituzioni, anche se con soli due consiglieri che siedono nei banchi dell’opposizione.
- La gestione commissariale, aveva nel frattempo dato avvio alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art 243-bis, per risanare le disastrate casse comunali, che evidenziano un “buco” da ripianare di 5,5 Milioni di Euro.
- Come Consiglieri comunali di Bracciano, il primo nostro atto è stato quello di rifiutare il compenso spettante dei rimborsi spesa e gettoni di presenza, chiedendo che fosse destinato ad un apposito fondo per le scuole di Bracciano ed invitando tutti gli altri consiglieri, indipendentemente dallo schieramento politico a fare altrettanto, cosa mai accolta.
- Nei confronti dell’Amministrazione attualmente in carica, abbiamo mantenuto sempre un ruolo di “minoranza”, piuttosto che di “opposizione”.
- Se da un lato non si fanno sconti a nessuno, e le cose che a nostro avviso, non vanno, vengono sempre portate all’attenzione di chi di dovere: dell’amministrazione stessa o delle autorità preposte alle verifiche ed ai controlli, dall’altro abbiamo cercato nei 18 mesi ormai trascorsi di essere propositivi…
I nostri Atti propositivi presentati in Comune:
- prevenzione del distacco dell'utenza idrica da parte di Acea per morosità ai cittadini meno abbienti (bocciato);
- promulgazione di un’ordinanza per la tutela dell'ambiente contro il dissesto idrogeologico (accettata);
- istituzione del Baratto Amministrativo (bocciato);
- revisione dei criteri per la nomina a scrutatori elettorali (in discussione);
- ristrutturazione e adeguamento alla normativa vigente sulla sicurezza del campo di calcetto polivalente di Via dei Lecci (bocciato);
- istanza per accesso ai fondi regionali per le piste ciclabili di Bracciano (approvata, portando un incasso per la manutenzione di ben € 50.000,00 per la popolazione di Bracciano ma ancora non spesi per la ristrutturazione);
- varie interrogazioni;
- istanza per accesso ai fondi per la creazione delle isole ecologiche mobili (decaduta);
- istanza per accesso ai fondi regionali per le palestre sportive (decaduta);
- riduzione dell’indennità di posizione dei Capi Area del Comune, riducendola al minimo consentito dal CCNL vigente, vista la profonda crisi economica dell'Ente (bocciata);
- atto di indirizzo sulla gestione dei rifiuti del Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale, superando la nota inviata via PEC ai Sindaci del territorio dell’Ente di Area Vasta (in attesa di approvazione);
- segnalazione alla Città Metropolitana per carenza idrica della gestione ACEA nel territorio braccianese con preavviso di esposto / denuncia (accettata);
- Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, sono gli strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini. ( accettata)
- e altro ancora...
Volendo fare il punto di questo primo anno e mezzo di Amministrazione:
- non possiamo non ammettere che la situazione ereditata dalla precedente amministrazione, dal punto di vista amministrativo/finanziario era veramente difficile,
- e non possiamo non rilevare che, dopo quasi due anni di gestione, molto poco è cambiato
Quali obiezioni ci sentiamo di muovere all’azione dell’Amministrazione attualmente in carica?
- ingenti risorse materiali ed umane sono tutt’oggi impegnate per la gestione del pregresso, con conseguente scarsa progettualità.
- La difficile situazione economico-finanziaria, avrebbe richiesto una risposta straordinaria dal punto di vista della pianificazione, della gestione amministrativa, e della progettualità, in funzione dell’obiettivo della riduzione dei costi della macchina amministrativa e dell’efficienza. Un’azione forte e repentina dell’attuale Giunta in tal senso non l’abbiamo vista, ed ancora non la vediamo.
- La realtà, a dire il vero abbastanza sconfortante, che abbiamo sotto gli occhi, è che Bracciano appare ormai come un Comune “ingessato” per quanto riguarda le funzioni fondamentali, quelle amministrativo/istituzionali, a causa di numerosissimi procedimenti giudiziali che vedono coinvolti ex amministratori politici e dipendenti comunali.
- questioni legate all’urbanistica (lottizzazioni La Lobbra e Montebello), questioni legati alla gestione degli appalti, questioni legate alla gestione della ormai fallita azienda pubblica Bracciano Ambiente Spa (100% di proprietà del comune di bracciano), che gestiva la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
- questo comporta per le casse comunali cospicui esborsi di denaro, sia per spese legali che per condanne a risarcire danni. Per quanto riguarda le spese legali, queste rappresentano una voce quasi inquietante del bilancio comunale: nell’ultimo anno oltre 130.000,00 Euro sono stati spesi per consulenze legali.
- Senza contare che Bracciano detiene oggi un singolare “record”... in 18 mesi abbiamo assistito all’avvicendamento di ben 5 Segretari Generali e 3 assessori;
Per quanto riguarda i temi attualmente più rilevanti che stiamo seguendo:
- Gara di appalto per la gestione dei rifiuti (oltre 16 Mln di Euro in 8 anni): ricordando che la B. Ambiente è stata dichiarata fallita a Novembre 2016, e l’esercizio provvisorio in attesa dell’aggiudicazione del servizio ad altro gestore, termina il 28 Febbraio 2018. Ma la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti è stata inviata alla stazione appaltante della Città Metropolitana soltanto a Gennaio 2018, con dei tempi (per una gara di tali proporzioni) assolutamente non congrui (per una gara europea, occorrono non meno di tre mesi) tra le tre società che sono state ammesse c’è la Gea srl, società già nell’organo del comitato dei creditori della BA, che affitta i propri mezzi alla società partecipata uscente da più di un anno;
- La riduzione dei servizi: le difficili condizioni economiche in cui versa l’Ente, vengono costantemente addotte con una giustificazione del progressivo taglio dei servizi e della riduzione ai minimi termini delle attività di manutenzione ed erogazione degli stessi. A fronte di questo, non abbiamo visto un’azione decisa ed incisiva volta a potenziare le risorse dedicate al reperimento di fondi (europei, Statali, regionali) pur pagando un professionista esterno dedicato.
- La progressiva riduzione del servizio della scuola materna comunale, che rischia la chiusura: un ben preciso atto di indirizzo politico dell’attuale amministrazione. La scuola materna comunale è sempre stata vista puramente e semplicemente come un costo. La volontà di considerare come marginale tale servizio la desumiamo dal mancato inserimento nel piano del fabbisogno del personale di almeno una maestra, che avrebbe dovuto rimpiazzare il personale che andava in pensione quest’anno. un evento certamente non imprevisto, si aggiunge un altro fabbisogno che rischia di generare ulteriori guai ed è il mancato rinnovo del contratto di una maestra di sostegno, per i bambini disabili.