La Bce chiude i rubinetti: in arrivo il disastro dei mercati
-Redazione- 9 giugno 2013-La Bce avrebbe deciso di limitare ad un massimo di 524 miliardi di euro l'acquisto di bond dei Paesi in crisi come Spagna, Italia, Irlanda e Portogallo, il cui volume complessivo ammonta ad oltre 2.200 miliardi di euro. Sotto il titolo "La Bce fa di nuovo marcia indietro" la 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' (Faz) rivela che Mario Draghi avrebbe deciso di limitare a 524 miliardi di euro l'acquisto di bond dei Paesi in crisi, mentre lo scorso anno aveva annunciato che l'Eurotower avrebbe potuto intervenire in maniera illimitata sui mercati.
Secondo il giornale, la mossa di Draghi sarebbe dettata dal timore che il "Bundesverfassungsgericht", la Corte Costituzionale di Karlsruhe, possa porre un limite all'acquisto di bond da parte della Bce. Martedi' e mercoledi' prossimo i supremi giudici di Karlsruhe esamineranno la questione se l'acquisto di bond dei Paesi in crisi da parte della Bce sia compatibile con la Costituzione tedesca.
Nel corso dell'esame verranno ascoltati numerosi esperti, tra i quali il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ed il membro del board della Bce, Joerg Asmussen. La Faz scrive che, secondo il professore di diritto costituzionale Helmut Siekmann, e' concepibile che Karlsruhe ponga un limite all'acquisto di bond da parte della Bce.
Il giornale rivela che per anticipare un'eventuale decisione di Karlsruhe, la Bce ha fatto compiere una perizia, in cui si prospetta una "limitazione" nell'acquisto di bond, che dovrebbe riguardare solo i titoli con una durata da uno a tre anni.
La Faz scrive inoltre che a stilare la perizia su incarico della Bce e' stato il costituzionalista europeo Frank Schorkopf, titolare di una cattedra all'universita' di Goettingen. La Faz sottolinea che questa procedura e' stata "presa ovviamente in stretto accordo con Mario Draghi", ma rileva che "nessuno si e' finora accorto della carica dirompente del rapporto, poiche' cio' potrebbe anche inquietare i mercati".