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sabato 11 aprile 2020

I signori del Mes

Oggi pronti a puntare l’indice. Ieri fieri sostenitori, fino alla fine, di quel Mes che oggi dicono di vedere come fumo negli occhi.


Ma la storia, che è una brutta bestia, sta lì a inchiodare Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

E visto che la loro propaganda continua ad alimentarsi di menzogne, è necessario smontarle. Una ad una, una volta per tutte. Operazione che, a dir la verità, non è poi così complicata.

Tutta l’attività istruttoria europea precedente all’istituzione del Mes (Meccanismo europeo di stabilità, detto anche Fondo “Salva-Stati”) si è svolta tra il 2010 e il 2011. In carica c’era il Governo Berlusconi IV, sostenuto dalla Lega, dall’allora Pdl e da quella parte del Pdl che sarebbe poi diventata Fratelli d’Italia.

I contenuti del Mes sono stati definitivamente adottati dal Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011. A rappresentare l’Italia c’era il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sostenuto da Lega e Pdl.

Il disegno di legge di ratifica del Mes è stato approvato dal Consiglio dei ministri del 3 agosto 2011, presieduto da Silvio Berlusconi, a capo di un Esecutivo appoggiato da Lega e Pdl.

E chi c’era, in quel momento, tra i ministri di quel Governo? Ricordiamone alcuni: Roberto Calderoli (Lega), allora ministro per la Semplificazione e oggi vicepresidente del Senato; Umberto Bossi (Lega), allora ministro per le Riforme e oggi senatore; Roberto Maroni (Lega), allora ministro dell’Interno e poi ex Governatore della Regione Lombardia; Giorgia Meloni (FdI), allora ministra per la gioventù, ex esponente del Pdl e oggi leader di Fratelli d’Italia; Ignazio La Russa (FdI), allora ministro della difesa, ex esponente del Pdl e oggi vicepresidente del Senato di Fratelli d’Italia; Raffaele Fitto (FdI), allora ministro per le Regioni, ex esponente del Pdl e oggi europarlamentare di Fratelli d’Italia.


Insomma, tutti insieme appassionatamente i sovranisti dei nostri giorni hanno avallato, sostenuto e approvato il Mes.

Ma non finisce qui, perché il sostegno al Mes di alcuni di questi personaggi è continuato anche durante il Governo Monti, dal quale oggi quegli stessi politici a parole prendono le distanze.

Alla Camera, il 19 luglio del 2012, diversi esponenti di spicco dell’attuale formazione di Fratelli d’Italia votarono a favore dell’istituzione del Mes: tra questi Marco Marsilio (attuale governatore dell’Abruzzo) e Fabio Rampelli, attuale vicepresidente della Camera. Giorgia Meloni in quel frangente era proprio assente, a dimostrazione di quanto interesse avesse a lanciare l’allarme sul Mes. Oggi dice che non partecipò a quel voto perché era in disaccordo: di sicuro non si stracciò le vesti perché di quel suo disaccordo al tempo non se ne accorse nessuno.

Tutto questo succedeva nel 2010-2011-2012, quando il MoVimento 5 Stelle non era nemmeno in Parlamento.

Perché Salvini, la Meloni e tutti i loro accoliti oggi mentono in modo così spudorato? Paura di questo recente passato che stanno disperatamente provando a cancellare a colpi di menzogne?

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