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martedì 11 luglio 2017

NON FATEVI DISTRARRE! dalle finte apologie del fascismo

(O in caso contrario siate pronti a pagare di tasca vostra!)
Le tecniche di distrazione di massa della politica PD sono sempre le stesse:
utilizzare temi già affrontati, normati e che non richiedono interventi urgenti per distogliere l'attenzione da quello che sta già accadendo, molto grave, e che vi colpisce in maniera diretta!
Ma in fondo, chissenefrega no?

Tanto a fine mese ci arriviamo tutti, le vacanze le abbiamo prenotate, i bambini mangiano e le bollette sono le più economiche di tutta Europa...
La realtà è che viviamo con le pezze al sedere, abbiamo una delle popolazioni più disoccupate e povere del vecchio continente e intanto negli ultimi sei anni hanno regalato quasi novanta miliardi di euro agli istituti bancari.
Se contiamo i prestiti, le garanzie, risparmi e dividendi garantiti al settore e veri e propri aiuti di Stato, la cifra arrivata alle banche, partendo da Monti e finendo con Gentiloni, è di 85.2 miliardi di Euro.
Per farci un'idea con quei soldi avremmo potuto finanziare oltre mezzo milione di posti di lavoro a impiegati ed operai con assunzioni a tempo determinato per un anno, garantendo la copertura del reddito annuale a più di due milioni di persone.
Avremmo potuto realizzare 250mila nuovi appartamenti da 80mq, oppure riasfaltare 83 milioni di chilometri di strade della larghezza di 12 metri.
Con quei soldi ci avrebbe sfamato l'Europa e investito per i prossimi 30 anni!
Mia mamma con il solo reddito di mio padre operaio ha cresciuto due figli e fatto quadrare al centesimo il bilancio famigliare per 27 anni.
Ma al governo non abbiamo né il buon padre né la buona madre di famiglia ma un manipolo di sudditi della finanza pronti a svendersi al miglior offerente pur di garantirsi un briciolo di potere politico.
E così oggi il partito della distruzione della Costituzione, quello della dittatura di fatto e del presidenzialismo imposto, tra l'abolizione dell'articolo 18 e qualche spot per intascarsi il vostro 2 per mille, scopre di dover alzare il pugno della mano sinistra per rinsaldare vecchi compagni un po' arrugginiti in cerca di un perché e rinvigorire finti nemici di una destra affievolita in cerca di un per come (e di un candidato leader....).
E cosa c'è di meglio del dibattito sull'apologia del fascismo, in Italia già ampiamente normato, ma abbastanza polarizzante da poter riaccendere la diatriba, muovere qualche punto percentuale nei sondaggi e nascondere l'ennesimo regalo ai banchieri?

Nulla.

Il Renzismo cerca di farsi propaganda attraverso ideologie che non gli appartengono, "leggi ideologiche" che "spaccano il Paese" ma, in un momento d' impasse politica, "servono a rassicurare la sinistra che ancora esiste", trascurando tutte le porcherie che hanno prodotto in questi anni, dal patto col Nazzareno al Salva-Banche, sino all'alleggerimento dei codici Antimafia, Corruzione, depenalizzazione dello Stalking,  Chi lede o sopprime la libertà politica e civile, ovvero liberticida, commette reato contro la Democrazia e contro la Repubblica, La legge in questione è stata criticata da diversi giuristi. Parliamo di un pastrocchio non necessario, visto che esistono già due leggi in vigore che puniscono l'apologia del fascismo che per noi è da condannare senza se e senza ma. Questa legge non serve al nostro Paese perché si andrà a sovrapporre alla legge Scelba e alla legge Mancino, infatti i comportamenti previsti in essa come le manifestazioni di propaganda e il saluto romano, come ricorda la Corte di Cassazione, sono già punibili e puniti. Partiamo dal fatto che spesso le persone confondono l’idea di democrazie e di libertà, due concetti differenti ma che confluiscono insieme. Il mondo politico e gli autori elitisti avevano analizzato e capito che la democrazia andava rallentata e anche fatta regredire, imponendosi lentamente e silenziosamente. Bisogna fermare quindi la politicizzazione delle masse, l’emergere di nuovi partiti che includevano vasti strati di cittadini, l’organizzazione dei lavoratori attraverso i sindacati. Così il governo ha iniziato a funzionare su meccanismi istituzionali che restringono la partecipazione politica della classe popolare, la massa non può e non deve sostenere una idea paternalistica di governo. Lentamente si è arrivati alla diffidenza nei confronti delle masse, rifiutando molti suoi progetti, e poi si è passati a dissolvere la maturazione della coscienza di classe e il suo stesso coinvolgimento politico. Insomma il popolo non deve essere troppo presente e nemmeno cosciente nell'ambito delle decisioni del governo. La politica moderna canalizza le richieste delle masse (che poi le realizzi è un mero sogno), ha spinto la massa alla pura rappresentanza, pura veicolazione dove il popolo si fa rappresentare da partiti che servono il Padrone. Siamo approdati all'era della tecnocrazia, un governo di tecnici ed esperti non eletti. Gli stessi sono selezionati dai partiti stessi. Chi detiene il potere politico lo esercita in modo del tutto slegato dalle opinioni dei cittadini. Anche se i cittadini rifiutano questo modo di procedere, i partiti spesso affidano il governo a dei tecnici per fare politiche non gradite agli elettori. Dovrebbero essere “neutrali e super partes”, dovrebbero prendere decisioni “per il bene del paese”, ma in realtà tutto ciò ha avuto un pesante impatto sul conflitto distributivo. Ora si parla solo di situazione economica e il nuovo lavoro dei partiti politici è quello di convincere gli elettori che la colpa “delle decisioni prese durante i governi tecnici” non è la loro.
Ora anche se qualche cittadino ha voglia di manifestare la volontà di partecipare attivamente ai processi decisionali, ormai è troppo tardi, il potere politico sostanziale è nelle mani dell’élite economiche e finanziarie, nazionali ed internazionali. I partiti sono troppo deboli e assoggettati all’élite. Le attuali politiche nascono a protezione degli interessi dell’élite stesse. Muore la democrazia, sottoposta al controllo di pochi, una casta fatta di tecnici e burocrati, il cui prestigio dipende dalla venerazione della folla. La massa frustrata ormai è incapace di ribellarsi e non sa mettere in atto una rivoluzione per cambiare il suo destino. Non siamo neppure più in grado di chiede il rientro in patria della sovranità, ceduta questa da tempo a organi sovranazionali.
E’ nata l’era della passività delle masse, una servitù volontaria incapace di organizzarsi, incompetente e abituata da anni a delegare. Storicamente le società dove il potere politico ed economico è concentrato nelle mani di pochi, sono società che convivono in modo coercitivo con la forza, sono disfunzionali e poco pacifiche: quindi come in passato serviva la repressione e il controllo, anche oggi andiamo verso il medesimo periodo. Siamo entrati anche nell'era del grande controllo e dei grandi controllori, di noi sanno tutto, e noi stessi gli abbiamo concesso questo privilegio. Più tempo passa, più cose sanno di noi e meglio possono controllarci. Mentre questo governo regala i soldi alle banche e ignora i problemi dei cittadini, noi non cadiamo negli squallidi tentativi del Partito democratico di metterci addosso l'etichetta di fascisti. Così come non cadremo in quelli berlusconiani di definirci comunisti. Per noi questo provvedimento rischia seriamente di essere incostituzionale, la stessa Costituzione antifascista che il Pd e Fiano volevano stravolgere. L'antifascismo per noi è un valore, per loro un spot, come tutte le politiche liberticida di regime che sopprimono la libertà politica e civile. Nazismo e Comunismo sono due specie all’interno dello stesso genere. Entrambi vogliono costruire una società perfetta eliminando tutto ciò che si oppone al raggiungimento dello scopo.

Destra e sinistra non hanno oggi alcun senso, le ideologie (da non confondersi con i valori) non hanno più senso. Sono obsolete e sono facce della stessa medaglia come il capitalismo e il comunismo, entrambi figli della rivoluzione industriale (l'evento che ha creato la disoccupazione tra l'altro) entrambi adepti dell'industrialismo, entrambi convinti che il lavoro fosse un fine dimenticandosi che il solo fine e' l'essere umano. Il M5S, per chi non l'avesse ancora capito e' una roba differente, non dico che sia per forza la strada giusta, non ho certezze anche se ci credo molto, magari stiamo sbagliando tutto (ripeto, credo il contrario) ma quel che e' certo e' che stiamo costruendo qualcosa di profondamente diverso. Abbiamo lottato contro il Salva-Banche, contro l'alleggerimento dei codici Antimafia, Corruzione, contro la depenalizzazione dello Stalking il 4 dicembre del 2016 abbiamo difeso con tutte le nostre energie la Costituzione più antifascista al mondo, la nostra Costituzione, mentre Fiano e i suoi fratelli volevano deturparla.                               
 "- Se proponiamo il reddito di cittadinanza siamo di SINISTRA,
– se vogliamo regolamentare i flussi migratori siamo di DESTRA,
– se proponiamo il taglio delle pensioni d'oro siamo di SINISTRA,
– se vogliamo smettere di finanziare i giornali siamo di DESTRA,
– se diciamo basta all'acquisto degli F35 siamo di SINISTRA,
– se vogliamo dare più fondi alle forze di polizia siamo di DESTRA,
– se vogliamo riconoscere lo Stato di Palestina siamo di SINISTRA,
– se diciamo NO alle sanzioni alla Russia siamo di DESTRA,
– se vogliamo tassare il gioco d'azzardo siamo di SINISTRA,
– se invece vogliamo abolire l'IRAP siamo di DESTRA,
– se vogliamo il ritiro dall'Afghanistan siamo di SINISTRA,
– se vogliamo abolire Equitalia siamo di DESTRA,
– se chiediamo pene più alte per i reati dei colletti bianchi siamo di SINISTRA,
– se votiamo contro ai decreti svuota-carceri siamo di DESTRA,
– se vogliamo alzare le pensioni minime siamo di SINISTRA,
– se vogliamo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti siamo di DESTRA,
– se vogliamo acqua pubblica, scuola pubblica, sanità pubblica e trasporti pubblici siamo di SINISTRA,                                                       
– se vogliamo valutare la qualità del lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione siamo di DESTRA,
– se non vogliamo più partecipare a guerre mascherate da missioni di pace siamo di SINISTRA,
– se condanniamo la deposizione violenta di Gheddafi siamo di DESTRA,
– se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “bianche” siamo di SINISTRA,
– se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “rosse” siamo di DESTRA,                                                                                                 
- Se lottiamo contro la trattativa Stato/Mafia, contro le infiltrazioni Mafiose in Politica e la Corruzione siamo...bo degli Sceriffi ...

Ma se in Parlamento, in Regione e addirittura in Comune come a Bracciano, ci tagliamo gli stipendi e sosteniamo le piccole e medie imprese, in Friuli doniamo mezzo milione di euro ad un fondo di sviluppo per l'impresa e l'artigianato locale e in Sicilia i deputati dell'ARS – con i loro soldi – costruiscono una strada, nessuno ci dice se siamo di DESTRA o di SINISTRA. Sapete perché? Perché lo facciamo solo noi!
Ogni giorno un grillino si sveglia e deve difendersi dalle accuse, da parte di partiti di destra, di sinistra e di centro, di essere di destra o di sinistra, a seconda della provenienza delle accuse.                        
O FORSE L'ETICHETTE PER VOI INTERESSANO DI PIU'

Ogni giorno, destroidi, sinistri e centristi, si svegliano e devono difendersi dalle accuse dei PM che vogliono arrestarli per le loro ruberie o collusioni alle organizzazioni criminali.  
                                     
Evidentemente tutto ciò non è sufficiente, Fa niente, lo sappiamo e andiamo avanti preparandoci al prossimo appellativo.


 Noi siamo pronti!


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