UA-38565391-1
Visualizzazione post con etichetta Sala. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sala. Mostra tutti i post

venerdì 9 giugno 2017

IL “NODO DI GORDIO” DELL’AMMINISTRAZIONE BRACCIANESE

Il Sindaco, in una sua dichiarazione stampa, invita tutti i cittadini ad “accedere agli atti della delibera 115 presso gli Uffici comunali per leggere direttamente tutti gli atti”.
Noi consiglieri di minoranza del MoVimento 5 Stelle non ci facciamo né impressionare né incantare da queste dichiarazioni visto che, pur rappresentando ben 2.179 cittadini, molte volte siamo stati costretti a mettere in diffida i responsabili dei procedimenti per avere accesso ad alcuni atti, o per avere delle risposte, che per giunta non sempre vengono evase. Partendo dal più banale Capitolato Cilia, al Coifal, alle Misure Disciplinari, agli atti concernenti alcune Delibere di Giunta, sino ad arrivare allo status di una pratica di Condono di un Consigliere della Maggioranza.
Ma proviamo a ripercorrere le vicende braccianesi dall'inizio, attraverso gli atti in nostro possesso, partendo dalla Delibera 2/2017, a nostro avviso strettamente connessa alla Delibera 115/2017 visto che si parla di motivi di giustizia. In essa alcuni documenti non erano presenti nel fascicolo, così come mancavano alcuni documenti relativi a violazioni che si riscontrano nei fascicoli per i quali si chiedeva l’accesso, quale ad esempio la falsa protocollazione del PdC 80/2003 o la Variazione del progetto del pdl (piano di lottizzazione) convenzionato La Lobbra.
Quella Delibera, la DGC 2/2017, inizialmente ha attratto la nostra attenzione e destato preoccupazione per la situazione fosca che delineava: un intero  Comune messo sotto scacco da un cittadino. Poi, ci è sembrata un vero e proprio insulto per tutti i cittadini: nominare un avvocato per tutelare l’amministrazione, perché un cittadino fa accesso agli atti secondo quanto previsto dalla legge. Quella si che era una vergogna! Così come crediamo che lo sia, affermare in un atto ufficiale che le diffide, strumenti previsti dalla legge a tutela dei propri diritti, siano "intimidazioni"...
Anche dopo che siamo tutti venuti in possesso del fascicolo afferente la DGC n. 2/2017, i Consiglieri del PD e i Consiglieri della Maggioranza, si sono ben guardati dall'accettare il contraddittorio con il "cittadino", né in consiglio, né attraverso la partecipazione alla riunione informale pre-consigliare da noi richiesta. Tale richiesta aveva l’unico fine di dare una più chiara visione a tutti i neoeletti consiglieri ed aprire finalmente, dopo anni di carte bollate e denunce, una procedura di confronto che portasse ad una possibile soluzione concordata, che garantisse il perseguimento dell’interesse pubblico, obiettivo primario e fondamentale, orientando l’attività della Pubblica Amministrazione affinché trovasse una soluzione ai  problemi di viabilità degli abitanti della lottizzazione La Lobbra.
Ma in questa querelle che dura da anni, nella quale la parte sicuramente offesa sono i cittadini di Bracciano, molti sono purtroppo i personaggi coinvolti che finiscono per scontrarsi con situazioni di conflitto d’interessi e/o incompatibilità.
Una situazione divenuta ormai talmente ingarbugliata che, nonostante l’attuale Sindaco, il Dott. Tondinelli, avesse promesso già in campagna elettorale di “fare piazza pulita” e rimettere l’Amministrazione in carreggiata, sembra diventata inestricabile. Ma come mai?
Ripercorrendo questa annosa storia, almeno attraverso gli atti dei quali siamo venuti in possesso il 2 marzo 2017 con protocollo n. 7697, emerge, per esempio, che il procedimento penale rgnr 4327/15, vede tra gli indagati i dipendenti comunali Arch. Cecilia Sodano (che aveva richiesto il patrocinio legale al Comune), attuale Capo Area Lavori Pubblici (Decreto n.10 2017), ex componente dell’allora Commissione Locale per il Paesaggio, chiamata in causa per la delibera n. 12 del 29-11.2013 perché, pur ricadendo le zone interessate dai lavori nella sola zona 7 del PTP, pur avendo il CAVALIERI, quale progettista, attestato che i lavori ricadevano anche in zona 7 del PTP, attestavano falsamente che i suddetti lavori ricadevano solo nella zona n. 2 del PTP, difensore di fiducia Avv. Barbara Niola. Nello stesso procedimento, figura anche il dipendente comunale Ing. Luigi Di Matteo (giá condannato penalmente nella Sentenza del Tribunale Penale di Civitavecchia n. 318 del 13 febbraio 2017 ad un anno e sei mesi). In quest'ultimo caso l’attuale Sindaco, sin dalla campagna elettorale, prometteva ai cittadini di mandarlo a casa, proprio per le irregolarità connesse alle pratiche dell’Urbanistica. Eppure ancora sino a pochi giorni orsono, nonostante il dipendente fosse assegnato già dal 1° marzo 2017 nell’Area Manutenzione ed Ambiente, ha continuato a firmare atti concernenti l’Area Urbanistica e le  Autorizzazioni Paesaggistiche, come Esposto da noi al Segretario Generale e al Prefetto di Roma nel protocollo n. 17323 del 23-05-2017.
Sempre nell'avviso di fissazione dell’Udienza Preliminare del procedimento penale rgnr 4327/15, da noi acquisito con Prot. 18790 del 06.06.2017, troviamo: anche l’Arch. Francesco Rinaldi, all'epoca componente della Commissione Locale per il Paesaggio, che viene chiamato in causa perché, nella delibera n. 12 del 29-11.2013, pur ricadendo le zone interessate dai lavori nella sola zona 7 del PTP, pur avendo il CAVALIERI, quale progettista, attestato che i lavori ricadevano anche in zona 7 del PTP, attestavano falsamente che i suddetti lavori ricadevano solo nella zona n. 2 del PTP.
Il difensore di fiducia, in questo caso, è l'Avv. Andrea Mesiano, legale usato dalla ex Giunta in varie occasioni, a partire da quella in cui fu difensore di fiducia del dipendente Dott. Razzino, nella causa contro una dipendente, che ha fatto emergere la “falsificazione del sistema di registrazione protocollo”, sino al procedimento rgnr 3731/14 per associazione a delinquere, in qualità di difensore di fiducia di Fiori P. responsabile tecnico dell'Urbanistica e dei Lavori Pubblici dell’Ente Parco.
L’architetto è il fratello dell'attuale Vice Sindaco, Gianfranco Rinaldi, che ha presieduto la Giunta Comunale per l’approvazione della Delibera n. 2/2017. Durante la seduta del Consiglio comunale del 03 aprile 2017, chiesta dalla minoranza proprio perché fosse discussa questa Delibera, le motivazioni  ed i contenuti della stessa, il Sindaco Armando Tondinelli, difese le scelte fatte dal suo Vice.
Ma l’incompatibilità non arriva fino al terzo grado di parentela?
Infine, sempre dagli atti del fascicolo di indagini, nonché dell'avviso di fissazione dell’Udienza Preliminare del procedimento penale rgnr 4327/15 di mercoledì 07 giugno 2017, risulta che a difendere il progettista della lottizzazione, Architetto Massimo Cavalieri, sia l’attuale Consigliere Comunale di minoranza Avv. Claudio Gentili, che a suo tempo faceva parte, in qualità di consigliere, proprio della maggioranza all’epoca al Governo.
Il dipendente Ing. Luigi Di Matteo, quale ex responsabile dell*area urbanistica e ambiente del Comune di Bracciano, accusato di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale insieme ai proprietari da ritenersi illegittime in base alle norme tecniche di attuazione del PTPR, ha scelto come suo difensore di fiducia l’Avv. Marco Bigagli.
Questo avviso di fissazione dell'udienza fu notificato il 03 maggio 2017 agli imputati ed ai difensori, eppure nulla è stato detto alla cittadinanza, nemmeno negli “infuocati” comunicati stampa usciti nei giorni precedenti l’udienza… Ci domandiamo come mai.
Abbiamo visto botta e risposta, da una parte e dall'altra, eppure il modus operandi ci sembra assai similare.
Come se anche il PD di Bracciano avesse cancellato dalla memoria il procedimento rgnr 3731/14 per associazione a delinquere, come se tentasse di darsi una nuova veste.
Altra cosa che ci colpisce e ci fa riflettere è vedere che, nell'articolo “replica al Pd di Bracciano” e alla ex Giunta, affidandosi ad alcuni fatti del procedimento rgnr 3731/14 il Sindaco usa questa frase: “quei funzionari comunali che con loro sono stati solidali permettendo un uso distorto della azione amministrativa e che oggi, insieme a quei politici sono indagati e imputati innanzi all'Autorità Giudiziaria”... Viste queste affermazioni, ci domandiamo: allora lo conosce quel procedimento? Bene!
Eppure  nella nuova pianta organica, confermata poi nel Decreto Conferimenti incarichi di Responsabilità di Posizione n.10 del primo giugno, alcuni dirigenti e/o dipendenti che sono indagati e/o imputati, vengono dal Sindaco confermati in incarichi di responsabilità! Ma come è possibile? Tutto deve cambiare perché nulla cambi, o vengono solo utilizzati dalla Politica?
Nell'Udienza Preliminare del procedimento penale rgnr 4327/15, tenutasi mercoledì 07 giugno 2017 dalle ore 10:00, eravamo presenti anche noi, come uditori, poiché la causa investiva interessi dell’Ente. Mentre la Corte appura chi sia presente in aula, chiede se anche il Comune è presente come parte offesa,  (potrebbe infatti costituirsi parte civile), ma risulta assente.
Alle ore 10:30 circa, consultando la mail istituzionale, constatiamo
l’avvenuta trasmissione per posta elettronica, dalla Segreteria del Comune di Bracciano, di tutte le note, indirizzate a tutti i Consiglieri,spedite al protocollo il 01 giugno 2017 con protocollo n. 18505 e spedite dalla Procura all'Ente il 23-05-2017 con protocollo n.17229, che informavano dell’imminente Udienza Preliminare del procedimento rgnr 4327/15, udienza ormai già iniziata presso il Tribunale della Procura della Repubblica di Civitavecchia. Se non avessimo chiesto gli atti, saremmo probabilmente venuti a conoscenza dell’udienza solo dopo la sua conclusione.
Per quanto riguarda l’udienza, preso atto delle parti presenti e dei fascicoli di notizia di reato, il GUP ha disposto per l’applicazione di un provvedimento di riunificazione del procedimento rgnr 4327/15 con il procedimento rgnr 127/11, fissando l'udienza per il giorno 20 giugno 2017 prossimo venturo.

Anche in questa, come in qualunque altra vicenda giudiziaria, tutti sono innocenti fino all'ultimo grado di giudizio, eppure ci sembra innegabile che, nelle more della conclusione dei procedimenti, gli “attori” vengono inevitabilmente a trovarsi ingarbugliati, loro malgrado, nella tela delle incompatibilità e dei conflitti d’interesse. In vero e proprio “nodo di Gordio”, che pare non possa però semplicemente essere sciolto con un secco colpo di spada.

Vogliamo infine chiudere con una domanda, rivolta a tutti i lettori: ma se un simile “balletto” avesse avuto come protagonista una “Amministrazione a 5 Stelle”, cosa si sarebbe scatenato?
Ad maiora.


Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Bracciano

P.S. tutti i documenti e atti sono linkati


giovedì 17 dicembre 2015

Bracciano : grazie Commissario.



Il Commissario Prefettizio, Dottoressa Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, pone in essere il primo atto per avviare la ristrutturazione del teatro Novocine di Bracciano.


Vogliamo pubblicamente dire "Grazie di cuore!" al Commissario Prefettizio il quale, oltre a cercare di quantificare i debiti accumulati dalla giunta Sala e preparare il paese alle nuove elezioni, ha trovato il tempo ed il modo per dare seguito alla delibera comunale del 16/12/2014 n. 499 CUP: I22D11000620006, mettendo finalmente in moto un meccanismo che “girava a vuoto” fin dal 2010. Infatti fin da allora, con nota protocollo numero 50948 del16/04/2010, la Regione Lazio comunicava “.... la concessione di un contributo di €538.200,00 su una spesa complessiva di €598.000,00 per i lavori di recupero del teatro Novocine”.
L’azione del commissario, è intervenuta proprio poco  prima che scadessero i termini per l’utilizzo dei fondi stanziati per la ristrutturazione del Novocine, che sarebbero così andati persi.
Sì, avete capito bene, proprio poco prima che andassero persi.
Ma un anno fa, il 21 dicembre 2014, l’allora Sindaco Sala annunciava alla popolazione che presto il paese avrebbe avuto il suo bel teatro. Il progetto definitivo era approvato, l’importo di €500.000,00 era deliberato dalla Regione. Mettendolo a bilancio preventivo per il 2015, restava "solo" da approvare il progetto esecutivo, fare la gara ed iniziare i lavori. Ed entro il 2015, massimo inizi del 2016, Bracciano avrebbe avuto ".... uno dei pochi teatri comunali che ci sono nel circondario".
Tutto bellissimo solo che, per motivi noti solo ai signori Sala, Nardelli e sodali dell'ormai ex Amministrazione Comunale, il progetto è rimasto nei cassetti e nelle pieghe del bilancio fino ad ora, e solo grazie all'azione del Commissario Prefettizio, con delibera N. 2 del 15/12/2015 CUP: I22D11000620006, si è fatto il primo passo avanti.
...... Abbiamo perso un altro anno!
Finora abbiamo parlato del passato, ma adesso cosa sta succedendo intorno a questa storia iniziata tanto tempo fa?
All’improvviso, scoprendo un inedito amore per il teatro, più di qualcuno smuove mari e monti, chiamando a raccolta la popolazione e cercando di ottenere aiuto, per raggiungere l’obiettivo e dotare la cittadina di un teatro....... deliberato e finanziato già da tempo.
Il tutto, ovviamente, sempre accompagnato da attenti comunicati: ora accorati appelli, ora sentiti ringraziamenti, ora trionfalistici annunci sui successi raggiunti.
Ma questo finanziamento, c’era o non c’era? C’era eccome, con tanto di delibera.
A questo punto però, una domanda è più che legittima: ma il finanziamento, perché è rimasto "parcheggiato" per un anno, vista la delibera 16/12/2014 n. 499?
A questo punto, a noi non rimane che fare una considerazione un po' amara: come è possibile che, nonostante il terremoto che ha scosso questa cittadina, c'è ancora gente che ha voglia giocare sulla distrazione dei Cittadini, magari riuscendo a turlupinarli per l’ennesima volta, con giochi elettorali da basso impero?
Ma non sarebbe giunto il momento di dare prova di serietà ed onestà, pensando più a restituire credibilità a questo paese abbandonando, almeno per una volta, i giochi elettorali fatti di annunci, promesse che non potranno mai essere mantenute, spartizioni tra famiglie e favoritismi, piuttosto che mettere in piedi dei "teatrini" per ottenere in cambio un po' di voti?
Crediamo che il discredito gettato sul paese a seguito del comportamento della giunta dimissionaria al completo possa bastare come lezione. Ricordiamoci che ad essere presi in giro, oltre che a pagare i danni, saranno sempre i cittadini .
Detto questo, non possiamo far altro che ribadire una cosa: "Grazie Commissario", che al di sopra di giochi politici ed interessi di squadra, lavori nell'interesse dei Cittadini.

Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento


Il fanntasma dell'Opera.jpg



mercoledì 25 novembre 2015

Ma perché così tanto rumore per l’apertura di una farmacia comunale?


Sospetti, denunce e legami politici: i lati oscuri della farmacia comunale


I tre Comuni del Consorzio intercomunale delle farmacie laziali
I tre Comuni del Consorzio intercomunale delle farmacie laziali
Oggi, lunedì, forse, l’amministrazione comunale di Gaeta – in Consiglio comunale a partire dalle 9 – deciderà di dare le risposte che in molti si attendono riguardo all’apertura della farmacia comunale nel quartiere di Calegna e alla costituzione del consorzio Coifal, acronimo che sta per Consorzio intercomunale farmacie laziali (Statuto consortile). La discussione del punto è stata richiesta da alcuni consiglieri di maggioranza (Costabile, Matarazzo, Narducci, Cicconardi e Rosato). Per ora abbiamo assistito alla rivolta della politica, Movimento 5 stelle prima e rifondazione comunista poi, che hanno paventato presenze inquietanti, mentre qualcun’altro ha proceduto a denunciare per diffamazione l’associazione Caponnetto presieduta da Elvio di Cesare. Ma perché così tanto rumore per l’apertura di una farmacia comunale? Cerchiamo di capirlo restando all’aspetto amministrativo che pure presenta alcuni legittimi dubbi e anche qualche lacuna sulla quale finora nessuno ha fatto chiarezza. In attesa delle risposte ufficiali nel Consiglio comunale di domani. Proprio oggi, domenica, era inoltre in programma un incontro pubblico a Bracciano con l’assessore del Comune romano Rinaldo Borzetti per fare luce sulla vicenda e spiegare la situazione ai cittadini per una procedura amministrativa sulla quale lo stesso assessore ha sollevato dubbi
L’APRIPISTA E’ IL CONSIGLIERE COMUNALE EDOARDO ACCETTA
Eduardo Accetta
Eduardo Accetta
Si viene a sapere della costituzione del consorzio, composto dai Comuni di Bracciano, Castel Madama e Gaeta, per l’apertura di una farmacia comunale a Gaeta, grazie ad un intervento del consigliere comunale di Forza Italia Edoardo Accetta che, nel periodo forse di massimo scontro con il sindaco Mitrano e l’ex vicesindaco Cristian Leccese, oltre che il presidente del Consiglio comunale Luigi Cosciuone – tutti del suo partito, prima rilascia dichiarazioni durissime nei loro confronti, poi inizia a fare rumore in commissione Controllo e Garanzia presieduta dalla consigliera comunale di opposizione Marina Costabile riguarda alla questione del Consorzio. L’1 settembre scorso Accetta chiede la revoca del bando di gara per la selezione del socio privato di maggioranza della società che gestirà la farmacia. La diffida è rivolta al direttore generale del consorzio, l’avvocato Anna Maria Valente, per tre motivi ben precisi:
  • Il geometra Pasquale Manzo (Curriculum Vitae Pasquale Manzo), nominato responsabile del procedimento con determina numero 1 del 4 marzo 201 dal direttore generale del consorzio Coifal, è dipendente del Comune di Itri nella qualità di responsabile della protezione civile, ufficio Casa e settore agricoltura, e pertanto, non essendo dipendente di ruolo o comunque in servizio presso il consorzio Coifal, non poteva essere nominato Responsabile del procedimento.
  •  L’articolo 66, comma 8, del decreto legislativo 163/06 prevede che gli effetti giuridici che l’ordinamento connette alla pubblicità di una gara d’appalto in ambito nazionale decorrono dalla pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Il bando risulta pubblicato sulla G. U. 5° serie speciale – contratti pubblici numero 72 del 22 giugno 2016. Poichè il termine per la ricezione delle offerte è stato stabilito al 10 agosto 2015, il periodo di pubblicazione è inferiore (49 giorni) a quanto stabilito dalla determinazione numero 2 del 12 giugno 2015 del direttore generale del consorzio Coifal (52 giorni).
  • Anche se il codice degli appalti non prevede ulteriori forme di “pubblicizzazione” dei bandi, tuttavia è più che opportuno che le stazioni appaltanti adottino ulteriori forme di pubblicità (preferibilmente gratuite) dirette a garantire una maggiore partecipazione e concorrenza, quali ad esempio la pubblicazione del bando o della notizia di gara sui siti internet delle amministrazioni legate alla stazione appaltante (es. Comuni consorziati). Il bando in oggetto non risulta pubblicato sul sito del Comune di Gaeta.
Logo Coifal
Logo Coifal
Cioè in sostanza Accetta sottolinea come la procedura per la scelta del socio privato abbia beneficiato solo quest’ultimo per mancanza di pubblicità del bando e quindi conoscenza dell’opportunità. Il silenzio avrebbe regnato nella scelta. E in effetti, a parte la votazione dello Statuto del consorzio dal Consiglio comunale di Gaeta nei primi mesi del 2014, poi nulla si è saputo non fosse stato per Accetta. Insieme alle tre diffide di Accetta del 01/09/2015, del 10/09/2015 e 17/09/2015, è arrivata anche quella dell’Avv. Laura Giordani quale rappresentante della Dott.ssa Maria Euple Pacifici, titolare di una Farmacia privata nel Comune di Castel Madama.
Elvio Di Cesare, segretario dell'associazione antimafia Caponnetto
Elvio Di Cesare, segretario dell’associazione antimafia Caponnetto
L’ESPOSTO A CINQUE PROCURE DELL’ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA CAPONNETTO
Successivamente arriva l’associazione antimafia Caponnetto che presenta un esposto ai Prefetti di Roma, Napoli, Salerno, Caserta e Latina raccontando le procedure. Non conosciamo i contenuti ma possiamo immaginarli leggendo quanto scrivono in seguito i componenti del Movimento 5 stelle prima di Bracciano e poi di Gaeta. Sta di fatto che la querela del consorzio ha colpito il segretario dell’associazione Caponnetto Elvio di Cesare perchè trattasi di “notizie false e strumentali che hanno arrecato all’Ente pubblico un grave danno di immagine. Nei giorni scorsi l’Associazione Caponnetto ha divulgato un esposto ripreso da numerosi siti web di notizie nonché da canali tradizionali della stampa locale. Lo stesso esposto è stato divulgato contemporaneamente nei territori di Bracciano e Castel Madama. Tale esposto non solo contiene fatti e circostanze assolutamente false, ma ha inteso palesemente dipingere le attività del Consorzio come attività “illecite”, appellandole “contrarie alla legge”. E’ arrivata anche la replica dello stesso Di Cesare che ha affermato: “abbiamo chiesto alle Prefetture competenti di far luce sulla vicenda, sui numerosi dubbi e perplessità espressi pubblicamente, a mezzo stampa, da varie forze politiche”. Elvio di Cesare è stato sentito dai carabinieri.
bracciano-Ma sono i grillini di Bracciano a raccontare dettagliatamente la situazione il 2 novembre scorso con un apposito comunicato stampa dove in sostanza si racconta degli intrecci societari del socio privato. E delle circostanze temporali che ne hanno determinato la costituzione solo il 9 luglio scorso, quindi a poche settimane dall'aggiudicazione definitivo dell’appalto come socio privato. Inoltre la compartecipazione tra pubblico e privato è completamente a beneficio di quest’ultimo, 80 a 20. Inoltre il capitale sociale di costituzione è di 40mila euro. Insomma numeri sui quali non si vede chiaro.
Il centro Leonardo di Spigno dove ha sede legale la
Il centro Leonardo di Spigno dove ha sede legale la Servizi Farmaceutici Integrati Srl, socio privato del Consorzio dei Comuni di Gaeta, Bracciano e Castel Madama
(COMUNICATO del MEET UP DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE di BRACCIANO). La presa d’atto dell’aggiudicazione definitiva va alla Servizi Farmaceutici Integrati Srl, società costituita solo lo scorso 9 Luglio 2015 ed iscritta al registro imprese il 20 Luglio 2015, con sede legale a Spigno Saturnia in provincia di Latina presso il box 45 del Centro Leonardo SS630 Formia Cassino Km 28.400 snc. che si presenta con un capitale sociale di 40mila euro e che vede Franco Vendittoli ricoprire la carica di Amministratore Unico. La Servizi Farmaceutici Integrati Srl a sua volta è controllata dalla società Mages Srl che ne detiene il 100% delle quote.La società Mages Srl costituita l’11 Maggio 2004 ed iscritta al registro imprese il 7 Giugno 2004, con sede legale a Caserta in via Roma 63, controlla quindi il 100% della società Servizi Farmaceutici Integrati Srl che a sua volta detiene l’80% della partecipazione in Farmacie Pubbliche Laziale SpA insieme al Consorzio Coifal, attualmente composto dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama, che detiene il restante 20% di partecipazione.
Mages Srl si presenta con un capitale sociale di 12mila euro di proprietà dei soci Franco Vendittoli (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per 6mila euro e Massimo Cox (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per ulteriori 6mila euro. Quest’ultimo ricopre la carica, dall’aprile del 2012 anche di Amministratore Unico. Inoltre Massimo Cox è presente nella compagine sociale della  MADDALENA COSTRUZIONI S.R.L. con la proprietà del 51% delle quote, della COMPAGNIA EUROPEA SMALTIMENTO FARMACI S.R.L. con la proprietà del 5% delle quote e della FARM.DEL MARE S.R.L. IN LIQUIDAZIONE con la proprietà del 5% delle quote.
Il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento chiama poi in causa il presidente del collegio dei Revisori David De Filippis, del Comune di Bracciano, che lo scorso primo settembre definì “davvero pittoresca” la prima fase di start-up delle operazioni. “Inoltre saremo felici, – dichiarano dal Comitato – di sapere cosa ne pensano dall’Ordine dei Farmacisti Laziali, visto che ultimamente in questo Consorzio si sono accesi numerosi riflettori su bandi di gara anomali, e mancanza di requisiti di alcuni individui nelle operazioni”.

Dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento puntualizzano anche il fatto che l’intera operazione è stata giudicata non economica dai Revisori dei Conti del Comune di Bracciano
 e che il consigliere del Comune di Gaeta Eduardo Accetta l’aveva criticata fin dall’inizio, con tanto di diffida a portare a termine la procedura, dubitando da subito dei requisiti di Pasquale Manzo a presiedere la commissione di gara, alla quale la direzione ha dovuto cambiare un membro in corsa. “La determina provvisoria di assegnazione era stata sottoscritta nei giorni scorsi dal Direttore Generale del Coifal Anna Maria Valente e dal Responsabile Unico del Procedimento Pasquale Manzo. – Dichiarano ancora dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – A fronte di un’offerta – proseguono dal Comitato – a base d’asta di 1.544.000,00 euro per una qq durata dell’affidamento di trent’anni, l’aggiudicazione è avvenuta con un canone mensile per ogni farmacia aperta di 1.300 euro (con 86,66 euro spettanti a ogni Comune), un’offerta “una tantum” di 140.000 euro e infine mezzo punto percentuale sul fatturato. Una circostanza davvero fortunata, quest’ultima, per una società costituita immediatamente dopo la pubblicazione di un bando e vincerlo”.
Marco di Vasta, delegato del sindaco Mitrano
Marco di Vasta, delegato del sindaco Mitrano
L’ORGANIGRAMMA
Consiglio di Amministrazione:
Presidente – Avv. Mario Paone;
Consigliere – Dott. Marco Di Vasta;
Consigliere – Giovan Felice Mancini;
Consigliere – Claudio Valentini;
Consigliere – Dott.ssa Lucia Maltempo.
<<In ottemperanza del D.L. 78/2010 si specifica che i componenti del presente CdA, ivi compreso il Presidente, non percepiscono alcuna
Lucia Maltempo, delegata del sindaco Mitrano
Lucia Maltempo, delegata del sindaco Mitrano
indennità di carica.>>
Direttore:
Avv. Anna Maria Valente
Collegio Revisori dei conti:
Presidente – Dott. Diego Rossi
Componente – Dott. Leonardo Vitale
Componente – Dott. Giovanni Pellegrino
ULTERIORI APPROFONDIMENTI E NUOVI DUBBI: UNA GRANDE FAMIGLIA
Cristian Leccese
Cristian Leccese
Ma ad approfondire le indagini nelle ultime settimane è stato il consigliere comunale Giuseppe Matarazzo. La sede legale del consorzio si trova all’interno di una piccolissima stanza all’interno del palazzo comunale di Gaeta, al primo piano, vicino ai bagni, sede dell’ex centralino. Nessuna insegna nè all’entrata della stanza che del Comune. Eppure tutti i servizi, dalla luce al fax sono a disposizione del consorzio. Circa gli assetti societari inoltre emerge che tre dei consiglieri del Consiglio di amministrazione della società sono molto vicini al sindaco Mitrano. Si tratta infatti di Marco Di Vasta, attualmente il delegato alle periferie dello stesso primo cittadino gaetano, così come pure Lucia Maltempo, delegata alla pianificazione e implementazione di strumenti e linee guida per l’applicazione del principio delle pari opportunità di genere. Il presidente, infinr, è Mario Paone, con un trascorso come candidato alle elezioni provinciali tra le file dell’Udc e alle ultime elezioni politiche con il “Nuovo Centro Democratico – Ncd” a sostegno proprio di Mitrano. E ancora vanno riportate le difficoltà denunciate da Matarazzo nell’arrivare alla documentazione necessaria per capire l’iter amministrativo intrapreso. A questo proposito infatti mancherebbero alcuni verbali delle sedute del Cda, e alcuni di questi sono addirittura firmati dal verbalizzante che risponde al nome di Cristian Leccese, sì proprio l’ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici che ha subito trovato una nuova nomina.
LO STRETTO RAPPORTO TRA IPAB E COIFAL
Mario Paone, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio
Mario Paone, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio
Ci sarebbero poi alcune parentele ad arricchire il bagaglio di sospetti che questa vicenda sta sollevando e solleva. Come il fatto che proprio il direttore generale Anna Maria Valente è figlia del segretario dell’Ipab Erasmo Valente che, tra l’altro detiene dal 2013 sovraintendenza e coordinamento dell’attività amministrativa dell’Ipab «SS. Annunziata», gestione degli atti relativi al personale, sottoscrizione di atti di ordinaria amministrazione,gestione dell’Albo dell’Ipab, verbalizzazione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, predisposizione degli atti conseguenti alle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, tenuta del protocollo in entrata ed in uscita. Con responsabilità sui progetti e servizi. Valente ha, infine, la responsabilità della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro relativamente alla sede ove presta l’attività di coordinamento. Ma anche lo stesso presidente del Cda di Coifal Mario Paone è stato anche presidente proprio dell’Ipab, rimpiazzato poi da Raniero de Filippis.
Insomma perchè per fare una farmacia comunale ci si deve consorziare con due Comuni così distanti? Non era meglio da un punto di vista logistico e non solo un consorzio locale? E perchè proprio Bracciano e Castel Madama? Quali procedure sono state adottate e perchè riconoscere al privato addirittura l’80 percento della società e quindi anche dei guadagni se la legge consente non al di sotto del 40 percento? D’altra parte lo scopo del Consorzio è “l’esercizio associato delle funzioni di governo, programmazione ed organizzazione del servizio farmaceutico dei Comuni consorziati. Obiettivo del Consorzio è l’istituzione dei servizi relativi alle funzioni farmaceutiche presenti sul territorio, mediante l’integrazione fra i Comuni, la diffusione ed implementazione dei servizi, l’omogenea definizione di criteri, standard qualitativi e modalità di erogazione delle prestazioni, la razionalizzazione dell’organizzazione, la riduzione della spesa pubblica”.

martedì 23 dicembre 2014

Dai, Sala, raccontaci tu ancora quando parli di democrazia, sopratutto verso Roma Città Metropolitana

Dai, Sala, raccontaci tu ancora quando parli di democrazia, sopratutto verso Roma Città Metropolitana


Grazie a 4.170 Cittadini di Bracciano che ci hanno votato e sostenuto la proposta per l'indizione al Referendum. La raccolta firme è stata raggiunta Domenica 21 Dicembre 2014, presso il centro commerciale Maury's di Bracciano. Entro pochi mesi il Comune di Bracciano dovrà decidere di indire il Referendum come da richiesta Popolare, e da promessa mantenuta nella delibera comunale del 30 settembre 2014.


Ma ora andiamo nel dettaglio e spieghiamo cosa accade nello Statuto della Città Metropolitana.

Un’abolizione delle amministrazioni provinciali, ma di uno “svuotamento” delle medesime. Il governo, infatti, vuole convertire i Consigli delle province in assemblee di sindaci. Ciò implica, ovviamente, anche la revoca delle elezioni provinciali, a partire dall'anno in corso.
Verrà quindi a crearsi un nuovo ente, che sarà governato dai rappresentanti dei comuni e dotato di scarsa autorità decisionale. In questo modo la giunta non esiste più, e i “ nuovi consigli” avranno come presidente un sindaco, elezione diretta del sindaco della Città Metropolitana da parte dei cittadini di Roma, a partire dal prossimo mandato. Il Consiglio provinciale sarà composto dai sindaci di comuni con piu' di 15.000 abitanti e dal presidente delle Unioni di Comuni del territorio (con piu' di 10.000 abitanti). Una misura confusa, che porterà caos nella pubblica amministrazione e non pochi ostacoli burocratici dai costi elevati. Inoltre, nel testo non è prevista nessuna cancellazione delle province, ma un loro contenimento e una revisione del loro ruolo istituzionale. Dal 1º gennaio 2015 le città metropolitane subentrano alle province omonime e ne esercitano le funzioni. Dovranno occuparsi di sviluppo strategico, economico e sociale del territorio metropolitano; di mobilità e viabilità; di gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, di informatizzazione e digitalizzazione e di relazioni istituzionali, comprese quelle con le altre città e aree metropolitane. ove sono queste cose in elenco, o meglio in dettaglio?
 1. Acqua. Garanzia della proprietà pubblica della gestione del sistema idrico integrato e sua trasformazione in società di diritto pubblico, in applicazione dei referendum del 2011.
2. Rifiuti. Opposizione agli inceneritori e promozione invece della raccolta differenziata porta a porta in modo spinto, del compostaggio e di tecnologie avanzate di raccolta, differenziazione e trattamento a freddo dei rifiuti.
3. Trasporti e infrastrutture. Opposizione alle grandi opere inutili e investimento sui servizi per i pendolari, garantendo anche quelli non direttamente remunerativi. Integrazione operativa e tariffaria dei servizi su tutta l'area metropolitana. Promozione del trasporto pubblico rispetto a quello privato, riducendo gli investimenti stradali per il trasporto privato al minimo necessario.
4. Pianificazione territoriale. Stop al consumo di territorio, privilegiando invece la riconversione di aree ex industriali e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. Individuazione e difesa urbanistica delle aree agricole, dei boschi e dei parchi.
Non mancano tuttavia le critiche e le perplessità a monte, cioè sull'istituzione delle città metropolitane.
Saranno forze tali motivi che hanno determinato il totale disinteresse dell’ opinione pubblica per queste elezioni delle città metropolitane, a parte naturalmente gli analisti politici e le segreterie partitiche. Il cittadino è sempre più lontano dalla politica, i dati sull'astensionismo crescono ma non sarà certo non andando a votare e delegando che si potrà ricostruire quel sistema di credibilità e fiducia di cui c’è bisogno. Forse è questo il costo più oneroso. Affidare ai politici una delega in bianco senza poter influire minimamente sugli assetti decisionali non serve a nulla. Si chiedeva la chiusura di un ente, non la sua moltiplicazione. I cittadini quindi hanno il diritto di esprimere il loro parere attraverso referendum.

Una bozza dello Statuto che sembra copiata dalla legge Graziano Delrio, ma non ci sono specificati ambiti di competenza e risorse.

Roma Città Metropolitana, questo è ciò a cui andiamo incontro, uno Statuto deciso da Marino senza gli altri Comuni.:


Questo è il testo approvato dal Comune di Bracciano, posto alla raccolta firme dell'indizione al Referendum:


Referendum Consultivo, Volete Voi che il Comune di Bracciano rientri nell'ambito della Città Metropolitana di Roma, come previsto e disciplinato dalla Legge n°56 del 07 Aprile 2014? 
I sottoscritti cittadini italiani richiedono referendum popolare consultivo - ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e in applicazione della Legge 25 Maggio 1970, n°352 sul seguente quesito:
<< In riferimento a quanto previsto dall'articolo 133 della Costituzione italiana, Volete Voi che il Comune di Bracciano rientri nell'ambito della Città Metropolitana di Roma, come previsto e disciplinato dalla Legge n° 56 del 07.Aprile.2014?

Dispositivo dell'art. 133 Costituzione


Il mutamento delle circoscrizioni provincialie l'istituzione di nuove Province nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione (1). La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni (2).

Note

(1) Il procedimento ha impulso su iniziativa dei Comuni interessati ovvero di quelli che, per effetto del mutamento delle circoscrizioni provinciali o dell'istituzione di nuove Province, si verrebbero a trovare in un ambito provinciale diverso da quello precedente. È poi necessario il parere della Regione nel cui ambito territoriale si discute la variazione dell'assetto provinciale. Il Testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000) ha fissato i criteri ai quali la revisione delle circoscrizioni provinciali deve attenersi, con l'intento di evitare che tali variazioni possano pregiudicare la programmazione dello sviluppo economico in un determinato territorio o determinare il frazionamento di un Comune in più Province. Viene fissato, inoltre, un numero minimo di abitanti per ciascuna Provincia risultante dalle modificazioni territoriali (200.000) e si impone alle Province preesistenti di fornire alle nuove le risorse ed i mezzi adeguati per svolgere le proprie funzioni (articolo 21).
(2) L'istituzione di nuovi Comuni e la modificazione delle loro circoscrizioni e denominazioni sono riservate alla legge regionale. La Regione provvede sia a definire in via generale le forme e le modalità con cui operare le modificazioni, sia ad attuare tali modifiche mediante leggi che assumono la caratteristica di leggi-provvedimento (v. 70). Anche in questo caso è richiesta una base di consenso, proveniente, però, dalle popolazioni interessate e non dagli enti, come nell'ipotesi disciplinata dal 1° comma. Il mezzo per «sentire» le popolazioni non è definito dalla norma: trattandosi di un parere, questo può esser dato con un referendum (consultivo) o con qualsiasi altro mezzo si riveli utile allo scopo (art. 15 Testo unico degli enti locali).


I metropolitanisti sostengono che la Città Metropolitana riceverà più fondi dall'Europa e dalla Regione. Chissà... Intanto la Regione Lazio si prepara a partecipare all'Expo 2015 mettendo a disposizione, per progetti coerenti all'obbiettivo, un contributo di 0,13 cent./ab. per la Città Metropolitana, e 0,68 cent./ab. per le 4 province. :http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=87&lattitle=avviso_pubblico_per_la_presentazione_di_progetti_coerenti_con_il_tema_di_expo_milano_2015_nutrire_il_pianeta_energia_per_la_vita




DDL Morassut 


Roma Capitale e alcuni Comuni della ex Provincia si trasformerebbe la Regione di Roma Capitale
Da 20 a 12 regioni. Questa la proposta che l'onorevole Roberto Morassut e il Senatore Raffaele Ranucci del Partito Democratico, hanno presentato alla Camera dei Deputati. Si tratta di un disegno di legge costituzionale per quasi dimezzare regioni italiane.
Se dovesse essere approvata dai 2 rami del Parlamento, questo ddl rischia di ridisegnare la geografia politica del paese. La provincia di Roma si trasformerebbe la Regione di Roma Capitale.
Nella muova mappa d'Italia ridisegnata dai due deputati piddini, la sola amministrazione del Nord Italia a non essere toccata sarebbe la Lombardia. Oltre alla Regione Alpina, che unirebbe Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, nascerebbe infatti il Triveneto dall'unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Nel centro Italia, invece l'Emilia Romagna ingloberebbe dalle Marche la provincia di Pesaro mentre Toscana, Umbria e provincia di Viterbo si unirebbero per formare l'a Regione Appenninica. Come già detto, Marche, Abruzzo e Molise darebbero vita alla Regione Adriatica. Il Lazio poi scomparirebbe diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale e lasciando le province meridionali alla Regione Tirrenica che includerebbe anche la Campania. Nel Sud Italia, poi, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata trasformandosi così nella Regione Levante. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna.
"Le circoscrizioni regionali furono definite in un’altra era, quando la società era ancora molto agricola e non esisteva il mercato unico europeo - commenta il governatore del Lazio Nicola Zingaretti - i confini regionali non corrispondono più ad ambiti ottimali per il buon governo: quasi 70 anni dopo che sono stati disegnati e dopo 40 anni di funzionamento, si può pensare a rivedere lo stato di cose". In una intervista a Repubblica Zingaretti conferma che Chiamparino ne ha già parlato al governo. "L'accorpamento - fa notare Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera - potrebbe portare benefici importanti alla spesa pubblica e ai cittadini massacrati di tasse". I risparmi stimati in circa 400 milioni di euro all’anno potrebbero essere ulteriormente migliorati con una serie di accorgimenti. La materia ha ricadute importanti sul piano costituzionale dal momento cheaccorpare significa cancellare le "specialità" regionali previste in Costituzione. "I risparmi dovrebbero andare solo parzialmente a beneficio delle casse dello Stato - conclude la Gelmini - mentre maggiore deve essere lo sgravio di tributi pagati dai cittadini".


  • Perché il Sindaco Sala e la Giunta tacciono sul Mondo di Mezzo, visto quanto sono favorevoli all'ingresso di Bracciano nella Città Metropolitana di Roma?



Disqus for Bracciano Movimento 5 Stelle