L’ACQUA È SEMPRE STATA UNA RISORSA PREZIOSA ED INDISPENSABILE PER LA VITA DELL’UOMO E DI OGNI ESSERE VIVENTE. SOLO DOVE C’È ACQUA C’È VITA NELL'UNIVERSO CONOSCIUTO.
Ed anche per questo NESSUNO DEVE rimanere indietro!
La decisione di consegnare un bene pubblico così vitale come l'Acqua al gestore ACEA ATO 2 è considerata una mossa grave e onerosa, perché nega la possibilità ai cittadini con disagi economici, un diritto umano universale e fondamentale.
Risoluzione dell’ONU dell’Assemblea generale del 28 luglio 2010 (GA/10967)
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ACEA ATO 2 Servizio Idrico Integrato
In data 31/5/2015 è stato sottoscritto il verbale di consegna del Sistema Idrico Integrato ad ACEA ATO 2 approvato con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta n. 46 del 31/5/2016.
A partire dal 1/6/2016 il sistema fognario afferente il depuratore COBIS è in carico all'ACEA ATO 2 mentre è prevista una graduale presa in carico dell'acquedotto suddivisa per impianti.
Per segnalazioni di guasti o disservizi è possibile contattare il numero verde
800 130 335
Dal 18/7/2016 è iniziata la gestione della distibuzione idrica da parte di ACEA ATO 2 relativa alle utenze servite dai pozzi in loc. Fiora (oltre il 90% delle utenze totali). Restano a carico del Comune le utenze servite dagli impianti della Lega (zona Vigna di Valle) e della Cisterna (zona Lungolago Argenti) fino al completamento dei lavori già in corso.
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Prima di arrivare ad un probabile interruzione di pubblico servizio e rischio sanitario, per quei cittadini con morosità incolpevole, il MoVimento 5 stelle di Bracciano, presenta una Mozione:
protocollo n. 26772 20/07/2016
MOZIONE
OGGETTO: prevenzione del distacco dell'utenza idrica
I Sottoscritti Consiglieri comunali di Bracciano
PREMESSO CHE:
- la convenzione per il passaggio della gestione del servizio idrico ad ACEA ATO 2 fu sottoscritta nel 1997 tra i comuni della zona denominata Lazio Centrale - Roma;
- il Comune di Bracciano firmò per rispettare la convenzione di cooperazione sul sistema idrico integrato;
- la convenzione sancì il passaggio della gestione del servizio idrico ad ACEA ATO 2;
- la cessione della gestione del servizio idrico del Comune di Bracciano al gestore ACEA ATO 2 fu stipulata con Delibera di giunta n. 139 del 14 aprile 2015;
- il verbale di consegna e passaggio di gestione del servizio idrico ad ACEA ATO 2 fu sottoscritto il 31 maggio 2015, ed approvato con Deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta n. 46, del 31 maggio 2016;
CONSIDERATO CHE:
- è fatto noto alle cronache che il giorno 11 settembre 2013 ACEA ATO 2 ha proceduto al distacco della fornitura dell'acqua a un condominio, che aveva regolarmente pagato il servizio, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale investito", abrogata dal referendum del 12-13 giugno 2011;
- con quell'azione l'Azienda idrica ha deciso di rispondere per la prima volta con un'azione di forza alla campagna di disobbedienza civile lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando prive di un bene primario decine di famiglie, compresi anziani e neonati;
- le regole per il sollecito e preavviso di distacco sono dettate dalla stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato che, con il provvedimento nei confronti di ACEA ATO 2 n. 19618, confermato dal TAR del Lazio (sentenza n. 886 del 2011), sanziona il gestore proprio rispetto alle modalità relative al recupero crediti; stabilisce, tra le altre cose, che il sollecito e il preavviso di distacco debbano consentire all'utente finale ed effettivo della fornitura di conoscere il giorno previsto per il distacco e adeguare, conseguentemente, il proprio comportamento economico;
- l'esito abrogativo del referendum testé citato è stato sancito con il Decreto del Presidente della Repubblica 18 Luglio 2011, n. 113 e n. 116 pubblicati in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 167 del 20 Luglio 2011;
- il Consiglio di Stato, con il parere n. 267 del 25 gennaio 2013 sostiene che, a partire dal 21 luglio 2011, il criterio dell’adeguatezza della remunerazione dell’investimento, è stato applicato illegittimamente poiché in contrasto con gli effetti del referendum del 12-13 giugno 2011;
- il pronunciamento referendario ha valore di legge, ed è pertanto da ritenersi fonte di diritto primario, al cui rispetto sono tenute anche le S.p.A. come ACEA ATO 2, così come confermato anche dalla sentenza del Giudice di Pace di Chiavari, n. 255 del 2013;
TENUTO CONTO CHE:
- il principio dell'accesso all'acqua come diritto fondamentale di ogni persona, secondo criteri di parità sociale e di solidarietà, è stato altresì ribadito dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Risoluzione ONU del 29 luglio 2010);
- in diversi casi gli organi giudiziari hanno giudicato non applicabile la misura della sospensione delle utenze idriche. Per citare alcuni casi molto significativi: il Tribunale di Latina con la sentenza del 13 luglio 2006 ha giudicata vessatoria e lesiva dei diritti dei cittadini la pratica del distacco della fornitura senza preventiva disamina delle situazioni specifiche e tutela delle fasce deboli; il Tribunale di Castrovillari ha stabilito che la morosità dell’utente non è una motivazione sufficiente per giustificare il distacco dell’utenza, soprattutto perché in contrasto con l’articolo 2 della Costituzione Italiana (sentenza n. 5811 del 30 novembre 2012); in linea con questi, altri Tribunali (Ordinanza del Tribunale di Enna del 9 settembre 2004, Provvedimento del Tribunale di Tempio Pausania, sezione staccata di Olbia, del 6 luglio 2012, Decreto del Tribunale di Bari del 09 settembre 2004, e altri) hanno affermato che la sospensione della fornitura di un bene primario come l’acqua appare sproporzionata a fronte di un inadempimento pecuniario, di fatto delegittimando il meccanismo del distacco dell’utenza;
- il ruolo dell'opposizione oltre al compito di vigilare sull'operato di chi amministra, ha anche la funzione di dare suggerimenti, e se necessario aiuti, nell'interesse della collettività, sarà proprio con questo fine ultimo che vigileremo sull'effettivo rispetto di tutte le clausole contrattuali previste nella convenzione con ACEA ATO2, ponendo particolare attenzione riguardo alla revisione e manutenzione della rete di distribuzione dell’acqua sull’intero territorio comunale, quale condizione essenziale per l’erogazione dell’acqua potabile;
- un’amministrazione comunale ha il dovere di garantire ai propri cittadini l'accesso ai diritti primari, tra cui l'acqua; così come anche stabilito nell’ art. 3 comma 5 dello Statuto Comunale di Bracciano, che recita: "Il Comune riconosce l’acqua pubblica come bene comune, diritto umano universale e definisce il servizio idrico quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e non gestibile da soggetti privati";
TUTTO CIÒ PREMESSO
AL CONSIGLIO DI BRACCIANO
IMPEGNA IL SINDACO E LA SUA GIUNTA
- a intervenire con un atto politico che abbia efficacia sulla questione dei futuri distacchi idrici per morosità, affinché ACEA ATO 2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano;
- ad attivarsi affinché sia difeso e garantito l’approvvigionamento idrico e tutelato il diritto all’acqua, a ciascun cliente ACEA ATO 2 residente nel Comune di Bracciano;
- a impegnarsi per l’individuazione di un metodo per la tutela delle morosità incolpevoli, attraverso la costituzione di un fondo dedicato, gestito tramite apposito regolamento;
- a chiedere formalmente al gestore la modifica della Carta dei Servizi e del regolamento del Servizio Idrico Integrato, chiedendo che sia chiaramente specificato che non si procederà al distacco della fornitura nel caso di morosità incolpevole;
- all'apertura di un tavolo istituzionale che si ponga l'obiettivo di avviare un confronto rigoroso con i cittadini e i comitati per l'acqua pubblica e sul futuro di Acea Ato2.
Bracciano, 19/07/216
Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle
Consigliere: Marco Tellaroli
Consigliere: Alessandro Persiano