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mercoledì 21 maggio 2014

La Strada del Lago, calendario Unificato


Turismo? Ma anche no.



Turismo? Ma anche no.



Lo scorso 14 dicembre 2013 l’assessore al turismo del Comune di Bracciano Rinaldo Borzetti annunciava, in pompa magna pagata dai cittadini, la nascita de “La strada del lago”, un progetto di rilancio turistico riguardante i tre Comuni del lago, Manziana e Canale Monterano. Tra i punti chiave del’iniziativa, orgogliosamente illustrati  dall’assessore braccianese, vi era una domanda di 50.000 euro a fondo perduto alla Regione Lazio per l’avvio del progetto, la richiesta alla Provincia di Roma di assegnare la gestione dei PIT (Punto di Informazione Turistica) al consorzio Lago di Bracciano (ente peraltro predestinato, nei sogni di Borzetti, ad incardinare ogni futuro piano di rilancio turistico), e il calendario unificato degli eventi e delle sagre, uno strumento semplice e utile, necessario per coordinare la programmazione degli eventi tra i cinque Comuni evitando sovrapposizioni di date.
A distanza di oltre cinque mesi, con la stagione turistica in fase di avvio, sono evidenti i risultati raggiunti dall’assessore: dei 50.000 euro richiesti, la Regione Lazio ne ha erogati la bellezza di 28.000 (pari a euro 5.600 per Comune), che le cinque amministrazioni locali dovranno integrare con scongiuri, digiuni e pellegrinaggi (possibilmente a km0) per sostenere le “magnifiche sorti e progressive” della nostra economia. I 5.600 euro virtualmente a disposizione di Bracciano possono considerarsi il punto di arrivo di sette anni di delega al turismo (pari a 800 euro/anno), e sono quasi sufficienti per pagare sei mesi di stipendio da assessore allo stesso Borzetti (12.129,03 euro nel 2012).
Alla richiesta di assegnare la gestione dei PIT al consorzio di navigazione, la Provincia di Roma ha risposto commissariando l’ente, ora a rischio chiusura. Volendo mietere un po’ di senno di poi si potrebbe affermare che non sia stata una grande intuizione quella di imperniare lo sviluppo economico di cinque paesi sull’ente strumentale (il consorzio Lago di Bracciano) di un ente commissariato (la Provincia) di cui, tra l’altro, era (ed è tutt’ora) ignoto il destino. E così anche quest’anno il PIT di piazza IV novembre può riposare il pace, sebbene siano ignote le ragioni per cui ad Anguillara e Trevignano questi uffici riescono a funzionare anche senza l’almanaccata cessione voluta da Borzetti, mente a Bracciano ciò sembra impossibile.
Fino al corrente mese di maggio si conservava, della traballante alchimia borzettiana, l’illusione del calendario unificato degli eventi e delle sagre: attendevamo con impazienza di vedere gli assessori perilacustri vestire i panni di metaforici vigili urbani, autopromossisi a dirigere lo scorrimento fluido delle manifestazioni locali, evitando sovrapposizioni e ingolfamenti. Purtroppo i fatti del finesettimana del 16-18 maggio 2014 hanno impietosamente affossato ogni velleità da coordinatore del nostro assessore: il solo territorio di Bracciano, infatti, è stato interessato da ben quattro manifestazioni simultanee, tre delle quali, fregiate del patrocinio del Comune, non potevano non essere note negli stanzini del potere di piazza IV novembre. Nell’arco dell’intero week-end si sono svolte l’Agricountryfestival, un sottovalutato tentativo di riportare a Vigna Grande (presso le Antiche Scuderie Odescalchi) i fasti del Game Fair (in salsa meno sportiva e più gastronomica), promosso da Azzurra Press, e L’arte del ricevere… al lago e d’intorni, fiera legata all’organizzazione di ricevimenti, promossa dall’associazione Il Convivio (si segnala, a tal proposito, la conferenza stampa con Federico Moccia e il nostro sindaco Giuliano Sala che, insieme, ci hanno spiegato l’amore). La domenica si sono aggiunte una gara ciclistica e Vele e colori, un’esibizione di imbarcazioni veliche allestita in piazza del Comune dall’AVB, che ha creato un suggestivo e insolito contrasto tra gli storici palazzi e le imponenti distese di bianche vele. In mezzo un tenero gazebo del PD in cerca di compagnia.
Un palinsesto così denso ha ovviamente penalizzato ciascun evento, mentre la gara ciclistica ha interrotto, ad intermittenza, la strada di accesso a Vigna Grande, nel giorno più frequentato dell’Agricountryfestival. A questo punto ci chiediamo: via i soldi, via i PIT, via il calendario unificato, perché non via anche l’assessore?

                                                                                                              Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento

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