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venerdì 13 ottobre 2017
A QUALCUNO PRUDONO LE MANI PENSANDO DI METTERCI PAURA
venerdì 6 ottobre 2017
Risposta al cittadino cimaglia
giovedì 5 ottobre 2017
Trasparenza Bracciano, il M5S replica a Tondinelli e Testini
Quella Delibera, la DGC 2/2017, inizialmente ha attratta la nostra attenzione e destato preoccupazione per la situazione fosca che delineava: un intero Comune messo sotto scacco da un cittadino. Successivamente ci è sembrata un vero e proprio insulto per tutti i cittadini: nominare un avvocato per tutelare l’amministrazione, perché un cittadino fa accesso agli atti secondo quanto previsto dalla legge. Questa è una vergogna, così come crediamo che lo sia affermare in un atto ufficiale che le diffide, ovvero strumenti previsti dalla legge a tutela dei propri diritti, siano “intimidazioni”.
Anche dopo che siamo tutti venuti in possesso del fascicolo afferente alla DGC n. 2/2017, i consiglieri della maggioranza si sono ben guardati dall’accettare il contraddittorio con il “cittadino”, né in Consiglio né attraverso la partecipazione alla riunione informale pre-consigliare da noi richiesta. L’unica risposta a noi pervenuta è stata dalla Sua persona, caro Sindaco; dove però non ci ha risposto affermativamente o negativamente, bensì ha sottoposta la Sua approvazione della richiesta di riunione informale alla firma di altri tre consiglieri. Tuttavia, nello scorso Consiglio Comunale del 28 u.s., riprendendo la nostra richiesta ha dichiarato che avremmo dovuto rimanere in attesa di sentire il “cittadino”, anche alla luce delle motivazioni della sentenza del Tribunale Penale di Civitavecchia n. 945/2017: inoltre, con la scusante di questa pregiudiziale Ella ha sospesa la nostra mozione volta a ritirare la Delibera 115/2017, che riprendeva l’ultimo parere della Regione, attraverso un esposto pervenuto dalla Procura. Non Le sembra troppo tardi, vista l’acquisizione di informazioni sulla formulazione della Delibera di Giunta Comunale G.C. n. 2/2017 del 5 gennaio 2017 davanti ad un provvedimento inquietante che denuncia una gravissima situazione nella quale il Comune di Bracciano si troverebbe ostaggio di una persona e di avere notizie su come si è arrivati alla formulazione della delibera.
È bene ricordare che in quella riunione informale pre-consigliare da noi richiesta in Comune, sebbene fossero presenti presso l’Ufficio del Sindaco molti consiglieri di maggioranza e anche la Sua persona in veste di Sindaco e anche il Presidente del Consiglio, nessuno dei tanti si è fermato ad ascoltare il “cittadino” con il suo avvocato, mentre oggi un intero Comune gira intorno solo a quei atti.
Perché con Decreto 22/2017 l’ex Capo Area in questione è nominato di nuovo Capo Area per quattro giorni, dal 26 al 29 agosto: l’Amministrazione non sapeva della sentenza di condanna, né sapeva della richiesta dei Consiglieri 5 Stelle, che con protocollo n.17323 chiesero di applicare provvedimenti disciplinari in base alle leggi vigenti; né sapeva che in passato l’allora consigliere di minoranza, attualmente Sindaco, chiese di rimuovere lo stesso dirigente tramite una propria istanza.
Come sia stato possibile che anche dopo la richiesta con nota prot. 0028246 del 5 settembre 2017 avente per oggetto: POSTA CERTIFICATA: V20174/00709/PCC, indirizzata al Segretario Generale del Comune di Bracciano, la Corte dei Conti presso la Procura Regionale del Lazio chieda ulteriori delucidazioni in merito alla Delibera di Giunta n. 114, quando attraverso un bando di affidamento esterno delle circa 600 pratiche edilizie, il giorno 8 settembre l’amministrazione comunale, invece di produrre copia delle 600 pratiche edilizie, alla Procura, si permise di pubblicare ugualmente il bando.
Come sia stato possibile che due organi amministrativi e il Presidente del Consiglio Comunale, a fronte d’un accesso agli atti del “cittadino” autorizzato dalla Segretaria Generale (come si legge nel verbale protocollo n. 30580), abbiano provveduto a dare copia su DVD di ben 367 atti in un colpo solo, costituiti anche da file word ancora editabili e file in assenza di apposizione di protocollo afferenti al PRG generale della città di Bracciano, senza che nessuno fermasse il procedimento e avvisasse la Segretaria Generale o gli organi competenti, come previsto dalla legge.
Perché alla Conferenza dei Sindaci ATO 2 del 2 ottobre, il Comune di Bracciano non mandò alcuna rappresentanza, vista la disastrosa situazione delle infrastrutture idriche, a dimostrazione che la finanza ha goduto di tutti i frutti di una gestione poco oculata in tutto il Paese.
Fonte @TerzoBinario.it
lunedì 18 settembre 2017
mercoledì 16 agosto 2017
Lettera aperta a Virginia Raggi
Cara Sindaca Virginia Raggi, sono un consigliere comunale di minoranza del M5S di Bracciano. Il giorno 3 agosto incontrai il Presidente del Consiglio Marcello De Vito, dove insieme, abbiamo parlato dei problemi che stava vivendo il nostro lago di Bracciano e del lavoro che avevate imposto da fare ad Acea, alle condutture, anche se in ritardo, perché che il CDA era stato cambiato da poco. Il giorno dopo ovvero il 4 agosto, venni a sapere attraverso i giornali, che Lei, aveva fatto ricorso al TAR, contro l'ordinanza della Regione Lazio, a mia avviso anch'essa in ritardo e omissiva, contro un danno Ambientale, ormai accertato da tempo. Ora non sto qui ha darle le colpe di una storia che va avanti ormai da oltre 10 anni, perché ne Stato, ne Regione e ne tanto meno l'Acea S.p.a. insieme ai suoi soci hanno mai voluto investire verso le condutture. Ma! Essere informato di questo Ricorso, dai giornali, quando noi portavoce eletti, abbiamo combattuto, attraverso interrogazioni: in sede regionale, parlamentare e addirittura europalmentare, per avere uno stop della captazione, per la salvaguardia del nostro Lago, un’area protetta dall’UE nell’ambito della rete “Natura 2000”.
E non c’entra solo la siccità degli ultimi mesi. In base ad una convenzione datata 1990 con la multiutility ACEA, il lago costituisce una riserva idrica per Roma. Significa che è acqua da usare in caso di emergenza: lungi da adottare una programmazione tale da scongiurare tale rischio, in questi 27 anni l’ACEA ha trasformato in fatto ordinario l’uso del lago di Bracciano per dissetare la capitale.
Non possiamo permetterci di far morire di sete il lago di Bracciano. E’ un tesoro naturale e una riserva d’acqua che va preservata affinché anche i posteri – e non solo noi – possano farne un uso saggio. L’Italia ha dei doveri in questo senso nei confronti dell’Unione Europea: discendono dalla direttiva habitat e dalla direttiva quadro sulle acque.
Il giorno 4 agosto, oltre ad informare il consigliere regionale Davide Barillari e il Presidente del Consiglio Marcello De Vito, di esser contrariato nella sua scelta di intraprendere il Ricorso al TAR, gli chiesi gentilmente, di consigliarti di ritirare tale scelta, nel frattempo mandai una PEC (che ti allego) a protocollo.gabinettodelsindaco, chiedendoti per favore, di ritirare tale Ricorso. Alle ore 18:00 andai in consiglio comunale, dove nel terzo ordine del giorno, aggiunto dal sindaco, il nostro intervento come gruppo 5 stelle, che riporto qui fedelmente, è stato: "Non condividiamo il Ricorso al TAR, dell'amministrazione romana, contro l'ordinanza sullo stop della captazione del lago di Bracciano. Noi viviamo e siamo stati eletti in questo territorio e per questo abbiamo il diritto di difenderlo e preservarlo per le generazioni future.
Ora mi aspetto che oltre alle parole, si intervenga, nel limite massimo dei suoi poteri, proprio perché, oltre ad esser la sindaca di Roma è anche il Presidente della Città Metropolitana, quindi anche del nostro territorio braccianese.
Marco Tellaroli e Alessandro Persiano
Link del Commento: https://www.facebook.com/groups/braccianom5s/permalink/1904808109533248/
Soluzioni che devono affrontare i nostri concittadini:
C'E' UNA UNICA SOLUZIONE: CAMBIARE RADICALMENTE IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ACQUA.
NEL LAZIO SI PUO': INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI DI BACINO IDROGRAFICO E APPLICAZIONE DELLA LEGGE 5/2014.
LA REGIONE LAZIO DEVE FARLO !
ALTRIMENTI FAR USCIRE DI NUOVO UN REFERENDUM, PER FAR USCIRE TUTTI I COMUNI DEL LAGO, DALLA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA, COSÌ RIENTRIAMO NELL'AMBITO DI BACINO 5 DELL'AREA VASTA DI VITERBO.