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venerdì 27 febbraio 2015

A proposito di Cupinoro:

«La democrazia diretta e partecipata è prevista sia dal nostro ordinamento, mediante i quali i cittadini possono richiedere direttamente al Parlamento l’adozione di leggi, esporre necessità comuni e domande sui problemi di interesse comune.
Il diritto di presentare di rappresentare il popolo è un importante strumento per sollecitare l’attività delle Camere e far sentire la propria voce! »

Il Ministro dell'Ambiente, destinatario di una interrogazione parlamentare, dovrà dare risposte su come intende procedere per scongiurare un'emergenza ambientale nella discarica di Cupinoro Bracciano.

Ancora una volta il movimento è attento alle problematiche dei territori, depositando l'ennesima interrogazione parlamentare, fatta da cittadini liberi e comitati da sempre sostenitori di politiche ambientali volte alla riduzione ed al recupero dei rifiuti senza pericolo per la salute dell'uomo e per la salvaguardia dell'ambiente chiedono:



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08170
presentato da
DI BATTISTA Alessandro
testo di
Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382
DI BATTISTADE LORENZISGRANDESIBILIAPETRAROLI e SCAGLIUSI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
nel comune di Bracciano, in località Cupinoro, è presente da circa 30 anni una discarica regionale, attualmente chiusa per esaurimento, le cui condizioni destano nella cittadinanza profonda preoccupazione, in particolare in relazione ai possibili effetti sulla salute nonché per l'integrità del territorio adiacente;
tale discarica, sebbene sia collocata sul suolo del comune di Bracciano, è posta al confine con il territorio del comune di Cerveteri, con quel che ne consegue in ordine al raggio d'azione dei temuti effetti nocivi;
risulta, infatti, da dati ufficiali, che, nel periodo di operatività della discarica, vi siano stati sversati oltre 2.000.000 mc di rifiuto tal quale, motivo per cui si ritiene necessario, in via prioritaria, effettuare una approfondita indagine sullo stato dei luoghi;
si riportano, difatti, alcune circostanze, ciascuna delle quali sarebbe di per sé sufficiente per richiedere e svolgere una verifica del reale stato di inquinamento dei luoghi interessati:
a) le continue segnalazioni che ci arrivano dai cittadini delle zone limitrofe circa l'aumento enorme dei casi di tumori anche in persone giovani;
b) i recenti studi ERAS circa l'aumento dei tumori e altre gravissime patologie tra la popolazione che vive nei pressi delle discariche di rifiuto tal quale;
c) lo stato di degrado e di abbandono in cui versa attualmente la discarica;
d) il fatto che la gestione della discarica è stata, nei primi anni, affidata alla S.E.L. – servizi ecologici laziali, società del Gruppo Brignoli di Bergamo che è stata oggetto di indagini da parte della magistratura (si consideri che Ettore Brignoli è un soggetto pluricondannato anche per reati ambientali);
e) l'esistenza di un'indagine, attualmente in corso, avviata dalla procura della Repubblica di Civitavecchia sull'ammanco relativo ai fondi che la Bracciano Ambiente spa – società che ha gestito la discarica per conto del Comune di Bracciano – avrebbe dovuto accantonare per la gestione del post mortem (l'indagine punta a fare chiarezza sui circa 12 milioni di euro che gli indagati avrebbero distratto da un fondo «post mortem» appositamente creato per la bonifica della discarica di Cupinoro: i dirigenti, indagati per il reato di malversazione ai danni dello Stato, avrebbero ottenuto un totale di 15 milioni di euro in forma di finanziamenti pubblici da parte di venticinque enti locali che usufruiscono del sito destinato ad accogliere i rifiuti solidi urbani, cifra dalla quale sarebbero stati distratti i dodici milioni di euro dei quali non si ha più contezza);
si segnala inoltre che dal giorno della chiusura, non risulta ancora oggi, agli interroganti, che si siano poste in essere tutte le azioni necessarie per la corretta gestione del post mortem;
ciò nonostante la Presidenza del Consiglio dei ministri, con deliberazione dell'8 agosto 2014, recante «Richiesta, ai sensi dell'articolo 14-quater, comma 3, della legge 241/90 e successive modificazioni e integrazioni di deliberazione del Consiglio dei ministri per un dissenso tra l'amministrazione statale e quella regionale in tema di autorizzazione paesaggistica in merito alla Conferenza dei servizi ai sensi dell'articolo 14-ter della legge 241/90 concernente il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la discarica di Bracciano, in località Cupinoro, comportante il completamento e la messa in sicurezza dell'impianto esistente e la realizzazione di impianto meccanico biologico (TMB), ha ritenuto di concedere il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale richiesto dalla società Bracciano Ambiente spa;
con la predetta deliberazione è stato in realtà trascurato il parere negativo al rilascio del rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale espresso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
per quanto risulta agli interroganti l'area è infatti gravata da una serie di vincoli:
1) è di proprietà dell'università agraria di Bracciano ed è gravata da vincoli di uso civico non decaduti;
2) i vincoli paesaggistici presenti in zona sono quelli individuati dal decreto legislativo n. 42 del 2004, articolo 142, comma 1, lettere h), lettera m) e lettera g);
3) la strada cosiddetta «Settevene Palo», ove è posta la discarica è individuata come «percorso panoramico» e la zona è individuata come «parchi archeologici e culturali»;
la situazione di estrema pericolosità, in termini di rischi sanitari ed ambientali nella zona di Cupinoro, denunciata, da oltre un decennio, dai comitati ambientalisti locali e dagli abitanti prospicienti la discarica, non può essere ulteriormente ignorata;
la mancanza di indagini ambientali tese ad appurare il reale stato dei luoghi, accrescono, a parere degli interroganti, l'esigenza di interventi urgenti da parte del Ministro interrogato, al fine di definire in maniera univoca, le condizioni effettive dell'area interessata;
l'inefficacia di adeguati sistemi di controllo e monitoraggio delle matrici ambientali della discarica adottati dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio – a cui non è seguita una seria attività ispettiva sull'intera area, per controllare il rispetto delle norme in materia di tutela ambientale (per accertare il livello critico di sostanze inquinanti e cancerogene) – conferma inoltre l'urgenza, anche a livello normativo, di introdurre misure in grado di rafforzare le attività di controllo, finalizzate ad ottenere un alto livello di protezione ambientale nel nostro Paese;
la situazione complessiva di particolare gravità e complessità, determinatasi nell'area in precedenza esposta, in ordine alle possibili ripercussioni, per l'inquinamento del territorio e dei suoi effetti diretti e indiretti sulla salute dei cittadini delle comunità di Bracciano e di Cerveteri e del risanamento ambientale dei luoghi, richiede pertanto, che si affronti concretamente la fase di risanamento e di messa in sicurezza del territorio;
lo stesso comune di Cerveteri ha, infatti, più volte manifestato l'esigenza a che le competenti autorità svolgano una seria indagine sulle matrici ambientali, ciò al fine di porre in sicurezza una discarica che, sebbene chiusa, costituisce una vera e propria bomba ecologica, atteso che non è dato sapere cosa sia stato ivi sversato, soprattutto nei primi anni di attività –:
se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa;
quali orientamenti, nell'ambito delle rispettive competenze, i Ministri interrogati intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa, in particolare in merito alle condizioni di elevata criticità sanitaria e ambientale, nella zona di Cupinoro ed in quelle limitrofe;
se si intendano assumere iniziative per assicurare la prevenzione di possibili disastri sanitari ed ambientali mediante un controllo diretto delle matrici ambientali, con l'inserimento, ove ne ricorrano i presupposti, dell'area nell'elenco dei siti da bonificare di interesse nazionale;
quali iniziative urgenti e necessarie, nell'ambito delle rispettive competenze si intendano intraprendere, al fine di verificare, anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità, se e quali effetti sulla popolazione possano essere derivati dall'attuale situazione di sostanziale compromissione dell'area;
se, alla luce dei fatti di cui alle premesse, non intenda procedere ad una approfondita indagine sullo stato dei luoghi nella zona di Cupinoro ed in quelle limitrofe. (4-08170)

venerdì 20 febbraio 2015

IL COMUNE DI BRACCIANO E LA CORTE DEI CONTI.... CHE NON TORNANO.

La Corte dei Conti Bastona Giuliano Sala



Ancora problemi per l'Amministrazione Comunale di Bracciano ed ancora conti.... che non tornano.
Il 21 Gennaio 2015 il Comune di Bracciano ha ricevuto comunicazione ufficiale della deliberazione
N° 2/2015/PRSP, adottata dalla Sezione Regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti nella Camera di consiglio del 19 Dicembre.
Le contestazioni mosse all'Amministrazione comunale riguardano irregolarità nei bilanci consuntivi 2011-2012 irregolarità che, a detta della Magistratura Contabile, non sono state completamente superate nonostante i chiarimenti forniti.
La Sezione regionale di controllo, infatti, ha deciso di "Deliberare con osservazioni", ritenendo superati i rilievi, su sei dei dieci punti contestati all'attuale Amministrazione.
Restano però per la Giunta Comunale, le dolenti note dei quattro punti sui quali è stata adottata "Pronuncia specifica di grave irregolarità", con le disposizioni che ne conseguono.
Ma analizziamo nel dettaglio il dispositivo finale della Corte dei Conti su questi quattro punti:
1) Mancanza di controllo analogo sulla società partecipata "Bracciano ambiente S.p.A.".
La BA è partecipata al 100% dal Comune di Bracciano e gli elementi di squilibrio contabile dell'azienda sono talmente elevati (126.000 Euro al mese di disavanzo) da impattare inevitabilmente sul bilancio dell'Ente proprietario (in pratica, li paghiamo noi cittadini). Inoltre,  per ottenere l'affidamento diretto di un servizio da parte dell'ente pubblico controllante, quest'ultimo deve esercitare sull'azienda affidataria un controllo tale che essa risulti essere una mera diramazione organizzativa dell'ente locale, controllo affidato ad un "Organo di Controllo analogo". Nel caso della BA quest'ultimo, poiché ha operato in maniera discontinua, non ha mai svolto effettivamente proprio quei compiti di indirizzo, analisi, monitoraggio, e valutazione dei dati contabili della Bracciano Ambiente, che sarebbero stati il requisito essenziale di legittimità per l'affidamento dei servizi alla società "in house".
2) Perfezionamento tardivo dei contratti di servizio con la "Bracciano Ambiente S.p.A.".
Questa ricorrente modalità operativa adottata dal Comune di Bracciano, non risulta conforme alla normativa di settore, secondo cui (pensate che strano!) l'affidamento di un servizio deve di regola essere preceduto, e non seguito, dal contratto di servizio, poiché quest'ultimo stabilisce non solo la tipologia, le modalità ed i tempi di svolgimento del servizio stesso, ma permette anche una corretta quantificazione dei costi del servizio stesso.
Come dire: chiamo una ditta per la ristrutturazione della mia casa, e gli chiedo il preventivo e l'elenco dei lavori e dei materiali a metà dell'opera.....
3) Debiti fuori bilancio.
I cosiddetti "Debiti fuori bilancio" sono quei debiti che sorgono in modo "patologico", ovvero senza che le regole giuridiche e contabili siano state rispettate. La legittimità di tali debiti è garantita dalla legge (che elenca anche tassativamente i debiti riconoscibili). I debiti fuori bilancio rappresentano, per il Comune di Bracciano, un fenomeno ricorrente e rappresentano un aggravio rilevante per il bilancio comunale. Per gli anni 2012-2013, tra debiti stimati, riconosciuti ed in corso di riconoscimento, l'ammontare è di circa 5.365.000 Euro!
La competenza ad operare il riconoscimento, è affidata dalla legge al Consiglio Comunale, che dovrebbe ricondurre tali debiti all'interno del "Sistema bilancio", verificando che il riconoscimento non pregiudichi gli equilibri del bilancio stesso e predisponendo adeguate coperture.
A chi scrive, guardando alle esauste finanze comunali, sembra impossibile che quest'ultima strada sia percorribile.
4) Ammontare fondo rischi.
Questo punto è strettamente connesso con il precedente. infatti il fondo rischi deve coprire le spese impreviste, garantendo la copertura di debiti imprevisti ed attenuando gli effetti che i riconoscimenti in corso d'esercizio hanno sugli equilibri di bilancio. "A tal fine", dice la Corte, "l'Ente è invitato ad aumentare l'importo del Fondo Rischi, commisurandone la quantificazione alle passività anche potenziali di cui si prevede l'insorgenza".
Nel dispositivo finale la Corte dei Conti riunisce questi ultimi due punti ".... affinché l'Ente adotti, entro 60 giorni dalla comunicazione del deposito della presente deliberazione, le opportune misure correttive, dandone tempestiva comunicazione alla Sezione".
Concludendo: a Bracciano siamo fortunati, siamo già nel quarto millennio.
Abbiamo una S.p.A. di proprietà del Comune che, amministrativamente parlando, pur gravando sulle casse comunali vive (almeno sulla carta) di vita propria, al di fuori di ogni controllo da parte della politica locale. Abbiamo inoltre la fortuna di veder esauditi i nostri desideri ancor prima di averli espressi, grazie a contratti firmati "ex post" per decidere quali siano i servizi.... Potrebbe essere un po' costoso, ma futuristico. Abbiamo debiti che, come Venere sorgeva dalle acque del mare, sorgono dalle nostre amate sponde lacustri e prendono comodamente posto nei bilanci comunali.
A nostro avviso, però, abbiamo anche un  piccolo problema: trovare almeno due milioni e mezzo di Euro entro 60 giorni, per garantire la copertura dei debiti.

#DenariDistrattiBracciano


Cittadini di Bracciano in Movimento

giovedì 5 febbraio 2015

Istituto Comprensivo Statale Tommaso Silvestri , di nuovo nei guai con infiltrazioni di acqua.



 Le mamme chiamano i Vigili del Fuoco.




Ricordiamo Fino al 7 gennaio 2015 l’Istituto Comprensivo “Tommaso Silvestri” in via dei Lecci era stato chiuso per interventi tecnici urgenti sull'edificio, leggi la sistemazione del tetto per garantire la sicurezza di cose e persone (Ordinanza sindacale n 231/14). Nelle giornate di pioggia, l’acqua filtra dai tetti. Si teme anche il disagio del freddo stagionale, per la mancanza dei riscaldamenti. Le famiglie esigono la SICUREZZA e pretendono che i lavori siano fatti a regola d’arte. Basta con le procedure alla "CARLONA" per risparmiare - sulle vite dei nostri figli!

 I Vigili hanno fatto il sopralluogo e hanno stilato un rapporto, domani 6 Gennaio, saranno di nuovo IN Loco, per verificare se la situazione è stata causale per le forti piogge, oppure è una vera e propria infiltrazione.







Cittadini di Bracciano in Movimento



venerdì 23 gennaio 2015

Irregolarità nel Protocollo del Comune di Bracciano?

È notizia recente che la Procura della Repubblica stia indagando su una serie di atti del Comune di Bracciano, dove comparirebbero irregolarità nei numeri di Protocollo.





Ove la Procura accertasse la cosa, si tratterebbe di un reato grave, perseguibile anche a livello penale. Infatti a norma dell’art. 479 del Codice Penale saremmo di fronte ad un caso di di “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” il che, in soldoni significa che il pubblico ufficiale, ricevendo o formando un atto, ha attestato una verità falsa: di aver fatta una cosa senza averla mai fatta, di aver ricevuto dichiarazioni a lui mai rese, o che le abbia taciute, o che le abbia alterate.

Poiché in un ufficio, il Protocollo scandisce i tempi dell’azione amministrativa, qualora il Protocollo del Comune di Bracciano non dovesse più far fede, tutta la macchina amministrativa diventerebbe inutile, insinuando nei cittadini dubbi sulla buona fede degli atti depositati e, conseguentemente , la convinzione che la documentazione, sia essa prodotta richiesta o altro, abbia valore zero.

In attesa che le autorità accertino definitivamente la verità, esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti del Comune - o ex tali, come la signora Antonella Paciotti, la quale ha coraggiosamente denunciate le presunte irregolarità del Protocollo.


Se un giorno i Cittadini vedranno alla fine fatta chiarezza su una tema così importante, non sarà infatti per un caso, ma solo grazie a quanti si sono spesi con generosità e senso del dovere civile.

Cittadini di Bracciano in Movimento





























martedì 20 gennaio 2015

Segni di protesta dagli Operatori della Bracciano Ambiente

Dal Comune di Bracciano un nuovo modo di festeggiare il santo patrono: far ritrovare alle famiglie i rifiuti esposti la sera prima, con un bel tagliando appiccicato sopra. La mattina del 20 gennaio, infatti, i braccianesi hanno ritrovato, fuori la porta, i rifiuti lasciati primadi coricarsi alle cure della BA. La curiosa e spiacevole vicenda, si è poi scoperto essere una forma di protesta azionata dagli operatori della Bracciano Ambiente per protestare contro le mancate erogazioni dello stipendio: sembra, infatti, che negli ultimi mesi abbiano ricevuto non più del 50% della paga.

Credo sia un modo per tutelarsi della mancata raccolta.


Dopo gli ultimi cambiamenti che hanno interessato l gestione dei rifiuti nel nostro territorio, la società partecipata dal Comune, già in difficoltà economiche, ha accusato un netto calo nella qualità del servizio gestione dei rifiuti, per cause inerenti la gestione amministrativa, operativa e organizzativa, e la chiusura verso le nuove procedure di recupero rifiuti.
Sembra che a Bracciano l’emergenza rifiuti non trovi soluzione. I cittadini, esausti, mal sopportano i disagi di ordine pubblico e i rischi sanitari a cui sono costantemente esposti, e considerano predatorie le tariffe che pagano per questi non-servizi. La Giunta Sala non ha fatto nulla per evitare i disagi causati dalla riorganizzazione della raccolta dei rifiuti introdotta nel territorio, mentre la Bracciano Ambiente, che a conti fatti ha tagliato i servizi, ha creduto di trarsi d’impaccio distribuendo (in ritardo e a non tutti gli utenti) il calendario dei ritiri e qualche rotolo di sacchetti. La morale è sempre la stessa: l’amministrazione si sbizzarrisce, e Pantalone paga, ignaro di come i servizi vengono organizzati, e dove le tasse versate vengono risucchiate.
Gratuite sono soltanto le risate (quando non sono lacrime) che ci regala l’Unione Democratica per Bracciano, nel libro di barzellette più famoso del paese: il mitico Programma di Governo 2012/2017 dell’Amministrazione Giuliano Sala, dove possiamo rileggere le migliori freddure mai inventate da un braccianese
• Miglioramenti nella gestione dei rifiuti da parte della Bracciano Ambiente 
• Per aumentare l'intercettazione dei rifiuti differenziati, nelle località dove la tipologia abitativa lo consente, passare dalla raccolta di prossimità a quella porta a porta;
 • Per rendere più efficiente la raccolta differenziata nelle zone maggiormente urbanizzate, come quella di Bracciano nuova, verificare, caso per caso, la possibilità di realizzare aree pertinenziali esclusive gestite direttamente dai condomini. 
• Prevedere l'ampliamento dell'isola ecologica per ottimizzare la differenziazione delle diverse tipologie di rifiuti. Insistere con il demanio militare per l'acquisizione delle aree limitrofe all'attuale struttura; 
• Continuare con campagne di sensibilizzazione sulla RD, in particolare nelle scuole;
• Creare nuovi posti di lavoro attraverso la trasformazione della Bracciano Ambiente SpA in una società che gestisca, secondo processi industriali virtuosi, la filiera della trasformazione e riutilizzo dei rifiuti attraverso la realizzazione di un'impiantistica e la realizzazione di piattaforme di trattamento di plastica, carta e metallo. 

Tornando alla realtà, vale la pena ricordare che usando un’applicazione del sistema delle otto R: (Rivalutare, Riconcettualizzare, Ristrutturare, Ridistribuire, Rilocalizzare, Ridurre, Riusare, Riciclare) permetterebbe di creare posti di lavoro, di tagliare le tariffe (Ta.Ri. -40% circa), e di portare trasparenza e legalità in un campo tipicamente attenzionato dalle ecomafie. L’applicazione della tariffa puntuale, come dimostra l’esperienza dei Comuni pionieri, premierebbe i comportamenti virtuosi dei cittadini: chi più ricicla meno paga.

In attesa di un nuovo Rinascimento braccianese, esprimiamo la nostra solidarietà agli Operatori della Bracciano Ambiente, augurando loro di giungere presto ad una soluzione. A tutta la cittadinanza, invece, auguriamo che i recenti problemi non vengano strumentalizzati dall’attuale maggioranza per forzare la reapertura della discarica, bypassando tutti i pareri negativi degli organi di controllo.
Ora attendiamo spiegazioni da parte dell'Amministrazione sul diservizio: si è trattato di una protesta isolata o dobbiamo iniziare ad abituarci? Esiste un piano di raccolta straordinario dei sacchetti che attendono sui marciapiedi e per le strade? Perché la raccolta differenziata messa in atto produce risultati così scadenti?




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