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domenica 22 marzo 2015

PETIZIONE POPOLARE: RICHIESTA DI DIMISSIONI DEL SINDACO DI BRACCIANO E SUA GIUNTA



RICHIESTA DI DIMISSIONI DEL SINDACO DI BRACCIANO E SUA GIUNTA

Prefettura,Comune,Regione e pc Corte dei Conti
Attenzione: chi volesse evitare di esporsi nominativamente può togliere la spunta all'opzione "Mostra la mia firma su Change.org" Per parte nostra garantiremo l'anonimato dei firmatari.
Manifestare al Sindaco di Bracciano ed alla Giunta che buona parte della cittadinanza non è più disposta a farsi ignorare, non è più disposta a farsi amministrare da chi non ha  più a cuore gli interessi primari dei suoi cittadini, a cominciare da salute e benessere..
UN SINDACO DEVE SAPER ASCOLTARE LA CITTADINANZA saper attentamente valutare tutti gli aspetti dei problemi con piena cognizione, scegliendo solo in seguito ad un approfondita analisi, valutando al meglio i pro ed i contro di ogni eventuale decisione che verrà presa facendosi pienamente carico di ogni tipo di responsabilità, prima tra tutte quella conseguente al giudizio dei suoi concittadini.
Il SINDACO DI BRACCIANO SALA E LA SUA GIUNTA da ormai troppo tempo hanno tolto la serenità a gran parte della cittadinanza seriamente preoccupata per il futuro dei propri figli, del proprio territorio  e del proprio futuro; tuttavia sono gli ultimi eventi che giustificano la sfiducia verso il Sindaco.
Il primo consiste nel fatto che pur essendosi tutti dichiarati favorevoli all'applicazione di un codice etico, ad oggi tale codice è stato affossato cambiando una miriade di volte gli uomini di maggioranza e di giunta. Il secondo, è l’incapacità di risolvere i problemi che attanagliano Bracciano come acqua, raccolta differenziata, turismo, rifiuti, ambiente, sanità e disoccupazione.
I firmatari vorrebbero perci' conoscere con chiarezza i motivi che spingono l'attuale Sindaco di Bracciano all'inazione, all'inattività, all'inoperosità.

Vogliono inoltre capire perché:
6)aver – mediante un impiego poco prudente e forse troppo disinvolto della spesa pubblica – indebitato ( sino ai limiti di un default finanziario ) non solo il Comune ma trascinando nel baratro amministrativo anche la società partecipata “Bracciano Ambiente” leggi a riguardo le vicende legate alFondo Post-Mortem di Cupinoro .
9)essersi disinteressato della salute dei cittadini, omettendo di approntare ( come pure aveva promesso pubblicamente ) tutte le misure necessarie al fine di permettere la rimozione del sito dei rifiuti e dei tanti siti di amianto che infestano il territorio comunale; 
10)essere rimasto sordo – con un atteggiamento immotivatamente ostile nei confronti di una parte della comunità – rispetto ai bisogni e alle istanze dei cittadini che risiedono e che lavorano all'interno  del Centro Storico, determinando,  la chiusura di molti esercizi commerciali ed artigiani; 
12) aver favorito la costruzione e successiva apertura di ben due centri commerciali oltre ad una dozzina di supermercati in balia dell’attuale crisi economica; 
17)Aver aumentato la TARI  del 60% SENZA motivazioni valide; 

                                     #DenariDistrattiBracciano

Tutto ciò perché in una comunità di cittadini matura e consapevole, le scelte che cambiano il destino dei suoi abitanti non può assolutamente prescindere da valutazioni approfondite e condivise senza spazio alcuno per opinioni aprioristiche e superficiali. 
I danni che si è tentato succintamente di esporre sono stati ormai prodotti irreversibilmente dalla gestione dell'attuale giunta e la scarsa sensibilità dimostrata dai politici ed amministratori locali ai problemi connessi alla salute dei cittadini, al territorio, al paesaggio all'ambiente in genere ed al benessere dei cittadini ha prodotto la sfiducia dei residenti nei loro confronti.

Chi ritiene che in ultima analisi vada sempre collocato al primo posto il cittadino come dall'Art. 2 della Costituzione Italiana "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,
Chi richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" da chi gestisce i suoi interessi primari e che debbano essere per lo meno ascoltate le sue istanze;
Chi ritiene di dover riacquistare quella serenità che si è persa , partecipi con noi a questa sottoscrizione.

Statuto Comunale: ART.13. Diritto di petizione e di azione giudiziaria
ART.14 Statuto Comunale: Diritto d'iniziativa Popolare 
Richiesta di iniziativa Consiliare: ART.34. Mozione di sfiducia 
Art. 52 del D.Lgs. 267/2000

CHIEDONO

alla S.V. la convocazione, entro i termini previsti dalla legge, del Consiglio Comunale al fine di mettere in discussione e deliberare la superiore mozione di sfiducia come da art. 34 dello statuto comunale (costituente la risoluzione da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale stesso, alla Prefettura di Roma e alla Regione Lazio), così riassumibile:
Con la presente invitiamo i Consiglieri Comunali di maggioranza ad assumersi le proprie responsabilità, al fine di recuperare la propria autonomia decisionale nel rispetto della propria dignità e del mandato elettorale ricevuto.

“ Vista la mozione di sfiducia pervenuta al protocollo dell’Ente n. ______ del _______ da parte dei Consiglieri Comunali  e dai Cittadini di Bracciano ___________ ; sentiti gli interventi ________________ con voti _____________ il Consiglio Comunale delibera di approvare la mozione di sfiducia al Sindaco e alla sua Giunta, con ogni consequenziale effetto di legge ” ).
 <<<<<<<<<Garantito Anonimato delle Firme protezione della Privacy>>>>>>>>>>>>
Con Osservanza

I Cittadini di Bracciano



mercoledì 18 marzo 2015

Associazione A.a.i.s. di Bracciano



Abbiamo visitato, stamane, il Centro che attualmente assiste in regime residenziale più di 30 persone con disabilità e abbiamo raccolto le preoccupazioni del personale e dei familiari degli assistiti, soprattutto per quanto riguarda la carenza di fondi. Al momento, infatti, la struttura soffre per la mancanza di un insufficienza economica, causa continui tagli da parte della Regione e sopratutto del basso supporto economico del Comune di Bracciano.
A rischio è l'assistenza per 30 persone con disabilità
Siamo molto preoccupati per la difficile situazione in cui si trova il A.a.i.s. struttura di eccellenza per disabili esistente da ormai trentanni.
L'altra preoccupazione che affligge l'associazione, è l'obbligo del cambio di locazione, che dovrà avvenire in tempi brevi dall'attuale via Varisco, 11 a Castel Giuliano, dove gli attendono ulteriori spese, a proprio carico, per terminare i lavori della neo struttura d'accoglienza.
Abbiamo visitato l'interno e ci siamo accorti che il Centro, è una grande famiglia di volontari e genitori che si riunisce intorno ai nostri ragazzi, che ci hanno accolti con sorrisi e gioie. I loro occhi erano pieni di speranze e voglia di affrontare il mondo, che noi non vediamo "molto spesso". Abbiamo visto anche, molti dei loro lavori svolti, come quadri e mosaici, fatti alla perfezione, opere d'arti grandiose, che mostrano la bravura e le capacità, di questi splendidi ragazzi.
Sono pochi i luoghi, che ci rimangono nel cuore, il legame che si è sviluppato nel corso di questa esperienza è soprattutto un legame emotivo, pieno di speranza, che si impegnerà a far si, che nulla rimanga invisibile. Con la speranza e la condivisione di queste poche righe, ci affidiamo ad un minimo di solidarietà, di tutta la popolazione e istituzioni.
"L'Associazione A.a.i.s. (Associazione per l'Assistenza e l'Integrazione Sociale) nasce nel lontano 1981 come Associazione di volontariato e tutt'oggi continua ad essere un'associazione "no profit" iscritta all'Onlus. Il Centro diurno è ubicato a Bracciano, in via Varisco 11, nei locali appositamente realizzati dalla Coop. Ed. Il Trifoglio, i cui soci, per la maggior parte parenti dei disabili che frequentano il Centro, hanno deciso a maggioranza di consentire, attraverso un contratto di comodato, la gestione dei servizi all'A.a.i.s., la quale ha provveduto a fornire, a sue spese, tutte le attrezzature e gli arredamenti necessari al suo buon funzionamento. Le finalità che si prefigge sono quelle di offrire servizi che, tramite un recupero psicoterapeutico, pedagogico e formativo, possano consentire l'integrazione dei Disabili Adulti residenti nel territorio della ASL RMF (ex ASL RM22) che, usciti dalla scuola dell'obbligo sono lasciati alla regressione mancando, sul territorio soluzioni alternative ai Centri ed agli Istituti Speciali."
Promuovere la sensibilizzazione verso i bisogni dell’altro, guardando alla persona e non alla sua disabilità.

                                                 

venerdì 6 marzo 2015

Cara Mamma ti racconto una storia

Cara Mamma ti racconto una storia,
ho iniziato ad interessarmi della mala politica, solo perché ho capito che tutta la feccia del nostro degrado popolare parte da lì. Essere un attivista, non significa esser un esperto politico, significa solo essere un Cittadino che tenta di inserirsi in un meccanismo marcio, dove tutti i loro beni, a come hanno aperto aziende, negozi, affitti, terreni, appalti e altro.... nascono da compromessi politici, a discapito dei cittadini. Loro, questo hanno paura di perdere, non è chi diventerà sindaco o assessore, ognuno di loro anche il più piccolo consigliere, ha ottenuto tanto grazie ai compromessi politici, arrivando alla gestione di mezzo paese. Talvolta anche usando metodi illegali o compromessi con la mafia.
Eccomi allora pronto, insieme ad altre persone come me, ad inserirci in quell'ingranaggio, per farlo saltare.
Tu adesso mi dirai, ma come farete? Loro sono potenti e forti!!!
Bene noi siamo umili, semplici e onesti, ecco perché hanno paura!!!
Hanno paura della semplicità, dell'ingenuità, del diverso, della trasparenza, del cittadino che si scandalizza davanti alle loro porcate.
Perché, come tali ci spaventiamo pure davanti i debiti delle tasse, non riuscendo a dormire finché non riusciamo a pagarle. 
In ogni angolo si sente confabulare "mica possiamo consegnare il comune ai grillini" "Dobbiamo studiarci bene le coalizioni" "anche unendo opposizioni e maggioranze"
Tu pensa, Mamma, mancano ancora due anni alle amministrative"a meno che non accada qualcosa" che già si stanno organizzando per come imbrogliare e derubare il popolo!!!
Credo che in questo devo dare atto al sindaco, quando affermava: "poveri coloro che capiteranno dopo di me" 
Credono di spartirsi il piatto "composto ormai solo da briciole" unendosi tutti appassionatamente, e che Principi, hanno come candidati, credono che per le piazze strilleremo solo alle ruberie attuali, si pensano di esser furbi alle spalle della povera gente.
Sarà dura l'avventura, ma non sanno che basterà solo Uno di noi, per scardinare il sistema.
Che bella goduria vedere "il paesello" pieno di stelle......fino adesso c'è stata molto nebbia....
Ciao Mamma a presto!!! 
Marco T.

venerdì 27 febbraio 2015

A proposito di Cupinoro:

«La democrazia diretta e partecipata è prevista sia dal nostro ordinamento, mediante i quali i cittadini possono richiedere direttamente al Parlamento l’adozione di leggi, esporre necessità comuni e domande sui problemi di interesse comune.
Il diritto di presentare di rappresentare il popolo è un importante strumento per sollecitare l’attività delle Camere e far sentire la propria voce! »

Il Ministro dell'Ambiente, destinatario di una interrogazione parlamentare, dovrà dare risposte su come intende procedere per scongiurare un'emergenza ambientale nella discarica di Cupinoro Bracciano.

Ancora una volta il movimento è attento alle problematiche dei territori, depositando l'ennesima interrogazione parlamentare, fatta da cittadini liberi e comitati da sempre sostenitori di politiche ambientali volte alla riduzione ed al recupero dei rifiuti senza pericolo per la salute dell'uomo e per la salvaguardia dell'ambiente chiedono:



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08170
presentato da
DI BATTISTA Alessandro
testo di
Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382
DI BATTISTADE LORENZISGRANDESIBILIAPETRAROLI e SCAGLIUSI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
nel comune di Bracciano, in località Cupinoro, è presente da circa 30 anni una discarica regionale, attualmente chiusa per esaurimento, le cui condizioni destano nella cittadinanza profonda preoccupazione, in particolare in relazione ai possibili effetti sulla salute nonché per l'integrità del territorio adiacente;
tale discarica, sebbene sia collocata sul suolo del comune di Bracciano, è posta al confine con il territorio del comune di Cerveteri, con quel che ne consegue in ordine al raggio d'azione dei temuti effetti nocivi;
risulta, infatti, da dati ufficiali, che, nel periodo di operatività della discarica, vi siano stati sversati oltre 2.000.000 mc di rifiuto tal quale, motivo per cui si ritiene necessario, in via prioritaria, effettuare una approfondita indagine sullo stato dei luoghi;
si riportano, difatti, alcune circostanze, ciascuna delle quali sarebbe di per sé sufficiente per richiedere e svolgere una verifica del reale stato di inquinamento dei luoghi interessati:
a) le continue segnalazioni che ci arrivano dai cittadini delle zone limitrofe circa l'aumento enorme dei casi di tumori anche in persone giovani;
b) i recenti studi ERAS circa l'aumento dei tumori e altre gravissime patologie tra la popolazione che vive nei pressi delle discariche di rifiuto tal quale;
c) lo stato di degrado e di abbandono in cui versa attualmente la discarica;
d) il fatto che la gestione della discarica è stata, nei primi anni, affidata alla S.E.L. – servizi ecologici laziali, società del Gruppo Brignoli di Bergamo che è stata oggetto di indagini da parte della magistratura (si consideri che Ettore Brignoli è un soggetto pluricondannato anche per reati ambientali);
e) l'esistenza di un'indagine, attualmente in corso, avviata dalla procura della Repubblica di Civitavecchia sull'ammanco relativo ai fondi che la Bracciano Ambiente spa – società che ha gestito la discarica per conto del Comune di Bracciano – avrebbe dovuto accantonare per la gestione del post mortem (l'indagine punta a fare chiarezza sui circa 12 milioni di euro che gli indagati avrebbero distratto da un fondo «post mortem» appositamente creato per la bonifica della discarica di Cupinoro: i dirigenti, indagati per il reato di malversazione ai danni dello Stato, avrebbero ottenuto un totale di 15 milioni di euro in forma di finanziamenti pubblici da parte di venticinque enti locali che usufruiscono del sito destinato ad accogliere i rifiuti solidi urbani, cifra dalla quale sarebbero stati distratti i dodici milioni di euro dei quali non si ha più contezza);
si segnala inoltre che dal giorno della chiusura, non risulta ancora oggi, agli interroganti, che si siano poste in essere tutte le azioni necessarie per la corretta gestione del post mortem;
ciò nonostante la Presidenza del Consiglio dei ministri, con deliberazione dell'8 agosto 2014, recante «Richiesta, ai sensi dell'articolo 14-quater, comma 3, della legge 241/90 e successive modificazioni e integrazioni di deliberazione del Consiglio dei ministri per un dissenso tra l'amministrazione statale e quella regionale in tema di autorizzazione paesaggistica in merito alla Conferenza dei servizi ai sensi dell'articolo 14-ter della legge 241/90 concernente il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la discarica di Bracciano, in località Cupinoro, comportante il completamento e la messa in sicurezza dell'impianto esistente e la realizzazione di impianto meccanico biologico (TMB), ha ritenuto di concedere il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale richiesto dalla società Bracciano Ambiente spa;
con la predetta deliberazione è stato in realtà trascurato il parere negativo al rilascio del rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale espresso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
per quanto risulta agli interroganti l'area è infatti gravata da una serie di vincoli:
1) è di proprietà dell'università agraria di Bracciano ed è gravata da vincoli di uso civico non decaduti;
2) i vincoli paesaggistici presenti in zona sono quelli individuati dal decreto legislativo n. 42 del 2004, articolo 142, comma 1, lettere h), lettera m) e lettera g);
3) la strada cosiddetta «Settevene Palo», ove è posta la discarica è individuata come «percorso panoramico» e la zona è individuata come «parchi archeologici e culturali»;
la situazione di estrema pericolosità, in termini di rischi sanitari ed ambientali nella zona di Cupinoro, denunciata, da oltre un decennio, dai comitati ambientalisti locali e dagli abitanti prospicienti la discarica, non può essere ulteriormente ignorata;
la mancanza di indagini ambientali tese ad appurare il reale stato dei luoghi, accrescono, a parere degli interroganti, l'esigenza di interventi urgenti da parte del Ministro interrogato, al fine di definire in maniera univoca, le condizioni effettive dell'area interessata;
l'inefficacia di adeguati sistemi di controllo e monitoraggio delle matrici ambientali della discarica adottati dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio – a cui non è seguita una seria attività ispettiva sull'intera area, per controllare il rispetto delle norme in materia di tutela ambientale (per accertare il livello critico di sostanze inquinanti e cancerogene) – conferma inoltre l'urgenza, anche a livello normativo, di introdurre misure in grado di rafforzare le attività di controllo, finalizzate ad ottenere un alto livello di protezione ambientale nel nostro Paese;
la situazione complessiva di particolare gravità e complessità, determinatasi nell'area in precedenza esposta, in ordine alle possibili ripercussioni, per l'inquinamento del territorio e dei suoi effetti diretti e indiretti sulla salute dei cittadini delle comunità di Bracciano e di Cerveteri e del risanamento ambientale dei luoghi, richiede pertanto, che si affronti concretamente la fase di risanamento e di messa in sicurezza del territorio;
lo stesso comune di Cerveteri ha, infatti, più volte manifestato l'esigenza a che le competenti autorità svolgano una seria indagine sulle matrici ambientali, ciò al fine di porre in sicurezza una discarica che, sebbene chiusa, costituisce una vera e propria bomba ecologica, atteso che non è dato sapere cosa sia stato ivi sversato, soprattutto nei primi anni di attività –:
se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa;
quali orientamenti, nell'ambito delle rispettive competenze, i Ministri interrogati intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa, in particolare in merito alle condizioni di elevata criticità sanitaria e ambientale, nella zona di Cupinoro ed in quelle limitrofe;
se si intendano assumere iniziative per assicurare la prevenzione di possibili disastri sanitari ed ambientali mediante un controllo diretto delle matrici ambientali, con l'inserimento, ove ne ricorrano i presupposti, dell'area nell'elenco dei siti da bonificare di interesse nazionale;
quali iniziative urgenti e necessarie, nell'ambito delle rispettive competenze si intendano intraprendere, al fine di verificare, anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità, se e quali effetti sulla popolazione possano essere derivati dall'attuale situazione di sostanziale compromissione dell'area;
se, alla luce dei fatti di cui alle premesse, non intenda procedere ad una approfondita indagine sullo stato dei luoghi nella zona di Cupinoro ed in quelle limitrofe. (4-08170)

venerdì 20 febbraio 2015

IL COMUNE DI BRACCIANO E LA CORTE DEI CONTI.... CHE NON TORNANO.

La Corte dei Conti Bastona Giuliano Sala



Ancora problemi per l'Amministrazione Comunale di Bracciano ed ancora conti.... che non tornano.
Il 21 Gennaio 2015 il Comune di Bracciano ha ricevuto comunicazione ufficiale della deliberazione
N° 2/2015/PRSP, adottata dalla Sezione Regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti nella Camera di consiglio del 19 Dicembre.
Le contestazioni mosse all'Amministrazione comunale riguardano irregolarità nei bilanci consuntivi 2011-2012 irregolarità che, a detta della Magistratura Contabile, non sono state completamente superate nonostante i chiarimenti forniti.
La Sezione regionale di controllo, infatti, ha deciso di "Deliberare con osservazioni", ritenendo superati i rilievi, su sei dei dieci punti contestati all'attuale Amministrazione.
Restano però per la Giunta Comunale, le dolenti note dei quattro punti sui quali è stata adottata "Pronuncia specifica di grave irregolarità", con le disposizioni che ne conseguono.
Ma analizziamo nel dettaglio il dispositivo finale della Corte dei Conti su questi quattro punti:
1) Mancanza di controllo analogo sulla società partecipata "Bracciano ambiente S.p.A.".
La BA è partecipata al 100% dal Comune di Bracciano e gli elementi di squilibrio contabile dell'azienda sono talmente elevati (126.000 Euro al mese di disavanzo) da impattare inevitabilmente sul bilancio dell'Ente proprietario (in pratica, li paghiamo noi cittadini). Inoltre,  per ottenere l'affidamento diretto di un servizio da parte dell'ente pubblico controllante, quest'ultimo deve esercitare sull'azienda affidataria un controllo tale che essa risulti essere una mera diramazione organizzativa dell'ente locale, controllo affidato ad un "Organo di Controllo analogo". Nel caso della BA quest'ultimo, poiché ha operato in maniera discontinua, non ha mai svolto effettivamente proprio quei compiti di indirizzo, analisi, monitoraggio, e valutazione dei dati contabili della Bracciano Ambiente, che sarebbero stati il requisito essenziale di legittimità per l'affidamento dei servizi alla società "in house".
2) Perfezionamento tardivo dei contratti di servizio con la "Bracciano Ambiente S.p.A.".
Questa ricorrente modalità operativa adottata dal Comune di Bracciano, non risulta conforme alla normativa di settore, secondo cui (pensate che strano!) l'affidamento di un servizio deve di regola essere preceduto, e non seguito, dal contratto di servizio, poiché quest'ultimo stabilisce non solo la tipologia, le modalità ed i tempi di svolgimento del servizio stesso, ma permette anche una corretta quantificazione dei costi del servizio stesso.
Come dire: chiamo una ditta per la ristrutturazione della mia casa, e gli chiedo il preventivo e l'elenco dei lavori e dei materiali a metà dell'opera.....
3) Debiti fuori bilancio.
I cosiddetti "Debiti fuori bilancio" sono quei debiti che sorgono in modo "patologico", ovvero senza che le regole giuridiche e contabili siano state rispettate. La legittimità di tali debiti è garantita dalla legge (che elenca anche tassativamente i debiti riconoscibili). I debiti fuori bilancio rappresentano, per il Comune di Bracciano, un fenomeno ricorrente e rappresentano un aggravio rilevante per il bilancio comunale. Per gli anni 2012-2013, tra debiti stimati, riconosciuti ed in corso di riconoscimento, l'ammontare è di circa 5.365.000 Euro!
La competenza ad operare il riconoscimento, è affidata dalla legge al Consiglio Comunale, che dovrebbe ricondurre tali debiti all'interno del "Sistema bilancio", verificando che il riconoscimento non pregiudichi gli equilibri del bilancio stesso e predisponendo adeguate coperture.
A chi scrive, guardando alle esauste finanze comunali, sembra impossibile che quest'ultima strada sia percorribile.
4) Ammontare fondo rischi.
Questo punto è strettamente connesso con il precedente. infatti il fondo rischi deve coprire le spese impreviste, garantendo la copertura di debiti imprevisti ed attenuando gli effetti che i riconoscimenti in corso d'esercizio hanno sugli equilibri di bilancio. "A tal fine", dice la Corte, "l'Ente è invitato ad aumentare l'importo del Fondo Rischi, commisurandone la quantificazione alle passività anche potenziali di cui si prevede l'insorgenza".
Nel dispositivo finale la Corte dei Conti riunisce questi ultimi due punti ".... affinché l'Ente adotti, entro 60 giorni dalla comunicazione del deposito della presente deliberazione, le opportune misure correttive, dandone tempestiva comunicazione alla Sezione".
Concludendo: a Bracciano siamo fortunati, siamo già nel quarto millennio.
Abbiamo una S.p.A. di proprietà del Comune che, amministrativamente parlando, pur gravando sulle casse comunali vive (almeno sulla carta) di vita propria, al di fuori di ogni controllo da parte della politica locale. Abbiamo inoltre la fortuna di veder esauditi i nostri desideri ancor prima di averli espressi, grazie a contratti firmati "ex post" per decidere quali siano i servizi.... Potrebbe essere un po' costoso, ma futuristico. Abbiamo debiti che, come Venere sorgeva dalle acque del mare, sorgono dalle nostre amate sponde lacustri e prendono comodamente posto nei bilanci comunali.
A nostro avviso, però, abbiamo anche un  piccolo problema: trovare almeno due milioni e mezzo di Euro entro 60 giorni, per garantire la copertura dei debiti.

#DenariDistrattiBracciano


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