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venerdì 2 febbraio 2018

LA ASL E' UN DIRITTO DEI CITTADINI O DEL PARTITO DI ZINGARETTI?


Utilizzare spazi web della pagina della ASL sicuramente di importanza per la salute dei cittadini, per fini personali è degradante moralmente perché come al solito, prassi comune di questa partitocrazia, si mette sempre al primo posto i propri vantaggi e tornaconti e se c'è spazio si pensa ai cittadini ma senza mai riuscire a fare qualcosa di positivo!! Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della Regione, attacca: «Qui siamo di fronte a un fatto gravissimo: una Asl, che dovrebbe essere politicamente autonoma e indipendente, si presta a fare campagna elettorale per uno dei candidati, in questo caso Zingaretti. Ripeto: c’è un'indicazione chiara sul voto alle regionali. Mi auguro che la stampa rompa il suo silenzio e ne parli, mi auguro che la direzione della Asl si scusi, mi auguro siano presi dei provvedimenti». L’unico provvedimento adottato è stata la rimozione del post incriminato proprio poche ore dopo l’uscita in edicola della denuncia di sabato scorso: l’Asl Roma 4 (Civitavecchia) ha subito cancellato la locandina della propaganda elettorale di «Zingaretti presidente - Regionali 2018: Ora la sanità del futuro con Nicola Zingaretti». Sono una classe che ha solo mal gestito a discapito della salute dei cittadini non dando nulla al territorio, le condizioni della sanità laziale sono sfortunatamente sotto gli occhi di tutti, tra liste d’attesa interminabili, ospedali e strutture fatiscenti, riteniamo ignobile sfruttare pagine istituzionali per biechi fini elettorali. ed è davvero vergognoso di come sia ridotta come comparto la Sanità sia regionale che statale. Cinque anni senza alcun progresso ne miglioria.

                          





                                 


lunedì 22 gennaio 2018

Vuoi che Bracciano passi con la provincia di Viterbo?

Una domanda a tutti i Cittadini di Bracciano, stiamo depositando di nuovo, una proposta di delibera, per tentare di uscire dalla Città Metropolitana di Roma e andare nella Provincia di Viterbo, per i seguenti motivi:
- la Città Metropolitana, oltre a rendere Bracciano ed il suo comprensorio un territorio di servizio alle esigenze della metropoli capitolina, ne ha piegato la naturale vocazione, impedendole di sviluppare a pieno il proprio potenziale di risorse ambientali, culturali, archeologiche e turistiche;
- che al contempo la distanza geografica dalla capitale ed una densità demografica enormemente inferiore a quella del più piccolo municipio capitolino, mettono Bracciano nelle condizioni di essere l'estrema periferia della Città Metropilitana;
- che la trasformazione da Comune a municipio, ha portato una distribuzione economica inferiore, nei confronti degli Enti locali, rispetto ad una giurisdizione provinciale.
Visto che la Corte Costituzionale nella sentenza 50/2015 ha esplicitato che i Comuni inclusi nelle Città Metropolitane hanno la facoltà di uscirne, sei favorevole all'uscita del Comune di Bracciano dalla Città Metropolitana di Roma?
Come previsto nell'articolo 133 della Costituzione e articolo 23 comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali
Volete che il Comune di Bracciano promuova la richiesta di mutamento della circoscrizione provinciale, che verrà approvata a sua volta con legge della Repubblica sentita la Regione Lazio?





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venerdì 12 gennaio 2018

COMUNICAZIONI TRA STATO E MAFIA

GUARDATE CHI VI ACCINGETE A VOTARE: UN CANALE DI COMUNICAZIONE TRA RIINA BERLUSCONI E DELL'UTRI! OVVERO TRA STATO E MAFIA.
BERLUSCONI E I SUOI ALLEATI SALVINI E MELONI, NE SONO AL CORRENTE.
VOTERETE LA MAFIA IL 4 MARZO?

Secondo la procura di Palermo il boss dei boss, morto lo scorso novembre, non era consapevole di essere intercettato. Il magistrato recita alcune delle frasi intercettate: "Ma noi altri abbiamo bisogno di Giovanni Brusca per cercare Dell’Utri? Questo Dell’Utri è una persona seria...". E ancora: "...Berlusconi in qualche modo mi cercava... si era messo a cercarmi... mi ha mandato a questo... Gli abbiamo fatto cadere le antenne"

Uno dei primi passaggi della requisitoria del pm Nino Di Matteo al processo sulla trattativa tra Stato e mafia è stato: “Erano diversi i canali di comunicazione tra Riina-Dell’Utri-Berlusconi. È lo stesso Riina che lo racconta mentre è intercettato in carcere senza sapere di essere ascoltato”.
l magistrato ha anche recitato alcune frasi intercettate in carcere al capomafia, come: “Ma noi altri abbiamo bisogno di Giovanni Brusca per cercare Dell’Utri? Questo Dell’Utri è una persona seria”, diceva Riina al codetenuto Alberto Lorusso. Ed ancora: “Berlusconi in qualche modo mi cercava, si era messo a cercarmi e mi ha mandato a questo. Gli abbiamo fatto cadere le antenne – diceva Riina in un’altra intercettazione del 2013 – e non lo abbiamo fatto più trasmettere”.
Le intercettazioni di Riina sono state lette in Aula dai pm ed il magistrato ha detto che nei dialoghi intercettati in carcere il boss ha più volte parlato dei canali tramite i quali avrebbe potuto contattare Dell’Utri, ex senatore imputato nel processo per minaccia a corpo politico dello Stato e detenuto perché condannato per concorso in associazione mafiosa.
Secondo Di Matteo: “Riina dimostra di essere consapevole dei rapporti che i fratelli Gravianoavevano per i loro canali con l’imprenditore e poi politico Berlusconi. Alterna momenti di sincera confidenza con dei momenti in cui invece assume ufficialmente la parte di chi non sa nulla”.

Proprio in una controversa intercettazione pubblicata in esclusiva, Giuseppe Graviano, parla riguardo alle stragi mafiose di un favore chiesto a Graviano da Berlusconi secondo l’interpretazione delle parole date dai periti di pm e dal giudice.
Riina ha anche sostenuto che lo Stato è andato a cercarlo e non era neanche consapevole di essere intercettato poiché ha parlato davvero molto a fondo dei suoi omicidi e delle sue idee riguardo il nipote ed alcuni magistrati come Borsellino e Falcone. Condividete questa notizia, tutti devono sapere che grazie alle intercettazioni di Riina c’è la certezza che Berlusconi è in mezzo a questa storia! Diffondete!

#BERLUSCONI #MAFIA #ALLEATI #SALVINI #MELONI



venerdì 15 dicembre 2017

#FAKENEWS #CUPINORO

Ora tutti gli attori politici che hanno governato negli ultimi 30 anni nei nostri Comuni, che si sono interscambiati da destra e sinistra, vogliono prendersi la paternità del ritiro dei permessi per la realizzazione di nuovi impianti sul sito di #Cupinoro. Scusatemi del francesismo, ma siete ridicoli e fate soltanto SCHIFO. Sono trentanni che grazie alle vostre mancate volontà politiche i CITTADINI talvolta accorpati anche in comitati, #combattono per la chiusura, #combattono per le malattie prese grazie all'inquinamento che continua a produrre quella montagna di rifiuti, che continuano a spendere soldi in azioni legali collettive e anche per difendersi in sedi legali, davanti le vostre minacce di querelle per diffamazione ( che ho vissuto suula mia pelle)........IL TUTTO PERCHÉ LE VOSTRE VOLONTÀ POLITICHE ERANO BEN ALTRE....... la memoria non dimentica, la vostra carriera politica è ormai vecchia, siete stati in tutti i governi del passato e nuovi.....
L'atto in questione, infatti, è soltanto un provvedimento d'ufficio, l'articolo 25 comma 5 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 , prevede: Il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale "una procedura tecnico-amministrativa che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere" è immediatamente pubblicato sul sito web dell’autorità competente e ha l’efficacia temporale, comunque non inferiore a cinque anni. - Infatti questa autorizzazione della #discarica di Cupinoro era ormai scaduta da tempo e Il comma 5 continua dicendo - : Decorsa l’efficacia temporale indicata nel provvedimento di VIA senza che il progetto sia stato realizzato, il procedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente. - Proponente -che find'ora non si è trovato, visto che i vari bandi sono andati deserti - .
Ora oltre alle auto-celebrazioni, ai cittadini divulgherò il provvedimento d'ufficio DETERMINAZIONE N. G17323, così almeno potranno sapere la VERITÀ.




p.s. e nulla esclude ad oggi la presentazione di ulteriori oggetti di simile natura e nella stesse zone in futuro

NEL FRATTEMPO GRAZIE CITTADINI









#FAKENEWS #BRACCIANO #CERVETERI #REGIONELAZIO



martedì 12 dicembre 2017

Bollette ACEA ATO 2 pazze a Bracciano

siamo pronti a dare battaglia,  nel frattempo invitiamo tutti i cittadini nel continuare a #Firmare la #Petizione per fermare le bollette di #Acea cliccando sulla scritta:

Contro le Bollette Pazze di ACEA a Bracciano




Noi consiglieri comunali di minoranza nel frattempo abbiamo depositato un Esposto:

Al Prefetto di Roma
Alla Procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio
Alla Corte dei Conti
Alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
e.p.c: Spett.le:   Ufficio D’Ambito Acea Ato 2
Spett.le: Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico

OGGETTO: Esposto inerente il servizio idrico integrato gestito da Acea ATO2 presso il Comune di Bracciano.

I sottoscritti Consiglieri Comunali di minoranza della Città di Bracciano:
Il sottoscritto Consigliere comunale, Marco TELLAROLI nato a Roma il 18/06/1978 e residente in Bracciano in via degli Aceri, 22 (documento di identità del Comune di Bracciano, n° AX 3965096),
Il sottoscritto Consigliere comunale, Alessandro PERSIANO, nato a Roma il 17/04/1970 e residente in Bracciano, Via del lago, 9 (documento di identità del Comune di Bracciano, n° AS 0449961),

Espongono quanto segue:

Premesso che

  • Il Servizio Idrico del Comune di Bracciano, in attuazione della Legge 5/01/1994 (legge Galli) il 18 luglio 2016 è passato sotto la gestione di ATO 2 S.p.A. (GRUPPO ACEA S.p.A.).
  • Negli ultimi giorni i Cittadini di Bracciano hanno ricevuto fatture idriche "impossibili", a causa di acconti forfettari, letture inesistenti di contatori, importi non dovuti, periodicità delle fatture non rispettate e soprattutto unità di misura suddivisa in scaglioni non rispettate.
  • Con riferimento al Servizio Idrico gestito da Acea ATO 2 presso il Comune di Bracciano, gli scriventi, lamentano la mancanza di informazioni in merito alle nuove tariffe e alle nuove modalità di calcolo, che hanno portato ad un considerevole aumento del costo relativo al servizio stesso ed a ritardi nell’emissione della fattura.

Visto che

Per le utenze con e senza contatori, per quanto riguarda la fatturazione:

- nel pagamento in bolletta - settore ACQUEDOTTO - ci devono essere tariffe Acea ATO 2 S.p.A. 2016 a valere dal 01/01/2016 per il periodo dal 18/07/2016 al 31/12/2016 approvati con prescrizioni dal AEEGSI (Deliberazione 17 novembre 2016 674/2016/R/IDR) e tariffe Acea ATO 2 S.p.A. 2017 a valere dal 01/01/2017 al 22/09/2017 del AEEGSI n. 674/2016 del 17/11/2016.
Cosa che NON È AVVENUTA nelle bollette recapitate ai Cittadini del Comune di Bracciano, nelle quali si trovano unità di misura in Metri Cubi (Mc) “casuali”, in cui la suddivisione in scaglioni da 92 Mc prevista per il passaggio da uno scaglione all’altro, con tariffario via via maggiorato, non viene rispettata;

- nonostante quanto previsto dagli Artt. da 35 AL 44 Delibera AEEGSI 655/2015 e Delibera AEEGSI 218/2016 (periodicità di lettura del contatore), che stabiliscono che la Periodicità della fatturazione la decide il gestore nel rispetto dei termini fissati dall’Autorità garante:
- utenze con consumi medi annui fino a 100 mc: almeno 2 bollette all’anno con cadenza semestrale;
- utenze con consumi medi annui da 101 a 1000 mc: almeno 3 bollette all’anno con cadenza quadrimestrale;
- utenze con consumi medi annui da 1001 a 3000 mc: almeno 4 bollette all’anno con cadenza trimestrale;
- utenze con consumi medi annui oltre 3000 mc: almeno 6 bollette all’anno con cadenza bimestrale.
Nelle bollette ricevute dai Cittadini di Bracciano, si riscontrano numerose violazioni rispetto a quanto stabilito dalle norme, in quanto:

  1. dal 18/07/2016 al 31/12/2016 sono cinque mesi e venti giorni circa mentre dal 01/01/2017 al 22/09/2017 sono nove mesi e venti giorni circa
  2. le fatture devono essere emesse entro 45 giorni solari a partire dall’ultimo giorno del periodo di riferimento della fattura (es: fattura per il periodo 1/6/2016-31/8/2016, emissione entro il 15/10/2016) come previsto dall’Art. da 35 AL 44 Delibera AEEGSI 655/2015 e Delibera AEEGSI 218/2016.

Considerato che

  • In nome dell’art. 2 della Costituzione Italiana che tutela i diritti dell’uomo: l’acqua è un diritto che deve essere assicurato a tutti i cittadini.
  • In nome della tutela dei consumatori, per pratiche commerciali scorrette sono previste sanzioni per condotte contrarie al codice del consumo ai sensi del cosiddetto Codice del Consumo (D.lgs. n. 206/2005)
Gli scriventi, come sopra identificati,

CHIEDONO:
- che sia verificata la rispondenza della fatturazione alle norme vigenti e la congruità degli importi richiesti ai Cittadini;
- che sia stabilita una procedura di intervento;
- che vengano effettuate nuove fatturazioni corrispondenti a consumi effettivi.







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