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venerdì 29 novembre 2013

All'Attenzione del Sindaco Giuliano Sala e dell'intero Comune di Bracciano


mercoledì 27 novembre 2013

Aspettando Cauti

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si è espresso in modo contrario con la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistiche per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, con il num di protocollo 33958 del 26 novembre ’13 presso gli uffici del Comune di Bracciano, chiede al suddetto Comune di ritirare il permesso di continuare le opere che attuano l’ampliamento della discarica gestita dalla Bracciano Ambiente. Nell’oggetto ai primi punti si trova infatti il rilascio permesso di costruire n. 02/2013 del 10.01.2013 n. 844 del Comune di Bracciano a favore della Bracciano Ambiente SPA. La soprintendenza ha effettuato un sopralluogo nella Discarica di Cupinoro con il “Reparto Operativo- Sezione Archeologia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale", per la verifica dello stato dei luoghi, la verifica ha riguardato anche un sopralluogo presso gli uffici della Bracciano Ambiente con il noe Amministratore Unico, Avv Marcello Marchesi, che ha visto la consegna presso l’ente della documentazione. La soprintendenza  ricorda che le terre su cui insiste la discarica sono tutte di proprietà dell0Università Agraria e che ricadono in “ambiti paesaggistici sottoposti a tutela ai sensi degli artt n. 134 e 142, comma 1 (aree di interesse archeologico già individuato) e D.Lgs. 22 gennaio 2004 n.42 e s.m.i. (Università agrarie e uso civico). Tra le considerazioni leggiamo le affermazioni che riferiscono non solo il non chiedere da parte dell’amministrazione accettante il progetto di ampliamento, del sopralluogo e del parere delle autorità responsabili di tali ambiti territoriali, ma anche il netto contrasto con quanto disposto dall’art 145, ovvero “senza prescritta autorizzazione paesaggistica”. Quindi il Ministero di competenza chiede all’amministrazione vigente del Comune di Bracciano di annullare il permesso di costruire n. 02/2013 del 10/01/2013 con protocollo n. 844 concesso alla Bracciano Ambiente, prescindere dall'esistenza e dal ritrovamento o meno, nelle aree interessate, di reperti archeologici…”      rimaniamo con gli occhi puntati sulla vicenda sperando che l'amministrazione inizi a fare scelte nella direzione del bene comune.

lunedì 25 novembre 2013

Incontro con l'Assessore Civita alla Regione, sull'ampliamento di Cupinoro Bracciano. Contro il Popolo Sovrano.

Incontro con l'Assessore Civita alla Regione, sull'ampliamento di Cupinoro Bracciano.Contro il Popolo Sovrano.

“Chi dice che Cupinoro diventerà Malagrotta, dice una grande bugia” ?





Mentre i cittadini sono preoccupati e concentrati nel presentare interrogativi seri a cui avere risposte ufficiali, gli assessori regionali Civita e Refrigeri sembrano poco interessati a quanto viene loro domandato, e continuano a parlottare tra loro, a stirarsi ed accomodarsi, a muovere carte e battere penne, a telefonare ed a masticare gomme, forse per non appiccicarsi con gli astanti.
I cittadini di Bracciano in Movimento chiedono la scomparsa graduale delle discariche, una Raccolta Differenziata spinta porta a porta, la riorganizzazione del concetto di cassonetto e suo posizionamento, 
Molti gli acronimi usati durante il dibattito, e fra questi ne traduciamo i più importanti per tutti:
A.I.A. = Autorizzazione Impatto Ambientale
A.T.O. = Ambito Territoriale Ottimale
V.I.A. = Valutazione Impatto Ambientale
Z.P.S. = Zona Protezione Speciale
T.M.B. = Trattamento Meccanico Biologico
I.I.M. = Impresa Industriale sulla Monnezza 
Le risposte specifiche dell’Assessore Michele Civita su Cupinoro
sono state registrate nei video.

Michele Civita chiederà al Comune di Bracciano di cambiare l’impianto già autorizzato , come deciso in Consiglio Comunale, ovvero di non realizzare più un impianto di T.M.B.
ma di realizzare un impianto di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti. “Oggi c’è un trattamento che non rispetta pienamente… loro hanno il tritovagliatore previsto nel vecchio piano regionale sui rifiuti. La Regione vuole superare la situazione con un impianto rispettoso delle normative europee, finanziando un impianto che non sia T.M.B. bensì un impianto di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti, un po’ più simile a quello di Colleferro. Nell’impianto ci dovrà essere la possibilità di gestire l’umido ed i suoi scarti, in modo tale da poterli trattare. Questo nella prima parte di impianto che dovranno realizzare il Comune di Bracciano e la Bracciano Ambiente, nel più breve tempo possibile, tanto che c’è già una gara in corso”.




Con quali soldi pubblici e con quali ricadute sulle imposte ai cittadini, resta un mistero.
“Chi dice che Cupinoro diventerà Malagrotta, dice una grande bugia, chiaro ?
Sempre nel nuovo piano, coerentemente con le proposte già fatte quando stavamo alla Provincia di Roma, proporremmo un’A.T.O. con Roma Fiumicino e Ciampino, e l’A.T.O. con 25 o 27 Comuni, per garantire l’autosufficienza e dare a tutti servizi uguali agli stessi costi e con le stesse imposte a carico dei cittadini. Io voglio l’A.T.O. di Roma ma non bisogna essere ipocriti tra noi, mi dà fastidio l’ipocrisia, perché prima nel Lazio esisteva una sola discarica che era Malagrotta, e tutti i cittadini del Lazio hanno portato i rifiuti di Malagrotta. Poi sono nate via via le altre discariche.” 
I Cittadini contro le mafie e la corruzione, fanno presente che Roma è Città Capitale e quindi i suoi rifiuti devono essere un problema politico da smaltirsi e spalmarsi su tutta la Nazione e non possono ricadere solo su piccoli centri come Bracciano o Cerveteri che hanno al centro Cupinoro.
“Non dobbiamo essere ipocriti su questo e dobbiamo avere anche un minimo di solidarietà nel momento di 
difficoltà”






Mentre dal pubblico si strilla che “il Comune di Bracciano non vuole il 40 % di rifiuti da Roma”
l’Assessore Civita sottolinea che “La Legge prevede che ci sia una percentuale dentro ogni area e se la domanda è se esista o meno un progetto di ampliamento per  milioni di metri cubi ? NO, NON ESISTE! NOI DAREMO L’AUTORIZZAZIONE E LA VERIFICHEREMO SULL’A.I.A.SU 450.000, NOI VALUTEREMO LA PROPOSTA ED IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI 450.000 METRI CUBI. SE RIUSCIAMO IN PIU’ AD AVVIARE IN TUTTI I COMUNI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA, FINANZIATA  DEL TUTTO, E SE I COMUNI CHE GIA LA FANNO RIESCONO AD ESSERE ANCORA PIU’ BRAVI, E’ EVIDENTE CHE NON NE AVREMO NEMMENO BISOGNO E QUESTO CICLO POTRA’ DURARE MOLTI ANNI E NON CI SARA’ BISOGNO DI ULTERIORI AMPLIAMENTI!”
SE QUALCUNO VUOLE METTERE PAURA ALLA GENTE E FARE DEMAGOGIA…
Si parla poi dell’impianto di smaltimento rifiuti di Pian della Carlotta che pare sia stato bloccato per palesi irregolarità procedurali, e si sta realizzando anche a Colleferro il virtuoso sistema VedeLago per uno smaltimento totale dei rifiuti, ma che secondo Civita non è stato ancora autorizzato, nonostante sia stato visto ed apprezzato anche dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Michele Civita ribadisce che “Tutti parlano di VedeLago che è quello meglio, ma il migliore che c’è in Italia, l’esempio più avanzato è quello di Colleferro che recupera più energia”
mentre nella realtà i termovalorizzatori hanno un maggiore impatto ambientale aerobico.
A Colleferro esistono 2 impianti privati di Termovalorizzatore.
Cosa è un termovalorizzatore ?
Perché nessuna comunità di cittadini vuole ospitare sul proprio territorio un termovalorizzatore ?
Le recenti proteste dei cittadini contro la costruzione di un termovalorizzatore vicino ai centri abitati ci riportano ad un tema particolarmente importante per il sistema della gestione dei rifiuti in Italia: la termovalorizzazione. Un termovalorizzatore è di fatto un inceneritore di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. Si distingue quindi dai vecchi inceneritori che si limitavano alla sola termodistruzione dei rifiuti senza produrre energia. L'impiego dei termovalorizzatori sembra essere una parziale via di uscita dal problema delle discariche ormai stracolme e una opzione per diversificare i processi di eliminazione dei rifiuti solidi urbani (RSU).
Inquinamento da termovalorizzatore
Pur essendo molto meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, i termovalorizzatori non eliminano in ogni caso l'emissione di diossine nei fumi di scarico dispersi nell'atmosfera circostante. Un fatto su cui concordano ormai tutti, costruttori, medici e tecnici. Basti pensare che non esiste una soglia minima di sicurezza per le diossine e possono essere nocive per l'uomo a qualsiasi livello di assimilazione (US Environment Protection Agency 1994). Motivo che già di per sé è sufficiente per comprendere lo stato d'animo dei cittadini e le mobilitazioni sociali in questo senso. Tuttavia, se il funzionamento dei termovalorizzatori è gestito in modo corretto l'impatto ambientale potrebbe essere minimizzato dalla presenza di filtri, dal corretto incenerimento dei rifiuti consentiti e dai controlli dello Stato. Molte capitali europee (es. Parigi) hanno i propri termovalorizzatori nelle immediate vicinanze delle grandi città.
Combustibile da rifiuto (CDR)
Secondo la legge Ronchi bisognerebbe quanto più possibile recuperare materiali ma allo stato attuale si premiano i processi che impediscono il recupero dei suddetti materiali. La termovalorizzazione per assolvere al suo compito in maniera ottimale dovrebbe non precedere bensì seguire un processo accurato di raccolta differenziata che preveda ci si informi dalle industrie sulle caratteristiche che deve avere la materia recuperata per poter essere utilizzata come materia prima nei cicli produttivi (separando accuratamente il vetro dalla plastica, dalla carta, dall'alluminio, etc). Anche la materia destinata ai termovalorizzatori (le cosiddette ecoballe) dovrebbe avere precipue caratteristiche tali da scongiurare quanto più possibile un eventuale rilascio di sostanze nocive nell'ambiente, ma questo passaggio purtroppo in alcuni casi non avviene ancora con la necessaria trasparenza e accortezza. La raccolta differenziata consente di recuperare materiale da inviare al riciclaggio e agevolare la selezione e la lavorazione dei rifiuti. Il termovalorizzatore non brucia qualsiasi rifiuto bensì soltanto CDR (combustibile da rifiuto) composto dalla parte secca del classico RSU (rifiuto solido urbano, ossia il nostro sacchetto dell'immondizia). Questa parte secca è ovviamente composta da legno, carta, cartone, panni, stracci e tutto ciò che ha un potere calorifico abbastanza alto da poter garantire il corretto funzionamento dell'impianto di termovalorizzazione. I rifiuti umidi non bruciano, quindi non sono adatti ad essere smaltito negli inceneritori e devono necessariamente essere stoccati nelle discariche.
Valutazione impatto ambientale del termovalorizzatore
E' necessario inoltre sempre procedere ad un attento esame dell'impatto sull'ambiente specifico a cui il termovalorizzatore è destinato e sulla salute dei cittadini, come dovrebbe avvenire per qualsiasi scelta di ordine pubblico. L'ubicazione degli impianti non è un problema di secondaria importanza. Prioritarie sono trasparenza e concertazione delle scelte con i cittadini del luogo. Solo in questo modo potrà avviarsi una concreta collaborazione tra cittadini e amministrazioni nella complessa gestione del sistema rifiuti. Per ulteriori approfondimenti sulla tematica si consiglia vivamente la lettura del dossier di salute ambiente.
La sua promessa davanti ai Cittadini è che l'attuale discarica rimarrà a servigio solamente dei 25/26 comuni conferenti, senza ricevere altri rifiuti provenienti da altri luoghi. ( Con la nostra richiesta di tenere sotto controllo le Carte e le decisioni della Bracciano Ambiente e dell’Amministrazione Giuliano Sala ) L'ampliamento di 450,000mc , sarà a disposizione solamente per scarti dei rifiuti trattati, obbligando gli altri Comuni conferenti ad attuare un sistema di Riciclo pari al 65% e consorziarli con Bracciano, dietro un accordo ATO, per creare un sistema Virtuoso di Riuso e Recupero.
I cittadini di Bracciano in Movimento promettono che vigileranno sulle sue promesse, contrastando fin d'ora la proposta del modello di Filiera Rifiuti proposta dall'Assesore M.Civita, pubblicandole su ogni giornale, e facendo in modo che diventi un contratto con la popolazione, il progetto senza combustione. ( Proposta Rifiuti Virtuosa a 4R http://goo.gl/E53hbC ) . Per quanto riguarda il Commissario straordinario Sottile, terminerà il suo mandato il 31/12/2013. Nel frattempo noi cittadini a 5 Stelle insieme a Comitati e Associazioni, continueremo il nostro viaggio presso i Consigli Comunali Conferenti, portando notizie del nostro Ambiente, trovando dialoghi di apertura per tavoli da lavoro, proponendo la nostra proposta Rifiuti Virtuosa a 4R http://goo.gl/E53hbC , verso un sistema simile a Vedelago, creando posti di lavoro e un impatto all’ambiente pari a zero. La tutela del nostro Ambiente, spetta solo alla cittadinanza, i grandi poteri non dovranno mai derubarci la nostra Madre Terra.

Legge Stabilità: le proposte M5S e gli emendamenti vergogna dei partiti

Acqua Conad ritirata dal mercato: "Non utilizzare il prodotto"


Acqua Conad ritirata dal mercato: "Non utilizzare il prodotto"

E' la stessa azienda a pubblicare sul proprio sito l'avviso di ritiro dal mercato in seguito ad una segnalazione di non conformità per sapore e odore

Redazione18 Novembre 2013
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ROMA - Con un avviso apparso sul proprio sitoConad ha disposto in via precauzionale il ritiro dal mercato del lotto di acqua minerale frizzante L3 289 1, marchio Conad-Fonte Lieta, con scadenza 15 ottobre 2014. 
A rendere necessaria la misura è stata una segnalazione di non conformità per sapore e odore. "La procedura di ritiro dai supermercati - scrive l'azienda - è in fase di completamento e sono in corso analisi chimiche, anche se dai risultati analitici non è fino ad ora emersa alcuna irregolarità". 
La stessa azienda, comunque, raccomanda ai clienti di "non utilizzare il prodotto e di riconsegnarlo al responsabile del punto vendita, che provvederà a rimborsarlo o a sostituirlo con prodotto analogo".  

sabato 23 novembre 2013

Petizione al Presidente del Parlamento Europeo No alla Discarica di Bracciano Cupinoro

Petizione al Presidente del Parlamento Europeo


 FALCOGNANA - CUPINORO: MANCANZA DI REQUISITI PREVISTI DALLE DIRETTIVE COMUNITARIE IN MATERIA DI RIFIUTI

Visti:

l’Art. 201 del Regolamento de Parlamento europeo;
l’Art. 227 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea;

Premesso che:
la Commissione europea più volte si è espressa a favore del superamento della logica emergenziale e contro la realizzazione di discariche temporanee e provvisorie;
in vista della chiusura di Malagrotta, le autorità competenti hanno individuato nel tempo differenti siti provvisori, tutti non adeguati e non dotati delle autorizzazioni necessarie (Tivoli, Pian dell´Olmo, Monti dell´Ortaccio, Falcognana ed ora Cupinoro);
relativamente a Falcognana, si sono registrate numerose proteste da parte dei comitati di zona e dei cittadini contro l´ampliamento del relativo sito; le autorità locali hanno individuato l´ennesima soluzione provvisoria nella discarica di Cupinoro (sita nel Comune di Bracciano al confine con il Comune di Cervetri);
fin dal giugno 2012 la Commissione europea ha emanato un “parere motivato” nel quale chiedeva alle Autorità italiane di mettere in regola le discariche nel Lazio;
Considerato che:
dopo le riserve formulate relativamente alla discarica di Falcognana, il Commissario straordinario italiano per l’emergenza rifiuti ha disposto il conferimento di ulteriori 20.000 tonnellate di rifiuti urbani provenienti da Roma, Fiumicino, Ciampino, Città del Vaticano presso la discarica di Cupinoro (Bracciano) fino al 31 dicembre 2013 , oltre ai rifiuti già conferiti in discarica da 27 Comuni limitrofi;
la Regione Lazio, su richiesta della Bracciano Ambiente S.p.A., società in house del Comune di Bracciano, avrebbe intenzione di autorizzare l’aumento della volumetria della discarica in questione di altri 450mila metri cubi; la stessa discarica di Cupinoro doveva essere dismessa nel 2011 ed è pertanto attualmente aperta in regime di “prorogatio”;
i comitati di quartiere e la popolazione residente hanno espresso forti preoccupazioni per la viabilità pubblica e la salute, dal momento che a valle della discarica (a circa 1 km) sono presenti i pozzi dell'acquedotto comunale “Spanora Casalone” di proprietà del Comune di Cerveteri che risulterebbero in parte già compromessi;
su alcuni terreni, inoltre, gravano usi civici e altri sono qualificati come “zone protezione speciale (ZPS)”;
relativamente a Cupinoro, ad oggi non risulterebbero ancora richieste le autorizzazioni relative ai codici CER, ovvero i codici che definiscono la tipologia di rifiuti che deve essere conferita in discarica;
non risulterebbero, inoltre, neanche le garanzie fornite dalla Regione Lazio nell'ambito del procedimento d'infrazione 2011/4021 volto a garantire che le Autorità locali italiane approntino sufficienti capacità per trattare tutti i rifiuti smaltiti nelle discariche della Regione stessa;
in data 23 settembre 2013 il Consiglio regionale del Lazio si è espresso contro la delocalizzazione dei rifiuti di Roma fuori dai confini territoriali di Roma Capitale stessa;
In data 15 ottobre 2013 i dipendenti della Bracciano Ambiente S.p.A., nell’ambito del Consiglio comunale, hanno espresso tutte le loro perplessità dovute al dissesto finanziario.

Si chiede al Presidente del Parlamento europeo:

1. perchè non sia stata attivata un´adeguata informazione e consultazione dei cittadini e della popolazione cosi´ come previsto dalla Direttiva VIA;
2. perchè la Regione Lazio ha autorizzato l´ennesima discarica provvisoria che cosi´ rischia di diventare parzialmente sostitutiva della discarica di Malagrotta;
3. di verificare se è stata correttamente esperita la procedura di valutazione d’impatto ambientale preventiva e se esistono o meno le condizioni previste dalla Direttiva 2011/92/CE;
4. di verificare se per l´ampliamento della discarica di Cupinoro siano state correttamente esperite le previsioni contenute nella Direttiva VIA;
5. di verificare se siano state prese adeguatamente in considerazione da parte delle Autorità italiane le disposizioni contenute nelle direttive 1999/31/CE e 2008/98/CE; nella decisione Ue del Consiglio 2003/33 che stabilisce criteri e procedure per l’ammissione dei rifiuti nelle discariche ed, infine, nel Regolamento Ue 1013/2006 relativo alle spedizioni dei rifiuti;



venerdì 22 novembre 2013

Anguillara. Convegno su mobilità, ambiente e turismo

Domande dei Cittadini preoccupati per la questione Cupinoro Discarica di Bracciano.


Michele Civita (assessore regionale ai Rifiuti) e Fabio Refrigeri (assessore regionale all' Ambiente).

Visto il tema e considerati i 2 illustri relatori, non sarebbe il caso che qualcuno volesse porgere le domande opportune su:
1. Ampliamento di Cupinoro
2. Impianti a biogas di Bracciano, Anguillara, Cerveteri
3. Piano dei rifiuti regionale
4. Ambiente e Turismo ( ma ci state a piglià ... )

video di  Luca Pagni © 21/11/2013 Anguillara Sabazia




giovedì 21 novembre 2013

CUPINORO: DOCUMENTI SCARICABILI PER SAPERNE DI PIU’

CUPINORO: DOCUMENTI SCARICABILI PER SAPERNE DI PIU’

Per saperne di più sulla discarica di Bracciano è utile conoscere i documenti.
Pubblichiamo analisi, articoli, bandi, cronologie, decreti, delibere, determinazioni, istanze, piani, regolamenti, relazioni, verbali: tutti i documenti che abbiamo potuto raccogliere per renderli disponibili a tutti i cittadini, ai comitati che intendono intervenire con competenza e a chiunque voglia affrontare in modo consapevole la situazione attuale. Si ringrazia chi ha raccolto e fornito questa documentazione, e s’invita chi avesse altri documenti utili a renderli disponibili a tutti perché siano strumento di conoscenza comune. Inviare i documenti via email a meetupbraccianom5s@gmail.com
Il dottor Mauro Mocci dell’ISDE, in un’intervista rilasciata a febbraio 2013 al TG3Lazio davanti all’ingresso della discarica di Cupinoro, (link video) ha dichiarato che questa discarica andrebbe chiusa e bonificata. Chiediamoci perché da febbraio 2013 nessun Sindaco dei Comuni limitrofi si sia preoccupato, nella veste di massima autorità sanitaria, di approfondire le motivazioni di questa dichiarazione. Perché non vengono poste le basi per invertire la rotta e tutelare il sito da ulteriori rischi inquinanti?
Il Commissario Sottile dichiara che il conferimento dei rifiuti dei comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano è legato a una situazione di emergenza. Emergenza significa evento straordinario e intervento straordinario di breve durata. Quanti anni sono che si parla di emergenza rifiuti?   
2012 Corruption Perception - Trasparency.org
Il Paese ha raggiunto uno dei più preoccupanti primati della corruzione (Link Trasparency – Corruption Perception Index 2012), dell’evasione fiscale, dell’inquinamento da rifiuti e quant’altro, dell’ignavia e dell’incapacità di numerosissimi Amministratori e il signor Sottile viene a raccontarci che è un’emergenza.
Solo leggendo le carte si può capire che valore abbiano le parole di chi rassicura i cittadini.
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La direttiva Europea del 1999 sulle discariche
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Su Cupinoro non risultano disponibili recenti e aggiornate analisi di impatto ambientale e sanitario oltre a quella ENEA del 2010.
Informazioni (risalenti a rilevazioni degli anni 2008, 2009, 2010) relative alla discarica Cupinoro Bracciano sono disponibili sul sito Eraslazio. http://www.eraslazio.it/impianti/cupinoro-bracciano Eraslazio è un programma di epidemiologia ambientale della Regione Lazio coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio e da ARPA Lazio.
Sullo STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE ESPOSTA si legge tra l’altro: “Obiettivo dello studio è valutare l’associazione tra la residenza nei pressi delle nove discariche per lo smaltimento dei rifiuti urbani presenti nel Lazio e mortalità e morbosità per causa. La coorte è composta da  242,409 residenti entro 5 Km dalle discariche, dei quali 5,187 (2%) abitavano entro 1 Km dal perimetro di una discarica e 21,475 entro 1-2 Km. Il 47.1% dei residenti entro 1 km era di basso livello socio-economico mentre tale percentuale era più bassa (24%) nel gruppo di riferimento (3-5 Km). I confronti di mortalità interni alla coorte per valutare l’effetto distanza e concentrazione di H2S non hanno mostrato variazioni di rilievo se si fa eccezione di soli indizi emersi per il tumore del colon retto e dell’apparato urinario negli uomini e il tumore della vescica nelle donne. Effetti più marcati sono stati riscontrati per i ricoveri con, per gli uomini, livelli di ospedalizzazione più elevati per malattie del sistema circolatorio, malattie del sistema respiratorio e tumore della vescica. Per le donne si sono osservati livelli ospedalizzazione più elevati per tumore del pancreas, malattie del sistema circolatorio, malattie polmonari cronico ostruttive e malattie dell’apparato urinario. 
Lo studio di coloro che risiedono nei 5 Km dagli impianti di discarica del Lazio ha evidenziato un quadro di mortalità e morbosità relativamente sovrapponibile a quello regionale. Dalla analisi interna alla coorte, tuttavia, sono emerse diverse associazioni con la distanza o la concentrazione stimata di H2S non sempre univoche e consistenti. Tra queste, l’aumento della morbosità per malattie respiratorie è coerente con le indicazioni della letteratura scientifica e può avere un nesso di causalità con le esposizioni ambientali.”
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Articoli che è bene leggere e rileggere per “rinfrescare la memoria”
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Il documento del bando di gara che mette all’asta la vendita di spazi di conferimento per 20.000 tonnellate. NB: l’asta è andata deserta.
Il documento di piano industriale della Bracciano Ambiente per il 2013-2017 dove si pianifica lo sviluppo di impiantistica di trattamento, compostaggio anaerobico e di un lotto di discarica per volumetria complessiva di 450.000 metri cubi (quattrocentocinquantamila!!! cioè venti volte più grande della volumetria oggetto del bando di conferimento attuale!)
La planimetria della discarica
Il progetto di coltivazione topinambur
Alcuni resoconti di “memoria storica”
Il Decreto Ministeriale del “Commissario per il superamento della situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani della provincia di Roma”
Delibere del Consiglio Comunale di Bracciano
Determinazioni della Regione Lazio – dipartimento programmazione economica e sociale e verbali allegati
Istanza della Bracciano Ambiente per la valutazione di impatto ambientale
Lettere della Bracciano Ambiente al Sindaco e ai Consiglieri del Comune di Bracciano
Documenti della Bracciano Ambiente
Documenti su Cupinoro prodotti dal Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, in cui tra l’altro si denunciala mancanza di chiarezza e di certezze sui tempi di chiusura di Cupinoro, in modo da cessare l’illegalità dello sversamento del tal quale, e sulla disponibilità di risorse economiche per il capping e la gestione post-mortem, e sull’utilizzo del nuovo invaso da 450.000 mc.

mercoledì 20 novembre 2013

Cupinoro: il Sindaco di Bracciano tranquillizza: “nessun progetto segreto” ?

Cupinoro: il Sindaco di Bracciano tranquillizza: “nessun progetto segreto” ?
“I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione” e " Cittadini di Bracciano in Movimento" esprimono perplessità.

scritto da Luca Pagni

A Bracciano non si placano le polemiche sulla discarica di Cupinoro di cui si è discusso anche ieri nel Consiglio Comunale, nonostante non fosse previsto nell’Ordine del Giorno.
I consiglieri di opposizione hanno presentato un’interrogazione del 16/11/2013 indirizzata al Sindaco del Comune di Bracciano Giuliano Sala ed al suo Assessore all’Ambiente Paola Lucci, denunciando di essere venuti a conoscenza dell’esistenza di uno studio di fattibilità commissionato dalla società Bracciano Ambiente S.p.a al geometra Luca  Vergaro di Terni nel gennaio 2012 avente per oggetto: DISCARICA DI CUPINORO – AMPLIAMENTO DISCARICA SU EX CAVA VAIRA E AREA DENOMINATA “ AMPLIAMENTO NORD” – VOLUMETRIE POTENZIALMENTE REALIZZABILI – DATI DIMENSIONALI e con i dati dimensionali che ci consegnano una volumetria disponibile abbancabile di 4.802.000 mc.

Il Sindaco Giuliano Sala ha smentito ufficialmente la minoranza su questo presunto progetto chiedendo, insieme con l’Avv. Marcello Marchesi da poco nominato Amministratore Unico della Bracciano Ambiente,  che venga prodotto il progetto, mostrandone il committente, chi lo ha firmato come professionista e  quando lo stesso sarebbe stato  protocollato.
Quanto è previsto nell’impianto di smaltimento di Cupinoro – ribadisce il sindaco di Bracciano – è scritto nel piano approvato dal Consiglio comunale e che prevede il rinnovo dell’autorizzazione integrale ambientale rilasciata in data 28 maggio 2007 relativo all’impiantistica e la richiesta di ampliamento della discarica per 450mila metri cubi nella quale sarà possibile conferire esclusivamente rifiuto trattato.  Ogni altra ipotesi – sottolinea il sindaco –  non corrisponde al vero e “riteniamo che in questo modo si voglia alimentare la tensione in merito alla gestione dell’impianto sul quale non esistono progetti segreti ma unicamente gli interventi già scritti e deliberati in atti pubblici. Ad oggi a Cupinoro continuano a conferire i 25 Comuni già autorizzati. Non sono state ancora inoltre conferite  le 20mila tonnellate di rifiuto trattato oggetto dell’atto di requisizione del commissario Sottile. Ci tengo a rassicurare i cittadini in merito alle tutele ambientali. Le recenti analisi, consultabili sul sito della Bracciano Ambiente, attestano la conformità ai parametri di legge dei prelievi effettuati nei sette pozzi sentinella dell’impianto. Sul sito vengono inoltre regolarmente effettuati i controlli di routine dell’Arpa Lazio.”

Le ultime analisi a cui si riferisce il Sindaco Giuliano Sala sono state effettuate da ALPHA ECOLOGIA S.R.L. laboratorio ACCREDIA n. 0515iscritto nell’elenco regionale dei laboratori ai fini dell’Autocontrollo n. 029, presentano effettivamente dati rassicuranti sullo stato di salute di Cupinoro al momento del campionamento del 26/09/2013 analizzato il 10/10/2013 con questa valutazione finale “GIUDIZIO: l’acqua in esame, limitatamente ai parametri verificati, soddisfa i valori di parametro della Tabella 2 Allegato 5 Parte IV del D.Lgs 192/06 e s.m.i. e dell’autorizzazione A.I.A. A3918 del 05/11/2008 ”.
Arpa Lazio sezione di Roma, con nota n. 80654 del 21/10/2010, assunta a protocollo della
Regione al n. 3993 del 22/10/2010, relativamente a quanto previsto dall’art. 29-decies comma 3 del D.Lgs. 152/06, ha evidenziato che l’A.I.A. della Bracciano Ambiente rilasciata con Decreto Commissariale n. 46/07, successivamente modificata con Determinazioni A3918/08 e B1671/09, non consente di effettuare efficacemente il monitoraggio ed il controllo degli impianti e delle emissioni nell’ambiente, evidenziando una serie di criticità presenti nel Decreto stesso.
La Regione Lazio, Area Rifiuti, con nota n. 15406 del 25/01/2011, ha convocato ai sensi della Legge 241/90 e s.m.i. la prima Conferenza di Servizi per il giorno 10/02/2011, per la
valutazione congiunta dell’istanze di modifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con D.C. 46/07 e s.m.i. (istanza resa con nota 364 del 29/04/2010 e successive integrazioni).

Molti cittadini non si sentono però del tutto rassicurati visto che in altre analisi dell’ ARPA LAZIO figuravano alti e preoccupanti valori di metalli non naturali  ed inquinamento delle  falde acquifere. I cittadini si domandano come si possa essere giunti ad una situazione così buona e salutare se gli impianti di trattamento del percolato, FORSU e TMB si è detto più volte che non funzionino a dovere. Nei giorni scorsi è intervenuta anche l’Associazione Nazionale “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” che ha inviato a tutti i Sindaci del comprensorio ed agli organi di stampa, un comunicato in cui ha denunciato la grave situazione dei vecchi invasi della discarica di Cupinoro dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, e anche il malcelato tentativo delle Amministrazioni di trasformare il sito in una nuova Malagrotta. Nella stessa nota l’Associazione ha riportato una serie di dati apparentemente incontestabili circa i danni all’ambiente, alla salute e all’economia causati dalla situazione esistente e da quella che si prospetta.
Associazioni e Comitati, in opposizione alla sorta di silenzio-assenso della politica locale, hanno il sentore che la discarica di Bracciano dovrà sottostare ad un destino ineludibile e cioè diventare per alcuni anni il nuovo sito di smaltimento dei rifiuti della Capitale, invece di divenire un problema politico da affrontare a livello nazionale ed europeo.

La stessa ipotesi di trasformare il sito di Cupinoro in una collocazione industriale per le previste lavorazioni di legge dei rifiuti prima di essere conferiti in discarica, oltre a risultare non conveniente dal punto di vista occupazionale rispetto ai 21 licenziamenti effettuati dalla Bracciano Ambiente (si parla di poco più di tre o quattro dipendenti riassorbiti), sembra fare ancora una volta scempio delle reali esigenze di sviluppo economico e sociale della comunità. Non è sicuramente trattando con i rifiuti che i cittadini potranno veder risolto un solo loro problema di tipo economico o ambientale.

L’Associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” insieme con i Cittadini di Bracciano in Movimento,
richiedono un intervento chiarificatore della Corte dei Conti sulla gestione fin qui operata dalla società Bracciano Ambiente, con eventuale valutazione dei danni subiti dal Comune di Bracciano,
sugli esuberi e sul licenziamento dei 21 dipendenti della società Bracciano Ambiente, in particolare valutando se il taglio sia dovuto a pregresse assunzioni che sottendevano a logiche diverse da quelle di una sana gestione aziendale. E non finisce qua, perché viene richiesto a gran voce un intervento di un organo di Polizia Tributaria e Finanziaria che vagli la regolarità delle operazioni di vendita o cessioni di quote della Bracciano Ambiente ad altri gruppi economici o società.
Cittadini e comitati auspicano una gestione trasparente dell’intera vicenda, con una piena condivisione delle scelte relative al conferimento di rifiuti nel sito di Cupinoro, le cui conseguenze non riguardano solo questa o quella maggioranza, questo o quel partito, ma ricadranno negli anni sui cittadini del territorio e non solo.
Il Sindaco del Comune di Bracciano Giuliano Sala replica che “Come amministrazione comunale stiamo cercando di porre in essere tutti quegli strumenti previsti dalla legge affinché la Bracciano Ambiente nel pieno rispetto delle normative ambientali nazionali ed europee, possa portare avanti la mission per la quale è stata costituita nel 2004 anche a salvaguardia dei sessanta posti di lavoro attuali. E’ importante al riguardo che – conclude Sala - anche gli amministratori di 25 Comuni che oggi utilizzano l’impianto facciano la loro parte”.
L’Osservatore Laziale continuerà a monitorare la situazione e segnala la morte di due pesci rossi inseriti nel vascone all’ingresso della Discarica di Cupinoro, che forse non poi così linda e pinta come viene descritta dalle ultime analisi di laboratorio che potrebbero e forse dovrebbero a questo punto essere oggetto di approfondimento da parte di una Conferenza di Servizi che potrebbe decidere di dare avvio al procedimento di riesame ai sensi dell’art. 29-octies del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. da parte dell’ARPA LAZIO, con un’auspicabile supervisione da parte dei N.O.E., in modo da dare rassicurazioni anche ad agricoltori locali che producono prodotti BIO o caseari che non vorrebbero fossero inquinati, per la salute di tutti.

Discarica di Bracciano Cupinoro vista frontale interna

lunedì 18 novembre 2013

M5S su Cupinoro: Uno studio paternità ancora sconosciuta dimostrerebbe una capienza potenziale di 4.802.000

cupinoro-cicillini-m5sIl M5S di Bracciano scrive al Sindaco Sala ed ai sindaci del territorio sollevando il dubbio sulla presenza di uno studio che dimostrerebbe che Cupinoro potrebbe avere ancora una capienza potenziale per ricevere i rifiuti da Roma per diversi anni. Di seguito la lettera.
Egregio Signor Sindaco di Bracciano Giuliano Sala
e, per conoscenza:
Ai Sindaci dei comuni di: Anguillara Sabazia, Cerveteri, Manziana, Trevignano Romano, Ladispoli, Santa Marinella, Rignano, Campagnano, Canale Monterano, Capena, Castelnuovo, Fiano Romano, Formello, Magliano R., Mazzano, Morlupo, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Fiumicino e Roma.
Alle Associazioni e ai Comitati del territorio
Nei giorni scorsi l’Associazione Nazionale “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” ha inviato agli organi di stampa un comunicato in cui ha denunciata la grave situazione dei vecchi invasi della discarica di Cupinoro dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, e anche il malcelato tentativo delle Amministrazioni di trasformare il sito in una nuova Malagrotta. Nella stessa nota l’Associazione ha riportata una serie di dati incontestabili circa i danni all’ambiente, alla salute e all’economia causati dalla situazione esistente e da quella che si prospetta.
Il 16/11/2013 apprendiamo, da un documento sottoscritto dai rappresentanti dell’opposizione in seno al Consiglio Comunale di Bracciano, che è stato elaborato uno studio tecnico sulla potenziale capienza complessiva ulteriore per il sito di Cupinoro che ammonterebbe a 4.802.000 metri cubi.
Lo studio, che pare non abbia ancora trovata paternità al momento, sembra confermare l’ipotesi avanzata da Associazioni e Comitati, in opposizione alla sorta di silenzio-assenso della politica locale: la discarica di Bracciano dovrà sottostare a un destino ineludibile e cioè diventare per alcuni anni il nuovo sito di smaltimento dei rifiuti della Capitale.
La stessa ipotesi di trasformare il sito di Cupinoro in una collocazione industriale per le previste lavorazioni di legge dei rifiuti prima di essere conferiti in discarica, oltre a risultare non conveniente dal punto di vista occupazionale rispetto ai ventuno licenziamenti effettuati dalla Bracciano Ambiente (si parla di poco più di tre o quattro dipendenti riassorbiti), fa ancora una volta scempio delle reali esigenze di sviluppo economico e sociale della nostra comunità. Non è sicuramente trattando con i rifiuti che i nostri concittadini potranno veder risolto un solo loro problema di tipo ambientale o economico.
Per tutti questi motivi, nel fare nostre le proposte avanzate dalle Associazioni e dai Comitati impegnati sul tema, prima su tutte quella di battersi perché il problema rifiuti della Capitale sia gestito come un problema di tutto il Paese e non sia scaricato solo nell’area del Lago di Bracciano, rilanciamo le seguenti iniziative proposte dall’Associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”:
  1. richiesta di intervento chiarificatore della Corte dei Conti sulla gestione fin qui operata dalla società Bracciano Ambiente, con eventuale valutazione dei danni subiti dal Comune di Bracciano;
  2. richiesta di chiarezza sugli esuberi e il licenziamento dei ventuno dipendenti della società Bracciano Ambiente, in particolare valutando se il taglio sia dovuto a pregresse assunzioni che sottendevano a logiche diverse da quelle di una sana gestione aziendale;
  3. richiesta di intervento di un organo di Polizia Tributaria e finanziaria che vagli la regolarità delle operazioni di vendita o cessioni di quote della Bracciano Ambiente ad altri gruppi economici o società;
  4. richiesta di gestione trasparente dell’intera vicenda, e di condivisione delle scelte relative al conferimento di rifiuti nel sito di Cupinoro; le cui conseguenze non riguardano solo questa o quella maggioranza, questo o quel partito, ma ricadranno negli anni sui cittadini.
Bracciano M5S

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