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giovedì 30 aprile 2015

gli Attivisti di Bracciano, scoprono il legame tra Tiddei e Sala

<<<<Cupinoro Bracciano Civitavecchia Regione PD>>>>>>>>

          il 26/04/2015 gli Attivisti di Bracciano, scoprono il legame tra Tiddei e Sala

Che carriera che ha fatto Flaminia Tosini, con De Sio era di forza Italia, poi è diventata di Petrelli IDV, poi alla Asl del Pd, alla Provincia di AN e mò: l’ing. Flaminia Tosini PD, nel 2008 ex Dirigente del Settore Ambiente ed Energia della Provincia di Viterbo , ex Assessore ai diritti del territorio, alla tutela ambientale e al patrimonio artistico e monumentale del "Fù" Comune di Civitavecchia nominata da Pietro Tidei, oggi 2015 presso la Regione Lazio . Anche dopo: "l’inchiesta giornalistica di Report su Rai 3, che ha sollevato il caso dei nuovi dirigenti regionali, mettendo in evidenza da un lato la loro collocazione politica, dall'altro l’aumento rispetto alla gestione Polverini di queste figure apicali, passate da 30 a 63, la polemica si sposta in ogni caso a Viterbo, dove si nota la carrellata di incarichi esterni che Zingaretti ha deciso di assegnare, metodi e retribuzioni di consulenti e funzionari "amici" alla Regione Lazio." Nel Ciclo Integrato dei Rifiuti con l'Autorizzazione Integrata dalla Regione Lazio per Cupinoro rilasciata alla Bracciano Ambiente, disposto dall'Ing. Flaminia Tosini "Alunna del Tidei" e l'Arc.Manuela Manetti nel 28/10/2014 https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fwww.regione.lazio.it%2Fbinary%2Frl_main%2Ftbl_documenti%2FRIF_DD_G15123_28_10_2014.pdf Nella diffida del 21-01-2015 al Comune di Bracciano e alla Regione Lazio, compare di nuovo l’ing. Flaminia Tosini "Alunna del Tidei" https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fwww.comunicati.net%2Fallegati%2F156015%2FBA_verbale_2-12-14_diffida_comune.pdf "La Regina dei Rifiuti" Emoticon smile Ma! Non c’è rumore più assordante del silenzio di chi vorresti sentire, nel continuo presunto legame tra i tirapiedi di Tidei e Sala.
E il dopo Quintavalle ? ...............



Rispondiamo all'Amministrazione Comunale di Bracciano con brevi righe:



Rispondiamo all'Amministrazione Comunale  con brevi righe:
Arrivare a sollecitare l'Amministrazione attraverso anche gli organi televisivi, serve solamente a svegliare gli animi, viste le mancate o contraddittorie risposte fatte dalla stessa, nei confronti delle tante sollecitazioni dei cittadini.
Il rispetto del nostro ambiente deve partire dai cittadini, ma l'organo comunale  deve dare il buon esempio, con più partecipazione e controlli sul territorio ma, non dovrà mai vantarsi per le attività di volontariato  cittadino, che essa non rappresenta e non potrà mai rappresentare per sua natura.
Il territorio braccianese sta iniziando a vivere con la cura e la pulizia grazie all’impegno profuso dai volontari , ma non grazie ai servizi mancati  dal Comune,servizi  ridotti ad una sterile attuazione di norme e regole che hanno visto lievitare le imposte con un troppo poco mutare della situazione in termini di decoro e pulizia.
Invogliamo il cittadino, in un periodo, come quello attuale,nel quale c’è una diffusa preoccupazione per l’aumento della pressione fiscale, consapevoli che l’aumento di alcune tasse dipende dai nostri comportamenti poco responsabili nei confronti dell’ambiente. Ridurre il conferimento dei rifiuti conviene non solo da un punto di vista ambientale, ma consente di contenere i costi a carico della collettività. La” tariffa a quantità! permetterà di migliorare la raccolta e di invogliare il cittadino a differenziare il più possibile, elogiandolo non per ultimo,
per gestione dei rifiuti, e per volontariato ambientale.

Cittadini di Bracciano in Movimento

giovedì 16 aprile 2015

La discarica dei soldi pubblici

Uno dei soggetti coinvolti nel business, stavolta è un’intera Amministrazione Comunale che, in una delle più grandi riserve acquifere della Provincia di Roma, gestisce l’affare dei rifiuti.


Al viandante che percorre la via Settevene-Palo, tra Bracciano e Cerveteri, balza  all’occhio una nuova “strana” collina, che male si integra col resto del paesaggio per la sua forma innaturale, e per il fatto di essere mal ricoperta da lunghi, laceri, teli di plastica bianca.
Questa collina è la discarica di Cupinoro, una delle tante “piccole” (parliamo comunque di circa 1.800.000 metri cubi di rifiuti) discariche che sono sparse in giro per il territorio italiano.
La discarica nasce nel lontano 1991 ed il 22 Aprile prossimo, con l’udienza per l’istanza di fallimento della municipalizzata Bracciano Ambiente S.p.A., che attualmente gestisce la discarica stessa, potrebbe vedere definitivamente chiusa la sua attività.
Ma a quale prezzo? A quale costo sia monetario che in termini di impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini?
Questa storia, alla quale potrebbe esser messa la parola fine, come tante altre vicende legate all’Amministrazione della cosa Pubblica, proprio nelle aule dei tribunali, è molto più articolata e complessa di un “semplice” fallimento di una società municipalizzata.
E’ una storia di mala gestione e “distrazioni” di soldi pubblici e di favoreggiamento di interessi privati il tutto a carico ed a spese della cittadinanza.
Forse il cammino per risalire lungo questa collina sarà un po’ lungo, ma alla fine del viaggio, un panorama estremamente interessante si aprirà di fronte agli occhi degli “scalatori”.
Un panorama tutto italiano che, dall’alto di una collina di spazzatura, fa vedere un’altra collina, quella formata dai circa 24 Milioni di Euro di soldi dei cittadini buttati nella “discarica dei soldi pubblici”.
Ma incominciamo la nostra scalata: dal 1991 al 2004, la discarica fu gestita da aziende private, che iniziarono ad avvelenare il territorio.
Nel 2004 il Sindaco Enzo Negri (FI), pressato dai cittadini, costituì  la Bracciano Ambiente S.p.A.. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale dell’epoca era quello di esercitare un maggiore controllo sulla situazione dei rifiuti, assumendo la gestione diretta del sito di Cupinoro.
Tale situazione è rimasta invariata anche dopo il passaggio all’Amministrazione del Sindaco Giuliano Sala (PD) nel 2007, che è a tutt’oggi proprietaria del 100%, delle azioni della B.A. S.p.A..
Per molti anni, seppur fra polemiche e contestazioni della popolazione, la discarica ha accolto i rifiuti di 25 Comuni conferitori fino a quando, insieme al suo gestore Pubblico, ha iniziato ad attrarre l’interesse anche delle autorità Contabili (Corte dei Conti) e delle Procure.
Il primo episodio risale al  21 maggio 2013 quando, durante il Consiglio Comunale, gli attivisti  del M5S di Bracciano contestarono le date di pubblicazione del Piano Pluriennale della “Bracciano Ambiente”. Il programma, infatti, era stato pubblicato sul sito della Municipalizzata dal 16 maggio 2013, anche se il documento riportava una data di protocollo successiva di tre mesi:  Agosto 2013. Il tutto senza essere stato oggetto di discussione e delibera Consiliare. Per questo motivo, il 22 maggio, gli attivisti sporsero la prima denuncia contro la partecipata e l’Amministrazione comunale.
Il 2 Ottobre il M5S presentò la prima interrogazione regionale a firma Porrello, Blasi e Pernarella alla quale seguì, il 12 ottobre, un’altra interrogazione parlamentare (sempre su impulso degli attivisti di Bracciano) a prima firma Vignaroli. L’interrogazione era rivolta al Ministero dell’Ambiente e al Mi.B.A.C. e quest’ultimo, il 26 novembre, espresse parere negativo riguardo l’ampliamento della discarica di Cupinoro, annullando contemporaneamente la licenza edilizia rilasciata dal Comune di Bracciano, poiché emessa in violazione del del Codice dei Beni Culturali e Ambientali.
Il 18 ottobre, sempre gli attivisti di Bracciano,  presentarono un’altra interrogazione al Parlamento Europeo, a firma del Vice Presidente On. Roberta Angelilli, per contrastare il provvedimento deciso dal Commissario Straordinario Goffredo Sottile, che aveva comunque disposto il conferimento  di ulteriori rifiuti urbani provenienti anche da altri Comuni e dalla Città del Vaticano.
Il 5 febbraio 2014 seguì un’altra denuncia degli attivisti pentastellati di Bracciano sulla discarica dei soldi pubblici cosicché, il 12 febbraio, la G.di F. di Civita Castellana rilevò il primo danno erariale per 4.700.000,00 Euro, riconducibili alla gestione della discarica.
Visto il risultato ottenuto con la loro denuncia i cittadini andarono oltre, ed il 13 Febbraio 2014 le loro perplessità approdarono all’attenzione del Senato della Repubblica, attraverso  un’interrogazione (a firma della Senatrice Paola Taverna), nella quale si chiedeva sia la verifica dell’avvenuto accantonamento delle risorse economiche per la gestione della fase post-mortem della discarica (parliamo di ben 14 Milioni di Euro!), sia una verifica sui bilanci della S.p.A.municipalizzata.
Ad Aprile, con una lettera indirizzata alla Regione Lazio, l’amministratore unico della B.A. S.p.A., Avv. Marcello Marchesi, chiese un risarcimento per quanto speso per la messa in sicurezza dei vecchi invasi, che non sarebbe stata di competenza della della Bracciano Ambiente in quanto gestiti precedentemente dai soggetti privati (che nel frattempo erano stati dichiarati falliti).
Il Risarcimento venne disposto dalla Giunta Regionale dell’On. Nicola Zingaretti (PD) in tempi record: il 9 giugno infatti arrivò nelle casse comunali lo stanziamento di 10,4 Milioni di Euro in risposta alla richiesta di risarcimento di Marchesi. Poco più di un mese per ottenere ben 10 milioni di Euro dalle casse Regionali, già sotto pressione e perennemente a corto di risorse.
Ma il 9 luglio i Consiglieri Regionali del Cinque Stelle presentarono un’ulteriore interrogazione alla Regione Lazio sul fondo post-mortem.
A seguito delle indagini, il 17 luglio, la Procura di Civitavecchia accertò l’esistenza di 2 dei 14 Milioni del fondo post mortem, contestando la scomparsa di ben  12 MILIONI di Euro. Fondi distratti dall’accantonamento  espressamente previsto dalla legge per la bonifica delle discariche.
Nei giorni successivi il Procuratore Gianfranco Amendola e il PM Lorenzo Del Giudice diedero incarico alla G. di F. di Civita Castellana di perquisire case e uffici degli indagati e le varie sedi della Bracciano Ambiente S.p.A. Per questo motivo furono iscritti nel registro degli indagati alcune persone, tra cui membri della Municipalizzata Bracciano Ambiente, che avrebbero distratto quei fondi vincolati, utilizzandoli per altri scopi.
Il 18 luglio il Consigliere Regionale del M5S Devid Porrello, annunciò sugli organi di stampa l’avvenuta apertura delle indagini in risposta proprio all’interrogazione presentata il 9 luglio.
Nonostante tutto ciò, il 9 Agosto il Consiglio dei Ministri rinnovò l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla B.A., come se nulla fosse accaduto.
Il 27 settembre 2014 la Procura della Repubblica di Civitavecchia chiuse le indagini condotte dai Carabinieri del N.O.E., iscrivendo nel registro degli indagati l’Amministratore della B.A. per attività di gestione illecita dei rifiuti, ed il 31 ottobre la G. di F. sequestrò documenti attinenti alla gestione contabile della B.A. su ordine della Procura di Civitavecchia.
Siamo ormai ai giorni nostri, e la vetta della nostra collina è quasi conquistata.
Il 18 febbraio 2015 anche i Comitati cittadini entrano con forza nella vicenda, depositando una petizione presso  il Parlamento Europeo il quale chiese, di nuovo, chiarimenti alla Regione Lazio sulla questione Cupinoro e sul piano rifiuti.
Il 26 febbraio l’On. Alessandro Di Battista interrogò il Parlamento, di nuovo su istanza dei Comitati di Bracciano, per sapere se ci fosse l’intenzione di adottare provvedimenti per prevenire possibili disastri ambientali e sanitari, inserendo il sito tra quelli da bonificare, vista la situazione di sostanziale compromissione che ormai si riscontra nell'area territoriale.
Il 18 Marzo 2015 il Comune di Bracciano torna alla ribalta quando ordina alla Bracciano Ambiente (deliberando con il voto di soli sei componenti su sedici della Giunta), di provvedere allo smaltimento del velenoso liquido percolato accumulatosi nelle vasche di raccolta ormai quasi sature, anche se fino al giorno prima la stessa Amministrazione del Sindaco Sala (PD), tranquillizzava la cittadinanza sostenendo con fermezza che non ci fosse alcun pericolo.
In tutta urgenza vengono stanziati (altri) 45.000 euro + IVA per la Bracciano Ambiente, vincolandoli all’attività di svuotamento delle vasche.
Parliamo sempre di pubblici denari che, come al solito, graveranno sulle tasche dei 19.000 abitanti di Bracciano.
Caro scalatore della collina, è stato faticoso, ma siamo quasi alla fine del viaggio, ed il panorama inizia ad essere più chiaro.
Il 4 aprile la Procura di Civitavecchia ha chiesto il fallimento della Bracciano Ambiente e la G.di F. di Civita Castellana ha rilevato debiti per 10 Milioni di Euro verso l’Erario. Se non fossero soldi pubblici, soldi di tutti noi, sarebbe quasi ironico. Si tratta proprio di quei 10 Milioni con i quali la Regione ha “risarcito” la B.A. a Giugno 2014.
A questo si vanno ad aggiungere i 2.4000.000 Euro di profondo rosso con cui è stato chiuso il bilancio del 2014 della Bracciano Ambiente S.p.A..
Ed è’ facile immaginare come queste somme, che vanno a gravare sulle casse di un Comune di appena 19.000 abitanti, che gestisce un bilancio di 10-11 Milioni di Euro all’anno, potrebbero portare al dissesto tutto il Comune di Bracciano.
Ed in questo splendido panorama s’inseriscono meravigliosamente figure come quella del signor Massimo Caramante, remunerato oggi con ben  21.947,19 Euro, in qualità di Presidente del Collegio Sindacale della Municipalizzata Regionale Lazio Ambiente S.p.A., che si sospetta punti ad acquistare in sede fallimentare la B.A. S.p.A. Il signor Caramante iniziò nel 2004 con la giunta comunale del Sindaco Negri (PDL) presso la Bracciano Ambiente (peraltro mai menzionata nel suo curriculum vitae) e continuò poi con la giunta Sala (PD), quando fu soprannominato Dottore.
Il "Dottore", nel frattempo, ha imparato bene il mestiere di "liquidatore" delle società Holding, siano esse Municipalizzate, Pubbliche, Private, Farmacie ecc... Dal 2014, insieme al suo amico e compagno di lavoro, il signor Cristiano Sforzini (anch'esso “tirocinante” nella Bracciano Ambiente), sono stati impegnati nel Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Formello e Trevignano.
Ad oggi sono diventati entrambi degli esperti nel settore “liquidazione”. Chissà se il 22 Aprile saranno anche chiamati in Tribunale per il fallimento della Bracciano Ambiente?
Ebbene, ora la scalata è finita, siamo sulla vetta della collina, ed il panorama è ormai chiaro. E’ un panorama desolante, tutto italiano, fatto di sprechi e di soldi pubblici gettati via, popolato di figure dai contorni indefiniti ed indefinibili.
Ma forse di questo panorama la cosa che colpisce di più è il silenzio.
Ma non c’è rumore più assordante del silenzio di chi vorreste sentire.

domenica 12 aprile 2015

Ospedale, i Cittadini Bracciano in Movimento in riposta al Sindaco Sala: "Il PD non smentisce mai la sua scuola politica"

Ospedale, i Cittadini Bracciano in Movimento in riposta al Sindaco Sala: "Il PD non smentisce mai la sua scuola politica"



Sono quelli che nelle amministrazioni locali creano dei buchi di bilancio vertiginosi, non ammettendo poi mai le loro responsabilità, mantenendo sempre un atteggiamento di potere e "schifando" proposte fatte da altre forze politiche per il bene comune.A Bracciano, con l'Amministrazione dell'ingannatore seriale Giuliano Sala PD, abbiamo l'ennesima conferma di tutto ciò. Il PD locale, al timone dell'amministrazione, vuole prendersi i meriti (con proclami sui vari giornali e social network) del salvataggio dell’Ospedale Padre Pio, fatto dalla Regione Lazio. 
Noi del ‪#‎M5S‬ avevamo proposto, e presentato, alla Regione Lazio una mozione (Vd.: http://atticrl.regione.lazio.it/allegati/mozioni/TESTI_PROPOSTI/266.pdf) in cui veniva proposto un articolato e preciso piano di rilancio e di tagli agli sprechi, sulla quale abbiamo ottenuto un primo parziale consenso.
L'attuale giunta comunale ha deciso di seguire un’altra strada, depositando un ricorso al TAR nel quale si appella al Decreto 80/2010 (a nostro avviso  ormai superato, in quanto sostituito dal “Decreto Balduzzi” che, al punto 9.2.2, ridefinisce le “zone disagiate”) con un costo per la comunità dicirca 25.000,00 Euro. In buona sostanza, il Comune di Bracciano si è guardato bene dall'accettare proposte che venissero dal M5S del territorio, procedendo sulla via del ricorso pur sapendo che già da qualche mese la Regione Lazio aveva ormai deciso di mantenere presso l’ospedale P. Pio sia il Pronto Soccorso che il connesso servizio di radiologia in turnazione H24. Queste, più altre disposizioni, ancora oggi in corso di (lenta) realizzazione, di fatto “salvavano” il 50% dell’ operatività della struttura ospedaliera. Cari amministratori locali, noi non vogliamo prenderci meriti altrui ma ci farebbe piacere che, quando le lotte combattute per il nostro territorio si evolvono in fatti concreti e positivi ed in benefici per tutta la comunità, "qualcuno" le menzionasse, insieme al nome di chi le ha ottenute. Facciamo un minimo di “storia”: a causa del blocco del turn over del personale e di un atteggiamento rinunciatario dei Sindaci del comprensorio, la programmazione strategica della Regione Lazio finì per prevedere per l’Ospedale di Bracciano 20 posti letto di Medicina e 10 di Breve Osservazione, firmandone in tal modo la condanna al “declassamento”.
Questi amministratori non hanno mai preteso che l'Ospedale Padre Pio fosse messo in condizione di lavorare a pieno regime e in più, nonostante le ulteriori richieste della spending review regionale, il Comune di Bracciano "Capofila del Distretto ASL RMF3", continua a mantenere vive rendite parassitarie, con grande spreco di denari pubblici. Ci riferiamo in  particolare al pagamento degli affitti degli immobili locati per le sedidegli uffici ASL sparsi nel territorio di Bracciano. Perché non cercare di concentrarli nella struttura Ospedaliera Padre Pio che è sfruttata solo al  40%, con molti padiglioni e uffici chiusi? Gli attuali affitti costano allapopolazione circa 600.000,00 € l’anno, e quasi altrettanti ne vengono spesi per utenze ed imposte. Tali spese di locazione sono sostenute, a nostro avviso, a soli fini elettorali, con l’unico scopo di mantenere e rafforzare compromessi  politici, convenienze e favoritismi.Quel che ci indigna di più come cittadini, e quindi come contribuenti, e' il fatto che si continuano a raccontare bugie, bugie che durano ormai da
ben 20 anni, ricordando che Nicola Zingaretti, PD, è attualmente il Presidente della Regione Lazio, quello stesso PD del Sindaco Giuliano Sala... che con una mano ti dà e con l'altra ti toglie quanto ti ha dato... più gli interessi.
Per debellare il mal costume che vige nelle alte sfere e dimostrare che davvero vogliono dare una vera assistenza tramite la Sanità di Bracciano, la riduzione ed eliminazione degli affitti passivi sarebbe stato il primo passo da fare, dinanzi all'attuale sofferenza nella quale è spinta la cittadinanza tutta dall'austerity che ha colpito l’intera nazione. Per quanto sopra, possiamo affermare con sicurezza che le vere inefficienze del Distretto F3 (che comprende i comuni di Anguillara Sabazia, Sindaco Francesco Pizzorno, Bracciano, Canale Monterano, Sindaco Angelo Stefani, Manziana, Sindaco Bruno Bruni e Trevignano Romano, Sindaco Massimo Luciani….. NON F2 come ha scritto il Sindaco Sala), sono gli sprechi del Comune Capofila nelle locazioni per i servizi territoriali che, ripetiamo
senza tema di smentita, vengono mantenute solo per fini di clientelismo del più bieco stampo. 
Ci rendiamo conto che non è facile fare il sindaco, tra rilievi della Corte dei Conti, richiesta di fallimento della Bracciano Ambiente, indagini penali a 360°, in questa atmosfera fangosa piena di compromessi a tutti i livelli: ma come può il Sindaco Sala rivolgere un ringraziamento ad Alessio D'Amato, un ex consigliere del PD assunto da Nicola Zingaretti come responsabile della cabina di regia (a 115 mila euro l'anno), IMPUTATO PER  TRUFFA AI DANNI DELLA REGIONE, coinvolto nelle intercettazioni della Procura di Roma sulla gara d’appalto per l’aggiudicazione dei servizi Recup (un piatto forte da ben 60 milioni di euro), nonché indagato per aver distratto i Fondi della Regione Lazio destinati all'Amazzonia con i quali avrebbe finanziato l'attività politica dell'associazione Rossoverde e del gruppo consiliare Ambiente Lavoro? E’ proprio vero quando si cade nel fango è impossibile rialzarsi ma al contrario ci si rotola, rotola, rotola sempre di più. Guardate i documenti e vi accorgerete qual è il loro punto di vista, per la dignità Pubblica.
#SalaDimettiti
‪Cittadini di Bracciano in Movimento

martedì 7 aprile 2015

Risposta alle dichiarazioni rilasciate pubblicamente da Matteo Orfini, lesive dell'onore del Movimento 5 Stelle.


Rimettere in discussione tutte le scelte prese anche negli ultimi mesi in merito ai rifiuti, ai rifugiati, ai rom ed all’urbanistica, sarà un dovere preciso del Sindaco Ignazio Marino, qualora riesca a rimanere saldo al suo posto, finché non sarà inghiottito dal vortice di ” Mafia Capitale”.
Il partito PD, di cui lo stesso Matteo Orfini, scelto da Matteo Renzi per “ripulire Roma", è uno degli esponenti più in vista, pur ricoprendo cariche istituzionali solo dal 2013; non quindi un elemento estraneo, ma un uomo perfettamente integrato nel sistema di quei rapporti di forza e di quelle correnti. Lo stesso partito che chiudeva gli occhi di fronte alle irregolarità nelle primarie come a Tor BellaMonica o al boom dei tesseramenti, dove soprattutto isolava, invece di sostenere, quegli esponenti politici, che avevano avuto il coraggio di denunciare alla magistratura, l’uso spropositato del protocollo accelerato di somma urgenza, durante la giunta Alemanno.
A cominciare con il potentissimo consigliere comunale Mirko Coratti, indagato per corruzione aggravata e finanziamento illecito, che dal 2006 fino al Novembre 2014, ha ricoperto la carica di presidente dell’Aula Capitolina, (dove anche con Alemanno era il Vicepresidente) e il 5 dicembre 2014 ha rassegnato le dimissioni da Presidente dell'Assemblea Capitolina, con la conseguente decadenza di tutto l'Ufficio di Presidenza ; di conseguenza è stata eletta Presidente l'On. Valeria Baglio.
Proseguiamo con Eugenio Patanè, indagato per turbativa d’asta e finanziamento illecito, la cui funzione (si deduce dalle carte) sarebbe stata soprattutto quella di intrattenere buoni rapporti con l’Ama , alla quale la Cpl Concordia pare abbia elargito finanziamenti per €10.000 , essendo il Patanè cresciuto , politicamente alla scuola di Mario Di Carlo, l’ex assessore regionale, ora deceduto, da sempre ritenuto vicinissimo al Re dei rifiuti Manlio Cerroni. Insieme a loro, nel grande libro di Mafia Capitale c’è anche il Presidente del Municipio di Ostia, Andrea Tassone; che viene citato in una conversazione fra Buzzi e la sua compagna, ma non indagato, il quale per sgomberare il campo da ogni illazione, nei giorni scorsi ha “sospeso tutte le procedure negoziali in corso, alla luce dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma e revocato gli appalti alla Cooperativa sociale 29 giugno”". Alla fine è stato fatto dimettere" dal proprio partito, il PD, per incapacità' nel contrastare il fenomeno mafioso.
Matteo Renzi, ora dichiara "Solidarietà alla giornalista di Repubblica sotto scorta"; aprendo la Direzione Pd rivolge un abbraccio a chi sta portando avanti una battaglia per la legalità. Il Presidente del Consiglio, dopo aver ringraziato il partito PD di Roma e Ostia, Orfini ed Esposito, esprime solidarietà anche a giornalisti e giornaliste, tra cui cita Federica Angeli di Repubblica che a suo dire"vive da qualche settimana sotto scorta per aver scritto una serie di articoli su questa storia" (mafia di Ostia). Ormai in molti vedono, la Federica Angeli, dopo l'abbraccio di I.Marino e M. Renzi, candidata nel PD come presidente nel X Municipio. Nel novero dei finanziamenti elargiti dalla Cpl Concordia, finita nell'inchiesta che ha travolto l’amministrazione comunale di Ischia, figura infatti il premier Matteo Renzi, che nel novembre 2014 ha organizzato due cene di finanziamento, una il 6 a Milano e l’altra il 7 a Roma.
Iniziamo a raccontare le cose come sono veramente.
Iniziamo a scrivere che il M5S è l'unica forza onesta e pulita nella Regione Lazio. La giustizia dà ragione al M5S e prima o poi, vinceremo facendo una bella pulizia come cittadini liberi e non come Partito. Per i magistrati ormai non si deve più parlare di infiltrazione ma di interazione-occupazione. Una presenza capillare che riguarda ogni Regione e Provincia, fino al singolo municipio. Se quindi noi non dessimo ascolto a tutti, saremmo tacciati? Nino di Matteo, Salvatore Borsellino, Agende Rosse, i Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione, Libera di Don Ciotti, ecc... non la pensano così, anzi non si lamentano, ma collaborano, e molti di loro sono anche diventati attivisti. In effetti è sorprendente che la forza politica più ignorata e massacrata dai media, i quali ne parlano solo per segnalarne gli errori e le divisioni, sia ancora lì, oltre il 20%, mentre gli altri (sempre in tv a pavoneggiarsi e a farsi elogiare) calano o franano. “Molti hanno sottovalutato il suo peso, derubricandolo a movimento di pura anti- politica. Spesso lo hanno dato persino per spacciato. E invece il M5S ha dimostrato di essere anche molto altro ma soprattutto ha dimostrato di essere una forza coerente sui propri principi, che ha delle proposte proprie e altre personalità oltre a Grillo,assurgendo a vera Anti-Corruzione Nazionale. “Tutto questo sta pagando”
nel mentre molti Politici, dicono e fanno, ormai cose allucinanti, e tutto come sempre filtrato dalle segreterie dei Partiti. Soldi delle cooperative anche alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, per finire, all'indimenticabile Sindaco di Roma Ignazio Marino. La Cpl Concordia, proprio come la C. 29 Giugno, ha iniziato a pagare le campagne elettorali PD sin da quando una parte del partito si chiamava ancora DS.
Soldi delle cooperative anche a ..................

                                                                     La Cpl Concordia 


Cooperativa 29 Giugno

venerdì 3 aprile 2015

This is the end... Bracciano Ambiente

Ci giungono dei documenti che dichiarano: La Richiesta dal Pubblico Ministero per La Dichiarazione di Fallimento Articolo 7 R.D. 16 Marzo 1942 N. 267 sulla Municipalizzata Bracciano Ambiente, del Comune di Bracciano.

Dove il Tribunale di Civitavecchia; ritenuto uno stato di insolvenza, come evidenziato dagli accertamenti dalla Guardia di Finanza e riassunti nella annotazione citata che evidenzia in particolare debiti di importo notevole, per oltre 10 milioni € verso l'Erario ( derivante dal mancato riversamento alla Regione Lazio delle somme incassate quale delegato alla riscossione della c.d. eco tassa ) 
evidenziato che nel corso del 2014 ha prodotto un risultato negativo di almeno pari a 2.459.862,98 €


I Cittadini di Bracciano in Movimento, intervennero così già il 11/06//2014  http://goo.gl/jyqdRx .


In merito alle dichiarazione del sindaco di Bracciano Giuliano Sala sull'intervento della Regione Lazio circa un finanziamento di 10 milioni di euro alla Bracciano Ambiente S.P.A. per la gestione del post-mortem della discarica di Cupinoro e la possibile realizzazione di un impianto industriale per il trattamento dei rifiuti per la biostabilizzazione al fine di tutelare i livelli occupazionali.





Il 9 luglio abbiamo depositato un’interrogazione con cui chiedevamo a Zingaretti e Civita di conoscere la situazione dei fondi post mortem per la discarica di Cupinoro.


 "      il Sindaco di Bracciano, Giuliano Sala ha affermato che nella seduta di Giunta Regionale del 30 maggio 2014 sia stato approvato un provvedimento con il quale la Regione Lazio ha disposto di concorrere alle spese, per un totale di dieci milioni di euro, già sostenute dalla Bracciano Ambiente S.p.A., società partecipata al 100% dal Comune di Bracciano alla quale è affidata la gestione esclusiva della discarica di Cupinoro, per il «recupero delle aree degradate» (il post mortem già citato) fino al 30 giugno 2014;

     considerato che nessuna risposta è venuta dalla Sede Municipale ai quesiti posti nel merito dai Consiglieri comunali di opposizione al Sindaco;
     considerata la gravità di tali comportamenti e le responsabilità conseguenti ad una eventuale distrazione delle somme prefinalizzate alla messa in sicurezza della discarica di Cupinoro Bracciano;

s’interroga la  Regione Lazio:

     per sapere se siano state accantonate ed eventualmente a quanto ammontino le risorse finanziarie nel conto economico finanziario dei bilanci del decennio tra il 2003 e il 2013 della Bracciano Ambiente S.p.A. e del Comune di Bracciano, necessarie per adempiere agli obblighi di bonifica post mortem del sito di discarica;
     per sapere se gli oneri relativi a tali affidamenti troveranno copertura dalle somme previste in tariffa ed appositamente accantonati per fare fronte agl’interventi afferenti la fase post mortem degli impianti ed in ogni caso ripartiti a carico dei Comuni Conferenti;
     per sapere se le somme dovute siano state versate ad finem dai Comuni conferitori di bacino e dallo stesso Comune di appartenenza dell’Azienda municipalizzata in quanto esso stesso conferitore;
     per sapere se le medesime somme siano state accantonate in appositi capitoli del Bilancio e quali essi siano, come Legge prevede;
     per conoscere le eventuali distrazioni o diverse destinazioni che le somme medesime abbiano potuto subire in violazione di quanto disposto dalla normativa;
     per conoscere e partecipare alle decisioni aziendali dell’Amministrazione Comunale di Bracciano, titolare della suddetta Bracciano Ambiente S.p.A., sui prossimi passi in merito alla carica di Presidente e Ammistratore Delegato nell’avvocato Marcello Marchesi, nell’eventualità di poter ottemperare a una formale richiesta dei Commissari Straordinari;
     per conoscere quali saranno le azioni che si intenderanno perseguire per risolvere la crisi gestionale maturata negli anni di presidenza e direzione dell’avvocato Marchesi e della Giunta Comunale presente e passata;

Si sollecitano, infine, tutti gli Enti interessati, a trasmettere alla Corte dei Conti gli atti relativi, corredati delle varie interrogazioni e notifiche che nel tempo sono state presentate, di rendere nota la situazione alla Prefetture di Roma e Civitavecchia, affinché possano iniziare un percorso investigativo e conoscitivo nella tutela della legalità delle azioni compiute da parte dell’Amministrazione Comunale di Bracciano, e verso la tutela dei cittadini residenti impiegati nell’Azienda municipalizzata."

Quanto pubblicato dagli organi d’informazione sul fascicolo aperto in Procura offre il solito quadro di malversazione che caratterizza tutto ciò che ha a che fare con la gestione dei rifiuti del Lazio. Quanto emerge dall’indagine dovrebbe portare l’amministrazione regionale a una seria riflessione, per esempio pochi giorni fa è stato erogato un contributo di 11 milioni di euro per risarcire la Bracciano Ambiente della gestione dei vecchi invasi, visti gli sviluppi forse la Regione dovrebbe costituirsi parte civile e recuperare i soldi.
Interrogazioni a risposta scritta - Dettaglio
N 571
Data 09/07/2014
Oggetto FONDI DEDICATI AL “POST MORTEM” DELLA DISCARICA DI CUPINORO – BRACCIANO (ROMA)
Interrogante/i Devid Porrello Consigliere Regione Movimento 5 Stelle Lazio http://goo.gl/riucY0

Nel 05/Novembre/2013 abbiamo depositato con numero di Prot. 0032165 presso il Comune di Bracciano una PROPOSTA IMPEGNATIVA DIMINUZIONE RIFIUTI: Creazione di un Consorzio Pubblico in cui inserire fino ad un massimo di 35 comuni conferitori nello studio ambientale, tecnico ed economico nei tavoli di lavoro con Comitati, Associazioni, Amministrazioni e Cittadini attivi.
Punti base da cui partire:
1. Adottare la strategia delle 4 R: Riduco, Riuso, Riciclo, Recupero ad esempio come il sistema Vedelago.
2. Trasparenza e legalità sul trattamento dei rifiuti.
3. I rifiuti come un’opportunità di cambiamento e lavoro.
4. Lazio Regione pulita: avvio e incremento graduale della raccolta differenziata spinta porta a porta, pesa effettiva del rifiuto prodotto e pagamento in riferimento, premiazione dei comuni virtuosi con l’inserimento di iniziative come Arcipelago Scec e diminuzione della Tares.
5. Abolizione di qualsiasi forma di combustione Rifiuti.
6. Compostaggio naturale e aerobico della FORSU, abolizione di ogni tipo di centrale BioGas. Questo progetto avrebbe salvato la Bracciano Ambiente, e avrebbe pareggiato il Bilacio della Municipalizzata e del Comune . I VANTAGGI PER I CITTADINI
Il risparmio prodotto dalla nuova politica gestionale del materiale da rifiuto porta quindi non solo nuova capacità occupazionale da parte dei singoli comuni conferitori ma anche una reale riduzione sull’imposta che, sulla parte variabile, ha già visto una riduzione del 20% nelle regioni italiane in cui si adotta il sistema Vedelago. Si aggiunge, altresì, un servizio di qualità che parte dal ritiro con il porta a porta, la filiera e finisce con l’immissione di nuovo prodotto ottenuto dal riciclo del materiale da rifiuto. L’eliminazione definitiva dei cassonetti comporta inoltre un maggior decoro urbano e l’eliminazione di tante piccole discariche abusive accanto ai cassonetti. Registriamo anche un elemento di utilità sociale della costruzione di un rapporto proficuo, positivo e spesso educativo degli operatori con la cittadinanza, con la quale si costruisce spesso, soprattutto per le fasce più anziane della popolazione, un rapporto quotidiano che rappresenta anche una sicurezza ed un punto di riferimento. Il nostro Progetto fu presentato anche in Europa, ottenendo piena fiducia e il finanziamento fiduciario, sulla realizzazione complessiva ( Rimanendo come Azienda Pubblica) . Qui il progetto per esteso 
http://goo.gl/b1qZhZ


 This is the end...




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