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sabato 28 aprile 2018

Bracciano, il ministero boccia il Piano di Riequilibrio

Era il 10 settembre 2016, quando avevamo avvisato la cittadinanza, di un probabile default finanziario del Comune di Bracciano e nello stesso tempo il 12 settembre 2016, ci eravamo fatti sentire in aula, chiedendo all'attuale maggioranza, di rivedere il piano e di non approvare quello presentato, perché sarebbe stato bocciato. "Una volta che il Consiglio comunale prese la decisione di richiedere l’attivazione del piano di riequilibrio, si aprirono i termini dei 90 giorni previsti dalla normativa per l’approvazione formale dello stesso - che scadevano alla fine del mese di settembre - visto che il parere dei revisori dei conti vincolante, era negativo."
Va evidenziato, inoltre, che la responsabilità maggiore, non è ascrivibile solo a chi ha votato favorevolmente, ma va ascritta soprattutto a chi notevolmente ha contribuito a lasciarci il debito, proveniente dalla precedente amministrazione. L'attuale giunta doveva condividere questo importante e delicato percorso con tutte le forze politiche, trovando soluzioni che procedevano verso il bene dell'Ente e della collettività
Il quadro complessivo della situazione finanziaria del Comune di Bracciano rende difficilmente realizzabile il percorso di risanamento che costituiva l’obiettivo primario del riequilibrio finanziario che doveva assicurare un pareggio economico dove si dovevano prevedere ragionevoli rapporti tra le diverse componenti della spesa in modo che una o più di esse non ne comprimano altre, rendendo impossibile la copertura finanziaria dei servizi indispensabili.

Più di una volta è stato detto che il Piano andava riformulato e/o rimodulato ma, in quasi 2 anni dall'approvazione, non è mai stato fatto. Non sono state valutate e adeguatamente sfruttate le "finestre di opportunità" aperte dalle leggi finanziarie in questo lasso di tempo, inoltre la differenza tra i residui e il prospetto della previsione di cassa 2018 evidenzia saldi negativi per oltre 2 milioni di Euro.

Oggi il piano è stato giudicato dal Ministero dell’Interno non conforme alle disposizioni normative di riferimento, incerto nella quantificazione dei debiti e inadeguato nella garanzia delle coperture agli stessi. Andare avanti fino alla pronuncia della Corte dei Conti dopo l’inequivocabile parere da parte del Ministero vuol dire continuare a perder tempo sulle spalle dei cittadini, per cercare di aggrapparsi ad ogni ultimo disperato tentativo.


martedì 12 dicembre 2017

Bollette ACEA ATO 2 pazze a Bracciano

siamo pronti a dare battaglia,  nel frattempo invitiamo tutti i cittadini nel continuare a #Firmare la #Petizione per fermare le bollette di #Acea cliccando sulla scritta:

Contro le Bollette Pazze di ACEA a Bracciano




Noi consiglieri comunali di minoranza nel frattempo abbiamo depositato un Esposto:

Al Prefetto di Roma
Alla Procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio
Alla Corte dei Conti
Alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
e.p.c: Spett.le:   Ufficio D’Ambito Acea Ato 2
Spett.le: Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico

OGGETTO: Esposto inerente il servizio idrico integrato gestito da Acea ATO2 presso il Comune di Bracciano.

I sottoscritti Consiglieri Comunali di minoranza della Città di Bracciano:
Il sottoscritto Consigliere comunale, Marco TELLAROLI nato a Roma il 18/06/1978 e residente in Bracciano in via degli Aceri, 22 (documento di identità del Comune di Bracciano, n° AX 3965096),
Il sottoscritto Consigliere comunale, Alessandro PERSIANO, nato a Roma il 17/04/1970 e residente in Bracciano, Via del lago, 9 (documento di identità del Comune di Bracciano, n° AS 0449961),

Espongono quanto segue:

Premesso che

  • Il Servizio Idrico del Comune di Bracciano, in attuazione della Legge 5/01/1994 (legge Galli) il 18 luglio 2016 è passato sotto la gestione di ATO 2 S.p.A. (GRUPPO ACEA S.p.A.).
  • Negli ultimi giorni i Cittadini di Bracciano hanno ricevuto fatture idriche "impossibili", a causa di acconti forfettari, letture inesistenti di contatori, importi non dovuti, periodicità delle fatture non rispettate e soprattutto unità di misura suddivisa in scaglioni non rispettate.
  • Con riferimento al Servizio Idrico gestito da Acea ATO 2 presso il Comune di Bracciano, gli scriventi, lamentano la mancanza di informazioni in merito alle nuove tariffe e alle nuove modalità di calcolo, che hanno portato ad un considerevole aumento del costo relativo al servizio stesso ed a ritardi nell’emissione della fattura.

Visto che

Per le utenze con e senza contatori, per quanto riguarda la fatturazione:

- nel pagamento in bolletta - settore ACQUEDOTTO - ci devono essere tariffe Acea ATO 2 S.p.A. 2016 a valere dal 01/01/2016 per il periodo dal 18/07/2016 al 31/12/2016 approvati con prescrizioni dal AEEGSI (Deliberazione 17 novembre 2016 674/2016/R/IDR) e tariffe Acea ATO 2 S.p.A. 2017 a valere dal 01/01/2017 al 22/09/2017 del AEEGSI n. 674/2016 del 17/11/2016.
Cosa che NON È AVVENUTA nelle bollette recapitate ai Cittadini del Comune di Bracciano, nelle quali si trovano unità di misura in Metri Cubi (Mc) “casuali”, in cui la suddivisione in scaglioni da 92 Mc prevista per il passaggio da uno scaglione all’altro, con tariffario via via maggiorato, non viene rispettata;

- nonostante quanto previsto dagli Artt. da 35 AL 44 Delibera AEEGSI 655/2015 e Delibera AEEGSI 218/2016 (periodicità di lettura del contatore), che stabiliscono che la Periodicità della fatturazione la decide il gestore nel rispetto dei termini fissati dall’Autorità garante:
- utenze con consumi medi annui fino a 100 mc: almeno 2 bollette all’anno con cadenza semestrale;
- utenze con consumi medi annui da 101 a 1000 mc: almeno 3 bollette all’anno con cadenza quadrimestrale;
- utenze con consumi medi annui da 1001 a 3000 mc: almeno 4 bollette all’anno con cadenza trimestrale;
- utenze con consumi medi annui oltre 3000 mc: almeno 6 bollette all’anno con cadenza bimestrale.
Nelle bollette ricevute dai Cittadini di Bracciano, si riscontrano numerose violazioni rispetto a quanto stabilito dalle norme, in quanto:

  1. dal 18/07/2016 al 31/12/2016 sono cinque mesi e venti giorni circa mentre dal 01/01/2017 al 22/09/2017 sono nove mesi e venti giorni circa
  2. le fatture devono essere emesse entro 45 giorni solari a partire dall’ultimo giorno del periodo di riferimento della fattura (es: fattura per il periodo 1/6/2016-31/8/2016, emissione entro il 15/10/2016) come previsto dall’Art. da 35 AL 44 Delibera AEEGSI 655/2015 e Delibera AEEGSI 218/2016.

Considerato che

  • In nome dell’art. 2 della Costituzione Italiana che tutela i diritti dell’uomo: l’acqua è un diritto che deve essere assicurato a tutti i cittadini.
  • In nome della tutela dei consumatori, per pratiche commerciali scorrette sono previste sanzioni per condotte contrarie al codice del consumo ai sensi del cosiddetto Codice del Consumo (D.lgs. n. 206/2005)
Gli scriventi, come sopra identificati,

CHIEDONO:
- che sia verificata la rispondenza della fatturazione alle norme vigenti e la congruità degli importi richiesti ai Cittadini;
- che sia stabilita una procedura di intervento;
- che vengano effettuate nuove fatturazioni corrispondenti a consumi effettivi.







mercoledì 29 novembre 2017

Bracciano, il M5S incontra i cittadini


Riceviamo e pubblichiamo – Per la prima volta i nostri territori del Lago, non rimarranno inascoltati.
Il 1 Dicembre, presso la sala Misericordia, via Umberto I, Bracciano alle ore 21:00
#INCONTRIAMOCI a #BRACCIANO :
Un evento del M5S, con la partecipazione dell’Onorevole Marta Grande, i Consiglieri regionali Davide Barillari e Devid Porrello insieme ai Consiglieri comunali e attivisti.
Un’occasione per confrontarsi sulle vostre proposte per il territorio e discuterle affinché vengano inserite nei programmi elettorali regionali e nazionali.
Vi aspettiamo.

mercoledì 5 luglio 2017

Chiusura del deposito mezzi di raccolta rifiuti urbani di Via Archimazzasette 2, Bracciano


I residenti di Bracciano Nuova e i Genitori delle Suole limitrofe, vivono soffocati dai miasmi che provengono dal deposito mezzi "Discarica" di raccolta rifiuti urbani di Via Archimazzasette, 2 a causa dei depositi residui e traslochi di rifiuti da un mezzo ad un altro. Ogni giorno, la puzza di immondizia in decomposizione arriva alle case dei residenti in Via dei Lecci, alla Scuola materna (dell'infanzia) in Via dei Lecci, alla Scuola statale - Istituto Professionale in Via dei Lecci e al Comando Artiglieria in Via Braccianese Claudia - obbligando a chiudere porte e finestre, rendendo di fatto inutilizzabili giardini, balconi e verande.
Visto che,
Bracciano a breve non sarà più gestita dalla propria azienda partecipata, non possiamo permetterci che anche il privato che subentrerà nel nuovo appalto che gestirà la raccolta dei rifiuti, continui ad approfittarsi della salute dei Cittadini e dei nostri Figli, perseguendo i probabili reati di cui all'art 674 cp (Fonte: Cassazione penale , sez. III, sentenza 17.01.2008 n° 2475) Getto pericoloso di cose concernenti l'incolumità pubblica e l'art 659 comma 2, il quale dispone sulle conseguenze del disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone posto in essere da chi lavora. 
Oltre che miasmi insopportabili, sappiamo per certo che i danni alla salute dei nostri Figli e nostra, saranno, a lungo andare, irrimediabili
Chiediamo al Sindaco Tondinelli, e a chi di competenza, di monitorare e far chiudere questa vergogna.


 Firma la Petizione
Questa petizione sarà consegnata a:
  • Comune di Bracciano, Sistema Sanitario Regionale ASL Roma 4,
    Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli, ASL Roma 4,
 Petizione 

venerdì 9 giugno 2017

IL “NODO DI GORDIO” DELL’AMMINISTRAZIONE BRACCIANESE

Il Sindaco, in una sua dichiarazione stampa, invita tutti i cittadini ad “accedere agli atti della delibera 115 presso gli Uffici comunali per leggere direttamente tutti gli atti”.
Noi consiglieri di minoranza del MoVimento 5 Stelle non ci facciamo né impressionare né incantare da queste dichiarazioni visto che, pur rappresentando ben 2.179 cittadini, molte volte siamo stati costretti a mettere in diffida i responsabili dei procedimenti per avere accesso ad alcuni atti, o per avere delle risposte, che per giunta non sempre vengono evase. Partendo dal più banale Capitolato Cilia, al Coifal, alle Misure Disciplinari, agli atti concernenti alcune Delibere di Giunta, sino ad arrivare allo status di una pratica di Condono di un Consigliere della Maggioranza.
Ma proviamo a ripercorrere le vicende braccianesi dall'inizio, attraverso gli atti in nostro possesso, partendo dalla Delibera 2/2017, a nostro avviso strettamente connessa alla Delibera 115/2017 visto che si parla di motivi di giustizia. In essa alcuni documenti non erano presenti nel fascicolo, così come mancavano alcuni documenti relativi a violazioni che si riscontrano nei fascicoli per i quali si chiedeva l’accesso, quale ad esempio la falsa protocollazione del PdC 80/2003 o la Variazione del progetto del pdl (piano di lottizzazione) convenzionato La Lobbra.
Quella Delibera, la DGC 2/2017, inizialmente ha attratto la nostra attenzione e destato preoccupazione per la situazione fosca che delineava: un intero  Comune messo sotto scacco da un cittadino. Poi, ci è sembrata un vero e proprio insulto per tutti i cittadini: nominare un avvocato per tutelare l’amministrazione, perché un cittadino fa accesso agli atti secondo quanto previsto dalla legge. Quella si che era una vergogna! Così come crediamo che lo sia, affermare in un atto ufficiale che le diffide, strumenti previsti dalla legge a tutela dei propri diritti, siano "intimidazioni"...
Anche dopo che siamo tutti venuti in possesso del fascicolo afferente la DGC n. 2/2017, i Consiglieri del PD e i Consiglieri della Maggioranza, si sono ben guardati dall'accettare il contraddittorio con il "cittadino", né in consiglio, né attraverso la partecipazione alla riunione informale pre-consigliare da noi richiesta. Tale richiesta aveva l’unico fine di dare una più chiara visione a tutti i neoeletti consiglieri ed aprire finalmente, dopo anni di carte bollate e denunce, una procedura di confronto che portasse ad una possibile soluzione concordata, che garantisse il perseguimento dell’interesse pubblico, obiettivo primario e fondamentale, orientando l’attività della Pubblica Amministrazione affinché trovasse una soluzione ai  problemi di viabilità degli abitanti della lottizzazione La Lobbra.
Ma in questa querelle che dura da anni, nella quale la parte sicuramente offesa sono i cittadini di Bracciano, molti sono purtroppo i personaggi coinvolti che finiscono per scontrarsi con situazioni di conflitto d’interessi e/o incompatibilità.
Una situazione divenuta ormai talmente ingarbugliata che, nonostante l’attuale Sindaco, il Dott. Tondinelli, avesse promesso già in campagna elettorale di “fare piazza pulita” e rimettere l’Amministrazione in carreggiata, sembra diventata inestricabile. Ma come mai?
Ripercorrendo questa annosa storia, almeno attraverso gli atti dei quali siamo venuti in possesso il 2 marzo 2017 con protocollo n. 7697, emerge, per esempio, che il procedimento penale rgnr 4327/15, vede tra gli indagati i dipendenti comunali Arch. Cecilia Sodano (che aveva richiesto il patrocinio legale al Comune), attuale Capo Area Lavori Pubblici (Decreto n.10 2017), ex componente dell’allora Commissione Locale per il Paesaggio, chiamata in causa per la delibera n. 12 del 29-11.2013 perché, pur ricadendo le zone interessate dai lavori nella sola zona 7 del PTP, pur avendo il CAVALIERI, quale progettista, attestato che i lavori ricadevano anche in zona 7 del PTP, attestavano falsamente che i suddetti lavori ricadevano solo nella zona n. 2 del PTP, difensore di fiducia Avv. Barbara Niola. Nello stesso procedimento, figura anche il dipendente comunale Ing. Luigi Di Matteo (giá condannato penalmente nella Sentenza del Tribunale Penale di Civitavecchia n. 318 del 13 febbraio 2017 ad un anno e sei mesi). In quest'ultimo caso l’attuale Sindaco, sin dalla campagna elettorale, prometteva ai cittadini di mandarlo a casa, proprio per le irregolarità connesse alle pratiche dell’Urbanistica. Eppure ancora sino a pochi giorni orsono, nonostante il dipendente fosse assegnato già dal 1° marzo 2017 nell’Area Manutenzione ed Ambiente, ha continuato a firmare atti concernenti l’Area Urbanistica e le  Autorizzazioni Paesaggistiche, come Esposto da noi al Segretario Generale e al Prefetto di Roma nel protocollo n. 17323 del 23-05-2017.
Sempre nell'avviso di fissazione dell’Udienza Preliminare del procedimento penale rgnr 4327/15, da noi acquisito con Prot. 18790 del 06.06.2017, troviamo: anche l’Arch. Francesco Rinaldi, all'epoca componente della Commissione Locale per il Paesaggio, che viene chiamato in causa perché, nella delibera n. 12 del 29-11.2013, pur ricadendo le zone interessate dai lavori nella sola zona 7 del PTP, pur avendo il CAVALIERI, quale progettista, attestato che i lavori ricadevano anche in zona 7 del PTP, attestavano falsamente che i suddetti lavori ricadevano solo nella zona n. 2 del PTP.
Il difensore di fiducia, in questo caso, è l'Avv. Andrea Mesiano, legale usato dalla ex Giunta in varie occasioni, a partire da quella in cui fu difensore di fiducia del dipendente Dott. Razzino, nella causa contro una dipendente, che ha fatto emergere la “falsificazione del sistema di registrazione protocollo”, sino al procedimento rgnr 3731/14 per associazione a delinquere, in qualità di difensore di fiducia di Fiori P. responsabile tecnico dell'Urbanistica e dei Lavori Pubblici dell’Ente Parco.
L’architetto è il fratello dell'attuale Vice Sindaco, Gianfranco Rinaldi, che ha presieduto la Giunta Comunale per l’approvazione della Delibera n. 2/2017. Durante la seduta del Consiglio comunale del 03 aprile 2017, chiesta dalla minoranza proprio perché fosse discussa questa Delibera, le motivazioni  ed i contenuti della stessa, il Sindaco Armando Tondinelli, difese le scelte fatte dal suo Vice.
Ma l’incompatibilità non arriva fino al terzo grado di parentela?
Infine, sempre dagli atti del fascicolo di indagini, nonché dell'avviso di fissazione dell’Udienza Preliminare del procedimento penale rgnr 4327/15 di mercoledì 07 giugno 2017, risulta che a difendere il progettista della lottizzazione, Architetto Massimo Cavalieri, sia l’attuale Consigliere Comunale di minoranza Avv. Claudio Gentili, che a suo tempo faceva parte, in qualità di consigliere, proprio della maggioranza all’epoca al Governo.
Il dipendente Ing. Luigi Di Matteo, quale ex responsabile dell*area urbanistica e ambiente del Comune di Bracciano, accusato di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale insieme ai proprietari da ritenersi illegittime in base alle norme tecniche di attuazione del PTPR, ha scelto come suo difensore di fiducia l’Avv. Marco Bigagli.
Questo avviso di fissazione dell'udienza fu notificato il 03 maggio 2017 agli imputati ed ai difensori, eppure nulla è stato detto alla cittadinanza, nemmeno negli “infuocati” comunicati stampa usciti nei giorni precedenti l’udienza… Ci domandiamo come mai.
Abbiamo visto botta e risposta, da una parte e dall'altra, eppure il modus operandi ci sembra assai similare.
Come se anche il PD di Bracciano avesse cancellato dalla memoria il procedimento rgnr 3731/14 per associazione a delinquere, come se tentasse di darsi una nuova veste.
Altra cosa che ci colpisce e ci fa riflettere è vedere che, nell'articolo “replica al Pd di Bracciano” e alla ex Giunta, affidandosi ad alcuni fatti del procedimento rgnr 3731/14 il Sindaco usa questa frase: “quei funzionari comunali che con loro sono stati solidali permettendo un uso distorto della azione amministrativa e che oggi, insieme a quei politici sono indagati e imputati innanzi all'Autorità Giudiziaria”... Viste queste affermazioni, ci domandiamo: allora lo conosce quel procedimento? Bene!
Eppure  nella nuova pianta organica, confermata poi nel Decreto Conferimenti incarichi di Responsabilità di Posizione n.10 del primo giugno, alcuni dirigenti e/o dipendenti che sono indagati e/o imputati, vengono dal Sindaco confermati in incarichi di responsabilità! Ma come è possibile? Tutto deve cambiare perché nulla cambi, o vengono solo utilizzati dalla Politica?
Nell'Udienza Preliminare del procedimento penale rgnr 4327/15, tenutasi mercoledì 07 giugno 2017 dalle ore 10:00, eravamo presenti anche noi, come uditori, poiché la causa investiva interessi dell’Ente. Mentre la Corte appura chi sia presente in aula, chiede se anche il Comune è presente come parte offesa,  (potrebbe infatti costituirsi parte civile), ma risulta assente.
Alle ore 10:30 circa, consultando la mail istituzionale, constatiamo
l’avvenuta trasmissione per posta elettronica, dalla Segreteria del Comune di Bracciano, di tutte le note, indirizzate a tutti i Consiglieri,spedite al protocollo il 01 giugno 2017 con protocollo n. 18505 e spedite dalla Procura all'Ente il 23-05-2017 con protocollo n.17229, che informavano dell’imminente Udienza Preliminare del procedimento rgnr 4327/15, udienza ormai già iniziata presso il Tribunale della Procura della Repubblica di Civitavecchia. Se non avessimo chiesto gli atti, saremmo probabilmente venuti a conoscenza dell’udienza solo dopo la sua conclusione.
Per quanto riguarda l’udienza, preso atto delle parti presenti e dei fascicoli di notizia di reato, il GUP ha disposto per l’applicazione di un provvedimento di riunificazione del procedimento rgnr 4327/15 con il procedimento rgnr 127/11, fissando l'udienza per il giorno 20 giugno 2017 prossimo venturo.

Anche in questa, come in qualunque altra vicenda giudiziaria, tutti sono innocenti fino all'ultimo grado di giudizio, eppure ci sembra innegabile che, nelle more della conclusione dei procedimenti, gli “attori” vengono inevitabilmente a trovarsi ingarbugliati, loro malgrado, nella tela delle incompatibilità e dei conflitti d’interesse. In vero e proprio “nodo di Gordio”, che pare non possa però semplicemente essere sciolto con un secco colpo di spada.

Vogliamo infine chiudere con una domanda, rivolta a tutti i lettori: ma se un simile “balletto” avesse avuto come protagonista una “Amministrazione a 5 Stelle”, cosa si sarebbe scatenato?
Ad maiora.


Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Bracciano

P.S. tutti i documenti e atti sono linkati


lunedì 1 maggio 2017

Cari concittadini braccianesi, chiedo un attimo di attenzione,

sperando che questo post sia compreso e letto bene, perché domani voteremo il programma triennale delle opere pubbliche e il bilancio di previsione. Ve lo chiedo qui perché l'amministrazione comunale di Bracciano ci ha tolto il diritto di divulgare la ripresa video del Consiglio Comunale, ancorché effettuata a nostre spese, con la scusa che è già presente una registrazione video effettuata dal Comune stesso; mancando di rispetto all'art. 6 del regolamento dell'Ente medesimo. L'amministrazione spera così di evitare i principî di trasparenza, di partecipazione diretta e d'informazione libera: ma noi, che siamo i consiglieri d'opposizione, al contrario per primi vogliamo osservare e difendere, nell'interesse della collettività.
Già in passato, con altri amministratori, abbiamo tutti assistito allo "spettacolo" dei lavori pubblici: strade, giardini, ponti e restauri degli edifici pubblici, con il plauso di tutti i Cittadini, che oggi si trovano a pagare per i prossimi dieci anni. Bene: questa Amministrazione ha aderito alla procedura di "pre-dissesto" per evitare il fallimento finanziario del Comune, presentando un piano di riequilibrio finanziario della durata di dieci anni alla magistratura contabile, per uno squilibrio finanziario di cinque milioni e mezzo.
Oggi, sappiamo di un "tesoretto" di tre milioni e oltre, proveniente da un mutuo che era stato acceso nel 2012, per la realizzazione di una nuova Scuola Elementare di venticinque aule in località “Il Pero” - e mai realizzata. L'Amministrazione, invece di devolvere questi soldi nella massa debitoria o trasformarli in interventi che garantiscano l’ottenimento di risparmi di gestione, come vorrebbe anche la legge, al contrario vuole evitare l'obbiettivo primario del risanamento, investendo il tesoretto nel rifacimento di strade (985.000 euro in tre anni), parcheggi (500.000 euro), il ponte pedonale di Via Cattaneo (120.000 euro), il rifacimento della facciata del palazzo comunale (468.000 euro) e così via.
Ora chiedo a voi concittadini: vale la pena di esporsi a un possibile rischio derivante dalle valutazioni della magistratura contabile, mandando il Comune in fallimento finanziario per cinque anni?
Si ?
No?

martedì 4 aprile 2017

Tutto deve cambiare perché nulla cambi


Ieri 3 aprile alle ore 18:30 si è svolto un consiglio comunale


La discussione al secondo punto dell'ordine del giorno, era sulla: “Delibera di Giunta Comunale n. 2/2017 e 35/2017”.
A quanto abbiamo avuto modo di constatare, le reali problematiche sulla base delle quali la Giunta comunale, con la presenza degli Assessori “Rinaldi, Osimo, Felluca e Alimenti“, dichiarò di “essere ostaggio da parte di un cittadino”, non sembrano certo riconducibili allo specifico cittadino, così come non potrebbero esserlo per chiunque altro richiedesse di avere conoscenza di atti e documenti per fini giudiziari.
Infatti, come stabilisce anche l'art. 24 della nostra Costituzione che, “riconosce a tutti, sia come soggetto singolo che soggetto collettivo, il diritto di rivolgersi a un giudice per avviare un processo giudiziario a difesa dei propri diritti e dei propri interessi legittimi; se, invece, si viene chiamati in giudizio, si ha diritto alla difesa in ogni momento dell’iter processuale.”
Tale diritto viene, a nostro avviso, sicuramente violato nel momento in cui alcuni Responsabili di Uffici e di diversi procedimenti Amministrativi, nonostante siano in conflitto di interessi, impediscono non solo l’accesso all’avente diritto, ma anche ad un Consigliere Comunale, rendendo difficoltoso l’esercizio pieno di un suo dovere istituzionale: il controllo sull’operato dell’azione amministrativa. Infatti, il 17 gennaio 2017 con protocollo n.1856, il consigliere di minoranza Marco Tellaroli, richiedeva un accesso agli atti inerente alla copia del Fascicolo completo della Delibera, Registro n. 2 data 05/01/2017, chiedendo in tal modo copia di tutti gli atti che avevano portato alla formulazione della suddetta . Dopo la presa consegna degli atti, ad una prima analisi sono emerse cause e sentenze riguardanti alcuni piani di lottizzazione. Molti atti, ancorché legati a contenziosi fra il Comune,  con nomi di alcuni dipendenti e tecnici, ed il cittadino Arturo Cimaglia, proprietario di alcune sentenze e cause, presentano a nostro avviso rilevanti aspetti di interesse pubblico.
Altri documenti, invece, non erano presenti nel fascicolo della DGC n. 2/2017, così come mancavano i documenti relativi a violazioni che si riscontrano nei fascicoli per i quali si chiedeva l’accesso, quali ad esempio la falsa protocollazione del PdC 80/2003 o la Variazione del progetto convenzionato La Lobbra.
Per quanto riguarda invece dipendenti e tecnici esterni usati in passato dall’Ente, siamo peraltro venuti a conoscenza del fatto che, alcuni soggetti, sono indagati per reati commessi contro il Comune o condannati dalla Corte dei Conti per danno erariale e che alcuni di essi, nonostante tutto, ancora prestano servizio presso gli uffici del Comune, senza esser mai stati raggiunti da provvedimenti disciplinari, ed  altri, invece, sono addirittura stati promossi…. Possibile che, nonostante la pianta organica del Comune di Bracciano abbia in forza oltre cento persone, l’Ente finisca per “premiare” o comunque “considerare” solo alcuni mentre altri, certamente onesti fino a prova contraria, rimangono emarginati?
Le nostre domande in aula consiliare, si basavano proprio su tutti questi dati oggettivi, ovvero:
·         Come mai non viene rispettato il diritto di accesso agli atti e di avere conoscenza di atti e documenti per fini giudiziari, come sancito anche dall’art. 24 della nostra Costituzione, nonché dalle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi?
·         Se i documenti sono in possesso di questa Amministrazione, si dovrebbero conoscere i fatti, quindi chiediamo a Voi, potete rappresentarceli compiutamente?
·         Se invece i documenti non sono effettivamente in possesso nemmeno di codesta Amministrazione, come può il Comune difendersi in sede Civile o Penale, come parte offesa, senza aver opportuna conoscenza e possesso degli atti? Costituendosi parte civile nei procedimenti, non si potrebbe incorrere in danno erariale, visto che non si ha opportunità di difesa?
·         Sono mai stati presi provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti “inadempienti”, o che abbiano commesso violazioni di legge?
Queste domande non hanno ottenuto risposta. Abbiamo assistito ad una scenetta, tra una parte della minoranza, e la maggioranza, e abbiamo assistito alla difesa della Giunta e del Vice Sindaco.
Dopo questo passaggio “difensivo”, abbiamo fatto notare un altro problema, inerente alla Delibera di Giunta Comunale n.7/2017 dove troviamo come oggetto: richiesta di patrocinio legale avanzata da un dipendente comunale- provvedimenti.
In questa delibera l’Ente, anche a tutela dei propri diritti ed interessi, ove si verifichi l’apertura di un procedimento di responsabilità civile o penale nei confronti di un suo dipendente per fatti o atti direttamente connessi all’espletamento del servizio e all’adempimento dei compiti d’ufficio, assumerà a proprio carico, a condizione che non sussista conflitto di interessi, ogni onere di difesa sin dall’apertura del procedimento, facendo assistere il dipendente da un legale di comune gradimento.
Proprio in questo caso vediamo trascritto che, “Si allontana il Vice Sindaco Arch. Gianfranco Rinaldi per incompatibilità sull’argomento.”
Anche qui, incuriosito dall’allontanamento del Vice Sindaco, il 2 marzo 2017 con protocollo n. 7697, il consigliere di minoranza Marco Tellaroli, richiedeva un accesso agli atti inerente alla copia del Fascicolo completo chiedendo, di nuovo,  tutti gli atti inerenti alla formulazione della suddetta Delibera. Dopo la presa in consegna degli atti, ad una prima analisi è emerso un procedimento, rgnr 4327/15, che vede tra gli indagati i dipendenti comunali Arch. Cecilia Sodano che richiede il patrocinio legale al Comune, il dipendente comunale Ing. Luigi Di Matteo, l’ex componente della Commissione Paesaggistica del 2013 Arch. Francesco Rinaldi e il progettista Arch. Massimo Cavalieri.
Mentre tentavamo di rappresentare anche questo problema, il Presidente del Consiglio ci richiamava all’ordine, chiedendoci di attenerci al punto all’ordine del giorno e togliendoci la parola. La cosa, a nostro avviso, è però legata del tutto all’attuale stato di “mancanza di serenità” dell’Ente, finendo per riflettersi, comunque, su aspetti rilevanti di interesse pubblico afferenti la sfera della garanzia della correttezza, trasparenza ed imparzialità dell'Azione Amministrativa.
Per farla breve, ci sono ancora una collezione di fascicoli giudiziari: Prato Giardino,  Montebello e La Lobbra. Ed ancora: dalla condanna a 1 anno e 8 mesi del Dottor Razzino - ai reati per la falsificazione del Protocollo Generale - gli articoli dei giornali come citato il 14 gennaio 2016 dall'associazione Salviamo Bracciano che recitava: vedono imputati Bianca Maria Alberi (Sviluppo Economico e Risorse Tributarie) rinviata a giudizio per aver reso false informazioni al P.M. insieme al dott. Giribono e alla dott.ssa Zito; sino ad arrivare alla condanna a 1 anno e 6 mesi dell’Ing. Luigi Di Matteo.
Sino ad arrivare alle problematiche, di una dipendente Comunale che dovrà essere reintegrata presso la P.A. del Comune di Bracciano.
La giustizia, in molti di questi casi, non ha ancora terminato il suo corso, e tutti sanno che nessuno è colpevole di nulla fino all’ultimo grado di giudizio.
Ma tutto questo, ci porta comunque a fare un raffronto su quella che risulta essere la condizione dei cittadini di Bracciano, prima e dopo il cambio di Governo del Paese.
Comprendiamo che la giustizia non ha ancora terminato il suo corso, ma nel frattempo, cosa è cambiato?
Ciò che avveniva con la precedente giunta avviene oggi con quella attuale. L’Amministrazione è, oggi come ieri, ancora “impantanata”, in molti casi lenta ed incapace di agire adeguatamente, “zavorrata” da situazione complesse che generano incompatibilità, conflitti e tensioni.
Ora la Giunta Comunale ha deliberato di volersi costituire parte civile nella prossima udienza innanzi al GIP, fissata per il giorno 18 aprile 2017, per il procedimento rgnr 127/11.
Ora una domanda sorge spontanea: i documenti saranno in possesso dell’Amministrazione?


Nel contempo, vorrei far presente che anche tra i lavoratori pubblici del Comune di Bracciano, la professionalità è alta molti di loro ce la stanno mettendo tutta per cercare di portare serenità garanzia della correttezza, trasparenza ed imparzialità. Quindi fare di tutta un'erba un fascio è sbagliato. Il nostro Comune si trova in queste condizioni, anche per colpa della politica, molti errori sono stati fatti per "il compiacimento dell'organo politico a cui è legato da un vincolo fiduciario". Quindi oltre ad essere onesti fino a prova contraria, la mia stima nel loro operato per il bene pubblico, rimane alta.
L'Onestà e la serenità, toneranno di moda.






mercoledì 22 marzo 2017

ABBASSAMENTO DEL LIVELLO DEL LAGO DI BRACCIANO

La dimostrazione dell'incapacità di chi ha "monitorato" il livello del lago tirando fuori tabelle che non avevano nessun legame con la realtà storica ma in base alle esigenze di titolari di pseudo stabilimenti o concessionari di battigie. Il livello del lago del 2015 era più che naturale, mentre anormale era stata la siccità precedente che ha fatto crescere la spiaggia da sfruttare. i provvedimenti adottati, specialmente l'abbattimento del livello sull'Arrone, sono stati la causa principale del calo attuale ed ora gli stessi responsabili si ergono a paladini.

Minnucci fa solo campagna elettorale
C'è forse nell'aria un eccesso di allarmismo?
14 anni fa la situazione si presentava più critica e ben diversa da quella attuale quando le condizioni climatiche e di captazione erano molto simili a quelle di oggi, eppure negli anni successivi tutto è tornato nella normalità.
Normalità, poi, cosa significa?

I livelli del Lago negli anni



Infatti nel 2015, fu stipulato un protocollo operativo, (che finora non esisteva) da tutti i Comuni che si affacciano sul bacino, del Lago di Bracciano e da altri enti interessati, per evitare che le acque si innalzano oltremisura, salvaguardando le stagioni estive. I Comuni inviarono una richiesta congiunta ad Ardis "Agenzia regionale per la difesa del suolo del Lazio" per far attuare dall’ente tutte le misure necessarie, identificando insieme ad una società specializzata, la misura più idonea ” in circa 162,50 metri s.l.m.,”. L’Ardis, quindi, incaricò ACEA di prelevare acqua, per far scendere il livello, contestualmente facendo realizzare alcuni interventi di bonifica dell’Arrone, per far contenere le acque di emissione dal lago. Per salvare la stagione estiva, quindi, furono proprio gli Enti interessati, a dire ad Acea che doveva utilizzare una notevole quantità di acqua, nell’ordine di quaranta milioni di metri cubi: Fonte: http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=14705


Il Lago di Bracciano, anche chiamato con il nome di “Lago Sabatino“, è un lago di origine vulcanica, l’ottavo in Italia per estensione con i suoi 57,5 km2 ed il sesto per profondità, con i suoi 164 metri.
L'acqua del nostro Lago riesce ad arrivare in alcune zone di Roma, compiendo un viaggio di circa 39 chilometri, per arrivare alle prime fontane vaticane e non di Roma. ed è proprio per questo motivo che, per conservare la sua purezza, è stato messo sotto tutela e le acque vengono costantemente monitorate permettendoci di godere di questo meraviglioso paesaggio.



Ovvio che un corretto controllo del flusso delle acque in uscita sia auspicabile, infatti la Sindaca Sabrina Anselmo ci fa sapere che, a seguito degli incontri avvenuti presso la Regione Lazio - Direzione Ambiente e Sistemi Naturali, alla presenza dei comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Trevignano Romano, Consorzio del Lago, Ente Parco, Città Metropolitana di Roma Capitale e Acea ATO2 si pubblica il piano degli interventi che Acea ATO2 sta attuando per far fronte all'abbassamento del livello del Lago di Bracciano.


 L'azione per la tutela del territorio e del lago di Bracciano continuerà a persistere per far ritornare il lago ai suoi livelli naturali. Siamo fortemente convinti che per contrastare queste emergenza deve essere subito avviato un intervento immediato di riduzione della captazione da parte di Acea, visto l'imminente stagione estiva che con le alte temperature e la conseguente evaporazione può creare ulteriori danni ambientali.

Mentre i nostri Portavoce in Regione Lazio, interrogano l'amministrazione Zingaretti "La Regione Lazio ha un deficit di pianificazione e programmazione in molti ambiti - ha spiegato - per la mancanza di volontà politica di fare chiarezza in settori molto redditizi per gli interessi privati. Purtroppo questa prassi colpisce anche la gestione della risorsa più preziosa, l’acqua, attualmente sprovvista della necessaria ridefinizione dei bacini d’ambito idrografico e, soprattutto, di un Piano Regolatore Generale degli Acquedotti aggiornato ai reali fabbisogni idrici, visto che l’ultimo aggiornamento è del 2003, basato su un censimento dei consumi idrici realizzato nel 1996, e da allora si è proceduto con delle stime con risultati gravi e sotto gli occhi di tutti, come è il caso del lago di Bracciano  il cui livello idrico si abbassa inesorabilmente ogni anno per cause legate al clima e, soprattutto, alla captazione delle acque da parte dell’Ato2 di Acea. Se non si hanno reali dati sui consumi idrici è impossibile calcolare la giusta quantità di acqua da prelevare dal bacino, per questo - ha concluso - abbiamo depositato un’interrogazione per sapere dall’assessore Buschini se la regione intende aggiornare il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti del Lazio,  promuovere un nuovo censimento dei prelievi e dei consumi idrici  e mettere in campo attività di controllo sui prelievi d’acqua da parte di Ato2".

 PDF Allegati 

Breve informazione del sistema idrico del Comune di Roma è gestito dal gruppo Acea, che su 18 metri cubi al secondo, circa 12 vengono forniti dalla sorgente del Peschiera-Capore, nel reatino “acqua di roccia calcare”. Il resto dall' Acqua Marcia della Valle dell'Aniene, dall' acquedotto Appio Alessandrino e da quello dell'Acqua Vergine. La fonte superficiale, viene servita del lago di Bracciano, solo come emergenza – come cita la "voce" della multiservizi Acea (Azienda Comunale Energia e Ambiente)


Siamo molto lontani, dal creare allarmismi non giustificati al momento, il nostro lago vive di queste fluttuazioni nell'arco del tempo. Il livello delle acque del lago, infatti, ci sono state nel tempo diverse interpretazioni, con misure che variarono dai 161,70 (livello idrografico riportato sulle carte geografiche), e 164 metri, valore inserito nelle mappe catastali, “valore solo teorico”, perché a quella quota l’acqua arriverebbe a bagnare sia la piazza del Molo di Anguillara, che diversi punti della circumlacuale.



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