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venerdì 6 dicembre 2013
LE PRIMARIE DEI 5 STELLE
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LE PRIMARIE DEI 5 STELLE
Ubicazione:
00062 Bracciano RM, Italia
mercoledì 4 dicembre 2013
Il porcellum bocciato, subito al voto
Il Porcellum è incostituzionale. Lo ha deciso la Corte Costituzionale in particolare su premio di maggioranza e esclusione del voto di preferenza. Ci sono voluti alcuni anni, la Corte ha i tempi di un gasteropode. La legge è del 2005 e fu subito contestata come incostituzionale dal blog. Era evidente che fosse incostituzionale. Quindi ora abbiamo un Parlamento eletto con una legge incostituzionale, un Governo votato da un Parlamento incostituzionale, un presidente della Repubblica votato ben due volte da due parlamenti incostituzionali. Parlamento, Governo e Napolitano sono rappresentanti illegittimi del popolo italiano e non hanno alcuna facoltà di mettere mano alle riforme e tanto meno a una nuova legge elettorale. Non hanno più alcuna autorità. Non sono rappresentanti di nulla. La sentenza della Consulta di fatto cancella il Porcellum che va considerato decaduto con il ritorno immediato al voto con la precedente legge elettorale Mattarellum. Il M5S è stato l’unico a votare per la decadenza del Porcellum in Parlamento, la mozione era stata presentata da Giachetti, un deputato del pd, si sarebbe tornati subito al Mattarellum, ma Letta si oppose e tutto il Pd, tranne Giachetti, votò contro. Solo un nuovo Parlamento potrà modificare la legge elettorale. I partiti, Letta e Napolitano non hanno più nessuna legittimità. Sono figli illegittimi della Repubblica. Si torni al Mattarellum,si sciolgano le Camere e si vada al voto. Non ci sono alternative.
Credo che sia chiaro a tutti che con la cancellazione del Porcellum questo Governo già illegittimo è diventato illegale. Nessuna fiducia al Governo può essere più votata con l'attuale composizione alla Camera poichè il premio di maggioranza falserebbe in voto di fiducia. Di conseguenza all'attuale Governo mancherebbero PIU' DI CENTO VOTI. La corretta votazione deve fare riferimento solo e unicamente a ciò che è stata l'espressione di voto degli italiani (quindi senza premio di maggioranza alla Camera). In questo caso LEGITTIMO, molto probabilmente, Letta non avrebbe la fiducia ne alla Camera ne al Senato!
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subito al voto
Ubicazione:
00062 Bracciano RM, Italia
Consiglio Regionale: noi guardiamo al futuro ma l’opposizione è cieca. La dichiarazione di Riccardo Valentini, capogruppo del Gruppo per il Lazio
Una opposizione senza buon senso che a colpi di cavilli regolamentari, discussioni infinite sull'ordine dei lavori, blocca di fatto il proseguo della discussione sulla legge per il riordino delle società regionali. Una proposta di legge importante per tutti i cittadini del Lazio e le realtà imprenditoriali, che porterà risparmio, eliminazione di poltrone a vantaggio di una politica di programmazione innovativa e meno burocratica.
Il centro-destra e il Movimento 5 stelle, protagonisti di un’opposizione ottusa, continuano invece ad interpretare un copione vecchio senza voler capire la portata di questa proposta che guarda al futuro.
Nel merito abbiamo proposto come maggioranza, alcune modifiche nell’articolo 3 della proposta di legge, che rafforzano il ruolo del consiglio. Un passaggio innovativo che prevede sia l’aula a decidere come distribuire nei vari settori il Fondo - destinato ad ampliarsi - per le piccole e medie imprese. Una forma di mediazione che però ha trovato il muro, perché questa opposizione sembra sorda ad ogni sollecitazione calata come appare in un atteggiamento rituale di non collaborazione. Noi guardiamo al nuovo, al futuro mentre qui si consuma il vecchio.
Roma 3 dicembre 2013
martedì 3 dicembre 2013
lunedì 2 dicembre 2013
I figli delle stelle tutti sull'attenti
Ieri è stata una giornata indimenticabile, bellissima ed emozionante. Come consuetudine l'attivismo condiziona e prende parte in tutti i campi della nostre vite così siamo partiti alla volta di Genova, eravamo infreddoliti ma eccitati e abbiamo portato sul pullman anche le nostre vite private. Tutti uniti con la sola voglia di far sentire le nostre voci, di ritrovare quello che rimane della nostra bella Italia in una sola piazza. Ci hanno tolto il senso di popolo, ci hanno tolto il senso di comunità ma ieri c'erano 200 mila persone nella stessa piazza che si stanno riprendendo questo sentimento e si stanno organizzando perché questo sentire arrivi anche a tutta l'altra gente. Noi siamo i figli delle stelle, probabilmente siamo anche un po' diversi da come ci immaginava Alan Sorrenti, ma siamo veri, siamo puliti e abbiamo la voglia di cambiare. Vogliamo una società giusta e decorosa che rispetti i diritti fondamentali dell'uomo e il giusto decoro che ogni vita deve avere, noi abbiamo il dovere di pretendere il rispetto dei diritti e del decoro umano in ogni sua forma.
Nonostante il sole il vento gelava le giacche, i maglioni, i guanti e i cappelli ma nessuno poteva muovere un passo; tutti attenti a sentire parole di personaggi del calibro di Paul Connet, del rappresentante di "Occupy Wall Street" e della Signora Hodge con il suo documentario sulla "Politica della Felicità e KM 0"; silenzio religioso per captare ogni singola sillaba di Beppe, Casaleggio e il mitico e insostituibile Dario Fo. Noi, semplici cittadini, siamo stati colpiti in pieno viso dalle parole di tutte queste persone che con il microfono in mano non hanno fatto altro che ringraziare i cittadini attivi, incoraggiare quanti si logorano giorno dopo giorno. "....quello che fate ad oggi è il movimento sociale, culturale e politico più importante del mondo..."; siamo solo persone che vogliono un futuro per i propri figli e nessuno poteva immaginare che un giorno arrivasse qualcuno a dirci queste parole. La rivoluzione è iniziata e sta coinvolgendo gli strati della società che tutti volevano si interessassero: il basso. Un basso che riporta allo schema piramidale della attuale politica, il basso a cui è stata rilegata la volontà del popolo, il basso in cui è stato parcheggiato il nostro paese. Abbiamo preso coscienza degli errori commessi nei mesi passati quando, soli nella vasca degli squali, abbiamo dovuto difenderci dagli attacchi con la nostra inesperienza e la nostra rabbia. Ieri c'era tutto questo, soddisfazione per la crescita, soddisfazione peri risultati ottenuti (pochi ma sudati), tanta autocritica e voglia di sorridere al mondo proponendosi come cittadini che vogliono fare per ottenere risultati.
Non possiamo dimenticare le parole di Casaleggio: "Marco Aurelio dice che ciò che non è utile per l'alveare non è utile neanche per l'ape", non possiamo dimenticare nemmeno le parole di Grillo che, con evidente umiltà per la condizione umana a cui tutti dobbiamo render conto, e con tanta tanta umanità afferma: "Abbiamo perso la nostra sovranità nazionale, abbiamo perso la sovranità monetaria, abbiamo perso la sovranità popolare e politica, abbiamo perso addirittura la sovranità come genitori sui nostri figli; ai nostri ragazzi dobbiamo dire di non emigrare. Non dovete emigrare, dovete cospirare!". L'applauso rispettoso e quasi silenzioso diventa sonoro e scrosciante, la piazza in silenzio applaude e tutti ancora dritti mentre ci si guarda negli occhi e gli sguardi dicono "SI!".
Siamo le api del nostro immenso alveare che cospirano giorno dopo giorno, il nostro miele è il prodotto dello studio di tutte le disposizioni, normative e decreti studiati in tutte le loro lettere e commi. Il nostro miele rifinito non è altro che il prodotto dei nostri progetti tra protocolli, denunce e manifestazioni.
Per fare bisogna iniziare!
Nonostante il sole il vento gelava le giacche, i maglioni, i guanti e i cappelli ma nessuno poteva muovere un passo; tutti attenti a sentire parole di personaggi del calibro di Paul Connet, del rappresentante di "Occupy Wall Street" e della Signora Hodge con il suo documentario sulla "Politica della Felicità e KM 0"; silenzio religioso per captare ogni singola sillaba di Beppe, Casaleggio e il mitico e insostituibile Dario Fo. Noi, semplici cittadini, siamo stati colpiti in pieno viso dalle parole di tutte queste persone che con il microfono in mano non hanno fatto altro che ringraziare i cittadini attivi, incoraggiare quanti si logorano giorno dopo giorno. "....quello che fate ad oggi è il movimento sociale, culturale e politico più importante del mondo..."; siamo solo persone che vogliono un futuro per i propri figli e nessuno poteva immaginare che un giorno arrivasse qualcuno a dirci queste parole. La rivoluzione è iniziata e sta coinvolgendo gli strati della società che tutti volevano si interessassero: il basso. Un basso che riporta allo schema piramidale della attuale politica, il basso a cui è stata rilegata la volontà del popolo, il basso in cui è stato parcheggiato il nostro paese. Abbiamo preso coscienza degli errori commessi nei mesi passati quando, soli nella vasca degli squali, abbiamo dovuto difenderci dagli attacchi con la nostra inesperienza e la nostra rabbia. Ieri c'era tutto questo, soddisfazione per la crescita, soddisfazione peri risultati ottenuti (pochi ma sudati), tanta autocritica e voglia di sorridere al mondo proponendosi come cittadini che vogliono fare per ottenere risultati.
Non possiamo dimenticare le parole di Casaleggio: "Marco Aurelio dice che ciò che non è utile per l'alveare non è utile neanche per l'ape", non possiamo dimenticare nemmeno le parole di Grillo che, con evidente umiltà per la condizione umana a cui tutti dobbiamo render conto, e con tanta tanta umanità afferma: "Abbiamo perso la nostra sovranità nazionale, abbiamo perso la sovranità monetaria, abbiamo perso la sovranità popolare e politica, abbiamo perso addirittura la sovranità come genitori sui nostri figli; ai nostri ragazzi dobbiamo dire di non emigrare. Non dovete emigrare, dovete cospirare!". L'applauso rispettoso e quasi silenzioso diventa sonoro e scrosciante, la piazza in silenzio applaude e tutti ancora dritti mentre ci si guarda negli occhi e gli sguardi dicono "SI!".
Siamo le api del nostro immenso alveare che cospirano giorno dopo giorno, il nostro miele è il prodotto dello studio di tutte le disposizioni, normative e decreti studiati in tutte le loro lettere e commi. Il nostro miele rifinito non è altro che il prodotto dei nostri progetti tra protocolli, denunce e manifestazioni.
Per fare bisogna iniziare!
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