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sabato 17 gennaio 2015

Noi ci siamo, Voi no!

Noi Ci Siamo Cittadini di Bracciano in Movimento.jpg
Cittadini di Bracciano in Movimento

Bracciano, 17 gennaio - Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala e l’assessore Mauro Negretti hanno partecipato all’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di Quartiere Bracciano Nuova [presso la parrocchia in via delle Palme 6b]. Molti i temi del confronto: ruolo del Consiglio di Quartiere, parchi, strade, verde, pulizia strade e aree verdi, centro civico, campetto di calcio a 5, illuminazione parchi, pista ciclabile, edilizia popolare, reti fognarie Bracciano Ambiente.
Doveva essere una riunione regolata da una scaletta, ma decine di persone arrivate appositamente per l’occasione, hanno stravolto l’ordine del giorno,  interrompendo a più riprese il Sindaco durante i suoi interventi [, e il comitato di quartiere]. I Cittadini hanno esposto  molti problemi [, a partire  da quelli futili a quelli estremamente seri,] accompagnati da denunce di questioni ambientali e di mancata sicurezza, ai quali ill primo cittadino [non ha evitato l’argomento, pur rimarcando  che non poteva far nulla perché privo di fondi], ha saputo soltanto replicare appellandosi alla mancanza di fondi, aggravata DA NUMEROSI [ONERI DI ] SPESE NON PREVISTE).  Ad un certo punto volendo dare una immagine di solidità e concretezza ha affermato: "vediamoci qui tra 60 giorni e vedremo cosa saremo riusciti a fare". [( ma con quali denari?) Inutile dire che sono pervenute solo risposte dal sapore vagamente pre-elettorale.l ] Vedremo tra due mesi se l’amministrazione avrà saputo reperire quelle risorse che non ha trovato in 8 anni, o avrà soltanto fatto perdere altri due mesi ai Braccianesi, in attesa che la parabola di Giuliano Sala si consumi definitivamente.
A  metà assemblea il pubblico era già diradato. I cittadini chiedevano più sicurezza (visti i numerosi furti di questi ultimi tempi) e vigilanza da parte della Polizia Locale perennemente assente dal loro quartiere   (Bracciano Nuova/2), manutenzione per le aree verdi, una migliore raccolta dei rifiuti, marciapiedi e illuminazioni!
“ Il linguaggio del corpo espresso dal Sindaco Sala trasmetteva segnali di chiusura e disinteresse, al punto di generare nei cittadini che ascoltavano un senso di sconforto, suscitando evidente ostilità in chi gli mostrava le problematiche, e in alcuni anche toni accesi.
Si è parlando anche di scuole,  inquinamento ambientale, edificazione e il grande disagio abitativo del Villaggio Montebello. Mentre una famiglia mentre mostrava l’inquinamento recatosi presso la sede e rimessa della Bracciano Ambiente “per motivi di lavaggio mezzi dai liquami e trasbordi da un mezzo all’altro di rifiuti”, il sindaco  si è alzato e se n'è andato. .......per un impegno personale!”, (o per non essere il discorso più di suo gradimento?) Infine,  a pochi rimasti, l’Assessore Negretti, ammette che il progetto comitati di quartiere aveva fallito.   - ”chi governa questo Paese?”


I cittadini hanno letteralmente  massacrato il Sala, stanchi delle promesse ventennali mai mantenute , si sono svegliati!!!!   ... Ora ci poniamo urgentemente una domanda: può continuare la cittadina di Bracciano ad avere un'Amministrazione così poco concludente verso gli stessi abitanti che si sentono poco tutelati, poco rispettatii, defraudati dei loro diritti e principalmente presi per i fondelli? nell'anno 2014 si sono visti aumentare vertiginosamente le loro Tasse, passando ad una quota  media di € 1600 circa?
Ora noi ci chiediamo : . Dopo 20 anni di esperienza politica che ha, come ha potuto disinteressarsi dell'unica cosa più importante. Il suo popolo braccianese!"
Questo a beneficio del cittadino..
Ora  nel Paese ci sono tante persone che hanno desiderio di cambiamento, e di certo vogliono
                                                          : Concretezza e Presenza - NOI CI SIAMO

Cittadini Di Bracciano in Movimento

martedì 13 gennaio 2015

IL COMUNE ANNUNCIA RICORSO CONTRO IL DEPOTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE PADRE PIO, NOI NON CI STIAMO

IL PD DI BRACCIANO, IL QUALE AMMINISTRA IL COMUNE DAL 2007, CI CHIEDE DI UNIRCI ALLA BATTAGLIA CONTRO IL DEPOTENZIAMENTO DELL'OSPEDALE PADRE PIO. MA ATTUA UN RICORSO CONTRO IL COMMISSARIO AD ACTA ZINGARETTI, SENZA INSERIRE LE NOSTRE RICHIESTE E SOLUZIONI.

COME AL SOLITO VUOLE APPOGGIO ELETTORALE E MORALE, MA SENZA ASCOLTARE LA VOCE DEI CITTADINI.

Nello specifico dell'ospedale di Bracciano, la prima cosa che noi chiediamo é abolire lo spreco dei denari pubblici, che investono la Asl Rm F3 di Bracciano, partendo proprio dallo sperpero negli affitti delle locazioni, che possono essere concentrate in locali di proprietà, come lo stesso Padre Pio "utilizzato al 40% della sua struttura".
In proposito abbiamo già presentato una proposta alternativa alla Regione Lazio, attualmente in valutazione (protocollato Il giorno 23/11/2014) "Proposta Salva Ospedale Padre Pio".
L’Ospedale Padre Pio serve una zona con centomila residenti e la scelta di chiusura o riconversione degli ospedali deve essere fatta considerando il fabbisogno di salute della popolazione di ogni specifica zona.
Significativi risultati si possono ottenere, a parità di risorse, ridistribuendo i carichi di lavoro tra l’Ospedale di Bracciano e l’Ospedale di Civitavecchia: l’attività chirurgica non maggiore, di routine, o generale, ortopedica ed oculistica, andrebbe rimodulata, integrandola con attività interventistica in Week e Day Surgery su pazienti ammessi all’intervento attraverso la preospedalizzazione, lasciando all’ospedale di riferimento dell’ASL RMF la chirurgia maggiore.

E' iniziata la campagna elettorale?
Dove prendono i soldi per un ricorso?
Perchè non si fanno prima i tagli di locazione?
Perchè non vengono sfruttate le potenzialità presenti? 
Perchè personale medico e infermieristico è carente?
Perchè le gare d'appalto vengono tutte dall'attuale amministrazione?

L’Ospedale Padre Pio serve una zona con centomila residenti e la scelta di chiusura o riconversione degli ospedali deve essere fatta considerando il fabbisogno di salute della popolazione di ogni specifica zona.
Significativi risultati si possono ottenere, a parità di risorse, ridistribuendo i carichi di lavoro tra l’Ospedale di Bracciano e l’Ospedale di Civitavecchia: l’attività chirurgica non maggiore, di routine, o generale, ortopedica ed oculistica, andrebbe rimodulata, integrandola con attività interventistica in Week e Day Surgery su pazienti ammessi all'intervento attraverso la preospedalizzazione, lasciando all'ospedale di riferimento dell’ASL RMF la chirurgia maggiore.
Quindi il problema va rivisitato a 360 gradi, da chi vuole un Ospedale che risponda alle esigenze della popolazione e non di chi vuole rispondere solo alle esigenze di una becera politica, che tutto prende e nulla da. Quando l'Ospedale era gestito da gente del posto, alias comitati di gestione, c'era l'interesse a farlo funzionare. Oggi a nessuno interessa se non a poche persone che credono che un sano impegno può dare i giusti risultati.






Cittadini di Bracciano in Movimento

martedì 30 dicembre 2014

Dopo aver emesso : Avviso: Borsa di studio e di lavoro per neo diplomati, Un Cittadino di Bracciano risponde


Dopo aver emesso : Avviso: Borsa di studio e di lavoro per neo diplomati anno 2015




Pubblicata il 23/12/2014

Sulla pagina Facebook del:


Gianpiero Nardelli  Vice Sindaco di Bracciano
23 h · Modificato · 

BORSE DI STUDIO E DI LAVORO PER NEO DIPLOMATI DISOCCUPATI - Anche per l'anno 2015 c'è la possibilità per n. 5 neo diplomati (dall'anno scolastico 2008/2009 all'a.s. 2013/2014), residenti nel nostro Comune, di accedere ad una borsa di studio e lavoro, per acquisire un'esperienza formativo-professionale presso il Comune di Bracciano (il compenso mensile è di € 400,00). Le borse di studio e di lavoro saranno assegnate ai neo-diplomati che abbiano presentato istanza al Comune entro le ore 12,30 del giorno 12/01/2015, in base alla votazione conseguita nei rispettivi titoli di studio (a parità di votazione avrà precedenza il candidato più giovane di età). In allegato, il link da dove è possibile scaricare il relativo avviso ed il facsimile di domanda. http://www.halleyweb.com/c058013/po/mostra_news.php?id=432&area=H&x

Un Cittadino di Bracciano Risponde:

Massimiliano Juve Mazzocco 

io sono d accordo sulla creazione di borse di studio e di lavoro per neo laureati diplomati disoccupati sono felice dell iniziativa che avete intrapreso e portata a termine,pero' caro Gianpiero non che vice sindaco del nostro bellissimo paese colgo l occasione per ricordarti che nella nostra cittadina ci sono uomini come me che hanno 40 anni con una famiglia sulle spalle che nn riescono a trovare un lavoro neanche pagando e si vedono ogni qualvolta vanno a fare un colloquio di lavoro sbattere la porta in faccia sentendosi dire sei troppo grande( per nn dirti che sei vecchio),mi chiedo adesso io e tanti altri come me che fine dobbiamo fare e cosa dobbiamo fare per tornare a sentirsi parte di un mondo del lavoro che nn ci appartiene piu'---Padri di famiglia che nn hanno la possibilita'di poter uscire con i propri figli a fare un giro o prendere un gelato,con questo vorrei dire a te e chi sopra di te e chi intorno a te pensate che ce' sempre chi sta peggio e cercate di trovare una soluzione per creare posti di lavoro anche per persone che come me nn si debbano vergognare dopo una vita lavorativa di tornare nuovamente utili ad una societa che ci sta abbandonando- pensare che a 40 anni se nn ci fossero papa' e mamma nn potresti nemmeno uscire di casa e' veramente triste e NESSUNO ripeto NESSUNO ti aiuta grazie a tutti buon anno-----

Ma nessuno in questo paese è capace di chiedere scusa ai Cittadini, e cercare di ascoltare ciò che vuole il paese, come questo cittadino, a Bracciano e ne resto dell'Italia ce ne sono molti.
Se questi cittadini, con cui lo Stato vilmente ed arbitrariamente ha rotto il patto, non si capisce perché allora lo Stato esiga da loro il pagamento di imposte e tasse.
Gli ” esodati non salvaguardati” esistono e non sono pochi casi isolati, bensì decine di migliaia!
Lo Stato egli Enti Locali ed i suoi rappresentanti che con consapevolezza negano il persistere di questo dramma e delle sue vittime, SI VERGOGNINO !!! e trovino invece immediate soluzioni definitive a questo dramma !!

sabato 27 dicembre 2014

Solo un gioco che nasconde un business politico-mafioso.

Attaccano i rom, rubano sui rom, chiedono solidarietà per gli immigrati, rubano sulla solidarietà, fanno l’antimafia e poi delinquono con la mafia. Pezzi di destra, pezzi di sinistra e mafia, tutti insieme appassionatamente, hanno fatto soldi e consensi,sulla pelle degli immigrati, degli abitanti delle periferie e dei cittadini italiani.
Si scontrano in tv, ma poi fanno affari insieme. Continuerà lo scontro di spot e slogan, fatto in nome di principi sempre più astratti e lontani dai bisogni delle gente, dal disagio degli abitanti delle periferie e di quello degli zingari. E gli italiani, vittime di questi reati.

Sarebbe il caso di rendere un giusto e doveroso omaggio al titolo di quel film che recitava "Tutti insieme appassionatamente", come dimostrano i recenti episodi messi in evidenza dalla Magistratura, come dire ... a strascico dell'inchiesta sulla gestione dei soldi alla Regione Lazio. Tutti coinvolti, dietro l'apparenza fortemente istituzionale, andavano organizzando sagre paesane ai fini elettorali, ed altro ancora. Vizio comune della politika, tanto paga qualcun'altro, nel caso i Cittadini. Destra e Sinistra insieme. Si combattono e si insultano, ma poi prevale il "senso comune delle cose": sfruttare il momento. E tanto lo vogliono sfruttare che quando si parla di mettere mano ai vitalizi, tutti corrono a riscuotere i contributi ed a pararsi .. il futuro. Destra e Sinistra, Moderati e Progressisti, tutti insieme, con buona pace della questione morale. Si rimane invero assai sconcertati davanti al comportamento di tali "patrioti" che avevano a cuore il bene comune, come nei vecchi film in bianco e nero di Luciano Salce che cercava di fustigare l'italico costume. E così da disoccupati, per una legislatura, a parte quello che sono costati, hanno risolto senza colpo ferire il problema della pensione. Bravi, davvero bravi .. Come attuazione della Costituzione, .. sempre quella nata da .., non c'è male. Vogliamo rendere il mal tolto, oppure è un reato minore ?

Il PD c'è sempre indovina dove? In compagnia di FI,Lega e altri partiti tranne il M5S

 



MAFIA CAPITALE
"Smettiamola di pensare che 'sono poche mele marce'.. E’ il cestino che è marcio, anche se tutte le mele sono sane, poi si infettano"
VIDEO ANNO UNO: 
http://bit.ly/1DiLw4y

 


Regione, consiglieri M5S
rinunciano alla pensione maturata

«Sono somme sproporzionate perché le paghe dei consiglieri sono troppo alte»


«Tutti noi consiglieri del Movimento Cinque Stelle abbiamo presentato una formale rinuncia al trattamento previdenziale che la Regione riconosce ai consiglieri. Per noi si tratta di una sorta di vitalizio, contro quello che era stabilito dalla legge 4 del 2013. Abbiamo rinunciato a questo privilegio perché riteniamo sia sproporzionato». Lo ha annunciato il capogruppo M5s alla Regione Lazio Gianluca Perilli, a margine della seduta di bilancio del Consiglio regionale del Lazio.

Le somme «sproporzionate»

«Innanzitutto - ha aggiunto - la materia previdenziale va ancora regolata. Riteniamo che la cifra che si andrà a maturare dopo cinque anni di indennità di pensione sia eccessiva rispetto alla durata dell’effettivo svolgimento dell’incarico». «L’ammontare della cifra dipende dall’età del consigliere - ha spiegato Perilli - si va dai 3-400 euro a sopra i 1000 euro, al compimento del 65mo anno. Voglio sottolineare che questa pensione, al contrario dei famosi vitalizi che erano basati sul sistema retributivo, è basata invece su un sistema contributivo, in parte effettuato tramite trattenuta dalla busta paga dei consiglieri, in parte versato dalla Regione stessa. Sotto questo aspetto è abbastanza simile al sistema previdenziale così come concepito». «Il problema è che le paghe dei consiglieri sono così alte che generano una sproporzione. In attesa di partecipare alla nascita di una nuova regolamentazione - ha concluso il consigliere regionale - abbiamo voluto da subito, entro i termini di legge, rinunciare».

 Fonte http://roma.corriere.it/

martedì 23 dicembre 2014

Dai, Sala, raccontaci tu ancora quando parli di democrazia, sopratutto verso Roma Città Metropolitana

Dai, Sala, raccontaci tu ancora quando parli di democrazia, sopratutto verso Roma Città Metropolitana


Grazie a 4.170 Cittadini di Bracciano che ci hanno votato e sostenuto la proposta per l'indizione al Referendum. La raccolta firme è stata raggiunta Domenica 21 Dicembre 2014, presso il centro commerciale Maury's di Bracciano. Entro pochi mesi il Comune di Bracciano dovrà decidere di indire il Referendum come da richiesta Popolare, e da promessa mantenuta nella delibera comunale del 30 settembre 2014.


Ma ora andiamo nel dettaglio e spieghiamo cosa accade nello Statuto della Città Metropolitana.

Un’abolizione delle amministrazioni provinciali, ma di uno “svuotamento” delle medesime. Il governo, infatti, vuole convertire i Consigli delle province in assemblee di sindaci. Ciò implica, ovviamente, anche la revoca delle elezioni provinciali, a partire dall'anno in corso.
Verrà quindi a crearsi un nuovo ente, che sarà governato dai rappresentanti dei comuni e dotato di scarsa autorità decisionale. In questo modo la giunta non esiste più, e i “ nuovi consigli” avranno come presidente un sindaco, elezione diretta del sindaco della Città Metropolitana da parte dei cittadini di Roma, a partire dal prossimo mandato. Il Consiglio provinciale sarà composto dai sindaci di comuni con piu' di 15.000 abitanti e dal presidente delle Unioni di Comuni del territorio (con piu' di 10.000 abitanti). Una misura confusa, che porterà caos nella pubblica amministrazione e non pochi ostacoli burocratici dai costi elevati. Inoltre, nel testo non è prevista nessuna cancellazione delle province, ma un loro contenimento e una revisione del loro ruolo istituzionale. Dal 1º gennaio 2015 le città metropolitane subentrano alle province omonime e ne esercitano le funzioni. Dovranno occuparsi di sviluppo strategico, economico e sociale del territorio metropolitano; di mobilità e viabilità; di gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, di informatizzazione e digitalizzazione e di relazioni istituzionali, comprese quelle con le altre città e aree metropolitane. ove sono queste cose in elenco, o meglio in dettaglio?
 1. Acqua. Garanzia della proprietà pubblica della gestione del sistema idrico integrato e sua trasformazione in società di diritto pubblico, in applicazione dei referendum del 2011.
2. Rifiuti. Opposizione agli inceneritori e promozione invece della raccolta differenziata porta a porta in modo spinto, del compostaggio e di tecnologie avanzate di raccolta, differenziazione e trattamento a freddo dei rifiuti.
3. Trasporti e infrastrutture. Opposizione alle grandi opere inutili e investimento sui servizi per i pendolari, garantendo anche quelli non direttamente remunerativi. Integrazione operativa e tariffaria dei servizi su tutta l'area metropolitana. Promozione del trasporto pubblico rispetto a quello privato, riducendo gli investimenti stradali per il trasporto privato al minimo necessario.
4. Pianificazione territoriale. Stop al consumo di territorio, privilegiando invece la riconversione di aree ex industriali e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. Individuazione e difesa urbanistica delle aree agricole, dei boschi e dei parchi.
Non mancano tuttavia le critiche e le perplessità a monte, cioè sull'istituzione delle città metropolitane.
Saranno forze tali motivi che hanno determinato il totale disinteresse dell’ opinione pubblica per queste elezioni delle città metropolitane, a parte naturalmente gli analisti politici e le segreterie partitiche. Il cittadino è sempre più lontano dalla politica, i dati sull'astensionismo crescono ma non sarà certo non andando a votare e delegando che si potrà ricostruire quel sistema di credibilità e fiducia di cui c’è bisogno. Forse è questo il costo più oneroso. Affidare ai politici una delega in bianco senza poter influire minimamente sugli assetti decisionali non serve a nulla. Si chiedeva la chiusura di un ente, non la sua moltiplicazione. I cittadini quindi hanno il diritto di esprimere il loro parere attraverso referendum.

Una bozza dello Statuto che sembra copiata dalla legge Graziano Delrio, ma non ci sono specificati ambiti di competenza e risorse.

Roma Città Metropolitana, questo è ciò a cui andiamo incontro, uno Statuto deciso da Marino senza gli altri Comuni.:


Questo è il testo approvato dal Comune di Bracciano, posto alla raccolta firme dell'indizione al Referendum:


Referendum Consultivo, Volete Voi che il Comune di Bracciano rientri nell'ambito della Città Metropolitana di Roma, come previsto e disciplinato dalla Legge n°56 del 07 Aprile 2014? 
I sottoscritti cittadini italiani richiedono referendum popolare consultivo - ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e in applicazione della Legge 25 Maggio 1970, n°352 sul seguente quesito:
<< In riferimento a quanto previsto dall'articolo 133 della Costituzione italiana, Volete Voi che il Comune di Bracciano rientri nell'ambito della Città Metropolitana di Roma, come previsto e disciplinato dalla Legge n° 56 del 07.Aprile.2014?

Dispositivo dell'art. 133 Costituzione


Il mutamento delle circoscrizioni provincialie l'istituzione di nuove Province nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione (1). La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni (2).

Note

(1) Il procedimento ha impulso su iniziativa dei Comuni interessati ovvero di quelli che, per effetto del mutamento delle circoscrizioni provinciali o dell'istituzione di nuove Province, si verrebbero a trovare in un ambito provinciale diverso da quello precedente. È poi necessario il parere della Regione nel cui ambito territoriale si discute la variazione dell'assetto provinciale. Il Testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000) ha fissato i criteri ai quali la revisione delle circoscrizioni provinciali deve attenersi, con l'intento di evitare che tali variazioni possano pregiudicare la programmazione dello sviluppo economico in un determinato territorio o determinare il frazionamento di un Comune in più Province. Viene fissato, inoltre, un numero minimo di abitanti per ciascuna Provincia risultante dalle modificazioni territoriali (200.000) e si impone alle Province preesistenti di fornire alle nuove le risorse ed i mezzi adeguati per svolgere le proprie funzioni (articolo 21).
(2) L'istituzione di nuovi Comuni e la modificazione delle loro circoscrizioni e denominazioni sono riservate alla legge regionale. La Regione provvede sia a definire in via generale le forme e le modalità con cui operare le modificazioni, sia ad attuare tali modifiche mediante leggi che assumono la caratteristica di leggi-provvedimento (v. 70). Anche in questo caso è richiesta una base di consenso, proveniente, però, dalle popolazioni interessate e non dagli enti, come nell'ipotesi disciplinata dal 1° comma. Il mezzo per «sentire» le popolazioni non è definito dalla norma: trattandosi di un parere, questo può esser dato con un referendum (consultivo) o con qualsiasi altro mezzo si riveli utile allo scopo (art. 15 Testo unico degli enti locali).


I metropolitanisti sostengono che la Città Metropolitana riceverà più fondi dall'Europa e dalla Regione. Chissà... Intanto la Regione Lazio si prepara a partecipare all'Expo 2015 mettendo a disposizione, per progetti coerenti all'obbiettivo, un contributo di 0,13 cent./ab. per la Città Metropolitana, e 0,68 cent./ab. per le 4 province. :http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=87&lattitle=avviso_pubblico_per_la_presentazione_di_progetti_coerenti_con_il_tema_di_expo_milano_2015_nutrire_il_pianeta_energia_per_la_vita




DDL Morassut 


Roma Capitale e alcuni Comuni della ex Provincia si trasformerebbe la Regione di Roma Capitale
Da 20 a 12 regioni. Questa la proposta che l'onorevole Roberto Morassut e il Senatore Raffaele Ranucci del Partito Democratico, hanno presentato alla Camera dei Deputati. Si tratta di un disegno di legge costituzionale per quasi dimezzare regioni italiane.
Se dovesse essere approvata dai 2 rami del Parlamento, questo ddl rischia di ridisegnare la geografia politica del paese. La provincia di Roma si trasformerebbe la Regione di Roma Capitale.
Nella muova mappa d'Italia ridisegnata dai due deputati piddini, la sola amministrazione del Nord Italia a non essere toccata sarebbe la Lombardia. Oltre alla Regione Alpina, che unirebbe Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, nascerebbe infatti il Triveneto dall'unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Nel centro Italia, invece l'Emilia Romagna ingloberebbe dalle Marche la provincia di Pesaro mentre Toscana, Umbria e provincia di Viterbo si unirebbero per formare l'a Regione Appenninica. Come già detto, Marche, Abruzzo e Molise darebbero vita alla Regione Adriatica. Il Lazio poi scomparirebbe diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale e lasciando le province meridionali alla Regione Tirrenica che includerebbe anche la Campania. Nel Sud Italia, poi, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata trasformandosi così nella Regione Levante. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna.
"Le circoscrizioni regionali furono definite in un’altra era, quando la società era ancora molto agricola e non esisteva il mercato unico europeo - commenta il governatore del Lazio Nicola Zingaretti - i confini regionali non corrispondono più ad ambiti ottimali per il buon governo: quasi 70 anni dopo che sono stati disegnati e dopo 40 anni di funzionamento, si può pensare a rivedere lo stato di cose". In una intervista a Repubblica Zingaretti conferma che Chiamparino ne ha già parlato al governo. "L'accorpamento - fa notare Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera - potrebbe portare benefici importanti alla spesa pubblica e ai cittadini massacrati di tasse". I risparmi stimati in circa 400 milioni di euro all’anno potrebbero essere ulteriormente migliorati con una serie di accorgimenti. La materia ha ricadute importanti sul piano costituzionale dal momento cheaccorpare significa cancellare le "specialità" regionali previste in Costituzione. "I risparmi dovrebbero andare solo parzialmente a beneficio delle casse dello Stato - conclude la Gelmini - mentre maggiore deve essere lo sgravio di tributi pagati dai cittadini".


  • Perché il Sindaco Sala e la Giunta tacciono sul Mondo di Mezzo, visto quanto sono favorevoli all'ingresso di Bracciano nella Città Metropolitana di Roma?



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