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sabato 27 dicembre 2014

Solo un gioco che nasconde un business politico-mafioso.

Attaccano i rom, rubano sui rom, chiedono solidarietà per gli immigrati, rubano sulla solidarietà, fanno l’antimafia e poi delinquono con la mafia. Pezzi di destra, pezzi di sinistra e mafia, tutti insieme appassionatamente, hanno fatto soldi e consensi,sulla pelle degli immigrati, degli abitanti delle periferie e dei cittadini italiani.
Si scontrano in tv, ma poi fanno affari insieme. Continuerà lo scontro di spot e slogan, fatto in nome di principi sempre più astratti e lontani dai bisogni delle gente, dal disagio degli abitanti delle periferie e di quello degli zingari. E gli italiani, vittime di questi reati.

Sarebbe il caso di rendere un giusto e doveroso omaggio al titolo di quel film che recitava "Tutti insieme appassionatamente", come dimostrano i recenti episodi messi in evidenza dalla Magistratura, come dire ... a strascico dell'inchiesta sulla gestione dei soldi alla Regione Lazio. Tutti coinvolti, dietro l'apparenza fortemente istituzionale, andavano organizzando sagre paesane ai fini elettorali, ed altro ancora. Vizio comune della politika, tanto paga qualcun'altro, nel caso i Cittadini. Destra e Sinistra insieme. Si combattono e si insultano, ma poi prevale il "senso comune delle cose": sfruttare il momento. E tanto lo vogliono sfruttare che quando si parla di mettere mano ai vitalizi, tutti corrono a riscuotere i contributi ed a pararsi .. il futuro. Destra e Sinistra, Moderati e Progressisti, tutti insieme, con buona pace della questione morale. Si rimane invero assai sconcertati davanti al comportamento di tali "patrioti" che avevano a cuore il bene comune, come nei vecchi film in bianco e nero di Luciano Salce che cercava di fustigare l'italico costume. E così da disoccupati, per una legislatura, a parte quello che sono costati, hanno risolto senza colpo ferire il problema della pensione. Bravi, davvero bravi .. Come attuazione della Costituzione, .. sempre quella nata da .., non c'è male. Vogliamo rendere il mal tolto, oppure è un reato minore ?

Il PD c'è sempre indovina dove? In compagnia di FI,Lega e altri partiti tranne il M5S

 



MAFIA CAPITALE
"Smettiamola di pensare che 'sono poche mele marce'.. E’ il cestino che è marcio, anche se tutte le mele sono sane, poi si infettano"
VIDEO ANNO UNO: 
http://bit.ly/1DiLw4y

 


Regione, consiglieri M5S
rinunciano alla pensione maturata

«Sono somme sproporzionate perché le paghe dei consiglieri sono troppo alte»


«Tutti noi consiglieri del Movimento Cinque Stelle abbiamo presentato una formale rinuncia al trattamento previdenziale che la Regione riconosce ai consiglieri. Per noi si tratta di una sorta di vitalizio, contro quello che era stabilito dalla legge 4 del 2013. Abbiamo rinunciato a questo privilegio perché riteniamo sia sproporzionato». Lo ha annunciato il capogruppo M5s alla Regione Lazio Gianluca Perilli, a margine della seduta di bilancio del Consiglio regionale del Lazio.

Le somme «sproporzionate»

«Innanzitutto - ha aggiunto - la materia previdenziale va ancora regolata. Riteniamo che la cifra che si andrà a maturare dopo cinque anni di indennità di pensione sia eccessiva rispetto alla durata dell’effettivo svolgimento dell’incarico». «L’ammontare della cifra dipende dall’età del consigliere - ha spiegato Perilli - si va dai 3-400 euro a sopra i 1000 euro, al compimento del 65mo anno. Voglio sottolineare che questa pensione, al contrario dei famosi vitalizi che erano basati sul sistema retributivo, è basata invece su un sistema contributivo, in parte effettuato tramite trattenuta dalla busta paga dei consiglieri, in parte versato dalla Regione stessa. Sotto questo aspetto è abbastanza simile al sistema previdenziale così come concepito». «Il problema è che le paghe dei consiglieri sono così alte che generano una sproporzione. In attesa di partecipare alla nascita di una nuova regolamentazione - ha concluso il consigliere regionale - abbiamo voluto da subito, entro i termini di legge, rinunciare».

 Fonte http://roma.corriere.it/

martedì 23 dicembre 2014

Dai, Sala, raccontaci tu ancora quando parli di democrazia, sopratutto verso Roma Città Metropolitana

Dai, Sala, raccontaci tu ancora quando parli di democrazia, sopratutto verso Roma Città Metropolitana


Grazie a 4.170 Cittadini di Bracciano che ci hanno votato e sostenuto la proposta per l'indizione al Referendum. La raccolta firme è stata raggiunta Domenica 21 Dicembre 2014, presso il centro commerciale Maury's di Bracciano. Entro pochi mesi il Comune di Bracciano dovrà decidere di indire il Referendum come da richiesta Popolare, e da promessa mantenuta nella delibera comunale del 30 settembre 2014.


Ma ora andiamo nel dettaglio e spieghiamo cosa accade nello Statuto della Città Metropolitana.

Un’abolizione delle amministrazioni provinciali, ma di uno “svuotamento” delle medesime. Il governo, infatti, vuole convertire i Consigli delle province in assemblee di sindaci. Ciò implica, ovviamente, anche la revoca delle elezioni provinciali, a partire dall'anno in corso.
Verrà quindi a crearsi un nuovo ente, che sarà governato dai rappresentanti dei comuni e dotato di scarsa autorità decisionale. In questo modo la giunta non esiste più, e i “ nuovi consigli” avranno come presidente un sindaco, elezione diretta del sindaco della Città Metropolitana da parte dei cittadini di Roma, a partire dal prossimo mandato. Il Consiglio provinciale sarà composto dai sindaci di comuni con piu' di 15.000 abitanti e dal presidente delle Unioni di Comuni del territorio (con piu' di 10.000 abitanti). Una misura confusa, che porterà caos nella pubblica amministrazione e non pochi ostacoli burocratici dai costi elevati. Inoltre, nel testo non è prevista nessuna cancellazione delle province, ma un loro contenimento e una revisione del loro ruolo istituzionale. Dal 1º gennaio 2015 le città metropolitane subentrano alle province omonime e ne esercitano le funzioni. Dovranno occuparsi di sviluppo strategico, economico e sociale del territorio metropolitano; di mobilità e viabilità; di gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, di informatizzazione e digitalizzazione e di relazioni istituzionali, comprese quelle con le altre città e aree metropolitane. ove sono queste cose in elenco, o meglio in dettaglio?
 1. Acqua. Garanzia della proprietà pubblica della gestione del sistema idrico integrato e sua trasformazione in società di diritto pubblico, in applicazione dei referendum del 2011.
2. Rifiuti. Opposizione agli inceneritori e promozione invece della raccolta differenziata porta a porta in modo spinto, del compostaggio e di tecnologie avanzate di raccolta, differenziazione e trattamento a freddo dei rifiuti.
3. Trasporti e infrastrutture. Opposizione alle grandi opere inutili e investimento sui servizi per i pendolari, garantendo anche quelli non direttamente remunerativi. Integrazione operativa e tariffaria dei servizi su tutta l'area metropolitana. Promozione del trasporto pubblico rispetto a quello privato, riducendo gli investimenti stradali per il trasporto privato al minimo necessario.
4. Pianificazione territoriale. Stop al consumo di territorio, privilegiando invece la riconversione di aree ex industriali e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. Individuazione e difesa urbanistica delle aree agricole, dei boschi e dei parchi.
Non mancano tuttavia le critiche e le perplessità a monte, cioè sull'istituzione delle città metropolitane.
Saranno forze tali motivi che hanno determinato il totale disinteresse dell’ opinione pubblica per queste elezioni delle città metropolitane, a parte naturalmente gli analisti politici e le segreterie partitiche. Il cittadino è sempre più lontano dalla politica, i dati sull'astensionismo crescono ma non sarà certo non andando a votare e delegando che si potrà ricostruire quel sistema di credibilità e fiducia di cui c’è bisogno. Forse è questo il costo più oneroso. Affidare ai politici una delega in bianco senza poter influire minimamente sugli assetti decisionali non serve a nulla. Si chiedeva la chiusura di un ente, non la sua moltiplicazione. I cittadini quindi hanno il diritto di esprimere il loro parere attraverso referendum.

Una bozza dello Statuto che sembra copiata dalla legge Graziano Delrio, ma non ci sono specificati ambiti di competenza e risorse.

Roma Città Metropolitana, questo è ciò a cui andiamo incontro, uno Statuto deciso da Marino senza gli altri Comuni.:


Questo è il testo approvato dal Comune di Bracciano, posto alla raccolta firme dell'indizione al Referendum:


Referendum Consultivo, Volete Voi che il Comune di Bracciano rientri nell'ambito della Città Metropolitana di Roma, come previsto e disciplinato dalla Legge n°56 del 07 Aprile 2014? 
I sottoscritti cittadini italiani richiedono referendum popolare consultivo - ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e in applicazione della Legge 25 Maggio 1970, n°352 sul seguente quesito:
<< In riferimento a quanto previsto dall'articolo 133 della Costituzione italiana, Volete Voi che il Comune di Bracciano rientri nell'ambito della Città Metropolitana di Roma, come previsto e disciplinato dalla Legge n° 56 del 07.Aprile.2014?

Dispositivo dell'art. 133 Costituzione


Il mutamento delle circoscrizioni provincialie l'istituzione di nuove Province nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione (1). La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni (2).

Note

(1) Il procedimento ha impulso su iniziativa dei Comuni interessati ovvero di quelli che, per effetto del mutamento delle circoscrizioni provinciali o dell'istituzione di nuove Province, si verrebbero a trovare in un ambito provinciale diverso da quello precedente. È poi necessario il parere della Regione nel cui ambito territoriale si discute la variazione dell'assetto provinciale. Il Testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000) ha fissato i criteri ai quali la revisione delle circoscrizioni provinciali deve attenersi, con l'intento di evitare che tali variazioni possano pregiudicare la programmazione dello sviluppo economico in un determinato territorio o determinare il frazionamento di un Comune in più Province. Viene fissato, inoltre, un numero minimo di abitanti per ciascuna Provincia risultante dalle modificazioni territoriali (200.000) e si impone alle Province preesistenti di fornire alle nuove le risorse ed i mezzi adeguati per svolgere le proprie funzioni (articolo 21).
(2) L'istituzione di nuovi Comuni e la modificazione delle loro circoscrizioni e denominazioni sono riservate alla legge regionale. La Regione provvede sia a definire in via generale le forme e le modalità con cui operare le modificazioni, sia ad attuare tali modifiche mediante leggi che assumono la caratteristica di leggi-provvedimento (v. 70). Anche in questo caso è richiesta una base di consenso, proveniente, però, dalle popolazioni interessate e non dagli enti, come nell'ipotesi disciplinata dal 1° comma. Il mezzo per «sentire» le popolazioni non è definito dalla norma: trattandosi di un parere, questo può esser dato con un referendum (consultivo) o con qualsiasi altro mezzo si riveli utile allo scopo (art. 15 Testo unico degli enti locali).


I metropolitanisti sostengono che la Città Metropolitana riceverà più fondi dall'Europa e dalla Regione. Chissà... Intanto la Regione Lazio si prepara a partecipare all'Expo 2015 mettendo a disposizione, per progetti coerenti all'obbiettivo, un contributo di 0,13 cent./ab. per la Città Metropolitana, e 0,68 cent./ab. per le 4 province. :http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=87&lattitle=avviso_pubblico_per_la_presentazione_di_progetti_coerenti_con_il_tema_di_expo_milano_2015_nutrire_il_pianeta_energia_per_la_vita




DDL Morassut 


Roma Capitale e alcuni Comuni della ex Provincia si trasformerebbe la Regione di Roma Capitale
Da 20 a 12 regioni. Questa la proposta che l'onorevole Roberto Morassut e il Senatore Raffaele Ranucci del Partito Democratico, hanno presentato alla Camera dei Deputati. Si tratta di un disegno di legge costituzionale per quasi dimezzare regioni italiane.
Se dovesse essere approvata dai 2 rami del Parlamento, questo ddl rischia di ridisegnare la geografia politica del paese. La provincia di Roma si trasformerebbe la Regione di Roma Capitale.
Nella muova mappa d'Italia ridisegnata dai due deputati piddini, la sola amministrazione del Nord Italia a non essere toccata sarebbe la Lombardia. Oltre alla Regione Alpina, che unirebbe Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, nascerebbe infatti il Triveneto dall'unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Nel centro Italia, invece l'Emilia Romagna ingloberebbe dalle Marche la provincia di Pesaro mentre Toscana, Umbria e provincia di Viterbo si unirebbero per formare l'a Regione Appenninica. Come già detto, Marche, Abruzzo e Molise darebbero vita alla Regione Adriatica. Il Lazio poi scomparirebbe diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale e lasciando le province meridionali alla Regione Tirrenica che includerebbe anche la Campania. Nel Sud Italia, poi, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata trasformandosi così nella Regione Levante. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna.
"Le circoscrizioni regionali furono definite in un’altra era, quando la società era ancora molto agricola e non esisteva il mercato unico europeo - commenta il governatore del Lazio Nicola Zingaretti - i confini regionali non corrispondono più ad ambiti ottimali per il buon governo: quasi 70 anni dopo che sono stati disegnati e dopo 40 anni di funzionamento, si può pensare a rivedere lo stato di cose". In una intervista a Repubblica Zingaretti conferma che Chiamparino ne ha già parlato al governo. "L'accorpamento - fa notare Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera - potrebbe portare benefici importanti alla spesa pubblica e ai cittadini massacrati di tasse". I risparmi stimati in circa 400 milioni di euro all’anno potrebbero essere ulteriormente migliorati con una serie di accorgimenti. La materia ha ricadute importanti sul piano costituzionale dal momento cheaccorpare significa cancellare le "specialità" regionali previste in Costituzione. "I risparmi dovrebbero andare solo parzialmente a beneficio delle casse dello Stato - conclude la Gelmini - mentre maggiore deve essere lo sgravio di tributi pagati dai cittadini".


  • Perché il Sindaco Sala e la Giunta tacciono sul Mondo di Mezzo, visto quanto sono favorevoli all'ingresso di Bracciano nella Città Metropolitana di Roma?



Auguri da Cittadini di Bracciano in Movimento

Auguri da Cittadini di Bracciano in Movimento



Carissime Concittadine e carissimi Concittadini, intendiamo porgervi i più fervidi Auguri di Buon Natale,ed in particolare a tutte quelle famiglie che con grande dignità affrontano ogni giorno le difficoltà della vita. A loro il nostro più grande augurio!

La Crisi Economica Politica che sta attraversando l’Italia e di riflesso i Comuni, soprattutto i più piccoli come il nostro, ha, di fatto, cambiato se non addirittura stravolto i già esigui bilanci, appesantendoli con inaspettati tagli e inaccettabili tasse, inique e gravose, vedi Tari ecc.., paralizzando di fatto tutte le programmazioni atte al, seppur minimo, miglioramento dei servizi, siano essi sociali- assistenziali, per la scuola o per il lavoro.
Auguri a tutte le donne e agli uomini che compongono la nostra comunità e che si adoperano per migliorarla, a coloro che sono in difficoltà, a quelli che vivono in solitudine, ai nostri ragazzi che desiderano una prospettiva all'altezza delle loro aspirazioni. Immaginiamo soltanto quante siano le difficoltà che vi si presentano ogni giorno nel vostro percorso, e vorremmo tutti in quel momento gridare forte per sostenervi in ogni istante di sconforto.
In quei momenti in cui la strada diventa tortuosa, noi siamo virtualmente lì con voi per sostenervi.
Siate forti, siate arrabbiati e determinati perché un filo invisibile e indissolubile ci unisce, se fosse necessario vi faremo anche da scudo per proteggervi, perché VOI siete l'unica nostra, speranza rimasta . Le vacanze di Natale e di fine anno sono attese anche per godere un po’ di riposo nella serenità delle relazioni familiari, all'interno delle quali la riunione degli individui non è somma, ma sintesi: vi è il nonno, padre, il figlio, il passato, il presente, il futuro, vi è insomma il disegno della Famiglia come sintesi di Auguri e Serenità; auguriamo a tutti di trascorrere questo breve periodo in pace e con l’attenzione vigile al bisogno degli altri meno fortunati di noi.
Ci rendiamo conto che in giorni difficili come quelli che stiamo vivendo, dove il clima di odio sta distruggendo la nostra comunità, ogni augurio può sembrare banale, di circostanza se non proprio ipocrita, soprattutto se proviene da persone che fanno politica. Per l’occasione chiamiamo in soccorso un pensiero di Paulo Coelho, che ci sembra un messaggio di speranza e di incoraggiamento ad avere fiducia nel futuro : “Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere”.

Ringraziamo, infine, tutte le Forze dell’Ordine, le Istituzioni pubbliche e private, scuole, associazioni, gruppi, che si sono relazionati con noi con atteggiamento collaborativo e costruttivo, per aver messo a disposizione risorse e intelligenze capendo il momento di difficoltà che ogni società sta attraversando. L’unità di obiettivo e l’amore per le comunità governate debbono superare ogni steccato ideologico o campanilistico. Il Comune, che vogliamo, deve essere aperto ad ogni forma di collaborazione con sincera passione e generosità. Esso deve essere un luogo capace di avvicinare tutti, un luogo di fiducia per chi ha bisogno, solidale verso le numerose famiglie e cittadini in disagio a causa del presente periodo di crisi.
Se riusciremo a fortificare i nostri sentimenti ed i nostri pensieri, potremmo essere certi di una futura ripresa del lavoro, rendendoci più buoni e più forti per il vantaggio di tutti. Perché, per cambiare il mondo, è molto più importante essere degli uomini buoni che degli uomini grandi.

Formuliamo a tutti, infine, l'augurio che la BELLEZZA del Santo NATALE possa accompagnarci lungo tutto il corso del nuovo anno e della nostra vita guidandoci nelle avversità , rendendoci più forti e saggi.
A happy Christmas and a happy New Year to each and every one of you.


Cittadini di Bracciano in Movimento

giovedì 18 dicembre 2014

Scuole di Bracciano in emergenza

Scuole di Bracciano in emergenza


Le scuole sono da tempo in condizioni emergenziali, tuttavia la situazione è da troppo ignorata: studiamo in scuole con intonaci che cadono a pezzi, finestre poco ermetiche con spiragli di vento, senza riscaldamento né laboratori, con aule troppo piccole e palestre inagibili.
Fino al 7 gennaio 2015 l’Istituto Comprensivo “Tommaso Silvestri” in via dei Lecci resterà sicuramente chiuso per interventi tecnici urgenti sull’edificio, leggi la sistemazione del tetto per garantire la sicurezza di cose e persone (Ordinanza sindacale n 231/14). Nelle giornate di pioggia, l’acqua filtra dai tetti e invade il corridoio, mentre la palestra è inagibile e i bambini non possono svolgere la normale attività fisica. Si teme anche il disagio del freddo stagionale, per la mancanza dei riscaldamenti.

Il Sindaco Giuliano Sala ha ammessa la situazione, adducendo la bassa disponibilità di fondi: Egli ritiene che per risanare la scuola siano necessari circa quarantamila euro, somma che il Sindaco spera sarà ottenuta “raschiando il fondo del....bilancio” (cit.); tuttavia, in sostanza Egli si evita di assumere la responsabilità di una gestione inadeguata dell'edilizia scolastica braccianese, riconoscendo tali problemi solo a pochi mesi dalla definitiva abolizione dell'Ente Provinciale.





I genitori di Bracciano dicono che è una tremenda VERGOGNA: i bambini sono il futuro, non si possono abbandondare in queste condizioni, quando le tasse per i servizi sono regolarmente pagate. Non si tratta di questi lavori in sé, ma anche di un intero organico fatto di bambini, insegnanti, personale scolastico, materiale per i lavori che deve trovare una sistemazione... E dove? Perché tanta incuria? Perché non sono stati fatti controlli prima, in modo da svolgere i lavori durante l'estate? Perché i nostri bambini sono stati messi a rischio della loro vita? È ancora nella memoria di tutti il caso di Vito Scafidi, il ragazzo di diciassette anni morto nel 2008 per il cedimento di un soffitto del Liceo Scientifico Darwin di Rivoli (TO): dobbiamo aspettare il fattaccio anche qui a Bracciano?
I Cittadini di Bracciano in Movimento plaudono a queste mamme e a tutti i cittadini che si rendono attivi per tutelare i diritti propri e dei loro figli. Amarezza invece esprimono per la constatazione ancora una volta dell'incapacità gestionale e di ascolto da parte di quest’Amministrazione; che addirittura "confonde" le attestazioni tecniche trasmesse; che infine cerca di creare divisioni tra i genitori. Noi rifiutiamo ogni strumentalizzazione politica: invitiamo perciò i cittadini a rimanere molto sopra le parti, perché qui si tratta solo di risolvere i problemi e di tutelare i diritti. Invitiamo tutti a guardare alla sostanza delle questioni concrete e a stare uniti, creando un clima di collaborazione e di condivisione nella realtà della scuola.
Diciamolo chiaramente: il lavoro è stato fatto male. La scuola avrebbe dovuto riaprire a settembre in condizioni ottimali. Genitori e insegnanti hanno segnalano il problema già da tre anni. Le famiglie esigono la SICUREZZA e pretendono che i lavori siano fatti a regola d’arte. Basta con le procedure alla "CARLONA" per risparmiare - sulle vite dei nostri figli!
Siamo coscienti che le responsabilità non siano solo locali, ma siamo altrettanto convinti che la scuola non può continuare a essere il terreno di campagne elettorali e della mala gestione di chi amministra. Basta con le emergenze, basta con le tragedie come quella che accadde anni fa nella frazione di Castel Giuliano: sig. Sindaco Giuliano Sala, sarebbe il caso che il Consiglio si assumesse la responsabilità delle mancate manutenzioni.
Faremo una segnalazione alla Procura perché siano effettuati gli accertamenti di responsabilità: è da tempo che i cittadini denunciano la questione della sicurezza nelle scuole, ma essa muore nell'indifferenza politica generale, mentre invece deve essere presa seriamente. Siamo convinti che almeno il 50% delle scuole di Bracciano siano in cattive condizioni. Pretenderemo la verifica dei certificati di agibilità.
Chiediamo all'Amministrazione di entrare nel merito delle questioni, rispondendo nel concreto: vedi il  D.P.R. n. 172/2014, vedi la Legge di Stabilità per il 2014, la quale prevede l’inserimento dell’edilizia scolastica tra i settori beneficiari delle risorse. Potranno fruire dell’agevolazione le opere di “ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica, adibiti all’istruzione scolastica” come quinta quota destinataria dei fondi. Il Decreto prevede che le Amministrazioni Statali possono presentare domanda, redatta secondo il modello A-bis allegato , per accedere alla ripartizione della quota dell’8 per mille.
Alle offese gratuite rispondiamo col sorriso e con la certezza di lavorare solo per il bene della collettività.

La prossima volta ascoltate per tempo, noi ma soprattutto i cittadini e le cittadine di Bracciano.


© Cittadini di Bracciano in Movimento

mercoledì 17 dicembre 2014

Intervista: Rispondiamo alle domande della dottoressa Graziarosa Villani, dell'Ortica

Graziarosa Villani


Gentile Marco ecco le domande per intervista per l'Ortica

  1. Il Movimento 5 Stelle è ormai una realtà anche a Bracciano e tra i tanti tu appari come il leader dei grillini braccianesi. Come vi siete organizzati a livello territoriale?
  2. In questi giorni è in atto l'iniziativa per la raccolta di firme per il referendum sulla città metropolitana. Come procede e quali sono gli attori in campo?
  3. Recentissimo l'avvicendamento in Consiglio comunale tra Carone Fabiani e Massimo Guitarrini. Quali sono i rapporti tra il M5S e Bracciano Bene Comune?
  4. Fermiamo Cupinoro è anche una battaglia dei 5 stelle. Quale la vostra ricetta e qual’ è il vostro giudizio sulla gestione della Bracciano Ambiente?
  5. Ospedale? Quali le vostre proposte?
  6. Pendolari? Come migliorare il servizio?
  7. Il conto alla rovescia per le prossime elezioni comunale a doppio turno è iniziato. I 5 stelle come si stanno preparando e come vi comporterete in caso di necessità di "apparentamenti"



Risposte:

  1. Non chiamateci “grillini”: siamo un gruppo di Cittadini che si riconosce nei valori che il M5S ha diffuso in Italia. Riconosciamo a Grillo il merito di aver gettato le basi per il progetto di rinnovamento politico nel nostro Paese, appoggiando i punti cardini del Movimento come la trasparenza, la legalità, la democrazia partecipata, i diritti dei cittadini e, non ultima, la tutela del territorio.
  2. La raccolta firme per la richiesta di un Referendum inerente la Città Metropolitana ha riscosso notevole interesse da parte della cittadinanza, infastidita soprattutto per non essere stata affatto informata in merito dall’Amministrazione Comunale, nei tempi e nei modi previsti. Abbiamo dovuto fare un primo enorme sforzo, raccogliendo 4.200 firme in dieci giorni, per riuscire a far valere il diritto di scelta dei cittadini, fermando così la delibera per aderire automaticamente alla Città Metropolitana di Roma. Di fronte a quelle firme, che richiedevano di esprimere la volontà popolare, l’Amministrazione non si è potuta tirare indietro (realizzando, per ironia della sorte e solo per impulso esterno, proprio uno dei punti del programma elettorale della Giunta Sala - sorte ancor più ironica in quanto il medesimo punto è un caposaldo della filosofia del Movimento, tanto bistrattato dal partito del signor Sindaco: la democrazia partecipata). Ora è il Comitato Referendario il protagonista della raccolta firme, affiancato da un Consigliere o da una Cancelliera autorizzati per l’autenticazione delle firme raccolte giornalmente e, nuovamente, saranno oltre 4.000 le firme che chiederanno il referendum.
  3. Su progetti condivisibili e condivisi, che vanno a vantaggio dei cittadini, il M5S promuove la collaborazione. A livello locale è successo per il referendum sulla Città Metropolitana: alcune forze d’opposizione hanno sposato la nostra proposta, e così è nata una sinergia che ha permesso, per due volte, di superare il quorum di firme richiesto. Si lavora sugli obiettivi senza firmare cambiali in bianco.


4. Il nostro territorio dev'essere salvaguardato.  Le misure messe in campo dalla Bracciano Ambiente e dalla Giunta Comunale, non rispettano tale attenzioni . La Regione ha approvato il 28 ottobre 2014 l’autorizzazione integrata ambientale, dove insiste un progetto per la gestione di una filiera dei rifiuti. Insieme a tutti i cittadini abbiamo sempre fatto battaglia, per evitare la riapertura della discarica, oltre che alle manifestazioni di piazza, abbiamo mantenuta una presenza costante nei Consigli Comunali, attraverso interroragazioni Regionali e Parlamentari portando avanti il diniego al continuo inquinamento tramite ricorsi e pronunce nelle varie sedi istituzionali.


Tra varie soluzioni frutto delle nostre idee, abbiamo depositato presso la Regione Lazio, presso il Comune di Bracciano e presso tutti i Comuni conferitori a Cupinoro. Un progetto (prot. 0032165 del 05/11/2013) dove chiediamo che la discarica venga immediatamente bonificata e messa in sicurezza.
Infatti puntiamo a politiche gestionali virtuose del materiale da rifiuto, attraverso il recupero e riciclo, con promozione decrescente di prodotti da materiale non riciclabile o non compostabile. L’applicazione del sistema delle otto R: ( Rivalutare, Riconcettualizzare, Ristrutturare, Ridistribuire, Rilocalizzare, Ridurre, Riusare, Riciclare ) permetterebbe di creare posti di lavoro e di abbattere i costi, riducendo gli oneri della Ta.Ri. del 40% circa, applicando inoltre trasparenza e la legalità sul trattamento dei rifiuti.
Con l’applicazione della tariffa puntuale, come già avviato in alcuni comuni, si premierebbero i comportamenti virtuosi dei cittadini,ovvero chi più ricicla meno paga.

5.     In relazione al processo di riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera presentato dal l
  Commissario ad Acta per il triennio 2014/16, i Cittadini di Bracciano in Movimento non hanno
riscontrato una  risposta  organica allo  squilibrio  dell’offerta  sanitaria  tra  il  centro  e  la
periferia, alla fragilità della sanità del territorio e alla crescente precarizzazione del lavoro.

In proposito abbiamo già presentato una proposta alternativa alla Regione Lazio, attualmente in valutazione (protocollato Il giorno 23/11/2014  "Proposta Salva Ospedale Padre Pio").
L’Ospedale Padre Pio serve una zona con centomila residenti e la scelta di chiusura o riconversione degli ospedali deve essere fatta considerando il fabbisogno di salute della popolazione di ogni specifica zona.
Significativi risultati si possono ottenere, a parità di risorse, ridistribuendo i carichi di lavoro tra l’Ospedale di Bracciano e l’Ospedale di Civitavecchia: l’attività chirurgica non maggiore, di routine, o generale, ortopedica ed oculistica, andrebbe rimodulata, integrandola con attività interventistica in Week e Day Surgery su pazienti ammessi all’intervento attraverso la preospedalizzazione, lasciando all’ospedale di riferimento dell’ASL RMF la chirurgia maggiore.
In tal modo il Padre Pio manterrebbe: venti posti letto di Chirurgia, quindici posti letto di Medicina, venti posti letto in area recupero e riabilitazione (che andrebbero a garantire sostegno economico attivo all'intera struttura) e, cosa principale, il Pronto Soccorso, elemento cardine per garantire un soccorso salva vita a criticità rianimatorie e codici rossi, che sarebbero avviati, dopo stabilizzazione e diagnosi, al DEA di riferimento, o su strada con Centro Mobile di Rianimazione o con elisoccorso previo supporto specialistico.
Visibile a questo link: http://issuu.com/mtinformatica/docs/mozione_salva_padre_pio_/0
     6. Il destino dei pendolari è una piaga a livello nazionale, e il nostro territorio non ne è esente.
Le problematiche, di vario genere, non possono purtroppo essere risolte dai singoli Comuni, ma vanno affrontate in sede Regionale, dove risiede la competenza in materia. Gli Enti Locali possono, e devono, portare le istanze dei propri Cittadini in quella sede, e battersi per ottenere risposte efficaci da Trenitalia e dal CoTraL.
      7. Ci sembra prematuro parlare di elezioni, visto che mancano ancora due anni alle  prossime
            Amministrative. Ci siamo persi qualcosa?


Extra. Domande che ci facciamo da cittadini:


  • Perché il Sindaco e la Giunta continuano a puntare sulla discarica aperta?
  • Perché il Sindaco e la Giunta tacciono sul Mondo di Mezzo, visto quanto sono favorevoli all’ingresso di Bracciano nella Città Metropolitana di Roma?
  • Perché non richiedono un auditing esterno, e invece addirittura ostacolano le trasparenze legali sugli atti comunali?
  • Perché il Sindaco e la Giunta non ammettono il loro fallimento, e continuano unicamente ad alzare le tasse - peraltro ormai al massimo, beffando i cittadini facendo credere che si tagliano lo stipendio, quando è solo pro ope legis dinanzi alla Procura e alla Corte dei Conti?
  • Perché non documentano tutti gl’investimenti fatti coi fondi pubblici stanziati dalla Regione e dalla Provincia, pubblicando le fatture; per esempio per Cupinoro?
  • Perchè la manutenzione edilizia presso le strutture scolastiche è carente, rendendole rischiose ed a volte inutilizzabili per i bambini?

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