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venerdì 30 ottobre 2015

Cupinoro, via libera al capping definitivo

Copriamo i rifiuti con altri rifiuti (trattati si dice...); la terra costava troppo? 30 anni di discarica (prima abusiva, poi pubblica) non valgono nemmeno qualche palata di terra buona
"... una conferenza dei servizi che si è conclusa nonostante non sia arrivato il parere della Città Metropolitana e dell’Università Agraria di Bracciano. Pareri che mancanti comportano secondo la regione un assenso..." dai Comitati Rifiuti Zero
Accenniamo anche il nostro sospetto:
nella programmazione «post mortem» della discarica in «fase di costruzione, dei muretti di contenimento, per la raccolta delle acque reflue, di scolo, la norma prevede la realizzazione del perimetro della Collina dei Rifiuti, entro i 200 metri. Aumentando i perimetri di Cupinoro, con questa distanza, corre il sospetto che, tali muretti di contenimento, ricadano precisamente, dentro la nuova Cava, bloccata con ricorso penale di circa 450.000 mc, obbligando così, il riempimento della cava, e annullandone la sua illegalità» e «permettono che tale muro di contenimento, sia composto da rifiuti trattati, misto terra, che nel progetto della BA, viene chiamato come RSU (ovvero rifiuti generici e non trattati). Ed ecco, che i sospetti di una Cupinoro 2, riemerge»; 
pertanto attraverso la realizzazione del Capping, previsto affinché sia avviato il termine di vita della discarica emerge il tentativo di riutilizzare la cava ivi presente, cosiddetta «Vaira 1» realizzata per essere usata come nuovo invaso per mezzo di un ipotetico riempimento volto a sostenere la copertura della discarica ma realizzato con rifiuti trattati e terra da riporto
l’area è qualificata Zona Protezione Speciale
l’area è gravata da sempre da usi civici con finalità agro-pastorali a favore dei cittadini di Bracciano
l’area è considerata zona naturale di continuità
l’area è interessata da reperti archeologici etrusco/romani
l’area si trova nelle vicinanze della necropoli di Cerveteri (sito Unesco)
l’area insiste su una vastissima falda acquifera sulla quale sono stati realizzati pozzi pubblici e privati di prelevamento acqua
nella discarica, in violazione di precise normative europee, è sempre stato sversato rifiuto tal-quale
la discarica di Cupinoro è stata utilizzata per oltre 20 anni con tutte le conseguenze negative per la salute, l’ambiente, l’economia locale.

Segnaliamo che la discarica di Cupinoro è stata recentemente oggetto di interesse da parte della Commissione ambiente del parlamento europeo; inoltre è sottoposta ad indagini da parte della Magistratura di Civitavecchia per una serie di irregolarità.



Determinazione - numero G12094 del 08/10/2015

Bracciano Ambiente S.p.a. - Progetto di modellazione morfologica finale discarica in loc. Cupinoro in comune di Bracciano e realizzazione del capping definitivo dell'invaso ai sensi del D.lgs. 36/2003. – Conclusione del procedimento ai sensi dell'art. 29-octies del D.lgs. 152/06 e art. 14-ter della legge 241/90 – Adeguamento della Autorizzazione Integrata Ambientale G15123 del 28/10/2014.

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cupinoro 13 aprileVia libera alla modellazione morfologica finaledella discarica di Cupinoro.
Come stabilito dalla Regione Lazio l’8 ottobre scorso la Regione ha concesso la modifica dell’AIA avallando quindi il progetto di capping che prevede l’utilizzo di ulteriori 25.000 tonnellate di rifiuti trattati.
Una soluzione alla quale si erano opposti però i comitati, che deprecavano l’utilizzo di ulteriori rifiuti per “interrare” definitivamente Cupinoro.
Per questo era in stata fatta una conferenza dei servizi che si è conclusa nonostante non sia arrivato il parere della Città Metropolitana e dell’Università Agraria di Bracciano. Pareri che mancanti comportano secondo la regione un assenso.
L’uso di nuovi rifiuti è confermato nella lettera che è stata notificata alla Bracciano Ambiente: “la rimodellazione morfologica della discarica (vecchio invaso, lotto transitorio e lotto di completamento) … attraverso la messa in posto, al fine della migliore regimentazione delle acque di scorrimento superficiale, di una quantità di scarti provenienti da impianto di trattamento  meccanico e biologico dei rifiuti urbani provenienti dal comprensorio, coinvolge una volumetria pari a circa 25.000 mc e massa pari a circa 25.000 tonnellate;”
Si attendono ora le eventuali reazioni dei comitati anche se la decisione sembra ormai già presa. Fonte: terzobinario.it
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lunedì 26 ottobre 2015

BRACCIANO, VICENDA COIFAL E FARMACIA: IL COMITATO DEI CITTADINI ACCETTA IL CONFRONTO PUBBLICO

Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento "Restiamo in attesa della data e dell'orario."
Redazione
Bracciano (RM) - Sulla vicenda del Consorzio Farmaceutico Coifal, composto dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama, torna di nuovo il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento, che risponde all'assessore Rinaldo Borzetti del Comune di Bracciano.
Il Comitato Cittadino riporta alcune precisazioni e pone domande in riferimento a quanto dichiarato dall'Assessore Borzetti, nella Sua nota ufficiale del 21 ottobre 2015, pubblicata su questo quotidiano lo scorso 21 Ottobre 2015.
"Il Consorzio Coifal deliberò la spedizione del bando di gara per la selezione di un socio  privato in data 16 giugno 2015. - Puntualizzano atttaverso una nota dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento  -Il bando - prosegue la nota - comparve nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del giorno 22 giugno 2015 (codice C.I.G. 6277423555). La ricezione delle offerte era prevista entro il 10 agosto 2015 (49 giorni dopo, esattamente come rilevato dai revisori dei conti, e non 52 come prevede la legge). L'apertura delle offerte, al contrario, era prevista per il 1 settembre 2015 (esattamente lo stesso giorno dell'approvazione del bilancio comunale preventivo di Bracciano).
Vogliamo comunque ringraziare l'Assessore Borzetti il quale, a nome dell'Amministrazione attualmente in carica, ha prontamente fornite delucidazioni per quanto riguarda il Coifal, e ha evidenziato il doppio incarico del sig, Stefano Malatesta, appartenente sia al Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Bracciano, sia a quello del Comune di Gaeta. A tale proposito, aggiungiamo che il sig. Malatesta ci risulta essere Presidente dell'organo di revisione anche del Comune di Fiumicino, ricoprendo quindi l'incarico in più Comuni. In merito a tale situazione, chiediamo se l'Amministrazione di Bracciano intenda adottare qualche provvedimento.
Il giorno 7 ottobre 2015 l'Assessore Borzetti afferma che nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Bracciano ha fornito alcuni dettagli in una nota nella quale conclude affermando che: “L’azione amministrativa posta in essere da questo Ente ha prodotto atti regolarmente approvati da tutti gli organismi competenti. Tali atti di indirizzo sono stati fedelmente attuati dal Coifal che ha seguito tutte le indicazioni fornite dai Comuni fondatori.
Leggiamo però il  verbale dell'assemblea del COIFAL del 17/09/2015:  "L’ASSEMBLEA Visto lo Statuto consortile; - Analizzata la questione delle diffide pervenute dal Consigliere comunale di Gaeta Eduardo Accetta del 01/09/2015, del 10/09/2015 e 17/09/2015; nonchè quelle pervenute dell'Avv. Laura Giordani quale rappresentante della Dott.ssa Maria Euple Pacifici, titolare di una Farmacia privata nel Comune di Castel Madama; Considerato il contenuto delle note trasmesse dal Sindaco del Comune di Bracciano; Preso atto che l'Assessore Borzetti ha comunicato che il Comune di Bracciano dovrà provvedere all'espletamento di un Consiglio comunale ad hoc nel merito dei rilievi espressi dal proprio Collegio dei revisori dei Conti e che pertanto ha richiesto un ulteriore differimento della commissione di gara; Considerato che il Presidente Paone ha precisato che il Coifal ha risposto alle richieste avanzate dal Sindaco di Bracciano e che, con nota del 10/9/2015,si è ravvisata la non sussistenza di motivazioni per procedere ad un ulteriore differimento dei termini della commissione di gara; Considerato che i rappresentanti dei Comuni di Gaeta e di Castel Madama prendono atto di quanto sopra e nulla oppongono al regolare svolgimento della commissione di gara riconvocata per il giorno 18 settembre prossimo. Per tutto quanto sopra esposto, a maggioranza.
DELIBERA 
Di nulla opporre al regolare svolgimento della commissione di gara riconvocata per il giorno 18 settembre prossimo e di conseguenza di non procedere ad un ulteriore differimento dei termini della commissione di gara”
In quella data l’Ente emetteva un DECRETO DI NOMINA del RESPONSABILE ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA DEL COIFAL il Direttore Generale, Valente Anna Maria.
Nella nota pubblicata il 21 Ottobre l'Assessore Borzetti fa notare che "La farmacia comunale gestita in “house” e venduta in passato, pur garantendo a fasi alterne un vantaggio economico per l’ente, non si è rivelata in grado, per varie ragioni, di offrire tutti i servizi propri delle farmacie comunali", concludendo che la forma consortile attualmente scelta potrebbe fornire " il servizio di carattere sociale proprio delle farmacie comunali attuando un sistema che risponde a criteri di economicità ed efficienza".
L’incerta redditività della gestione diretta di una farmacia comunale non è un fenomeno imputabile unicamente all'Amministrazione di Bracciano, ma accomuna numerose realtà simili, rientrando quindi in una "normale" scarsa capacità di gestire il business farmaceutico da parte delle Amministrazioni Pubbliche.
Tuttavia, in altre realtà, lo strumento utilizzato dalle Amministrazioni per conciliare redditività, servizi e conservazione del patrimonio pubblico, non è stato quello della vendita dell'attività, bensì l'affidamento della gestione ad un socio privato mediante gara d'appalto, a fronte del riconoscimento di una quota parte degli utili o di un affitto mensile, nonché della garanzia di erogazione di quei servizi di carattere sociale dei quali parla l'Assessore Borzetti.
A nostro avviso, questa seconda soluzione sarebbe stata migliorativa rispetto alla strada intrapresa, per diversi motivi: si sarebbero potuti raggiungere gli stessi obiettivi che ci si prefigge di perseguire attraverso il COIFAL con minori costi, e si sarebbe preservata la proprietà di un bene pubblico a favore della collettività.
Sempre nella nota pubblicata il 21 Ottobre, l'Assessore parla di stima degli utili futuri pari a circa 200.000 Euro su base trentennale, il che significa una ipotesi di redditività di circa 560,00 Euro al mese (importo non certo esaltante per una simile attività). Anche aggiungendo i 520.000 Euro per l'aggiudicazione dell'appalto, arriveremmo ad una proiezione di 2.000,00 Euro/mese, cifra secondo noi comunque facilmente raggiungibile anche nella seconda ipotesi gestionale da noi prospettata.
Va infine fatta un'ultima riflessione anche sull'operazione di vendita della Farmacia Comunale in sé. Dev’essere infatti considerato che, al momento della vendita, la valorizzazione di una farmacia avviene attraverso la valutazione della redditività attesa, a sua volta basata sui risultati economici degli ultimi cinque anni. In base a quanto affermato dall'Assessore Borzetti, in passato la Farmacia Comunale avrebbe garantito un vantaggio economico solo "a fasi alterne", ovvero non certo una redditività elevata e costante. In sostanza questo vorrebbe dire che la base d'asta per la vendita di una attività commerciale in tale situazione di redditività, risulterebbe sicuramente inferiore a quella di uguale attività che abbia goduto di una gestione più efficiente. È d'altronde noto che, proprio per questo motivo, è sempre una buona occasione, per professionisti del settore, riuscire ad acquisire una farmacia comunale piuttosto che una privata. Proprio alla luce di tutto ciò, ci torna in mente il giudizio, alquanto severo, espresso dai revisori circa la economicità e  l'efficienza dell'operazione.
Da tutte queste considerazioni - conclude la nota del Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento - scaturisce la domanda da noi posta e che, a nostro avviso, ancora non ha trovato risposta: a chi è convenuto vendere la farmacia comunale?
Alla luce di quanto sopra e di fin da ora affermato nelle varie vicende, riceviamo ed accettiamo come cittadini l‘invito ad un confronto pubblico in un Consiglio Comunale aperto, sede opportuna per confrontarsi e ricevere chiarimenti su quanto da Lei esposto all’intera comunità.

Restiamo in attesa della data e dell'orario."

mercoledì 21 ottobre 2015

L'AMMINISTRAZIONE DI BRACCIANO ANCORA LO TIENE IN CARICA, FACENDO ORECCHIE DA MERCANTE.

AVEVAMO CHIESTO UNA CONVOCAZIONE URGENTE, PER INDIRE UN CONSIGLIO COMUNALE SULLA CONDANNA DEL VICE SEGRETARIO ROBERTO RAZZINO, INVECE L'AMMINISTRAZIONE DI BRACCIANO
ANCORA LO TIENE IN CARICA, FACENDO ORECCHIE DA MERCANTE.

L'episodio dei provvedimenti anti-corruzione dimenticati, ci lascia sbigottiti. Saremo irremovibili nel pretendere che vengano prese le decisioni più severe previste dalla legge.

"il giorno 6 maggio 2015 il Tribunale di Civitavecchia ha condannato un Dirigente Responsabile dell’Area Amministrativa – AA.GG. e Vice Segreteria del Comune di Bracciano, il sig. Roberto Razzino, imputato del reato di cui all’art. 611 c.p. (“Violenza o minaccia per costringere a commettere un reato”, punibile con la reclusione fino a cinque anni [c.p. 29, 32] con attenuante generica e rito abbreviato), ai danni di una dipendente comunale, nonché dei reati di cui all’art. 479 c.p.(“Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”), art. 490 c.p. (“Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”) da cui la stessa dipendente, si difende con l’art. 54 c.p. («Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo»; «lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo»), per aver falsificato il protocollo generale del Comune stesso."


Cittadini di Bracciano in Movimento

lunedì 19 ottobre 2015

L' Amministrazione comunale, in tema di scuola, continua a dire che va tutto bene.Sarà vero?


L' Amministrazione comunale, in tema di scuola, continua a dire che va tutto bene.Sarà vero? A quanto sembra si direbbe...
Posted by Lorenzo Nardelli on Lunedì 19 ottobre 2015

domenica 18 ottobre 2015

Dalla farmacia comunale al Consorzio Intercomunale: a chi ha fatto comodo?






Cittadini di Bracciano,
sapevate di possedere un Consorzio Farmaceutico, costituito insieme al Comune di Gaeta, per opzionare la licenza regionale per la gestione di una Farmacia Comunale, mediante l’affidamento del servizio ad una società mista pubblico - privata?
Tutto questo è ancora in fase di start-up ma, a nostro avviso, sarebbe necessario un controllo sugli atti che l’organo di Amministrazione sta ponendo in essere per procedere all’affidamento del servizio. Perché? Iniziamo dicendo che, dopo la costituzione del Consorzio, la base societaria si è ampliata con l’ingresso del Comune di Castel Madama. Un’altra buona motivazione per un controllo degli atti potrebbe essere il fatto che lo stesso organo di revisione dei conti del Comune di Bracciano abbia definito davvero “pittoresca” (citazione testuale) la prima fase di start-up delle operazioni; e inoltre che, solo dopo esplicita richiesta del collegio stesso, l’organo amministrativo del Coifal (ovvero il nostro Consorzio Farmaceutico), ha finalmente redatto un business plan.
È stato inoltre pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato, che dovrà apportare l’80 per cento dei 520 mila euro necessari per la costituzione della “Laziofarma - Farmacie Pubbliche Laziali S.p.A.”, società a capitale misto, che assumerà il rischio imprenditoriale in prima persona e dunque anche la riscossione dei dividendi. Tuttavia sulla Gazzetta Ufficiale gli atti risultano pubblicati quarantanove giorni prima (invece dei cinquantadue necessari), considerando il termine di presentazione delle offerte. Sarà un caso che il primo settembre 2015 il Comune di Bracciano si apprestava ad approvare il bilancio preventivo? Inoltre, anche se il codice appalti non detta alcun obbligo in questo senso,  l’assenza di ogni riferimento alla gara sui siti istituzionali dei tre Comuni coinvolti, a nostro avviso desta qualche perplessità, poiché di fatto limita la possibilità di partecipazione.
Questo stesso bando fu ritenuto dal Collegio dell’organo di revisione di Bracciano “anomalo”, in quanto non rispettava i termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio farmaceutico. Inoltre il Comune di Bracciano, pur se sollecitato dall’organo di controllo, non ha attivato, al pari degli altri Comuni, nessuna attività di indirizzo e controllo sul Consorzio Coifal. Appare quanto meno singolare che nessun dirigente comunale responsabile del servizio, abbia esercitato un controllo preventivo in termini di legittimità del bando di gara, ed è altresì gravissimo che i revisori dei conti sottilineino che un bando non risponde ai principi fondamentali di efficacia, efficienza ed economicità.
Avete capito bene cittadini? E’ stato pubblicato un bando di gara in contrasto con gli interessi pubblici. Non potremmo allora aggiungere che i consiglieri del Coifal andrebbero rimossi, in quanto non tutelano gli interessi pubblici?
Andiamo avanti, ed ecco che un Consigliere Comunale di Gaeta emette una diffida ai tre Comuni consorziati, Bracciano, Gaeta e Castel Madama, proprio per le modalità con le quali è stato redatto il bando di gara. Scendiamo poi nei dettagli, per far sapere alla cittadinanza chi siede nell’organo direttivo della Coifal farmaceutiche, e chi frequenta spesso le assemblee direttive e di consiglio.
La Costituzione avvenne il 13 Marzo del 2014, con una quota di partecipazione del comune di Bracciano al 50 percento, con un onere complessivo di  2.500,00 euro, e con una durata dell'impegno di 50 anni, con delibera firmata dalla D.ssa Biancamaria Alberi (citata poi in altro giudizio dalla Procura di Civitavecchia, per presunte false dichiarazioni e per dei “non ricordo” in merito a indagini interne al Comune, giudizio che ha portato alla condanna in primo grado di Roberto Razzino). I rappresentanti per il comune di Bracciano sono quattro persone: nel Consiglio d’Amministrazione troviamo l’avv. Massimiliano Lombardo (PD), residente a Bracciano e collaboratore presso la Cooperativa Trifoglio di Bracciano, e l’arch. Ivan Cristadoro, già in Commisione Ambiente, Territorio e Urbanistica, iscritto presso i Giovani Democratici di Bracciano, che sta attualmente restaurando il Duomo di Santo Stefano, edificio di culto cattolico di Bracciano. Il giorno 25 settembre 2015, presso la sede legale del Comune di Castel Madama in Corso Cavour 34, si è riunito il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Coifal, per accettare le dimissioni dalla carica di Consiglieri di Amministrazione dell’avvocato Lombardo e dell’architetto Cristadoro, nominando al loro posto i signori Claudio Valentini nato a Bracciano, responsabile territoriale (S.L.I.), e il signor Mancini Giovan Felice nato a Tivoli, residente presso il Comune di Castel Madama.
Tra i revisori dei conti, ci sono il dott. Leonardo Vitale, commercialista e Revisore Contabile presso gli uffici di piazza IV Novembre e il dott. Diego Rossi commercialista e Revisore Contabile presso lo “Studio Associato Bonato Dott.ssa Paola – Rossi Dr. Diego”, con sede in via Claudia 35. Nelle frequenti assemblee direttive e di consiglio della Coifal, presso Piazza XIX Maggio, 10 nel Comune di Gaeta, risulta sempre presente l’Assessore Rinaldo Borzetti nella qualità di delegato del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, mentre solo in un’occasione troviamo il vice sindaco e assessore Giampiero Nardelli.
Quanto costerà il Consorzio alla comunità braccianese? tra viaggi, gettoni di presenza, attività amministrativa e quant’altro. Dal momento che il Consorzio Farmaceutico è proprietà anche di Bracciano, avrà almeno un utile? Per il momento, vista la fase di start-up, il consorzio Coifal presenta un bilancio senza movimenti significativi, chiuso nel 2014 con un totale tra passivo e attivo, pari a 6.579 euro, che evidenzia una perdita d’esercizio di 395,00 euro. Vedremo in futuro i risultati.
Infine, torniamo a noi:
a chi ha fatto comodo
vendere la farmacia
comunale di Bracciano?

Cittadini di Bracciano in Movimento

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