"... una conferenza dei servizi che si è conclusa nonostante non sia arrivato il parere della Città Metropolitana e dell’Università Agraria di Bracciano. Pareri che mancanti comportano secondo la regione un assenso..." dai Comitati Rifiuti Zero
Accenniamo anche il nostro sospetto:
nella programmazione «post mortem» della discarica in «fase di costruzione, dei muretti di contenimento, per la raccolta delle acque reflue, di scolo, la norma prevede la realizzazione del perimetro della Collina dei Rifiuti, entro i 200 metri. Aumentando i perimetri di Cupinoro, con questa distanza, corre il sospetto che, tali muretti di contenimento, ricadano precisamente, dentro la nuova Cava, bloccata con ricorso penale di circa 450.000 mc, obbligando così, il riempimento della cava, e annullandone la sua illegalità» e «permettono che tale muro di contenimento, sia composto da rifiuti trattati, misto terra, che nel progetto della BA, viene chiamato come RSU (ovvero rifiuti generici e non trattati). Ed ecco, che i sospetti di una Cupinoro 2, riemerge»;
pertanto attraverso la realizzazione del Capping, previsto affinché sia avviato il termine di vita della discarica emerge il tentativo di riutilizzare la cava ivi presente, cosiddetta «Vaira 1» realizzata per essere usata come nuovo invaso per mezzo di un ipotetico riempimento volto a sostenere la copertura della discarica ma realizzato con rifiuti trattati e terra da riporto
l’area è qualificata Zona Protezione Speciale
l’area è gravata da sempre da usi civici con finalità agro-pastorali a favore dei cittadini di Bracciano
l’area è considerata zona naturale di continuità
l’area è interessata da reperti archeologici etrusco/romani
l’area si trova nelle vicinanze della necropoli di Cerveteri (sito Unesco)
l’area insiste su una vastissima falda acquifera sulla quale sono stati realizzati pozzi pubblici e privati di prelevamento acqua
nella discarica, in violazione di precise normative europee, è sempre stato sversato rifiuto tal-quale
la discarica di Cupinoro è stata utilizzata per oltre 20 anni con tutte le conseguenze negative per la salute, l’ambiente, l’economia locale.
Segnaliamo che la discarica di Cupinoro è stata recentemente oggetto di interesse da parte della Commissione ambiente del parlamento europeo; inoltre è sottoposta ad indagini da parte della Magistratura di Civitavecchia per una serie di irregolarità.
Determinazione - numero G12094 del 08/10/2015
Bracciano Ambiente S.p.a. - Progetto di modellazione
morfologica finale discarica in loc. Cupinoro in comune di Bracciano e
realizzazione del capping definitivo dell'invaso ai sensi del D.lgs. 36/2003. –
Conclusione del procedimento ai sensi dell'art. 29-octies del D.lgs. 152/06 e
art. 14-ter della legge 241/90 – Adeguamento della Autorizzazione Integrata
Ambientale G15123 del 28/10/2014.
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Come stabilito dalla Regione Lazio l’8 ottobre scorso la Regione ha concesso la modifica dell’AIA avallando quindi il progetto di capping che prevede l’utilizzo di ulteriori 25.000 tonnellate di rifiuti trattati.
Una soluzione alla quale si erano opposti però i comitati, che deprecavano l’utilizzo di ulteriori rifiuti per “interrare” definitivamente Cupinoro.
Per questo era in stata fatta una conferenza dei servizi che si è conclusa nonostante non sia arrivato il parere della Città Metropolitana e dell’Università Agraria di Bracciano. Pareri che mancanti comportano secondo la regione un assenso.
L’uso di nuovi rifiuti è confermato nella lettera che è stata notificata alla Bracciano Ambiente: “la rimodellazione morfologica della discarica (vecchio invaso, lotto transitorio e lotto di completamento) … attraverso la messa in posto, al fine della migliore regimentazione delle acque di scorrimento superficiale, di una quantità di scarti provenienti da impianto di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani provenienti dal comprensorio, coinvolge una volumetria pari a circa 25.000 mc e massa pari a circa 25.000 tonnellate;”
Si attendono ora le eventuali reazioni dei comitati anche se la decisione sembra ormai già presa. Fonte: terzobinario.it
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