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domenica 14 febbraio 2016

CONSORZIO COIFAL E FARMACIE COMUNALI: L'AGCM ACCENDE I FARI SUGLI AFFIDAMENTI DIRETTI

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Su segnalazione del Comitato "Cittadini di Bracciano in Movimento" l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato scrive al Coifal

di Ivan Galea
Bracciano (RM) - Altra tegolata per la ormai ex amministrazione comunale Pd di Bracciano di Giuliano Sala.
Ad intervenire questa volta, su segnalazione dello scorso 25 novembre 2015 da parte del Comitato "Cittadini di Bracciano in Movimento", è l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - AGCM - che ha rilevato "problematiche di natura concorrenziale che potrebbero derivare dall'affidamento diretto, ossia in assenza di gara, alla Laziofarma S.p.A. della gestione delle farmacie comunali tramite la semplice  adesione dei comuni al Consorzio intercomunale Coifal". In pratica il Coifal - Consorzio Pubblico Intercomunale - che al momento è composto da tre comuni - Bracciano, Gaeta e Castel Madama - ma dove possono aderire anche altri comuni, affida la gestione delle farmacie comunali dei propri consorziati ad una società denominata Laziofarma S.p.A.
La Laziofarma S.p.A. - società costituenda - è composta per una quota del 20% dal Coifal e dalla quota maggioritaria dell'80% da una società privata denominata Servizi Farmaceutici Srl. L'AGCM, quindi, su denuncia del Comitato "Cittadini di Bracciano in Movimento" evidenzia il fatto che la Laziofarma S.p.A. è una società dove il privato detiene una quota di capitale maggioritaria (80% delle quote di proprietà di Servizi Farmaceutici Srl) rispetto al pubblico (20% delle quote di proprietà del Consorzio Intercomunale Coifal) che andrebbe a ledere il diritto alla libera concorrenza di terzi, in quanto la gestione delle varie farmacie comunali avviene con affidamenti diretti senza una gara.
Ricapitolando: in futuro anche altre amministrazioni comunali del Lazio, aderendo al Coifal, vedrebbero gestire le proprie farmacie comunali dalla Laziofarma S.p.A. che per l'80% appartiene alla società Servizi Farmaceutici Srl.
Sul sito istituzionale del Coifal si legge infatti "Rappresenti un'Amministrazione comunale e sei interessato all'apertura di una farmacia gestita dal tuo Comune? Il Coifal ti garantisce, in modo del tutto gratuito, la giusta assistenza ed un supporto giuridico/amministrativo per valutare la possibilità di istituire nella tua Città una farmacia pubblica secondo le Leggi e la giurisprudenza più attuale. Ti basta inviare una mail all'indirizzo di posta elettronica certificata coifal@pec.it con le informazioni del tuo Comune ed un riferimento telefonico. Nostri incaricati ti contatteranno per un'appuntamento."
Un bell'affare, non c'è che dire, soprattutto per il privato (Servizi Farmaceutici Srl) proprietario dell'80% di Laziofarma S.p.A.)che vedrebbe piovere farmacie comunali attraverso affidamenti diretti da parte del Coifal alla Laziofarma S.p.A. Va infatti evidenziato che oggi il Coifal è costituito da 3 comuni, ma che attraverso la semplice adesione potrebbe anche vedere la partecipazione di tutti i comuni del Lazio. E in questo caso la gestione delle farmacie comunali sarebbe affidata alla Laziofarma S.p.A. che di fatto è per l'80% di una società privata: La Servizi Farmaceutici Srl.
Le chiamiamo ancora farmacie comunali?
http://osservatorelaziale.it/index.asp?art=17750&arg=26&red=6

sabato 13 febbraio 2016

BERTOLASO CHI?

BERTOLASO CHI? 

IL MIGLIOR SINDACO DI ROMA PER SALVINI MELONI E BERLUSCONI OVVIAMENTE!!
Curriculum vitae per italiani smemorati:
- Coinvolgimento nello scandalo del G8 de La Maddalena. 
Il 10 febbraio 2010 è stato raggiunto da un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti del G8 che avrebbe dovuto svolgersi a La Maddalena e poi spostato a L'Aquila.
Secondo l'accusa Bertolaso, insieme a diversi imprenditori e altri membri della Protezione Civile, sarebbe stato coinvolto in un meccanismo di subornazione, comprendente altri personaggi di rilievo degli ambienti dell'amministrazione pubblica (tra cui l'ex Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci), della politica e dell'imprenditoria, ruotante intorno a scambi di favori di svariata natura, anche sessuale, in cambio di appalti. Lo stesso Bertolaso, secondo il GIP di Firenze sarebbe stato fruitore "non solo di massaggi, ma di vere e proprie prestazioni sessuali".
I pm stanno inoltre cercando di chiarire la provenienza di numerose rate di un affitto mensile di 1.500 euro per un appartamento in Via Giulia 2, pagate, secondo il proprietario della casa, l'attore Raffaele Curi, da Angelo Zampolini, factotum di Diego Anemone, imprenditore romano proprietario insieme al fratello del Salaria Sport Village di Roma che avrebbe ricevuto alcuni importanti appalti pubblici dalla Protezione Civile.
- Dichiarazioni sull'emergenza in Abruzzo
Il 24 luglio 2010, in occasione del conferimento del premio "Guido Carletti" per la solidarietà a Montesilvano (Abruzzo), Guido Bertolaso ha dichiarato conclusa l'emergenza terremoto in Abruzzo. Le sue affermazioni, giunte in un momento in cui 30.000 sfollati abruzzesi erano ancora alloggiati in albergo, hanno ricevuto critiche.
Prima di lasciare la gestione della protezione civile, ha stabilizzato 150 precari che sono stati descritti su l'Espresso come suoi "fedelissimi"
- Inchiesta terremoto Abruzzo
Il 24 gennaio 2012 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura dell'Aquila per omicidio colposo. Si potrebbe avere, dunque, un processo bis del procedimento contro la Commissione "Grandi Rischi" (la quale si riunì a l'Aquila il 31 marzo 2009, cinque giorni prima del tragico terremoto) perché accusata di avere sottovalutato il pericolo del terremoto, causando così la morte di 309 persone.
(fonte Wikipedia)
Le intercettazioni

1 parte: 



2 parte: 





mercoledì 10 febbraio 2016

E' Mafia Regionale! #VincenziDimettiti

"Oggi sono andata in Regione Lazio perché nel silenzio più assoluto si sta passando da Mafia Capitale a Mafia Regionale. In questi giorni il Pd e Zingaretti hanno avuto il coraggio di promuovere Marco Vincenzi alla presidenza della Commissione Bilancio. Sapete chi è Marco Vincenzi? L'ex capogruppo Pd alla Pisana già dimessosi a giugno dopo esser stato coinvolto nello scandalo Mafia Capitale. Sono però bastati 6 mesi di silenzio per nominarlo, addirittura, tutore dei nostri conti pubblici. Questo è il Pd.
Ma noi non arretriamo di un centimetro perché proprio in questi giorni abbiamo scoperto un'intercettazione dei Ros mai pubblicata dai giornali che prova uno scambio politico-elettorale tra Vincenzi e il boss delle cooperative rosse Salvatore Buzzi, intercettazione di cui si è parlato proprio pochi giorni fa nel processo Mafia Capitale.
immagine: intercettazioni Buzzi - Vincenzi
intercettazionibuzzivincenzi.jpg
Nell'immagine potete leggere gli accordi tra l'ex capogruppo Pd e uomo di Zingaretti e l'accoppiata criminale Buzzi-Carminati. Erano i primi di giugno e solo due settimane dopo lo stesso Vincenzi avrebbe presentato degli emendamenti per favorire il sodalizio.
E mentre i nostri consiglieri in Regione Lazio non parteciperanno ai lavori di tutte le commissioni, chiediamo che Vincenzi si dimetta subito dal suo nuovo incarico alla presidenza della Commissione Bilancio e mi appello alla Commissione Antimafia del Parlamento affinché chiami in audizione Vincenzi per fare piena luce sulla vicenda e il presidente Zingaretti per spiegarci Mafia Regionale." Roberta Lombardi

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Alle Regionali l'ex Sindaco Giuliano Sala, portava Marco Vincenzi. diventato poi il capogruppo del Pd in Regione Lazio. Nel PD di Bracciano, lo ritroviamo alla cerimonia di inaugurazione della rotonda, della Rinascente, e nelle varie richieste per la Sanità del Padre Pio di Bracciano. I Ros intercettano Vincenzi iniziando con un emendamento che è andato ad aumentare di 600mila euro i finanziamenti destinati ai municipi e poi finiti in qualche modo alla coop 29 giugno. I due si incontravano a Tivoli, a Villa Adriana, dove si scambiavano “pizzini“. Tra loro anche telefonate e sms. Vincenzi: ex sindaco di Tivoli, fece la campagna elettorale per le parlamentarie del Pd insieme a Marietta Tidei e proprio suo padre, Pietro Tidei, sponsorizzava l’accoppiata chiedendo agli elettori Pd di votare alle primarie Tidei-Vincenzi, tant’è che la deputata civitavecchiese prese più di 1000 voti nella lontana Tivoli, dove ai più la Tidei era sconosciuta.

Ora ci aspettiamo un commento, un segnale di distanza, una ferma condanna agli eventi di Mafia Capitale dove sia il Pd che Forza Italia con Luca Gramazio sono decisamente coinvolti.


L'ex sindaco Giuliano Sala nel 2013 faceva campagna elettorale a Marco Vincenzi
http://movimento5stellebracciano.blogspot.it/2015/06/mafia-provinciale.html#.VrtWJ_nhCUk


                    




IL RAS DI TIVOLI ORA A CAPO DELLA COMMISSIONE BILANCIO
M5S presenta esposto contro Marco Vincenzi.
Insieme a Vincenzi cadra' Nicola Zingaretti e tutto il PD del Lazio.
Troppi scheletri nell'armadio:
Il pizzino passato dalla tasca di Buzzi alla sua, e quell'emendamento da 600.000 euro...
Il suo coinvolgimento con mafiacapitale, non ancora chiarito...
Il centro immigrati di Colle Cesarano e i suoi rapporti con Buzzi...
Guidonia e suoi rapporti con Rubeis, arrestato...
Tivoli e i suoi rapporti con Fontana nell'ospedale di Tivoli, per la vicenda dell'emodinamica...
Le procedure di edificabilita' quando era Sindaco di Tivoli... il prusst di Colle Cesarano...
Il suo ruolo nella cacciata di Caroli dalla Asl, in relazione alla svendita dei terreni dell'ex istituto Santo Spirito...
I suoi rapporti con il Gruppo INI, e le consulenze fantasma con Terme Acque Albule e Medicus Hotel...
CONSIGLIO PER I MAGISTRATI: leggete tutte le denunce di Aurelio Casati su Colle Cesarano.

Il Ras di Tivoli nel romanzo di Mafia Capitale

buzzi-marco-vincenzidi Giuliano Girlando - 10 giugno 2015
Marco Vincenzi, ex sindaco di Tivoli per due legislature, già assessore ai lavori pubblici alla provincia di Roma e capogruppo dimissionario alla Regione Lazio per il Partito Democratico, secondo quanto riportato dai principali quotidiani di Roma e provincia avrebbe incontrato più volte Salvatore Buzzi. Il tema degli incontri è uscito fuori dalle informative dei Ros nell'ennesimo quadro che compone Mafia Capitale e che consolida il rapporto tra Salvatore Buzzi e membri autorevoli del Partito Democratico.
Nel dossier del Ros spuntano fuori le telefonate tra Salvatore Buzzi e Marco Vincenzi. In una si fa fa riferimento alla campagna elettorale di Manuela Chioccia, candidata sindaco della coalizione di centrosinistra guidata dal Pd nel 2014 a Tivoli e sconfitta poi dall'attuale sindaco Giuseppe Proietti. Nella conversazione si parla un contributo elettorale che Buzzi avrebbe voluto offrire per "Manuela" - come la chiama - e avrebbe dato rassicurazioni sul fatto che i dipendenti residenti a Tivoli avrebbero votato in massa la candidata. “Senti io mi so’ fatto l’elenco dei miei dipendenti su Tivoli - così Buzzi a Vincenzi secondo quanto riportano gli atti, ora li richiamiamo tutti (…) noi volevamo da’ anche a Manuela (Chioccia, candidata sindaco del centrosinistra nel 2014, ndr) un contributo, insomma, per il sostegno delle spese che lei c’ha".
La risposta di Vincenzi: "Ti do il coso (probabilmente il numero, ndr) del comitato elettorale".
In un giro di sms, Buzzi diceva di inviarglielo all’indirizzo mail s.buzziorecooperativa29giugno.org e concludeva: «Qualunque cosa chiama, eh Marco». Poco dopo partiva un sms dal telefono di Buzzi: «Sottoscrizione effettuata sensibilizzazione in corso In bocca al lupo Salvatore Buzzi».
E' il 12 settembre del 2014, quando avviene uno degli incontri presso la tenuta di Roccabruna, ristorante pizzeria di proprietà della famiglia della candidata sindaco Pd Manuela Chioccia.
Il 18 ottobre poi l'incontro avviene a piazza Garibaldi. In entrambi i casi, i Ros fotografano uno scambio di "foglietti" che Vincenzi si metterebbe in tasca.
Tra il capogruppo del Pd e il re delle coop ci sono state anche i messaggi: «Quando ti posso vedere? Buona giornata e bentornato”, gli scrive Buzzi e l’esponente Pd risponde «Giovedi mattina alle 9 a Roccabruna». L’incontro slitta al giorno successivo e i carabinieri annotano: «Buzzi si recava effettivamente a Villa Adriana - Tivoli - nei pressi del Ristorante La Tenuta di Rocca Bruna ove si incontrava con Marco Vincenzi, al quale consegnava un foglietto di carta». Buzzi lo prelevava dalla tasca posteriore da un’agendina rossa. «Dopo averla consultata - scrivono i carabinieri - la faceva visionare anche allo stesso Vincenzi, poi prelevava un piccolo foglietto di colore bianco e lo consegnava a Vincenzi, il quale, dopo averlo letto, lo riponeva nella tasca posteriore destra dei pantaloni».
Cosa ha rappresentato il Marco Vincenzi personaggio politico e rappresenta ancora oggi?
Inzia la sua carriera da sindaco di Tivoli con gli allora democratici di sinistra nel 1999.Dal 2001 inizia un percorso di privatizzazione delle Terme Acque Albule, e si costituisce una SPA il cui 40% delle quote finiscono alla FINCRES SPA , il cui consigliere è Bartolomeo Terranova. In quegli anni Marco Vincenzi è dipendente delle Terme Acque Albule come direttore sanitario e ha ricoperto il ruolo dal 1993 al 1996 di amministratore delle Terme quando erano pubbliche. Diventa doppiamente dipendente dopo l’incarico di direttore sanitario delle Terme di Aprilia altra SPA fino al 2007 di cui il 53% è in mano alla FINCRES SPA. Durante la giunta Marco Vincenzi verrà approvata una delibera di adozione della lottizzazione a ridosso della Villa Adriana di 120.000 metri cubi di cemento ai quali si aggiungeranno altri 60.000 da parte della società Impreme di proprietà del costruttore romano Mezzaroma,cui seguirà immediatamente un ricorso al Tar del Lazio presentato dal WWF che ritiene forzata l’interpretazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), data dal comune di Tivoli per approvare l’atto, che poi finirà agli onori della cronache degli ultimi anni. Il potere politico di Marco Vincenzi ha condizionato le scelte delle municipalizzate di Tivoli da Asa Spa, che si occupa della gestione dei rifiuti fino a Tivoli Forma istituto di formazione professionale. Le sue sfere di influenza gli hanno permesso così che diventasse in dieci anni un vero e proprio “Ras”, ottenendo sempre migliaia di preferenze fino al ruolo di consigliere regionale del Lazio passando per l'assessorato dei lavori pubblici alla provincia di Roma sotto la giunta Zingaretti. Sanità, cemento e rifiuti, non c'era sfera di interesse pubblico dove Marco Vincenzi non avesse il suo peso specifico e decisivo nelle scelte amministrative. Non è forse un caso che Salvatore Buzzi forse confidasse in Marco Vincenzi e nel suo ruolo politico per ottenere appalti e instaurare un rete di collaborazione proficua. Chissà se Salvatore Buzzi avesse visto in lui il suo cavallo politico di razza, questa cosa non è ancora del tutto nota, sta di fatto che ad oggi quelle foto pesano sulla sua immagine di grande politico.

sabato 6 febbraio 2016

Rinvii a giudizio per il prossimo 15 aprile per gli ex amministratori di Bracciano


Era il 13 Marzo 2015 , quando il nostro gruppo di cittadini, trovava a dir poco paradossale la Delibera N.98 del 10...
Pubblicato da Marco Tellaroli su Mercoledì 16 settembre 2015



  I tre imputati per la vicenda Lisii dovranno presentarsi in tribunale il 15 aprile prossimo.

lunedì 1 febbraio 2016

Riunione aperta Movimento 5 Stelle Bracciano

Il MoVimento 5 Stelle Bracciano è lieto di invitare i Cittadini alla riunione aperta del Meetup. 

venerdì 5 febbraio 2016 ore 21.15 in Via Principe di Napoli, 87

presso pizzeria Number One

Un'occasione per conoscere i candidati alle prossime elezioni amministrative.
Ascolteremo i bisogni dei cittadini, per metterci al servizio della comunità, creando tutti insieme un programma realmente partecipato.
Cosa aspetti? L’Italia è in MoVimento!


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