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giovedì 26 novembre 2015

Carabinieri al Comune di Bracciano.

Carabinieri al Comune di Bracciano. Perquisizioni anche a casa di 17 indagati per verificare al correttezza di procedure amministrative

Municipio-Bracciano-01
BRACCIANO (RM) – Nella prima mattinata di oggi, 26 Novembre, i militari della Compagnia Carabinieri di Bracciano hanno dato esecuzione a decreto di perquisizione emesso dal sostituto procuratore della Repubblica presso la Procura di Civitavecchia, Lorenzo Del Giudice, nei confronti di 17 indagati, a vario titolo, per reati contro la Pubblica Amministrazione.
I militari hanno bussato alle porte delle abitazioni degli indagati per effettuare le perquisizioni; le operazioni si sono estese presso la Casa Comunale di Bracciano e gli uffici di alcuni imprenditori locali.
Gli accertamenti sono finalizzati a verificare la correttezza delle procedure attuate dall’Amministrazione Comunale del capoluogo lacuale per i lavori pubblici posti in essere nel corso degli ultimi anni. Al termine delle operazioni i militari studieranno tutta la documentazione sequestrata.
Fonte: cronachecittadine.it

Bracciano nel mirino anche della Stampa Nazionale, all'interno il nostro commento di Cittadini di Bracciano in Movimento.......
#Bracciano
Fonte il Tempo.it: http://www.iltempo.it/roma-capitale/2015/11/26/verifiche-su-appalti-a-bracciano-blitz-dei-carabinieri-in-comune-1.1483296


Verifiche su appalti a Bracciano, blitz dei carabinieri in Comune

Perquisizioni a tappeto dei militari anche nelle case degli imprenditori

BRACCIANO
Appalti pubblici indetti dal Comune di Bracciano nel mirino della procura di Civitavecchia che questa mattina all'alba ha fatto scattare diversi blitz dei carabinieri della compagnia di Bracciano presso la sede del Comune ma anche negli uffici e le abitazioni di 17 persone, tra cui imprenditori locali. L'accusa della Procura di Civitavecchia è di reati contro la pubblica amministrazione. 
Le perquisizioni sono state ordinate dal sostituto Procuratore Lorenzo Del Giudice e sono state effettuate al fine di acquisire la documentazione relativa le varie procedure di affidamento per i lavori pubblici degli ultimi anni al fine di verificarne la correttezza.
Ancora non si conosce nel dettaglio quali appalti pubblici siano oggetto di indagine. Negli ultimi tempi al centro di polemiche sollevate da comitati cittadini diversi argomenti che riguardano i lavori pubblici: dall'affidamento della gestione delle farmacie comunali fino a evidenze di diversi atti relativi bandi che risultano non in sequenza, o addirittura privi di numero, sullo storico dell’Albo Pretorio del Comune di Bracciano per gli anni 2011-2012-2013
"Aspettiamo fiduciosi l'esito delle indagini della Procura - commentano dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento - confidando nel lavoro della Procura affinché vengano portate alla luce le varie vicende che hanno caratterizzato l'amministrazione comunale di Bracciano guidata dal sindaco Pd Giuliana Sala negli ultimi anni."
C.R.

mercoledì 25 novembre 2015

Ma perché così tanto rumore per l’apertura di una farmacia comunale?


Sospetti, denunce e legami politici: i lati oscuri della farmacia comunale


I tre Comuni del Consorzio intercomunale delle farmacie laziali
I tre Comuni del Consorzio intercomunale delle farmacie laziali
Oggi, lunedì, forse, l’amministrazione comunale di Gaeta – in Consiglio comunale a partire dalle 9 – deciderà di dare le risposte che in molti si attendono riguardo all’apertura della farmacia comunale nel quartiere di Calegna e alla costituzione del consorzio Coifal, acronimo che sta per Consorzio intercomunale farmacie laziali (Statuto consortile). La discussione del punto è stata richiesta da alcuni consiglieri di maggioranza (Costabile, Matarazzo, Narducci, Cicconardi e Rosato). Per ora abbiamo assistito alla rivolta della politica, Movimento 5 stelle prima e rifondazione comunista poi, che hanno paventato presenze inquietanti, mentre qualcun’altro ha proceduto a denunciare per diffamazione l’associazione Caponnetto presieduta da Elvio di Cesare. Ma perché così tanto rumore per l’apertura di una farmacia comunale? Cerchiamo di capirlo restando all’aspetto amministrativo che pure presenta alcuni legittimi dubbi e anche qualche lacuna sulla quale finora nessuno ha fatto chiarezza. In attesa delle risposte ufficiali nel Consiglio comunale di domani. Proprio oggi, domenica, era inoltre in programma un incontro pubblico a Bracciano con l’assessore del Comune romano Rinaldo Borzetti per fare luce sulla vicenda e spiegare la situazione ai cittadini per una procedura amministrativa sulla quale lo stesso assessore ha sollevato dubbi
L’APRIPISTA E’ IL CONSIGLIERE COMUNALE EDOARDO ACCETTA
Eduardo Accetta
Eduardo Accetta
Si viene a sapere della costituzione del consorzio, composto dai Comuni di Bracciano, Castel Madama e Gaeta, per l’apertura di una farmacia comunale a Gaeta, grazie ad un intervento del consigliere comunale di Forza Italia Edoardo Accetta che, nel periodo forse di massimo scontro con il sindaco Mitrano e l’ex vicesindaco Cristian Leccese, oltre che il presidente del Consiglio comunale Luigi Cosciuone – tutti del suo partito, prima rilascia dichiarazioni durissime nei loro confronti, poi inizia a fare rumore in commissione Controllo e Garanzia presieduta dalla consigliera comunale di opposizione Marina Costabile riguarda alla questione del Consorzio. L’1 settembre scorso Accetta chiede la revoca del bando di gara per la selezione del socio privato di maggioranza della società che gestirà la farmacia. La diffida è rivolta al direttore generale del consorzio, l’avvocato Anna Maria Valente, per tre motivi ben precisi:
  • Il geometra Pasquale Manzo (Curriculum Vitae Pasquale Manzo), nominato responsabile del procedimento con determina numero 1 del 4 marzo 201 dal direttore generale del consorzio Coifal, è dipendente del Comune di Itri nella qualità di responsabile della protezione civile, ufficio Casa e settore agricoltura, e pertanto, non essendo dipendente di ruolo o comunque in servizio presso il consorzio Coifal, non poteva essere nominato Responsabile del procedimento.
  •  L’articolo 66, comma 8, del decreto legislativo 163/06 prevede che gli effetti giuridici che l’ordinamento connette alla pubblicità di una gara d’appalto in ambito nazionale decorrono dalla pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Il bando risulta pubblicato sulla G. U. 5° serie speciale – contratti pubblici numero 72 del 22 giugno 2016. Poichè il termine per la ricezione delle offerte è stato stabilito al 10 agosto 2015, il periodo di pubblicazione è inferiore (49 giorni) a quanto stabilito dalla determinazione numero 2 del 12 giugno 2015 del direttore generale del consorzio Coifal (52 giorni).
  • Anche se il codice degli appalti non prevede ulteriori forme di “pubblicizzazione” dei bandi, tuttavia è più che opportuno che le stazioni appaltanti adottino ulteriori forme di pubblicità (preferibilmente gratuite) dirette a garantire una maggiore partecipazione e concorrenza, quali ad esempio la pubblicazione del bando o della notizia di gara sui siti internet delle amministrazioni legate alla stazione appaltante (es. Comuni consorziati). Il bando in oggetto non risulta pubblicato sul sito del Comune di Gaeta.
Logo Coifal
Logo Coifal
Cioè in sostanza Accetta sottolinea come la procedura per la scelta del socio privato abbia beneficiato solo quest’ultimo per mancanza di pubblicità del bando e quindi conoscenza dell’opportunità. Il silenzio avrebbe regnato nella scelta. E in effetti, a parte la votazione dello Statuto del consorzio dal Consiglio comunale di Gaeta nei primi mesi del 2014, poi nulla si è saputo non fosse stato per Accetta. Insieme alle tre diffide di Accetta del 01/09/2015, del 10/09/2015 e 17/09/2015, è arrivata anche quella dell’Avv. Laura Giordani quale rappresentante della Dott.ssa Maria Euple Pacifici, titolare di una Farmacia privata nel Comune di Castel Madama.
Elvio Di Cesare, segretario dell'associazione antimafia Caponnetto
Elvio Di Cesare, segretario dell’associazione antimafia Caponnetto
L’ESPOSTO A CINQUE PROCURE DELL’ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA CAPONNETTO
Successivamente arriva l’associazione antimafia Caponnetto che presenta un esposto ai Prefetti di Roma, Napoli, Salerno, Caserta e Latina raccontando le procedure. Non conosciamo i contenuti ma possiamo immaginarli leggendo quanto scrivono in seguito i componenti del Movimento 5 stelle prima di Bracciano e poi di Gaeta. Sta di fatto che la querela del consorzio ha colpito il segretario dell’associazione Caponnetto Elvio di Cesare perchè trattasi di “notizie false e strumentali che hanno arrecato all’Ente pubblico un grave danno di immagine. Nei giorni scorsi l’Associazione Caponnetto ha divulgato un esposto ripreso da numerosi siti web di notizie nonché da canali tradizionali della stampa locale. Lo stesso esposto è stato divulgato contemporaneamente nei territori di Bracciano e Castel Madama. Tale esposto non solo contiene fatti e circostanze assolutamente false, ma ha inteso palesemente dipingere le attività del Consorzio come attività “illecite”, appellandole “contrarie alla legge”. E’ arrivata anche la replica dello stesso Di Cesare che ha affermato: “abbiamo chiesto alle Prefetture competenti di far luce sulla vicenda, sui numerosi dubbi e perplessità espressi pubblicamente, a mezzo stampa, da varie forze politiche”. Elvio di Cesare è stato sentito dai carabinieri.
bracciano-Ma sono i grillini di Bracciano a raccontare dettagliatamente la situazione il 2 novembre scorso con un apposito comunicato stampa dove in sostanza si racconta degli intrecci societari del socio privato. E delle circostanze temporali che ne hanno determinato la costituzione solo il 9 luglio scorso, quindi a poche settimane dall'aggiudicazione definitivo dell’appalto come socio privato. Inoltre la compartecipazione tra pubblico e privato è completamente a beneficio di quest’ultimo, 80 a 20. Inoltre il capitale sociale di costituzione è di 40mila euro. Insomma numeri sui quali non si vede chiaro.
Il centro Leonardo di Spigno dove ha sede legale la
Il centro Leonardo di Spigno dove ha sede legale la Servizi Farmaceutici Integrati Srl, socio privato del Consorzio dei Comuni di Gaeta, Bracciano e Castel Madama
(COMUNICATO del MEET UP DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE di BRACCIANO). La presa d’atto dell’aggiudicazione definitiva va alla Servizi Farmaceutici Integrati Srl, società costituita solo lo scorso 9 Luglio 2015 ed iscritta al registro imprese il 20 Luglio 2015, con sede legale a Spigno Saturnia in provincia di Latina presso il box 45 del Centro Leonardo SS630 Formia Cassino Km 28.400 snc. che si presenta con un capitale sociale di 40mila euro e che vede Franco Vendittoli ricoprire la carica di Amministratore Unico. La Servizi Farmaceutici Integrati Srl a sua volta è controllata dalla società Mages Srl che ne detiene il 100% delle quote.La società Mages Srl costituita l’11 Maggio 2004 ed iscritta al registro imprese il 7 Giugno 2004, con sede legale a Caserta in via Roma 63, controlla quindi il 100% della società Servizi Farmaceutici Integrati Srl che a sua volta detiene l’80% della partecipazione in Farmacie Pubbliche Laziale SpA insieme al Consorzio Coifal, attualmente composto dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama, che detiene il restante 20% di partecipazione.
Mages Srl si presenta con un capitale sociale di 12mila euro di proprietà dei soci Franco Vendittoli (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per 6mila euro e Massimo Cox (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per ulteriori 6mila euro. Quest’ultimo ricopre la carica, dall’aprile del 2012 anche di Amministratore Unico. Inoltre Massimo Cox è presente nella compagine sociale della  MADDALENA COSTRUZIONI S.R.L. con la proprietà del 51% delle quote, della COMPAGNIA EUROPEA SMALTIMENTO FARMACI S.R.L. con la proprietà del 5% delle quote e della FARM.DEL MARE S.R.L. IN LIQUIDAZIONE con la proprietà del 5% delle quote.
Il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento chiama poi in causa il presidente del collegio dei Revisori David De Filippis, del Comune di Bracciano, che lo scorso primo settembre definì “davvero pittoresca” la prima fase di start-up delle operazioni. “Inoltre saremo felici, – dichiarano dal Comitato – di sapere cosa ne pensano dall’Ordine dei Farmacisti Laziali, visto che ultimamente in questo Consorzio si sono accesi numerosi riflettori su bandi di gara anomali, e mancanza di requisiti di alcuni individui nelle operazioni”.

Dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento puntualizzano anche il fatto che l’intera operazione è stata giudicata non economica dai Revisori dei Conti del Comune di Bracciano
 e che il consigliere del Comune di Gaeta Eduardo Accetta l’aveva criticata fin dall’inizio, con tanto di diffida a portare a termine la procedura, dubitando da subito dei requisiti di Pasquale Manzo a presiedere la commissione di gara, alla quale la direzione ha dovuto cambiare un membro in corsa. “La determina provvisoria di assegnazione era stata sottoscritta nei giorni scorsi dal Direttore Generale del Coifal Anna Maria Valente e dal Responsabile Unico del Procedimento Pasquale Manzo. – Dichiarano ancora dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – A fronte di un’offerta – proseguono dal Comitato – a base d’asta di 1.544.000,00 euro per una qq durata dell’affidamento di trent’anni, l’aggiudicazione è avvenuta con un canone mensile per ogni farmacia aperta di 1.300 euro (con 86,66 euro spettanti a ogni Comune), un’offerta “una tantum” di 140.000 euro e infine mezzo punto percentuale sul fatturato. Una circostanza davvero fortunata, quest’ultima, per una società costituita immediatamente dopo la pubblicazione di un bando e vincerlo”.
Marco di Vasta, delegato del sindaco Mitrano
Marco di Vasta, delegato del sindaco Mitrano
L’ORGANIGRAMMA
Consiglio di Amministrazione:
Presidente – Avv. Mario Paone;
Consigliere – Dott. Marco Di Vasta;
Consigliere – Giovan Felice Mancini;
Consigliere – Claudio Valentini;
Consigliere – Dott.ssa Lucia Maltempo.
<<In ottemperanza del D.L. 78/2010 si specifica che i componenti del presente CdA, ivi compreso il Presidente, non percepiscono alcuna
Lucia Maltempo, delegata del sindaco Mitrano
Lucia Maltempo, delegata del sindaco Mitrano
indennità di carica.>>
Direttore:
Avv. Anna Maria Valente
Collegio Revisori dei conti:
Presidente – Dott. Diego Rossi
Componente – Dott. Leonardo Vitale
Componente – Dott. Giovanni Pellegrino
ULTERIORI APPROFONDIMENTI E NUOVI DUBBI: UNA GRANDE FAMIGLIA
Cristian Leccese
Cristian Leccese
Ma ad approfondire le indagini nelle ultime settimane è stato il consigliere comunale Giuseppe Matarazzo. La sede legale del consorzio si trova all’interno di una piccolissima stanza all’interno del palazzo comunale di Gaeta, al primo piano, vicino ai bagni, sede dell’ex centralino. Nessuna insegna nè all’entrata della stanza che del Comune. Eppure tutti i servizi, dalla luce al fax sono a disposizione del consorzio. Circa gli assetti societari inoltre emerge che tre dei consiglieri del Consiglio di amministrazione della società sono molto vicini al sindaco Mitrano. Si tratta infatti di Marco Di Vasta, attualmente il delegato alle periferie dello stesso primo cittadino gaetano, così come pure Lucia Maltempo, delegata alla pianificazione e implementazione di strumenti e linee guida per l’applicazione del principio delle pari opportunità di genere. Il presidente, infinr, è Mario Paone, con un trascorso come candidato alle elezioni provinciali tra le file dell’Udc e alle ultime elezioni politiche con il “Nuovo Centro Democratico – Ncd” a sostegno proprio di Mitrano. E ancora vanno riportate le difficoltà denunciate da Matarazzo nell’arrivare alla documentazione necessaria per capire l’iter amministrativo intrapreso. A questo proposito infatti mancherebbero alcuni verbali delle sedute del Cda, e alcuni di questi sono addirittura firmati dal verbalizzante che risponde al nome di Cristian Leccese, sì proprio l’ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici che ha subito trovato una nuova nomina.
LO STRETTO RAPPORTO TRA IPAB E COIFAL
Mario Paone, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio
Mario Paone, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio
Ci sarebbero poi alcune parentele ad arricchire il bagaglio di sospetti che questa vicenda sta sollevando e solleva. Come il fatto che proprio il direttore generale Anna Maria Valente è figlia del segretario dell’Ipab Erasmo Valente che, tra l’altro detiene dal 2013 sovraintendenza e coordinamento dell’attività amministrativa dell’Ipab «SS. Annunziata», gestione degli atti relativi al personale, sottoscrizione di atti di ordinaria amministrazione,gestione dell’Albo dell’Ipab, verbalizzazione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, predisposizione degli atti conseguenti alle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, tenuta del protocollo in entrata ed in uscita. Con responsabilità sui progetti e servizi. Valente ha, infine, la responsabilità della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro relativamente alla sede ove presta l’attività di coordinamento. Ma anche lo stesso presidente del Cda di Coifal Mario Paone è stato anche presidente proprio dell’Ipab, rimpiazzato poi da Raniero de Filippis.
Insomma perchè per fare una farmacia comunale ci si deve consorziare con due Comuni così distanti? Non era meglio da un punto di vista logistico e non solo un consorzio locale? E perchè proprio Bracciano e Castel Madama? Quali procedure sono state adottate e perchè riconoscere al privato addirittura l’80 percento della società e quindi anche dei guadagni se la legge consente non al di sotto del 40 percento? D’altra parte lo scopo del Consorzio è “l’esercizio associato delle funzioni di governo, programmazione ed organizzazione del servizio farmaceutico dei Comuni consorziati. Obiettivo del Consorzio è l’istituzione dei servizi relativi alle funzioni farmaceutiche presenti sul territorio, mediante l’integrazione fra i Comuni, la diffusione ed implementazione dei servizi, l’omogenea definizione di criteri, standard qualitativi e modalità di erogazione delle prestazioni, la razionalizzazione dell’organizzazione, la riduzione della spesa pubblica”.

giovedì 19 novembre 2015

Il MoVimento 5 stelle e il Terrorismo



COME PUOI DIRE CHE CONTRASTI IL TERRORISMO SE STAI VENDENDO ARMI A PAESI CHE SOSTENGONO IL TERRORISMO? E' MOLTO IMPORTANTE, CONDIVIDETE!

"Siamo indignati e preoccupati che in una fase drammatica per l’Europa e per l’Italia, il PD - al posto di indicarci le sue soluzioni per contrastare il terrorismo - stia pensando solo ad attaccare il M5S strumentalizzando ogni nostra dichiarazione.
Il terrorismo per noi si sconfigge prima di tutto colpendolo nel portafogli e togliendogli benzina. E oggi la gran parte dei giornalisti italiani, sempre pronti a vivisezionare qualsiasi parola detta dal M5S, dimostra codardia nei confronti di Renzi. Quasi nessuno osa chiedergli spiegazioni rispetto agli affari che il nostro paese attraverso il governo sta facendo con quei Paesi responsabili direttamente o indirettamente del sostegno politico e finanziario allo stato islamico.


L'Italia sta per concludere un affare, la vendita di 28 cacciabombardieri Eurofighter al Kuwait, un Paese da cui provengono sostenitori dell'ISIS. Il presidente del consiglio ha da poco fatto visita all'Arabia Saudita, Paese a cui abbiamo venduto sistemi d'arma.

In un Paese libero, la prima domanda che un giornalista dovrebbe fare al Presidente del Consiglio è: "come puoi dire che contrasti il terrorismo se stai vendendo armi a Paesi che sostengono il terrorismo?"
Il carburante del fondamentalismo sono le armi e i soldi. Il governo la smetta di fare affari con chi finanzia l'ISIS.
Il carburante del fondamentalismo sono le armi e i soldi. Il governo la smetta di fare affari con chi finanzia l'ISIS.
Il doppio gioco di Matteo Renzi è un pericolo per l’Italia e la rende ancora di più un bersaglio dei terroristi. Il PD la smetta di occuparsi solo del M5S e inizi ad occuparsi di terrorismo!”

il M5S ha presentato un primo emendamento alla legge di stabilità per incrementare di 20 milioni di euro il finanziamento delle strutture di Intelligence.

Come puoi dire che contrasti il terrorismo se stai vendendo armi con quei paesi che sostengono il terrorismo?


Combatti il terrorismo e gli vendi le armi?






Vendere armi è sempre stato un affare di chi ce le aveva, quindi del mondo occidentale sostanzialmente. E si può pensare alla guerra Iraq-Iran dove per 5 anni abbiamo dato armi all'uno e all'altro perché si ammazzassero meglio e poi abbiamo deciso che l’Iran non doveva vincere. E allora abbiamo dato le armi solo a Saddam Hussein. Questo è il business occidentale. È il cinismo occidentale. 
L’Europa sa che l’Arabia Saudita finanzia l’Isis ma non prende provvedimenti come non li prendono gli Stati Uniti perché l’Arabia Saudita è un nostro alleato. In Arabia Saudita ci sono le basi americane, in Arabia Saudita c’è la sharia ma nessuno si è mai sognato di contestare questo sistema, mentre con a talebani e afgani gli stiamo facendo la guerra da 14 anni.
La forza dell’Isis sta nella nostra debolezza, da una parte ci sono uomini che vanno a morire come se fumassero una sigaretta e dall'altra c’è un Occidente che non ha più valori

I soldi dell'‪#‎Occidente nelle tasche dell'‪#‎ISIS
Quando vi dicono che l'Occidente sta combattendo il ‪#‎terrorismoislamico in nome della libertà, vi stanno raccontando una enorme balla. In realtà i Paesi occidentali fanno affari con tutti gli ‪#‎Stati del Medio Oriente sospettati di finanziare il terrorismo: l'ISIS si sostiene anche con i vostri soldi.


Il terrorismo che abbiamo visto a Parigi non viene dai migranti, viene da gente che vive qui, che magari è andata in Siria, in Iraq a addestrarsi ma sono cittadini belgi o francesi a tutti gli effetti. Credo che invece se si vuole fare la guerra all’Isis sul serio bisognerebbe mandare le truppe nel califfato invece di far fare il lavoro duro ai curdi e agli iraniani. Non è una questione di ridurre i diritti civili a zero per combattere il fenomeno Isis. Basterebbe fare una guerra reale all’Isis e forse lo si eliminerebbe, anche se l’Isis è un fenomeno complesso, lo vedo più come un’epidemia ideologica. Infatti si espande, è partito da lì ma si espande in Egitto, in Libia, in Bangladesh e ha una forte attrazione proprio perché questi hanno valori fortissimi, per sbagliati che siano, in confronto a mondi come il nostro che non ha più valori, ha delle formule, delle regole.
Purché si rispetti la legge è lecito a chiunque mantenere la propria cultura. Uno si può integrare o non integrare. 


Renzi: doveroso fare affari con chi finanzia l’ISIS





Sarah Varetto, a SkyTG24, lo mette un po’ sotto pressione. Mica tanto, solo una domanda ripetuta due volte, per non farlo scivolare via: “Noi abbiamo la certezza di non fare affari con chi sottobanco sta finanziando l’ISIS?“. E lui, dopo mezz’ora di intervista condotta con la solita sicurezza e quel tantino di boria cui siamo abituati, perde la lucidità e risponde che, a livello di Stato, l’Italia non fa affari con chi finanzia l’Isis, ma “che ci siano imprenditori che possano fare dei business in quei paesi mi sembra del tutto doveroso“.
Ah, sarebbe doveroso avere in casa affaristi che non si fanno scrupoli di alimentare quel terrorismo che poi viene qui a ripagarci con la nostra stessa moneta?
Poi Renzi si stupisce che per i paesi dell’area medio orientale sia difficile accettare di essere invasi: “Quando tu gli vai a dire che vai a esportare la democrazia, e per loro ‘esportare la democrazia’ è un concetto che si spiega meno bene… Si spiega male, diciamo la verità, rispetto a come si potrebbe spiegare in America o in Italia“.
Non l’avrei mai sospettato: comprendere le logiche della colonizzazione è semplice per i colonizzatori e un filino più complicato per i colonizzati. Logica stringente ed arguta!
Nel prosieguo del discorso, arriviamo al punto centrale: “La monarchia dell’Arabia Saudita non conosce le stesse regole che conosce la Repubblica Italiana rispetto alle modalità elettorali. Però questo non significa che io una settimana fa non fossi a Riad, non abbia parlato con il Re, con il Principe ereditario, con il vice-Principe ereditario“.
Ma lo sa, Renzi (che ha appena detto che a livello istituzionale l’Italia non fa affari con chi finanzia l’ISIS), che sono proprio gli USA ad avere certificato, nero su bianco, in un rapporto della loro intelligence datato 2012, che sono i loro alleati nel medio oriente a finanziare l’ISIS, e che loro non sono riusciti a farli smettere?
“Non siamo riusciti a convincere i nostri alleati nel medio oriente a smettere di sostenere gli estremisti in Siria“, recita il rapporto dellaDefense Intelligence Agency.
E a chi si riferiva, l’intelligence americana, se non certamente anche all’Arabia Saudita, che ha comprato 60 miliardi di armamenti dagli USA?
Fate leggere a Renzi questi documenti: “I documenti desecreatati Usa che raccontano la nascita dell’ISIS“.
Mandategli una mail, cliccate qui matteo@governo.it. Fatelo in tanti.

Oppure firmate la Petizione

STOP alla fornitura di armi all'ISIS

martedì 17 novembre 2015

COMUNICATO STAMPA- manifestazione del 18 novembre 2015

MOVIMENTO 5 STELLE – CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO

COMUNICATO  STAMPA

Il 18 novembre 2015, saremo anche noi in piazza per partecipare alla manifestazione indetta dai sindaci dei Comuni del lago di Bracciano, in ricordo delle vittime del barbaro atto criminale consumatosi nella capitale francese. 
Con la nostra presenza intendiamo esprimere, altresì, la nostra avversità ad ogni forma di guerra.
Alla manifestazione interverrà anche la Parlamentare del Movimento 5 Stelle Marta GRANDE, eletta nella Circoscrizione Lazio 1 Civitavecchia ed una delegazione dell’amministrazione della stessa città, amministrata dal Sindaco Antonio Cozzolino.


Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento



 

venerdì 13 novembre 2015

Raccolta firme Baratto Amministrativo


RaccoltaFirmeBaratto
Il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento, invita tutta la cittadinanza a partire da domani sabato 14, a firmare la petizione per attuare il Baratto amministrativo.
Vi aspettiamo in Piazza del Comune dalle ore 15:00 in poi 
«Il baratto amministrativo, in molti Comuni italiani, è realtà. Tanti Comuni friulani già lo adottano. Ci piacerebbe capire cosa impedisce al Comune di Bracciano di prendere in considerazione la proposta. La crisi socio-economica in atto sta generando nuovi processi di impoverimento. Il problema della morosità incolpevole comincia ad assumere dimensioni vistose anche nel nostro Comune e i residui attivi di tributi riportati da anni ».
Secondo Noi, con l’introduzione del baratto amministrativo il Comune potrebbe riscuotere almeno una parte di crediti per tributi locali, evitando così anche il maggior costo del recupero forzoso dei tributi non riscossi da chi non ha la possibilità di procedere al pagamento.
«Gli interventi possono riguardare decoro urbano, recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzati e la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione agli interventi, i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi in base alla tipologia di attività poste in essere».

mercoledì 11 novembre 2015

Esposto : Contro il Consorzio Farmaceutico CoiFal

Al Sig. Prefetto di ROMA
Al Sig. Prefetto di NAPOLI
Al Sig. Prefetto di SALERNO
Al Sig. Prefetto di CASERTA
Al Sig. Prefetto di LATINA
Ill.issimi Prefetti,
siamo stati informati di una grossa operazione che un gruppo di persone residenti in provincia di Caserta sta tentando di fare in alcuni comuni nel Lazio (quelli di Gaeta, Castel Madama e Bracciano , il primo in provincia di Latina e gli altri due in quella di Roma) dopo averlo già fatto in Campania dove ha preso già oltre 20 farmacie comunali, con la complicità probabilmente di alcune amministrazioni comunali:
Non conosciamo l’iter seguito in Campania ma nel Lazio il percorso da loro seguito è apparso palesemente illegittimo e per certi aspetti anche illecito.
Le tre farmacie “comunali” del Lazio saranno di proprietà dei Comuni per il 20% mentre il restante 80% è di proprietà dei privati
L’operazione anomala messa in piedi con probabilmente la complicità di amministratori comunali, che appare aver assunto la connotazione di un vero e proprio business , ha formato oggetto di diversi articoli di stampa che si allegano, nonché una circostanziata denuncia alla competente Autorità Giudiziaria .
Le scelte amministrative operate dagli amministratori comunali interessati a realizzare queste forme di accordo con i privati nella gestione delle farmacie comunali appaiono , sostanzialmente finalizzate ad arrecare ingiusti vantaggi agli stessi privati e viceversa, danni economici ai Comuni i cui amministratori forniscono il proprio appoggio a queste operazioni .
Questa Associazione Antimafia, che da anni impegnata a dispiegare azioni di denuncia alle competenti Autorità con finalità di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di illegalità nella pubblica amministrazione e di ingerenza mafiosa, ha raccolto il grido di allarme delle associazioni di categoria.
In particolare da una prima lettura dei fatti riportati negli articoli si stampa che si allegano nonché dal contenuto nella denuncia prodotta dalle Associazioni professionali di categoria, questa Associazione ha individuato diverse ipotesi di violazioni di legge.
In particolare appare emergere come mediante l’adesione a società ( si citano a titolo di esempio la CISS, e la INCO.FARMA S.P.A.) si consegna nelle mani di una società privata la gestione di un servizio pubblico che potrebbe fruttare alle casse degli enti comunali profitti economici di gran lunga superiori rispetto a quelli effettivamente percepiti.
Appare evidente, in queste operazioni la violazione di legge in quanto le farmacie comunali possono essere gestite esclusivamente secondo le modalità di cui all’art. 9 della L. 457/1968 ( come modificato dall’art. 10 della L. 362/1991) e precisamente in una delle seguenti forme :
1) In economia
2) A mezzo aziende speciali
3) A mezzo consorzi tra comuni per la gestione di farmacie di cui sono titolari gli stessi comune e i farmacisti che al momento dalla costituzione della società, prestino servizio presso le farmacie di cui l’ente abbia la titolarità.
A tanto va aggiunto che la legge ha sancito il principio inderogabile dell’ inseparabilità tra la titolarità e la gestione delle Farmacie comunali. Principio questo ribadito dalla copioso giurisprudenza della Corte dei Conti ( cfr. pareri 26/2013PAR e 657/2011/PAR) e dall’art. 11 del Decreto-Legge 24 gennaio 2012, n. convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 .
Sull’illiceità di forme di partecipazione minoritarie da parte dei comuni a società per azioni di farmacie comunali si è pronunciata anche la Corte dei Conti , in quanto detta anomalia determina, tra l’altro, il venir meno del controllo analogo poiché il comune partecipa con una quota marginale ( cfr.Corte dei Conti sez. di controllo Lombardia 532/2012/par.) .
La stessa Corte di Giustizia (cfr. sent. 11/01/2005, c-26/03), invero, ha sancito che la presenza nella compagine sociale, della società affidataria del servizio, di soci privati è assolutamente incompatibile con l’affidamento , poiché la partecipazione al capitale da parte di soggetti privati , anche in misura minoritaria , esclude, in ogni caso , che tale amministrazione possa esercitare su detta società un controllo analogo a quello che essa esercita sui propri servizi .
Inoltre, l’art. 9 c. 1.9, della legge 475/1968 indica espressamente quali sono le modalità attraverso le quali gestire le farmacie di cui sono titolari i Comuni. Ebbene, nessuna delle modalità indicate può ricondursi al modello della concessione a terzi , anche nei casi in cui è preceduto da una gara pubblica .
Nello speciale settore del diritto farmaceutico non esiste , infatti,alcuna norma che prevede la possibilità di separare la titolarità della gestione delle farmacie comunali , risultando unicamente regolato il mantenimento della farmacia in capo all’ente locale
Inoltre, giova evidenziare che la corte costituzionale con sentenza 275 del 24.7.2003 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 362/1991 nella parte in cui prevede la partecipazione a società di gestione di farmacie comunali , ritenendola incompatibile con qualsiasi altra attività nel settore della produzione
In merito a questo esposto, si sottopone alla valutazione dei Sig.ri Prefetti in indirizzo la possibilità di portare in essere le iniziative ritenute opportune per prevenire la reiterazione di condotte analoghe a quelle descritte da parte di altri amministratori comunai.
Si chiede, altresì, di valutare la possibilità di avviare, nei confronti degli amministratori che hanno reso possibile l’adozione di atti amministrativi contrastanti con le norme sopra richiamate , i procedimenti amministrativi volti all’applicazione delle misure di rigore di cui all’art. 141 comma 1, lett. a) , art. 142 commi 1 e 2, art. 138 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 .
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Dr. Elvio Di Cesare

ESPOSTI.Lettera dell’Associazione Caponnetto ai Prefetti di Roma,Napoli.Salerno,Caserta e Latina: chiariamo questa benedetta storia delle farmacie “comunali”-Con il 20% ai Comuni e l’80% ai privati possono essere definite tali?

Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
“Antonino Caponnetto”
Tel 3470515527

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