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mercoledì 10 febbraio 2016

E' Mafia Regionale! #VincenziDimettiti

"Oggi sono andata in Regione Lazio perché nel silenzio più assoluto si sta passando da Mafia Capitale a Mafia Regionale. In questi giorni il Pd e Zingaretti hanno avuto il coraggio di promuovere Marco Vincenzi alla presidenza della Commissione Bilancio. Sapete chi è Marco Vincenzi? L'ex capogruppo Pd alla Pisana già dimessosi a giugno dopo esser stato coinvolto nello scandalo Mafia Capitale. Sono però bastati 6 mesi di silenzio per nominarlo, addirittura, tutore dei nostri conti pubblici. Questo è il Pd.
Ma noi non arretriamo di un centimetro perché proprio in questi giorni abbiamo scoperto un'intercettazione dei Ros mai pubblicata dai giornali che prova uno scambio politico-elettorale tra Vincenzi e il boss delle cooperative rosse Salvatore Buzzi, intercettazione di cui si è parlato proprio pochi giorni fa nel processo Mafia Capitale.
immagine: intercettazioni Buzzi - Vincenzi
intercettazionibuzzivincenzi.jpg
Nell'immagine potete leggere gli accordi tra l'ex capogruppo Pd e uomo di Zingaretti e l'accoppiata criminale Buzzi-Carminati. Erano i primi di giugno e solo due settimane dopo lo stesso Vincenzi avrebbe presentato degli emendamenti per favorire il sodalizio.
E mentre i nostri consiglieri in Regione Lazio non parteciperanno ai lavori di tutte le commissioni, chiediamo che Vincenzi si dimetta subito dal suo nuovo incarico alla presidenza della Commissione Bilancio e mi appello alla Commissione Antimafia del Parlamento affinché chiami in audizione Vincenzi per fare piena luce sulla vicenda e il presidente Zingaretti per spiegarci Mafia Regionale." Roberta Lombardi

vincenzidimettiti.jpg

Alle Regionali l'ex Sindaco Giuliano Sala, portava Marco Vincenzi. diventato poi il capogruppo del Pd in Regione Lazio. Nel PD di Bracciano, lo ritroviamo alla cerimonia di inaugurazione della rotonda, della Rinascente, e nelle varie richieste per la Sanità del Padre Pio di Bracciano. I Ros intercettano Vincenzi iniziando con un emendamento che è andato ad aumentare di 600mila euro i finanziamenti destinati ai municipi e poi finiti in qualche modo alla coop 29 giugno. I due si incontravano a Tivoli, a Villa Adriana, dove si scambiavano “pizzini“. Tra loro anche telefonate e sms. Vincenzi: ex sindaco di Tivoli, fece la campagna elettorale per le parlamentarie del Pd insieme a Marietta Tidei e proprio suo padre, Pietro Tidei, sponsorizzava l’accoppiata chiedendo agli elettori Pd di votare alle primarie Tidei-Vincenzi, tant’è che la deputata civitavecchiese prese più di 1000 voti nella lontana Tivoli, dove ai più la Tidei era sconosciuta.

Ora ci aspettiamo un commento, un segnale di distanza, una ferma condanna agli eventi di Mafia Capitale dove sia il Pd che Forza Italia con Luca Gramazio sono decisamente coinvolti.


L'ex sindaco Giuliano Sala nel 2013 faceva campagna elettorale a Marco Vincenzi
http://movimento5stellebracciano.blogspot.it/2015/06/mafia-provinciale.html#.VrtWJ_nhCUk


                    




IL RAS DI TIVOLI ORA A CAPO DELLA COMMISSIONE BILANCIO
M5S presenta esposto contro Marco Vincenzi.
Insieme a Vincenzi cadra' Nicola Zingaretti e tutto il PD del Lazio.
Troppi scheletri nell'armadio:
Il pizzino passato dalla tasca di Buzzi alla sua, e quell'emendamento da 600.000 euro...
Il suo coinvolgimento con mafiacapitale, non ancora chiarito...
Il centro immigrati di Colle Cesarano e i suoi rapporti con Buzzi...
Guidonia e suoi rapporti con Rubeis, arrestato...
Tivoli e i suoi rapporti con Fontana nell'ospedale di Tivoli, per la vicenda dell'emodinamica...
Le procedure di edificabilita' quando era Sindaco di Tivoli... il prusst di Colle Cesarano...
Il suo ruolo nella cacciata di Caroli dalla Asl, in relazione alla svendita dei terreni dell'ex istituto Santo Spirito...
I suoi rapporti con il Gruppo INI, e le consulenze fantasma con Terme Acque Albule e Medicus Hotel...
CONSIGLIO PER I MAGISTRATI: leggete tutte le denunce di Aurelio Casati su Colle Cesarano.

Il Ras di Tivoli nel romanzo di Mafia Capitale

buzzi-marco-vincenzidi Giuliano Girlando - 10 giugno 2015
Marco Vincenzi, ex sindaco di Tivoli per due legislature, già assessore ai lavori pubblici alla provincia di Roma e capogruppo dimissionario alla Regione Lazio per il Partito Democratico, secondo quanto riportato dai principali quotidiani di Roma e provincia avrebbe incontrato più volte Salvatore Buzzi. Il tema degli incontri è uscito fuori dalle informative dei Ros nell'ennesimo quadro che compone Mafia Capitale e che consolida il rapporto tra Salvatore Buzzi e membri autorevoli del Partito Democratico.
Nel dossier del Ros spuntano fuori le telefonate tra Salvatore Buzzi e Marco Vincenzi. In una si fa fa riferimento alla campagna elettorale di Manuela Chioccia, candidata sindaco della coalizione di centrosinistra guidata dal Pd nel 2014 a Tivoli e sconfitta poi dall'attuale sindaco Giuseppe Proietti. Nella conversazione si parla un contributo elettorale che Buzzi avrebbe voluto offrire per "Manuela" - come la chiama - e avrebbe dato rassicurazioni sul fatto che i dipendenti residenti a Tivoli avrebbero votato in massa la candidata. “Senti io mi so’ fatto l’elenco dei miei dipendenti su Tivoli - così Buzzi a Vincenzi secondo quanto riportano gli atti, ora li richiamiamo tutti (…) noi volevamo da’ anche a Manuela (Chioccia, candidata sindaco del centrosinistra nel 2014, ndr) un contributo, insomma, per il sostegno delle spese che lei c’ha".
La risposta di Vincenzi: "Ti do il coso (probabilmente il numero, ndr) del comitato elettorale".
In un giro di sms, Buzzi diceva di inviarglielo all’indirizzo mail s.buzziorecooperativa29giugno.org e concludeva: «Qualunque cosa chiama, eh Marco». Poco dopo partiva un sms dal telefono di Buzzi: «Sottoscrizione effettuata sensibilizzazione in corso In bocca al lupo Salvatore Buzzi».
E' il 12 settembre del 2014, quando avviene uno degli incontri presso la tenuta di Roccabruna, ristorante pizzeria di proprietà della famiglia della candidata sindaco Pd Manuela Chioccia.
Il 18 ottobre poi l'incontro avviene a piazza Garibaldi. In entrambi i casi, i Ros fotografano uno scambio di "foglietti" che Vincenzi si metterebbe in tasca.
Tra il capogruppo del Pd e il re delle coop ci sono state anche i messaggi: «Quando ti posso vedere? Buona giornata e bentornato”, gli scrive Buzzi e l’esponente Pd risponde «Giovedi mattina alle 9 a Roccabruna». L’incontro slitta al giorno successivo e i carabinieri annotano: «Buzzi si recava effettivamente a Villa Adriana - Tivoli - nei pressi del Ristorante La Tenuta di Rocca Bruna ove si incontrava con Marco Vincenzi, al quale consegnava un foglietto di carta». Buzzi lo prelevava dalla tasca posteriore da un’agendina rossa. «Dopo averla consultata - scrivono i carabinieri - la faceva visionare anche allo stesso Vincenzi, poi prelevava un piccolo foglietto di colore bianco e lo consegnava a Vincenzi, il quale, dopo averlo letto, lo riponeva nella tasca posteriore destra dei pantaloni».
Cosa ha rappresentato il Marco Vincenzi personaggio politico e rappresenta ancora oggi?
Inzia la sua carriera da sindaco di Tivoli con gli allora democratici di sinistra nel 1999.Dal 2001 inizia un percorso di privatizzazione delle Terme Acque Albule, e si costituisce una SPA il cui 40% delle quote finiscono alla FINCRES SPA , il cui consigliere è Bartolomeo Terranova. In quegli anni Marco Vincenzi è dipendente delle Terme Acque Albule come direttore sanitario e ha ricoperto il ruolo dal 1993 al 1996 di amministratore delle Terme quando erano pubbliche. Diventa doppiamente dipendente dopo l’incarico di direttore sanitario delle Terme di Aprilia altra SPA fino al 2007 di cui il 53% è in mano alla FINCRES SPA. Durante la giunta Marco Vincenzi verrà approvata una delibera di adozione della lottizzazione a ridosso della Villa Adriana di 120.000 metri cubi di cemento ai quali si aggiungeranno altri 60.000 da parte della società Impreme di proprietà del costruttore romano Mezzaroma,cui seguirà immediatamente un ricorso al Tar del Lazio presentato dal WWF che ritiene forzata l’interpretazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), data dal comune di Tivoli per approvare l’atto, che poi finirà agli onori della cronache degli ultimi anni. Il potere politico di Marco Vincenzi ha condizionato le scelte delle municipalizzate di Tivoli da Asa Spa, che si occupa della gestione dei rifiuti fino a Tivoli Forma istituto di formazione professionale. Le sue sfere di influenza gli hanno permesso così che diventasse in dieci anni un vero e proprio “Ras”, ottenendo sempre migliaia di preferenze fino al ruolo di consigliere regionale del Lazio passando per l'assessorato dei lavori pubblici alla provincia di Roma sotto la giunta Zingaretti. Sanità, cemento e rifiuti, non c'era sfera di interesse pubblico dove Marco Vincenzi non avesse il suo peso specifico e decisivo nelle scelte amministrative. Non è forse un caso che Salvatore Buzzi forse confidasse in Marco Vincenzi e nel suo ruolo politico per ottenere appalti e instaurare un rete di collaborazione proficua. Chissà se Salvatore Buzzi avesse visto in lui il suo cavallo politico di razza, questa cosa non è ancora del tutto nota, sta di fatto che ad oggi quelle foto pesano sulla sua immagine di grande politico.

sabato 6 febbraio 2016

Rinvii a giudizio per il prossimo 15 aprile per gli ex amministratori di Bracciano


Era il 13 Marzo 2015 , quando il nostro gruppo di cittadini, trovava a dir poco paradossale la Delibera N.98 del 10...
Pubblicato da Marco Tellaroli su Mercoledì 16 settembre 2015



  I tre imputati per la vicenda Lisii dovranno presentarsi in tribunale il 15 aprile prossimo.

lunedì 1 febbraio 2016

Riunione aperta Movimento 5 Stelle Bracciano

Il MoVimento 5 Stelle Bracciano è lieto di invitare i Cittadini alla riunione aperta del Meetup. 

venerdì 5 febbraio 2016 ore 21.15 in Via Principe di Napoli, 87

presso pizzeria Number One

Un'occasione per conoscere i candidati alle prossime elezioni amministrative.
Ascolteremo i bisogni dei cittadini, per metterci al servizio della comunità, creando tutti insieme un programma realmente partecipato.
Cosa aspetti? L’Italia è in MoVimento!


venerdì 29 gennaio 2016

Solidarietà al Sindaco Antonio Cozzolino di Civitavecchia

Solidarietà al Sindaco Antonio Cozzolino di Civitavecchia: queste vili gesta degne della peggiore cultura mafiosa, non meritano commenti, solo condanna.
Come disse Peppino Impastato
‪#‎LaMafiaèUnaMontagnaDiMerda‬

Civitavecchia, il sindaco M5S Cozzolino aggredito sotto casa

Un altro atto infame nei confronti di uno di noi!

Intorno alle 8 di questa mattina, un uomo di cui ancora non si conosce l’identità, ha aggredito il Sindaco Antonio Cozzolino vicino alla sua abitazione in corso Marconi. Il Sindaco ha ricevuto le cure del caso al Pronto Soccorso del San Paolo. Si è poi recato al Commissariato per sporgere denuncia. Al momento non si conosce il motivo che ha scatenato la lite, sfociata poi nell'aggressione.

Fonte: http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/01/29/news/civitavecchia_il_sindaco_cozzolino_aggredito_sotto_casa-132290167/

"Brutta avventura questa mattina per il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino. L'esponente del M5S è stato infatti aggredito questa mattina poco dopo le 8 in corso Marconi, dove abita, da un uomo che lo avrebbe preso per il bavero e sbattuto contro il muro. L'aggressore sarebbe un dipendente di una società partecipata del Comune che lamentava il mancato pagamento degli stipendi e sarebbe anche figlio di un ex consigliere di opposizione del Consiglio comunale di Civitavecchia.

Cozzolino è stato medicato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia e intorno alle 10,30 si è recato al Commissariato per sporgere denuncia.

C'è chi ha epsresso solidarietà a Cozzolino, come il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori: "Mi auguro che si faccia piena luce al più presto sul grave episodio di cui è stato vittima". E la deputata Pd, Marietta
Tidei: "La violenza, in qualsiasi forma, non può essere mai tollerata. Mi preme però sottolineare che il clima in città si è fatto decisamente pesante e invito perciò tutti ad abbassare i toni in ogni contesto: dai social network ai dibattiti pubblici. La politica è chiamata a dare l'esempio ed è perciò fondamentale che il dibattito, rispettoso delle diverse opinioni, si possa svolgere in un contesto pacifico e sereno".

Commenti dal Blog di Grillo:

Aggredito il sindaco M5S di Civitavecchia #ForzaCozzolino

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forzacozzolino.jpg

di Lugi Di Maio
Stamattina hanno aggredito e malmenato il nostro Antonio Cozzolino Sindaco Civitavecchia
Non conosciamo le motivazioni dell'aggressione ed è stata sporta denuncia
Antonio sta amministrando un Comune bellissimo, divorato da partiti di destra e di sinistra che lo hanno ridotto in ginocchio. Dobbiamo stargli vicino, sta risanando un Comune indebitato fino all'osso che restituiremo ai cittadini come avevamo promesso. Ci siamo presi la responsabilità di farlo e lo faremo.
Stiamogli vicino e difendiamolo dalla campagna di odio nei suoi confronti.
Continua così Antonio.
Siamo tutti con te!
VIDEO L’emozione di Antonio Cozzolino neo Sindaco a 5 Stelle


Il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio M5S, commenta:





Stamattina hanno aggredito e malmenato il nostro Antonio Cozzolino Sindaco CivitavecchiaNon conosciamo le motivazioni...
Pubblicato da Luigi Di Maio su Venerdì 29 gennaio 2016






























COINVOLTI ANCHE GLI EX AMMINISTRATORI?

BRACCIANO, BUFERA GIUDIZIARIA DISCARICA CUPINORO: COLPO DI SCENA. COINVOLTI ANCHE GLI EX AMMINISTRATORI?
25/01/2016 10:40:00

Con l'articolo il resoconto stenografico della seduta di Commissione parlamentare di inchiesta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015
di Ivan Galea
Bracciano (RM) - Nella bufera giudiziaria della discarica di Cupinoro sarebbero coinvolte anche le ex amministrazioni che hanno preceduto l’amministrazione di Giuliano Sala.
Solo qualche giorno fa è stato chiesto il rinvio a giudizio per concorso in traffico illecito di rifiuti a tre ex dirigenti della 'Bracciano Ambiente', rispetto alla gestione della discarica chiusa ormai da tempo. In particolare il pm Silvia Santucci, ha chiesto il processo per Marcello Marchesi, amministratore unico dal novembre 2013 al gennaio 2014 della "Bracciano Ambiente", Andrea Riccioni, direttore generale dal luglio 2007 al gennaio 2014, e Marco Sanna, responsabile tecnico dell'impianto dal luglio 2004 al dicembre 2013. I tre manager, secondo l'accusa, "cedevano - si legge nel capo di imputazione - ricevevano, trasportavano, esportavano, importavano o comunque gestivano abusivamente, cioè in mancanza della prescritta autorizzazione paesaggistica e del parere vincolante del soprintendente, ingenti quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati prodotti dalla raccolta differenziata urbana di 25 comuni".

Ma il presunto coinvolgimento di ex amministratori è un vero e proprio colpo di scena che l’Osservatore d’Italia ha inteso commentare con Marco Tellaroli, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle che da sempre si occupa della questione.

Tellaroli, questa è una storia che inizia da lontano e che voi avete denunciato più volte?
Gli atti depositati presso la Commissione bicamerale d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali correlati dal comandante della provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, colonnello Giosuè Colella come depositati anche presso le procure della Repubblica, danno ragione alle denunce e interrogazioni degli attivisti del  Movimento 5 stelle di Bracciano, le quali si basavano su ammanchi partiti dalla nascita della Bracciano Ambiente Spa, ovvero dal 2004

Dunque ancora una volta i pentastellati possono affermare “l’avavamo detto”
Avrei voluto smetterla di poter tirar fuori la verità della vicenda dei fondi distratti di Cupinoro, ma la disonestà ha sempre preso il sopravvento a Bracciano, come nel resto dell'Italia sostituendo la vera informazione.

Dunque a questo punto l’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti diventa un documento fondamentale?
Secondo il nostro parere, la vicenda condivide pienamente il rapporto fatto dal Comandante Giosuè Colella come  quando quest'ultimo afferma nel resoconto stenografico, dopo la domanda del Presidente Alessandro Bratti -  Il sindaco è sempre lo stesso per quello che vi risulta? GIOSUÈ COLELLA:  "Non so risponderle su chi sono le persone, se cioè siano le stesse o altre. Penso che siano cambiate perché il periodo è abbastanza lungo".

Quindi non solo l’ex sindaco Sala in questa storia?

Ciò che si evince dagli atti è che dal 2004 al 2013, sono intervallate tre amministrazioni. E mi pare che l’audizione parli chiaro

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Resoconto stenografico Seduta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015

IL PRESIDENTE Bratti Alessandro, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ascolta in Audizione del comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo, colonnello Giosuè Colella, sulla discarica di Cupinoro presso il Comune Di Bracciano

Il Presidente Bratti domanda: Mi scusi, è una condanna in primo grado o definitiva quella del pagamento di 900.000 euro ? "Nei confronti del Sindaco Giuliano Sala"

- GIOSUÈ COLELLA, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo; risponde: ". In primo grado, presidente. Sulla base di questa vertenza, l'attività svolta dalla compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana è attualmente al vaglio della magistratura contabile. Riguarda, sostanzialmente, due fattispecie. La prima è l'utilizzo del fondo cosiddetto post mortem, che descrivo brevemente. Quelli post mortem sono fondi costituiti per sostenere gli oneri futuri necessari per il ripristino, la riconversione e la riqualificazione delle aree interessate dalla discarica, e comprendono anche i costi per la gestione post-operativa dell'impianto. In sintesi, quando la discarica non viene più utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti, ha inizio la gestione post-operativa, detta anche gestione post mortem. In questa fase il gestore della discarica svolge le attività necessarie per mantenere i requisiti di sicurezza ambientale, come richiesto dalla normativa vigente, il decreto legislativo n. 36 del 2003, ovvero il mantenimento in efficienza delle reti e delle apparecchiature degli impianti e dei presìdi, i controlli per garantire la sicurezza dell'impianto nel suo complesso, il monitoraggio e la sorveglianza degli aspetti ambientali correlati all'impianto.

Il decreto legislativo richiamato impone, quindi, obbligatoriamente, di accantonare una quota parte dei ricavi di gestione in un fondo per il ripristino ambientale e per la gestione trentennale post-esercizio. A tal fine, la tariffa applicata per i conferimenti in discarica è comprensiva di una quota che va ad alimentare il fondo di accantonamento, che vede quindi pagato, in via definitiva, tale fondo da chi conferisce nella discarica. Gli accertamenti esperiti hanno consentito di evidenziare che all'atto della chiusura della discarica, verificatasi in data 31 gennaio 2014, la disponibilità finanziaria del fondo post mortem era la seguente: totale accantonamenti per il periodo 2005-2013, 14,5 milioni circa; disponibilità al 5 marzo 2014, 1.797.000 euro circa, quindi con una differenza in negativo di circa 12 milioni 795.000 euro. L'utilizzo della quasi totalità del fondo per scopi diversi è stato motivato dalla perdurante carenza di liquidità in cui versava la società sin dalla data di costituzione, determinata in primo luogo da una sottoscrizione con il socio unico, il comune di Bracciano, come già detto all'inizio, di una serie di contratti per servizi con corrispettivi nettamente inferiori rispetto ai costi sostenuti; in secondo luogo, dal sostenimento di ingenti costi di gestione collegati al mantenimento e alla manutenzione dell'intero sito, dalla cui volumetria totale, pari a circa 2 milioni 600.000 metri cubi, già i due terzi, pari a circa 1,8 milioni di metri cubi, dall'anno 2004 erano occupati per conferimenti effettuati durante la precedente gestione. In sostanza, la Bracciano Ambiente Spa, all'atto Pag. 7 dell'assunzione della gestione del sito di Cupinoro, si è assunta la cura e la manutenzione di un'area precedentemente gestita dalla Sel, Servizi ecologici laziali, società consortile a responsabilità limitata, già satura per i suoi due terzi. Ciò ha comportato che, alla data del 31 gennaio 2014, per un totale complessivo di rifiuti conferiti in discarica pari a circa 2 milioni 400.000 metri cubi, la società ha percepito ricavi per i conferimenti pari solo a 825.900 metri cubi circa, quindi, un terzo. Di contro, essa ha dovuto contestualmente provvedere alla messa in sicurezza, manutenzione e smaltimento del percolato dell'intera area. In sostanza, la società ha garantito la gestione della discarica sostenendone, in luogo del precedente gestore, il 100 per cento dei relativi costi di post-gestione, ma con ricavi generati da meno di un terzo dell'area. Inoltre, per i lotti del sito di propria competenza, quindi quelli autorizzati dalla Regione Lazio, per un terzo, con decreto AIA n. 46 del 2007, modificato nel 2008, la Bracciano Ambiente Spa ha regolarmente prestato le garanzie finanziarie a favore dell'ente regionale per la fase operativa e il costo operativo della discarica. La quantificazione degli importi a garanzia è stata determinata sulla base delle volumetrie della discarica ancora disponibili al tempo della stipula delle polizze medesime. Il sistematico ricorrere a detti fondi è stato oggetto di segnalazione da parte nostra alla magistratura contabile in relazione all'eventuale danno patrimoniale. Le condotte descritte sono state comunicate per le valutazioni di competenza anche all'autorità giudiziaria ordinaria e alla procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, che ha aperto un procedimento penale, n. 4036 del 2004, allo stato ancora pendente. Per tali fattispecie i soggetti coinvolti sono il consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale della Bracciano Ambiente Spa. Altra fattispecie di questa vertenza riguarda il mancato versamento dei tributi spettanti alla regione Lazio, l'ecotassa. A decorrere dal 1o gennaio 1996 è stato istituito il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Tralascio i riferimenti normativi. Soggetto passivo dell'imposta è il gestore dell'impresa di stoccaggio, con obbligo di rivalsa nei confronti di colui che effettua il conferimento. Il tributo deve essere pagato alle regioni entro il mese successivo alla scadenza del trimestre solare in cui sono state effettuate le operazioni di deposito, ed è determinato sulla base del quantitativo espresso in chilogrammi per rifiuti conferiti. Dall'attività di indagine svolta è emerso che la Bracciano Ambiente Spa ha un debito contabile verso la Regione Lazio, per il periodo 2004-2013, pari a 17.833.767 euro. Tale debito è stato pagato per 7.371.368 euro, con un saldo contabile a debito di 10 milioni 462.000 euro ancora da pagare. Per il recupero del debito spettante, la Regione Lazio, direzione regionale programmazione economica e bilancio demanio e patrimonio, ha emesso entro i termini di prescrizione previsti appositi atti di accertamento e contestuale erogazione di sanzioni. Tali condotte sono state comunicate per le valutazioni di competenza all'autorità giudiziaria ordinaria presso la procura della Repubblica di Civitavecchia. Tale comunicazione è confluita nello stesso procedimento prima citato, allo stato ancora in corso. Tali condotte sono altresì al vaglio attualmente della magistratura contabile. Anche in questo caso i soggetti coinvolti sono i componenti del consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale della Bracciano Ambiente Spa. Infine, abbiamo la quarta vertenza, n. 944 del 2015, anche questa attualmente ancora al vaglio della magistratura contabile. Gli accertamenti hanno evidenziato un importante decremento del patrimonio netto della Bracciano Ambiente Spa, che ha comportato una conseguente considerevole diminuzione del valore della partecipazione sociale del socio unico nella partecipata per un 1.271.409 euro. Tale decremento è stato rilevato dall'esame dei bilanci della società, che evidenziano al 31 dicembre 2011 una partecipazione sociale con un valore di 3,2 milioni di euro, che invece al 31 dicembre 2012, dopo un anno, viene ridotta a 1,9 milioni. Questo disvalore è Pag. 8pari a circa 1,2 milioni di euro. Anche quest'evidenza veniva sottoposta al vaglio della magistratura contabile e veniva sottoposta, quindi, al vaglio la condotta del sindaco del comune di Bracciano nella sua qualità di rappresentante legale del socio unico, cioè del comune, della partecipata Bracciano Ambiente Spa. Sostanzialmente, la condotta sottoposta al vaglio riguarda la mancata attivazione delle necessarie azioni per la tutela del patrimonio sociale e l'aver trascurato la vigilanza sull'amministrazione dei beni comunali, consentendo in tal modo il dissipamento delle partecipazioni sociali nella partecipata. Fondamentalmente, queste sono le attività svolte dalla compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana nei confronti della Bracciano Ambiente Spa e, di conseguenza, del comune di Bracciano. Come detto, le prime due vertenze hanno avuto una definizione con atto di citazione e con una sentenza, che deposito agli atti. Le ultime due sono al vaglio della magistratura contabile."
PRESIDENTE. La prima vertenza inizia nel 2007: nel 2015 gli amministratori sono sempre gli stessi ? Il sindaco è sempre lo stesso per quello che vi risulta ?
GIOSUÈ COLELLA, Comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo. Non so risponderle su chi sono le persone, se cioè siano le stesse o altre. Penso che siano cambiate perché il periodo è abbastanza lungo.

Fonte: http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/39/audiz2/audizione/2015/09/30/indice_stenografico.0061.html#

Audizione del comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo, colonnello Giosué Colella


           

Giosuè Colella, colonnello della Guardia di Finanza di Viterbo




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Prima citazione nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Tellaroli Marco chiama in causa la scomparsa dei fondi di Cupinoro e Bracciano Ambiente Spa

Seduta n. 52 di Lunedì 13 luglio 2015

"Bratti Alessandro , Presidente ... 17 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 17 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 17 
Puppato Laura  ... 18 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 18 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 19 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 19 
Puppato Laura  ... 19 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 20 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 20 
Tellaroli Marco , Comitato Cittadini di Bracciano in movimento ... 20 "
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Nella seduta di Commissione parlamentare di inchiesta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015
andranno poi a rispondere il Colella Giosuè , Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo.. 3.... e nel pomeriggio alle accuse Sala Giuliano , Sindaco di Bracciano ..12 ...che non reggeranno.

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