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mercoledì 21 settembre 2016

Elezioni Roma Città Metropolitana

I gruppi 5 Stelle contrari alla Città Metropolitana della riforma di Renzi Del Rio, votata da tutto il PD e Forza Italia, furono:
Civitavecchia, con delibera depositata in Regione Lazio per la richiesta di uscita e andare nella Provincia di Viterbo;
Anguillara Sabazia, con raccolta firme per il Referendum ed oggi al Governo;
il Gruppo di Bracciano, con raccolta firme per il Referendum.
Oggi questi tre gruppi vedono schierati tre candidati per dare appoggio alla Città Metropolitana della Raggi, affinché sia gestita con un altro modus operandi, che contrasti gli sprechi dei Partiti, contrasti l'Acea, contrasti i tagli alle scuole e soprattutto contrasti la spending review di un Governo sprovveduto, votato da nessuno. Questi tre candidati, proprio per aver contrastata una riforma scellerata che ha colpito economicamente gli Enti Locali, sono stati scelti da parlamentari e consiglieri per portare all'interno dell'Istituzione provinciale tutto l'abbandono che ha generato la riforma Del Rio.
Il Partito Unico ha dimostrato di voler ridurre sempre di più la sovranità popolare e l’uso degli strumenti di partecipazione popolare alla vita democratica (referendum e leggi di iniziativa popolare). La riforma costituzionale in discussione prevede un Senato nominato dai consiglieri regionali. La riforma delle province e delle città metropolitane ha previsto che i relativi consigli siano nominati dagli stessi consiglieri comunali già eletti nelle province.
Il Movimento 5 Stelle si è sempre opposto e continuerà a farlo agli organi istituzionali intermedi tra comuni e regioni, che siano essi eletti a suffragio universale o in modo indiretto, e ritiene che siano sempre i cittadini a dover eleggere i propri organi legislativi e amministrativi., infatti alla riforma costituzionale di Renzi, contro la finta abolizione del Senato, il Movimento 5 stelle si è prefissato di sostenere il NO, ma se dovesse vincere il Si, i 5 stelle devono abbandonare l'aula e non candidarsi più ?
Il M5S si prefiggerà nelle città metropolitane i seguenti scopi:
Aprire l'istituzione ai cittadini: poter conoscere tempestivamente le discussioni in atto, avere accesso agli atti e metterli a disposizione dei cittadini e delle forze civiche non collegate ai partiti.
Garantire la democrazia ai cittadini e ai Comuni: nella fase di elaborazione dello statuto, attivarsi affinché il consiglio e il sindaco metropolitani vengano eletti direttamente dai cittadini, garantendo una rappresentanza di tutte le aree territoriali e di tutte le forze politiche, e introdurre meccanismi di democrazia diretta e partecipativa, sia per i cittadini che per i Comuni interessati, evitando che la città metropolitana diventi il modo per imporre dall'alto le decisioni ai territori interessati.

Difendere il territorio e il bene comune: negli argomenti di competenza della città metropolitana (rifiuti, acqua, trasporti, pianificazione territoriale), portare avanti il programma del Movimento per opporsi alla privatizzazione dei beni comuni e alla devastazione del territorio.

Sindaco Sabrina Anselmo di Anguillara Sabazia, Consigliere Marco Tellaroli di Bracciano e Consigliere Matteo Manunta di Civitavecchia



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