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mercoledì 11 giugno 2014

Risposta al Sindaco Giuliano Sala sul un finanziamento di 10 milioni di euro alla Bracciano Ambiente S.P.A.

Cupinoro
11/06//2014
In merito alle dichiarazione del sindaco di Bracciano Giuliano Sala sul possibile intervento della Regione Lazio circa un finanziamento di 10 milioni di euro alla Bracciano Ambiente S.P.A. per la gestione del post mortem della discarica di Cupinoro e la possibile realizzazione di un impianto industriale per il trattamento dei rifiuti per la biostabilizzazione al fine di tutelare i livelli occupazionali.
Il MoVimento 5 Stelle di Bracciano legge con stupore e sdegno le parole del Sindaco, Giuliano Sala, in merito alla situazione della discarica di Cupinoro e della Bracciano Ambiente. Il Primo Cittadino si dice preoccupato per la situazione occupazionale dei diciassette dipendenti in cassa integrazione, spiega con solerzia la situazione affermando che le attività della Municipalizzata nella discarica non dipendono dal Comune di Bracciano o dalla Società stessa, bensì dal Consiglio dei Ministri che si dovrà esprime circa il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale n 46/2007). Proprio nell'Articolo leggiamo “Il 30 maggio ’14, in Giunta Comunale, è stato approvato il provvedimento con il quale la Regione Lazio ha disposto di concorrere alle spese già sostenute dalla Bracciano Ambiente Spa per il recupero delle aree degradate (cosiddetto postmortem o ecotassa) fino al 30 giugno ’14. Il concorso alle spese dovrebbe essere di oltre dieci milioni di euro, anche se si tratta di un concorso a carattere finanziario e non economico o di cassa”.
Se pensiamo alla storia di Cupinoro dobbiamo sorridere amaramente, basti ricordare il tentativo di sblocco dei vincoli, la conferenza dei servizi incompleta ovvero senza il MIBACT che produce un protocollo dello stesso Ministero presso gli uffici del nostro Comune bloccando, di fatto, qualsiasi attività nella discarica.
Ancora: il piano aziendale della passata amministrazione, che prevedeva un’espansione di quasi cinque milioni di metri cubi e che l’attuale amministrazione non ha fatto niente per modificare; la gestione aziendale fallimentare da parte dell’amministratore unico, dott. Marcello Marchesi, che non è bastata a farlo rimuovere dal suo incarico ma, al contrario, ha visto la sua conferma in sede di Consiglio Comunale nonostante le proteste dei cittadini.
E, per finire, un colpo maestro: la messa a bilancio del fondo postmortem, che ha prodotto un colossale ammanco di bilancio.
La Bracciano Ambienta SpA è una società pubblica, di totale proprietà del Comune di Bracciano. Il primo responsabile della corretta gestione dell'azienda è il Sindaco che, unitamente alla Giunta di maggioranza e ai consiglieri di opposizione, decidono in sede di Consiglio Comunale i nomi dei componenti del Consiglio di Amministrazione della società.
E' fin troppo evidente, quindi, che il Consiglio Comunale, oltre che vigilare sull'operato di un diretto dipendente quale è il dott. Marchesi, dovrebbe innanzi tutto tutelare il diritto di ogni cittadino residente di vedere una società di grande importanza come la BA gestita nel migliore dei modi, anche in virtù di quei posti di lavoro di cui oggi torna a parlare il sindaco Sala.
Vediamo insieme, secondo la legge, quali sono le dirette competenze e responsabilità dell’amministrazione e dei componenti del CdA.
Secondo il DL 36/2003, art 12, il gestore è responsabile della manutenzione post-operativa durante tutto il tempo per il quale la discarica può comportare rischi alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente, della salute umana e di quella animale;  ancora, l’art 14 stabilisce che le somme a garanzia per la gestione operativa e per la gestione post mortem devono restare rispettivamente per due e per trent’anni. Quindi, il problema del percolato sono di diretta competenza e responsabilità della ditta che ha in gestione la discarica, nel nostro caso la Bracciano Ambiente.
La copertura del terreno deve essere realizzata mediante una struttura multistrato costituita da almeno cinque strati. Cominciando dal basso, il primo strato deve avere uno spessore maggiore o uguale a un metro per garantire lo sviluppo delle specie vegetali di copertura ai fini di ripristino ambientale e a garanzia di protezione contro l’erosione; il secondo strato ha un compito drenante, per evitare eventuali intasamenti nella formazione di un battente idraulico; il terzo strato di minerale compattato, serve per la conducibilità idraulica, aiutato da un rivestimento impermeabile superficiale che protegga il terreno dagli impianti di rifiuti pericolosi; il quarto strato deve essere di drenaggio del gas e di rottura capillare; infine, il quinto strato serve a permettere la corretta messa in opera degli strati sottostanti. La copertura finale deve anche tenere conto degli assestamenti previsti e non deve essere collegata al sistema di barriera del confine. Poiché la degradazione dei rifiuti biodegradabili comporta la trasformazione in biogas di circa un terzo della massa dei rifiuti, la valutazione degli assestamenti dovrà tenere conto di tali variazioni, soprattutto in funzione della morfologia della copertura finale.
La discarica è stata inserita nella categoria 2B, quindi deve sottostare all’art 32 della LR 3/2000 che sancisce che il parere del Comune interessato è vincolante per l'impianto di una nuova discarica, dove per nuova si intende anche l’estensione di una discarica già esistente, in cui si attui un ampliamento superiore del 5% della superficie o delle quantità in volume di rifiuti smaltibili in essa (art 32 comma 4).
Inoltre la classificazione 2B consente l’abbancamento di rifiuti speciali; quindi, tornando alle dichiarazioni del Primo Cittadino circa la riapertura per un conferimento esclusivo di soli rifiuti inerti, dobbiamo ancora una volta controbattere, perché il sito sarebbe soggetto al conferimento anche dei suddetti rifiuti speciali.
Poiché la messa in sicurezza della discarica è di stretta competenza dell’Azienda che gestisce il sito, l'intervento della Regione nella gestione post-mortem si avrebbe in forza del D.Lgs. 22/1997, in base a quanto enunciato all’art 17 commi 10 e 11. Secondo le disposizioni di legge si provvederebbe allo stanziamento di fondi al capitolo nel bilancio regionale con la denominazione “Pronto intervento per fenomeni occasionali d’inquinamento e bonifica di siti inquinati o aree industriali dismesse”, fermo restando che ogni iniziativa sia presa e tesa all’individuazione del responsabile del danno ambientale, e al recupero delle spese sostenute secondo le modalità scritte nel D.Lgs. 22/1997 stesso.


Quindi, in sostanza, possono accedere al finanziamento, sulla base di progetti di bonifica approvati, le aziende che provvedono alla bonifica, e le somme stanziate con i finanziamenti regionali saranno poi recuperate dai soggetti o dagli enti responsabili del danno ambientale e versate nel capitolo di nuova istituzione.



“Su fondi postmortem procura da risposte a nostra interrogazione”


09/07/2014
Il 9 luglio abbiamo depositato un’interrogazione con cui chiedevamo a Zingaretti e Civita di conoscere la situazione dei fondi post mortem per la discarica di Cupinoro.
Quanto pubblicato dagli organi d’informazione sul fascicolo aperto in Procura offre il solito quadro di malversazione che caratterizza tutto ciò che ha a che fare con la gestione dei rifiuti del Lazio. Quanto emerge dall’indagine dovrebbe portare l’amministrazione regionale a una seria riflessione, per esempio pochi giorni fa è stato erogato un contributo di 11 milioni di euro per risarcire la Bracciano Ambiente della gestione dei vecchi invasi, visti gli sviluppi forse la Regione dovrebbe costituirsi parte civile e recuperare i soldi.”


Interrogazioni a risposta scritta - Dettaglio


N571
Data09/07/2014
OggettoFONDI DEDICATI AL “POST MORTEM” DELLA DISCARICA DI CUPINORO – BRACCIANO (ROMA)
Interrogante/iPORRELLO
StatoIn corso
Assessorati
AssessoratoData
PRESIDENZA
POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITÀ E RIFIUTI
Note
AllegatiTesto Interrogazione: Vedi l'allegato

                          


                                                           


«Servono subito chiarimenti»

Anche il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci si dice preoccupato all’indomani dell’indagine avviata dalla Procura di Civitavecchia. Porrello (M5S): «Sui fondi post mortem abbiamo depositato noi una interrogazione a Zingaretti e Civita»  

DISCARICA DI CUPINORO
CERVETERI - Anche il Comune di Cerveteri chiede chiarimenti sulla vicenda discarica di Cupinoro all’indomani della notizia relativa alle indagini in corso da parte della Procura di Civitavecchia circa la sparizione del fondo post mortem per oltre 12 milioni di euro. «A partire dal 2004 – afferma Andrea Mundula, assessore all’Ambiente del Comune di Cerveteri - abbiamo versato alla Bracciano Ambiente circa 2,7 milioni di euro di accantonamenti destinati al Post Mortem, vale a dire cifre vincolate alla gestione e alla bonifica dell’area della discarica nel periodo successivo all’esaurimento dell’invaso». «Riteniamo estremamente preoccupanti le notizie che ci hanno raggiunto in questi giorni – prosegue l’assessore -  e ci domandiamo che fine abbiano fatto i soldi che il Comune di Cerveteri, così come gli altri Comuni che conferivano a Cupinoro, hanno versato in questi ultimi dieci anni». «Nel corso di questi mesi – spiega l’assessore Mundula – avevamo fatto presente più volte la questione delle risorse destinate al ‘post mortem’, anche in occasione dei colloqui avuti con la Regione Lazio. Quando abbiamo ricevuto i dati dalla società che gestisce Cupinoro avevamo immediatamente notato che i conti non quadravano. Ora ci domandiamo se questi soldi saranno rintracciati e chi e con quali risorse provvederà a mettere in sicurezza il sito. La questione ambientale, ovviamente, è quella più importante. Ma una cosa è certa: non potranno essere i Comuni che hanno già versato quanto dovuto a farsi carico delle cifre mancanti». Sulla questione della discarica prende la parola anche Porrello del Movimento cinque stelle per ricordare che la questione era stata oggetto di una interrogazione. «Il 9 luglio - dice Porrello - abbiamo depositato un’interrogazione con cui chiedevamo a Zingaretti e Civita di conoscere la situazione dei fondi post mortem per la discarica di Cupinoro.  Quanto pubblicato dagli organi d’informazione sul fascicolo aperto in Procura offre il solito quadro di malversazione che caratterizza tutto ciò che ha a che fare con la gestione dei rifiuti del Lazio». «Quanto emerge dall’indagine - prosegue il grillino - dovrebbe portare l’amministrazione regionale ad una seria riflessione, per esempio pochi giorni fa è stato erogato un contributo di 11 milioni di euro per risarcire la Bracciano Ambiente della gestione dei vecchi invasi, visti gli sviluppi forse la Regione dovrebbe costituirsi parte civile e recuperare i soldi». (a.r.)

(18 Lug 2014 - Ore 15:38)

sabato 7 giugno 2014

#VinciamoPoi.....#VinciamoNoi!

Perché vinciamo noi? 
Vinciamo noi come Italiani perché comunque, dopo il voto di ieri, stamattina la Borsa di Milano ha aperto in rialzo e lo spread è sceso. Pur non essendo la soluzione, è un piccolo beneficio per tutti gli Italiani, indipendentemente dalle loro idee e dall'appartenenza, ed in quanto tale lo reputo positivo.
Vinciamo noi perché abbiamo alle spalle solo 12 mesi di lavoro nel Parlamento Nazionale, e ci siamo presentati per la prima volta in una corsa per delle elezioni europee, forti solo della nostra onestà (materiale ed intellettuale) del buon lavoro fatto e della passione che abbiamo speso, ed il 21% degli Italiani che si sono recati alle urne ci ha dato fiducia.
Vinciamo noi, perché oggi abbiamo 17 cittadini che seguiranno dall'interno le vicende delle Istituzioni Europee e, come per quelle Repubblicane, non sarà facile che restino angoli bui in cui nascondersi per concludere maneggi alle spalle dei Cittadini senza che questi ultimi lo sappiano.
Vinciamo noi perché abbiamo mantenuto la Nostra coerenza, portando in Europa 17 deputati senza usare soldi pubblici e senza l'appoggio dei giornali e delle TV (di Stato o meno che siano), ma soltanto la nostra passione, la nostra dedizione e la nostra forza.
Vinciamo noi, perché abbiamo costretto i nostri avversari a schierare tutto quello che avevano. Deputati già eletti alla Camera Nazionale, con i loro "pacchetti" di voti, cooperative, clubs, fondazioni, giornali, TV, radio, pennivendoli professionisti. Li abbiamo costretti a riscuotere antichi favori ed a mobilitare ogni alleato possibile. E tutto questo per riuscire a battere un "gruppetto di sconosciuti", che ha portato in mezzo alla gente, con la propria viva voce, le sue idee.
Vinciamo noi perché, per conquistare qualche seggio in più in Europa, il Premier ha definitivamente fatto fagocitare la Sinistra Italiana da quella parte della DC, che si è riversata nella sinistra dopo il crollo e la distruzione di "Mani Pulite", trasformandosi e contagiando il "comunismo" come un virus, trasformandolo in una versione nuova della DC stessa. Il "Partitone Rosso", ormai, è diventato rosa tenue...
Vinciamo noi perché, per paura di perdere queste Elezioni Europee, l'attuale Governo ha promesso grossi stravolgimenti, che dovrebbero portare al rafforzamento dell'economia Nazionale: il taglio dell'IRAP del 10%, il tetto agli stipendi dei manager della PA, il taglio della spesa pubblica improduttiva, la riduzione degli aiuti alle aziende, la riduzione della burocrazia Statale. L'attuale Premier ha parlato in TV di una legge contro la corruzione che, secondo lui, dovrebbe prevedere l'allontanamento perpetuo dalla Cosa Pubblica (cosa talmente ovvia che non è mai stata fatta) e, sempre in TV, ha dichiarato che "diremo all'Europa che noi faremo i nostri compiti a casa, ma alle nostre condizioni". L'attuale Governo ha firmato un sacco di cambiali con gli Italiani, e noi saremo sempre lì per ricordargliene la scadenza.
Vinciamo noi perché ora, il Premier che era tale senza mai aver dovuto affrontare e vincere una campagna elettorale, non avrà più scuse. Forte del consenso interno al suo partito, al quale ha dimostrato di saper vincere qualcosa, ora dovrà veramente realizzare qualcosa per gli Italiani..... o di svelarsi per buffone.
Vinciamo noi perché, per paura di perdere, hanno sparato col cannone contro la gazzella, ed oggi il PD ha un numero tale di eurodeputati che è il gruppo più numeroso all'interno del PSE. Sommando questo con il semestre di presidenza italiana, non avrà più scuse se non sarà in grado di tutelare adeguatamente i Cittadini Italiani e di mantenere la promessa di rivedere iTrattati.
Vinciamo noi, perché i valori che ci hanno animato e che sono nel cuore di milioni di italiani, hanno oggi una voce non solo nelle Istituzioni Nazionali, ma anche in quelle dell'UE.
Vinciamo noi perché ci stavamo ammalando di onnipotenza, credendo che tutto fosse faticoso ma facile....
E questo smacco ci aiuterà a riflettere e ci darà la spinta a migliorarci, come singoli, come gruppi, come Movimento.
Non sono stati sconfitti i nostri valori: il lavoro fatto sempre in favore dei Cittadini, l'onestà, la solidarietà, la giustizia sociale.... I valori di Ferdinando Imposimato e di Elio Lannutti....
Questi valori non possono essere sconfitti, solo esternati in una maniera poco efficace.
Sono state sconfitte solo delle persone, siamo stati sconfitti noi ed il nostro modo di comunicare, attraverso il quale non abbiamo saputo convincere gli Elettori del fatto che potevamo rappresentare le Loro istanze adeguatamente anche in Europa.
Ora dobbiamo solo lavorare bene, ripartire daccapo, ripartire dal basso, da ogni singolo paese in cui nasce o opera un MU.
Oggi ho trovato in rete molti giochi di parole e lazzi, ed uno era molto divertente: #vinciamoPoi......
Ma in alto i cuori perché, comunque, #vinciamonoi.


MoVimento 5 Stelle Bracciano

Matteo e la vittoria d'argilla

Finita la febbre europea, si contano i morti e i feriti come in un campo di battaglia, dove l’imperatore Serse vanta una vittoria vacua e inesistente, mentre re Leonida, costretto dal numero esiguo, stringe ancora tra le mani la sua lancia e inizia un nuovo viaggio verso la battaglia prossima. I suoi compagni di guerra più fidati sono diciassette, sa che sono gli unici che possono reggere il peso della lotta; altri, tanti, troppi, si sono dimostrati molli e impacciati, disorientati davanti alle difficoltà e senza capacità di discernimento dei giuochi di potere.

Ora per i guerrieri il sonno rimane un vago ricordo, solo la veglia si possono concedere tra le menti abbiette e ricolme di dubbi creati dall’obliquità della ricerca di un nemico falso, inesistente, evanescente; menti artefatte, sudditi inconsapevoli di questo o quel raggio di sole che appannano pensieri già per loro natura aggrovigliati e confusi; una centrifuga continua tra le convulsioni di deliri febbrili su carri inesistenti della vittoria perché “la vittoria si festeggia in silenzio e con il lavoro” - o almeno è questo che il capitano ripete loro ogni sera.
Guerrieri dalle lame troppo lunghe, ragazzi che hanno provato ad impugnare e alle prime figure hanno visto cedere polsi e gomiti; un maggiore allenamento li avrebbe favoriti nel confronto diretto con il nemico, che dietro al sorriso del vecchio maestro nasconde gli occhî dell’orco cacciatore di hobbit.

Lo avevano visto e lo avrebbero voluto un MoVimento di nicchia, un MoVimento in cui conversazioni auliche e dai toni alti per cultura e sapere avrebbero fatto da padrone; invece col tempo si è dimostrato un MoVimento orientato verso il basso, verso il cittadino comune, il lavoratore, la persona onesta; all’improvviso se lo sono trovato alle calcagna, subito dietro e con la freccia già alzata in fase di sorpasso, troppo grande e troppo determinato per poterlo “assimilare” nelle stanze del potere, con le blandizie del denaro facile, del “jet-set” e della televisione asservita; mentre già i primi generali alleati cadevano nella polvere, fuori dalle Aule delle Parole. All’improvviso un brivido freddo ha cominciato a solcare le schiene dei padroni del vapore - questi non scherzano, ci vogliono togliere davvero il giocattolo dalle mani - Eccoli correre in difesa, eccoli urlare convulsamente alle loro truppe il contrattacco finora mai ordinato, eccoli costretti a smascherare la falsità, l’intrallazzo, la sostanziale unità d’intenti con chi facevano finta di combattere.





La vittoria che sarebbe dovuta arrivare dalle urne d’improvviso sembra quasi tramutata in sconfitta.
È stata vera gloria? Un grande inganno si sta perpetrando ai danni di tutti: la nostra prima competizione per le elezioni europee, 17 rappresentanti, il 21% dei consensi, la conferma di essere la seconda realtà politica in Italia (almeno numericamente parlando, perché a livello di idee, passione e contenuti, non è neppure la prima, è l'unica), tutto questo in realtà è una vittoria schiacciante del M5S.
Fermiamoci a riflettere un minuto, giocando sul #vinciamonoi, interpretato in valore assoluto,  il messaggio che viene fatto passare da tutti è quello della sconfitta. Quando il potere vacilla succede sempre così, esso s’inventa regalie, menzogne, raggiri: il nostro addirittura ha assoldate squadre di teppisti, pronti a spendere ore e ore in collegamento per andare a seminar zizzania, lite e dubbio nelle file degli avversarî. Insinuare il dubbio distraendo dalla natura, scollando la base dalla sua stessa base; accoccolati dietro monitor e tasti discutevano mentre la base per eccellenza riceveva il finto contributo smagrito da eccezioni, coniugi e figli a carico. Un’operazione di disinformazione degna della peggior Stasi.
Una base che volutamente e astutamente viene scollata, che d’un tratto intende programmare e stilare progetti nuovi di zecca dimenticando, inezia e virgola, la sua stessa base, il suo stesso popolo. Un popolo che non ne può più di lottatori, di guerriglieri, di parlatori, saggi e laureati alla Bocconi. Non ne può più di gilet blue sopra camicie azzurrine dai colletti inamidati. La praticità che lo Stato sovrano, che noi cittadini italiani, chiediamo a gran voce; urlano disperati verso chi legge dati matematici dei soliti studi di settore che elencano persone, situazioni, famiglie come tanti numeri. Statistiche valide per tutti i casi, eccezion fatta le accezioni della vita.
Non dimentichiamoci comunque che questa potrebbe anche essere una vittoria di Pirro – “un'altra vittoria così sui Romani e sarò perduto” - ….
Il PD avrà pure vinto (o stravinto, come dice qualcuno) in termini assoluti, ma per farlo ha dovuto firmare un pacco enorme di "cambiali" con gli elettori, promettendo mari e monti e dando in cambio, almeno finora, soltanto Mario Monti.  Sarà compito nostro ricordargli in continuazione la scadenza e l'entrata in sofferenza delle cambiali firmate.
 E non è detto che alla fine, proprio come accadde a Pirro, re dell'Epiro con i Romani, questa vittoria alle europee non gli costi cara alle prossime politiche....

MoVimento 5 Stelle Bracciano








lunedì 2 giugno 2014

In autunno la maxi manovra.

L’Europa stronca Renzi “Servono misure aggiuntive”. In autunno la maxi manovra.
Arrivano le pagelle dell'Unione europea, l'attesissima lettera all'Italia. Bastone e carota. Ma soprattutto bastone. "L'Italia deve fare di più".
Ossia l'Italia deve pagare. Ossia, manovra in vista, anche perché al pari di "Slovenia e Croazia" siamo osservati speciali. Partiamo però dalla buona notizia, ossia la possibilità di avere più tempo per raggiungere il pareggio strutturale dei conti pubblici in vista di una riduzione del debito pubblico. Scongiurato il "no" di Bruxelles, dunque. Dalla bozza delle raccomandazioni per Roma, approvate dal Collegio dei commissari, è stata levata durante la trattativa notturna la frase con cui si chiudeva alla richiesta italiana di una deviazione del percorso concordato per l'aggiustamento dei conti pubblici. Dunque, il pareggio strutturale è stato rimandato di un anno, al 2015.
A fronte di questa apertura, però, ecco il bastone,  la richiesta di "misure aggiuntive" per rispettare gli impegni. Italia, in buona sostanza, rimandata a settembre, o meglio all'autunno, quando verranno definiti in profondità gli obiettivi per i conti pubblici.
Scrive la Commissione Ue: "In base alla valutazione del programma e delle previsioni della Commissione, il Consiglio è dell'opinione che servono sforzi aggiuntivi, anche nel 2014, per rispettare i requisiti del Patto di stabilità".

"Ma non era andato dalla Merkel, per dire basta Austeritá ? Bè l'importante che gli Italiani ci hanno creduto alle elezioni".
Il pareggio di bilancio infine, era giá programmato a partire dal 2015, con il Fiscal Compact. Sará un massacro!

☆☆☆☆☆

sabato 24 maggio 2014

Piazza San Giovanni 23/05/2014

Intervento di Imposimato a ROMA 23 maggio 2014

24 maggio 2014 alle ore 10.19
 

Intervento di  Imposimato a ROMA 23 maggio 2014
Cari amici, è per me  un grande onore  partecipare  all'evento  di oggi, ospite del M5S,pacifico e non violento,  al quale  sono grato per le battaglie    che  fa con passione civile   in difesa della democrazia e dell'eguaglianza dei diritti sociali  .  Oggi, 23 maggio,  nell'anniversario della strage di Capaci , desidero dedicare questo mio modesto intervento, al mio amico Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo,  e agli  agenti della  scortaAntonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo,   caduti  in difesa della legalità repubblicana: un pensiero deferente   a Paolo Borsellino e alla sua scorta , e, perdonatemi, a mio   fratello Franco , caduto vittima della mafia.  Onoriamo la loro memoria  all'insegna della verità .
La crisi economica  è grave e opprime la grande maggioranza dei cittadini  La responsabilità  primaria  è  delle maggioranze di destra   che  hanno  governato l'Italia per 20 anni ,  ma oggi questa responsabilità si estende alle larghe intese . Il  presidente  del Consiglio , ( al quale  va la nostra solidarietà per  gli atti di   contestazione violenta),  suscitò, coi suoi annunci ,  la speranza che avrebbe  cambiato le cose: indicò  rimedi e  sacrifici da sopportare 1) la fine del finanziamento pubblico dei partiti  2)  il taglio  degli stipendi dei manager di Stato che guadagnano 1000 volte più dell'ultimo operaio  3) l'aumento dei salari  col taglio del cuneo fiscale  4) la riduzione delle indennità parlamentari   5) interventi per  la scuola  6)  lotta  all'evasione fiscale  per 154 miliardi di euro l'anno.    Ebbene gli impegni    presi  non sono stati  mantenuti .

La riforma del lavoro varata dalla maggioranza prevede maggiore flessibilità dei lavoratori, cioè maggiore precarietà; i lavoratori potranno essere licenziati  in  ogni momento  e  senza causale e saranno vittime dei ricatti dei datori di lavoro.  Il problema è che la legge sul lavoro  è stata  fatta  da un Ministro,  che fino al giorno prima era presidente delle Cooperative rosse , con migliaia di  dipendenti  e interessate a un rapporto di lavoro conveniente per i datori di lavoro.  Ancora più grave  è  che  delle cooperative rosse fa parte una Cooperativa di Ravenna (CMC) che si occupa della realizzazione del tunnel  per il Treno Ad Alta Velocità  Torino-Lione, che per noi è un'opera  da scongiurare . Il fatto non interessa il codice penale ma interessa la democrazia: il Ministro deve essere imparziale , ma sorge il dubbio legittimo  che  il Ministro , pur essendosi dimesso dalla carica voglia fare il tunnel  di Chiomonte  di 57 km  per  favorire   amici  e ex soci,   per un lavoro  il cui costo è di  sei volte superiore al  costo reale Anche il Ministro per lo sviluppo economico è   interessato a favorire le aziende di famiglia in rapporti con  grandi  enti pubblici.

Bene ha fatto il M5S a fare una mozione di sfiducia  contro i due Ministri , che appaiono in conflitto con i principi di buon andamento e imparzialità stabiliti  dalla Costituzione.
Ma   il Presidente del Consiglio  si è posto il problema  degli  enormi interessi economici  privati di cui sono portatori    due   Ministri da lui nominati, che sono in netto insuperabile contrasto con l'interesse generale  dei cittadini?  Sappia il Presidente del Consiglio che  il conflitto di interessi  è    il principale  strumento di  corruzione. Un cancro che affligge la  politica   da decenni. E non si riesce a debellare. Ma  più corruzione significa  più tasse per i cittadini già stremati dal fisco.

La maggioranza   finge di non capire ed è   tollerante  verso la corruzione, che costa agli italiani 70 miliardi di euro l'anno, una tassa occulta sui lavoratori,  tenendo in vita  leggi  sbagliate e lasciando ai posti di  responsabilità persone condannate per delitti contro la PA, al punto che il quotidiano la Stampa parla di tangenti delle larghe intese.
Lo scandalo delle tangenti e dell'Expo non sarebbe mai stato scoperto dal  Governo,  ed  è esploso  per merito dei magistrati di Milano,  ai quali va la  gratitudine del Paese.  Senza di loro si sarebbe esteso come una metastasi coinvolgendo gli ignari italiani . Eppure i segnali  del grande imbroglio erano numerosi  e sono stati ignorati . La Commissione Europea  , nel febbraio 2014,  indicò a rischio  corruzione,  l' Expo e l'Alta Velocità ,  che  costa all'Italia   27 miliardi di euro; con una spesa (di  61 milioni di euro al Km) ,  sei volte più di  Francia, Spagna e Giappone. Ma l'allarme era stato lanciato  da Vigilanza, Corte dei Conti, Università Bocconi e dal sottoscritto in commissione antimafia, nel 1996,  senza che mai i Governi abbiano preso i dovuti rimedi: anzi hanno fatto e poi lasciato in vita la legge  sui Grandi eventi che cancella le gare di appalto,  danneggiando  le imprese sane,  e aumentando  le diseguaglianze.

Tutto questo si risolve in maggiori tributi  sui lavoratori a vantaggio degli imprenditori  protetti. Sicché vi è una parte del popolo, dall'operaio al pensionato, dal disoccupato all'insegnante, dal carabiniere al poliziotto, che sopporta tutto il peso della disastrosa situazione. Un'altra parte , abbiente,  che non accetta i sacrifici anzi specula per aumentare il proprio benessere, rendendo più penoso il sacrificio dei non abbienti. Né si può sperare che evasori fiscali, corrotti e manager di Stato accettinospontaneamente  di partecipare al sacrificio , perché non lo faranno maia differenza dei ragazzi  del M5S che hanno rinunziato all'indennità parlamentare  a favore dei più bisognosi.  Occorre  costringere chi ha, a pagare,  con provvedimenti drastici, compresi i decreti legge, usati invece  dal Governo solo  per favorire le  banche.

Si persuadano i lavoratori , i pensionati , i giovani, che hanno sopportato in silenzio ogni tipo di sacrificio, con dignità, senza mai violare la legge:   non possono più attendere. E non si accusino i senza casa, i senza lavoro e i  cittadini della Val di Susa disovvertimento sociale o di terrorismo. Essi difendono i loro diritti inviolabili alla casa al lavoro e all'ambiente garantiti dalla Costituzione. Solo i fomentatori di odio  e  i potenti interessi economici, con un'informazione subalterna, nascondono la verità: l'ordine pubblico non è stato turbato  , se non da provocatori esterniLa Cassazione ha escluso il terrorismo  nella condotta dei No TAV.

Il Governo per proteggere  gli interessi dei costruttori  dell'AV  viola le leggi europee sui rifiuti pericolosi , che minacciano la salute,  causando la condanna dell'Italia da parte dell'UE . Ha dimostrato coraggio Beppe Grillo a solidarizzare  con i valsusini.
La democrazia è alternanza . Noi siamo grati a Beppe Grillo e a  Roberto Casaleggio per avere costruito, dopo anni di consociativismo,  una opposizione democratica, che persegue il bene comune, fatta da giovani capaci e onesti che  ci hanno riconciliato con la speranza di un avvenire migliore.  Amiamo la loro parola senza riserve mentali, il loro pensiero libero da ogni personale interesse. Ricordiamo  i giovani del M5S battersi , nell'estate 2013,  in difesa della Costituzione, contro l'opportunismo dei politicanti ,  il  trasformismo e ogni estremismo eversivo. A questi giovani,  linfa rinnovatrice della nostra democrazia,  chiediamo di  vincere le elezioni e le  resistenze delle corporazioni  e  di diventare la nuova maggioranza, che si impegni ad attuare le riforme di cui il paese  ha bisogno,  e, ispirandosi al principio di eguaglianza, ridiano  lavoro dignitoso  a milioni di   cittadini.



 Voi del M5S  porterete  il  vento dell'eguaglianza  e  della legalità in Europa ,rifiutando l'Europa  delle banche e delle lobbies, che  hanno  finanziato  le imprese   camorriste e mafiose, trascurando le imprese sane come quelle dei pastori sardi o degli imprenditori onesti del Veneto e di altre regioni d'Italia.  Vogliamo un'Europa dei cittadini  e non  dei sudditi. Un'Europa federale e solidale,  terra  di mediazione , libera dall'egemonia americana e tedesca.
(Chiediamo   alla Germania  di rispettare le sentenze di condanna dei nazisti e della Germania,  pronunziate dai Tribunali italiani e dalla Corte di  Cassazione,   al risarcimento del danno provocato  da nazisti   e  Wermacht per le stragi  delle innocenti popolazioni civili,  risarcimento che la Germania  si rifiuta di pagare,  sostenendo che non ha soldi. Ma questa è una falsa ragione. Intervenga  l'ineffabile presidente   Martin Shulz a chiedere  che la Germania  risarcisca il danno gravissimo  alle vittime  per quei crimini contro l'umanità).
Queste elezioni sono importanti  e hanno una grande valenza politica, questo è il momento del riscatto civile, della rivoluzione democratica.  Molti giovani,  lavoratori , magistrati , avvocati , piccoli e medi imprenditori, professionisti , studenti , donne e uomini si  riconoscono   nelle pacifiche  battaglie del movimento 5 stelle  in difesa della democrazia ,  della Costituzione,  e   guardano  ad  esso come   ad  una grande promessa di rinnovamento. Da voi deve partire  l'esempio di attaccamento agli istituti democratici  e l'esempio di non violenza, onestà e di rettitudine. Perché il popolo italiano ha sete di onestà, perché l'onestà è più potente della corruzione.  Grazie



                                                                         


Roma accoglie un mare in piena di persone, una folla infinita accomunata dallo stesso obiettivo: far tornare l’onestà nelle sedi governative. Arriviamo a Roma e ancor prima di scendere dal pullman sentiamo l’energia della gente, la nostra stessa energia mentre camminavamo e sventolavamo le bandiere. Un esercito pacifico di cittadini in formati, attivi, presenti e raziocinanti. Una chiusura di campagna elettorale da brivido, in piazza tanti visi familiari, tanti amici; fratelli e sorelle di lotta che, nei piccoli centri, muovono battaglie a suon di articoli e giusta informazione ai residenti, costringendo le amministrazioni a giustificare scelte e decisioni.
Quello a cui abbiamo assistito oggi è stato il risultato della campagna elettorale, di mesi di impegno, di studio, di attivismo puro. Mesi passati ai banchetti, mesi passati davanti ai computer a studiare, mesi nelle riunioni a discutere riportando le voci dei cittadini e ascoltando quelli che, di volta in volta, venivano a portare la loro volontà.
Indimenticabile la fortissima emozione provata durante il minuto di silenzio in commemorazione della strage di Capaci, gli interventi di Imposimato in ricordo del suo amico Borsellino e il video del Suo funerale; come non commuoversi davanti a quelle immagini, come non commuoversi ascoltando le parole di quella donna distrutta dal dolore dell’ingiustizia. Il M5s combatte la mafia, tutte le mafie. La nostra era è contrassegnata dalla presenza di uno stato che dovremmo essere noi ma non è altro che la Mafia stessa. Capitanato da un Presidente del Consiglio obsoleto e anti democratico si porta avanti in tutta la sua arroganza; schematizza i bambini creando due categorie di essi, schematizza le persone rendendole schiave con il ricatto del salario e azzerando la loro facoltà di scelta e i loro diritti essenziali.
Oggi, questa sera, questo stato illegittimo si è dovuto render conto che non c’è più tempo per i loro giochini; si sono resi conto che non hanno più speranze perché il popolo italiano sta finalmente recuperando considerazione di sé, stima nelle sue capacità e coscienza di quello che può fare. Siamo sempre di più, abbiamo competenze, studiamo, ci confrontiamo, ci incazziamo, urliamo e diciamo parolacce ma siamo onesti, siamo cittadini e ci stiamo riprendendo il controllo di quello che ci spetta di diritto: la sovranità popolare. Re Giorgio in Svizzera affonda con la gaffe della critica sull’esito del referendum popolare, oggi il popolo italiano si è dimostrato lontano da lui mille anni luce; non ci rappresentano più, non sono più le nostre voci, non hanno idea di quello che il popolo vuole.
Ci chiamano populisti e forse lo siamo, guardando la folla il senso di comunità di popolo si respirava forte e intenso. Tutti uniti, tutti fratelli – La società dei nostri nonni era diversa, non se la mettevano al culo l’uno con l’altro come facciamo noi oggi – Le parole di Beppe risuonano, niente di più vero, niente di più giusto. Siamo idealisti, siamo populisti, siamo pericolosi perché pensiamo e scegliamo di dire no!
Tutti noi abbiamo un indeciso in casa, stasera quando rientrate portate la carezza del MoVimento a tutti gli indecisi – Gianroberto Casaleggio.

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