L’Europa stronca Renzi “Servono misure aggiuntive”. In autunno la maxi manovra.
Arrivano le pagelle dell'Unione europea, l'attesissima lettera all'Italia. Bastone e carota. Ma soprattutto bastone. "L'Italia deve fare di più".
Ossia l'Italia deve pagare. Ossia, manovra in vista, anche perché al pari di "Slovenia e Croazia" siamo osservati speciali. Partiamo però dalla buona notizia, ossia la possibilità di avere più tempo per raggiungere il pareggio strutturale dei conti pubblici in vista di una riduzione del debito pubblico. Scongiurato il "no" di Bruxelles, dunque. Dalla bozza delle raccomandazioni per Roma, approvate dal Collegio dei commissari, è stata levata durante la trattativa notturna la frase con cui si chiudeva alla richiesta italiana di una deviazione del percorso concordato per l'aggiustamento dei conti pubblici. Dunque, il pareggio strutturale è stato rimandato di un anno, al 2015.
A fronte di questa apertura, però, ecco il bastone, la richiesta di "misure aggiuntive" per rispettare gli impegni. Italia, in buona sostanza, rimandata a settembre, o meglio all'autunno, quando verranno definiti in profondità gli obiettivi per i conti pubblici.
Scrive la Commissione Ue: "In base alla valutazione del programma e delle previsioni della Commissione, il Consiglio è dell'opinione che servono sforzi aggiuntivi, anche nel 2014, per rispettare i requisiti del Patto di stabilità".
"Ma non era andato dalla Merkel, per dire basta Austeritá ? Bè l'importante che gli Italiani ci hanno creduto alle elezioni".
Il pareggio di bilancio infine, era giá programmato a partire dal 2015, con il Fiscal Compact. Sará un massacro!
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