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mercoledì 14 ottobre 2015

Se l'economia gira, ci guadagniamo tutti

Lavoro occasionale


di tipo accessorio relativi a prestazioni lavorative di tipo 


occasionale svolte a favore dell’ente comunale e del cittadino, per ritornare ad 


un principio di economia

interna.


Lo spirito con cui l’Amministrazione sta portando avanti la propria “visio- ne” di Bracciano ha segnato in questi giorni un nuovo limite, affidando parte della manutenzione del verde urbano a ditte esterne, come quella che si nota per il paese, proveniente da Spoleto. L’Amministrazione sta invian- do al paese messaggi preoccupanti per il decoro urbano e la salvaguardia di un elevato standard di vivibilità; assistiamo quotidianamente a scelte infeli- ci, che porteranno danni immediati e notevoli conseguenze future, sia dovute all’eccessivo tempo di manutenzione, sia dovute alla continua perdi- ta di denaro che  fuoriesce dal territorio braccianese.
Noi proponiamo un uso ben diverso dei denari destinati alla manutenzione ordinaria urbana, aiutando i cittadini disoccupati del territorio. Una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare quelle prestazioni lavorative, definite appunto 'accessorie', che non sono riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario ma utilizzate nella manutenzione degli enti comunali. Il pagamento avviene attraverso 'buoni lavoro' (voucher). Sono garantite la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL.

VANTAGGI
Per il committente
Il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.
Per il prestatore
Il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.
È, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari.

Hai debiti o tasse con il Comune?


Pagali facendo manutenzioni


Noi cittadini attivi del gruppo Meetup di Bracciano 5 stelle, abbiamo presentato di nuovo la proposta di attivare il Baratto Amministrativo, e lo faremo ancora finch'è non verrà discussa in consiglio comunale.
I cittadini che non sono riusciti a pagare delle somme relative ai tributi comunali, oppure coloro che, pur non avendo pendenze già scadute, dimostrino di avere una precaria situazione economica ed un reddito modesto, potranno mettersi a disposizione del Comune per effettuare interventi di conservazione, manutenzione, o recupero di beni comuni a compensazione dei loro debiti o della loro impossibilità di pagare i tributi.  “Secondo il regolamento sui beni comuni e con l’inserimento delle indicazioni dell’articolo 24 del decreto Sblocca Italia nel regolamento dei tributi” Lo strumento del baratto amministrativo s’inserisce nei principi della partecipazione, dell’amministrazione condivisa e del sostegno. L’individuazione dei destinatari del baratto si rivolge prioritariamente ai residenti del Comune di Bracciano maggiorenni, con adeguate capacità, con un mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, oppure ai cittadini organizzati in forma singola o associata, che pur non avendo pendenze, siano in una situazione economica precaria.

Forse non ci hai mai pensato ma sono proprio i tuoi acquisti, anche i più semplici, che fanno girare l’economia e se l’economia gira ci guadagniamo tutti.

lunedì 12 ottobre 2015

444 imprese in Italia: ecco a cosa servono le restituzioni degli stipendi e dei rimborsi M5S


In un’epoca in cui un (ex) sindaco di Roma – che percepisce in pieno lo stipendio – si permette di rendicontare €8,63 di colazione pagata a un reduce dell’Olocausto, mi fa piacere ricordare che io e i miei colleghi del M5S abbiamo restituito allo Stato 14 milioni di €, con cui sono potute nascere ben 444 imprese ad oggi! Con orgoglio poi, posso dire che nel Lazio sono state moltissime le persone ad usufruire del microcredito, tra i primi in Italia
La differenza sostanziale è che i Portavoce 5 stelle non sono obbligati per legge a rendicontare o a restituire, lo fanno solo in virtù di un patto stretto con i cittadini. Un patto rispettato che fa nascere centinaia di nuove aziende. Possiamo capire che ad alcuni risulti incredibile dopo anni di politici che non solo non restituiscono, ma rubano, corrompono, mentono.
Sullo stato e le cifre della rendicontazione è tutto chiaro. Le rendicontazioni non avvengono mese per mese ma ogni 3 mesi, o 4 a seconda della mole di lavoro. Per questo come dice qualcuno alcuni mesi sono “non pervenuti”, basta solo aspettare.
Interessante poi come qualcuno scelga di soffermarsi, più o meno in buona fede, su alcune cifre mentre se ne dimenticano altre ben più imponenti. Quasi 900 euro di vitto. Come dire un budget di 10 euro scarsi per colazione, 10 per il pranzo e 10 per la cena al giorno. Ben 500 euro spesi per la copisteria sotto campagna elettorale. Di questo passo, considerando le centinaia di migliaia di euro che spendono normalmente i candidati le copisterie dovrebbero chiudere con me. Quanto spende un sindaco di un medio comune in campagna elettorale? Migliaia di €, a volte centinaia di migliaia. Quelli sono numeri che per legge devono essere pubblici.
Al di là di tutti i calcoli, il dato più importante è che in 2 anni ho restituito 120 mila euro (avrei potuto comprarmi una casa) che hanno contribuito, insieme ad altri 14 milioni di euro dei miei colleghi parlamentari M5S, a creare o riavviare 444 imprese in Italia ad oggi!  Una bella differenza rispetto ai politici che si intascano tutti i soldi, più i rimborsi elettorali, più le indennità di carica, più tante altre belle voci.
Che poi se fossimo in un ridente Paese o nelle prime Province senza corruzione, senza Mafia Capitale nei nostri ospedali e mille altri gravi fatti potrei anche capire questo interessamento, ma non capisco chi arriva al punto di mettere in un titolo “2400 € per l’alloggio”, quando nel nostro sito tirendiconto.it (metti il link) è specificato benissimo che si tratta di 1200 di affitto (purtroppo, un livello di affitto medio per il centro di Roma) e 1200 di caparra che dovrà essere restituita.
La differenza sta proprio in questo: se noi abbiamo a disposizione 1000 euro per le bollette del telefono e ne spendiamo 200, gli altri 800 li restituiamo (legalmente sono soldi nostri) e solo in virtù della nostra parola data ai nostri concittadini , che si meritano coerenza ed onestà.
Ma si sa, il prezzo della trasparenza è questo. Diventa difficile attaccare chi non spiega nemmeno quanto guadagna.Per ogni richiesta d’informazione sulle imprese che vogliono accedere ai finanziamenti creati grazie ai tagli ai nostri stipendi e grazie alle restituzioni, sono a disposizione. Trovate tutte le informazioni anche sul sito microcredito5stelle.it

Dal  Blog http://ciociaria5stelle.it/

Luca Frusone

venerdì 9 ottobre 2015

Mafia non solo Capitale



Oggi raccontiamo un’altra storia.

Una storia interessante, ambientata in un mondo che, grazie all'inchiesta Mafia Capitale, inizia a non essere più un mondo di mezzo illuminato da una luce grigia, ma una terra sotto la luce del sole e sotto la lente della magistratura.
La Terra di mezzo (con tante scuse a J.R.R.Tolkien, per aver usurpato la sua creazione) ha le sue regole, i suoi commerci, ed i suoi affari. Due dei tanti, redditizi però, sono quelli legati alla sanità ed ai servizi sociali.
Purtroppo ogni nobile iniziativa, quando inizia ad essere irrorata di soldi pubblici, rischia di perdere ogni nobiltà, e ad assumere le stesse ombre e la stessa luce della Terra di Mezzo.
Sì, perché Mafia Capitale non è solo della Capitale ma è un sistema ben preciso e, come tale, si può replicare e ripetere ovunque.
Cominciamo con un breve preambolo: a Marzo 2014 con una comunicazione interna tra il Responsabile del Sistema Informativo ed il Segretario Generale, il Comune di Bracciano aveva certificato l'irregolarità della protocollazione di ben 917 atti nel quinquennio 2009-2013. Link:http://www.baraondanews.it/c/83934/13174/bracciano---1-anno-e-8-mesi-di-reclusione-per-il-capo-area-amministrativa-del-comune---.html

Sanità
Ricordate la farmacia Comunale di Bracciano? Sì, proprio quella che fu venduta tempo fa, in terza assegnazione, dopo due gare andate deserte.
Proviamo un po’ a vedere la sequenza degli atti che hanno portato a questa vendita.
Questa è la sequenza degli atti, così come risulta dall’Albo Pretorio del Comune di Bracciano:

pag-885:
Num Registro 642 09/04/2013 num atto ?
Bando d'asta pubblica a termini abbreviati per la cessione della titolarita' della farmacia comunale sita in via delle Palme - II esperimento di gara
E il numero atto?
pag-746:
Num 830 23-04-2013 num atto 228
ASTA PUBBLICA PER LA CESSIONE DELLA TITOLARITA' DELLA FARMACIA COMUNALE DI VIA DELLE PALME - NOMINA COMMISSIONE DI GARA.
pag- 745:
Num 832 26-04-2013 num atto 238
ASTA PUBBLICA PER LA CESSIONE DELLA TITOLARITA' DELLA FARMACIA COMUNALE DI VIA DELLE PALME - 3° ESPERIMENTO DI GARA - DIRETTIVA.
pag-739:
Num 839 29-4-2013 num atto ?
III^ esperimento dell'asta pubblica per la cessione della titolarita' della Farmacia Comunale di Via delle Palme
E il numero atto?
pag- 589:
Num 1047 09-05-2013 num atto 261
ASTA PUBBLICA PER LA CESSIONE DELLA TITOLARITA' DELLA FARMACIA COMUNALE DI VIA DELLE PALME - NOMINA COMMISSIONE DI GARA PER III^ ESPERIMENTO DI GARA.
pag- 446:
Num 1291 31-05-13 num atto 1138
CESSIONE TITOLARITA' FARMACIA COMUNALE VIA DELLE PALME - PRESA ATTO VERBALE DI AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA CON ESERCIZIO DIRITTO DI PRELAZIONE - AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA

é facile trovare i numeri di Atto mancanti, basta andare nell'archivio dell'Albo Pretorio in questo link: http://www.halleyweb.com/c058013/images/Documenti/Storico%20Albo%20anni%202011%20-%202012%20-%202013.pdf

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Una volta che vi siete trovati lì, usate la ricerca, digitando con la tastiera i tasti Ctrl+F contemporaneamente, un volta aperto il rettangolo del motore di ricerca,
 digitate i numeri ad es. 839  --------->

scorrete con le freccette su o giù del motore, finché non trovate l'atto della farmacia con il numero evidenziato:



Questa procedura può essere usata per qualunque atto, in qualsiasi Comune

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Vista la dichiarata mancanza di veridicità del protocollo del Comune, quale fede possono avere tali atti, tanto più se non numerati?
Nel Vademecum Online (www.funzionepubblica.gov.it) contenente le linee guida per i siti web della Pubblica Amministrazione, leggiamo che:

“Tutti i documenti inseriti devono essere numerati in ordine cronologico in base alla data e l’ora di inserimento nell'albo proprio. Il numero progressivo, univoco per anno, deve essere generato in automatico dal sistema e deve essere immodificabile.”
E ancora:
“I documenti che entrano nella fase di pubblicazione non devono essere più modificabili da nessun soggetto. Deve essere fatta salva la sola possibilità di annullamento del documento, che deve rimanere comunque in pubblicazione per il periodo indicato, ma deve riportare chiaramente e ben visibile la dicitura che è stato annullato dal Responsabile del procedimento di pubblicazione o dal Responsabile del procedimento che ha generato l’atto. I documenti annullati devono rimanere conteggiati nel Repertorio di pubblicazione con l’indicazione dello stato di documento annullato.”

Alla gara per l’acquisizione della Farmacia Comunale parteciparono un privato e l’ex dipendente della Farmacia stessa. Alla fine la gara è stata aggiudicata in via definitiva all’ex dipendente, con il 20% di sconto previsto dalla legge. Resta una domanda: chi sarà arrivato prima, nel pieno rispetto dei termini, visto che il protocollo Comunale non gode più di fede pubblica, e mancano due numeri atti?
Tutto regolare, oppure carta vince e carta perde?

Ed ora parliamo del sociale, un altro grosso affare.
Il 9 ottobre viene pubblicato on line, un atto della Guardia di Finanza, Compagnia di Civitavecchia (OGGETTO: Procedimento Penale nr. 2269/13 R.G.N.R. – Esito indagini).
Tra le pagine del documento spunta la “GARANZIA GIOVANI”, progetto della Regione Lazio che include il Centro Per l’Impiego di Bracciano. Nella nota troviamo quanto segue:

“Rientra nel piano europeo verso le opportunità lavorative e si avvale del Fondo Sociale
Europeo nei confronti del quale le aziende, tramite le Regioni, possono beneficiare di varie
agevolazioni. Per la REGIONE LAZIO, si tratterebbe di un investimento di 137 milioni di euro
per garantire ai giovani un percorso di formazione o di lavoro. Principali riferimenti sul
territorio per l’inserimento al programma, quindi iscrizione, colloquio e quant’altro, sono i
Centri per l’Impiego (CPI); in particolare, apposita ricerca sul web, ha evidenziato che i tre
distinti CPI di Bracciano, Cerveteri e Civitavecchia, hanno quale responsabile Enrico
CARICATERRA, di cui a successiva nota.”

Andando avanti nella lettura dell’atto, si legge che il signor Enrico, è in contatto diretto con il signor Luigi Valà, che compare numerose volte nelle 108 pagine di relazione. Tra i vari passaggi intercettati dalle Fiamme Gialle, uno in particolare colpisce  per l’assonanza con le conversazioni tra Buzzi e Carminati:

“…. mi ci ha messo in contatto, perché siccome noi abbiamo.. la REGIONE ci ha approvato questa convenzione con.. per il rinnovo di (inc/le).. allora ci ha detto: questa ragazza perché non la prendete?!”.

Un progetto nato con l’intento di fornire opportunità di lavoro a quel  40% di giovani oggi disoccupati, finisce per diventare oggetto di scambio di favori (tra parenti, amici e conoscenti di politici ed imprenditori), di manipolazione degli appalti e di gestione arbitraria e privatistica di pochi.
Inoltre, poiché molti fondi destinati al sociale non hanno un vincolo sui destinatari finali, ma vengono acquisiti dai comuni capofila che poi li suddividono “secondo le esigenze e le priorità”, sono diventati anch’essi  territorio degli abitanti della Terra di Mezzo che, attraverso associazioni, cooperative, appalti,  aste, finiscono per entrare in quello che dovrebbe essere un mondo virtuoso.

Cosa significa tutto questo? Ce lo dice sempre la G.d.F.: “….il ricorso sistematico alle procedure di somma urgenza, ingiustificate nella maggioranza dei casi; al frazionamento degli appalti per evitare di bandire una gara e procedere così ad affidamenti diretti; alla proroga di contratti, generalmente giustificata con la necessità di non interrompere un servizio pubblico essenziale, ma evidentemente utilizzata per perpetuare l’affidamento nei confronti della cooperativa di gradimento.”


Cittadini di Bracciano in Movimento

giovedì 8 ottobre 2015

MAFIA CAPITALE - Tremano sindaci e funzionari di Roma Nord Ovest

Luigi Valà aveva assunto la figlia di Paliotta e il fratello di Bacheca mentre con Landi... Tutto nasce dalla caparbietà del maresciallo della GdF Bentivoglio e quelle intercettazioni che tirano in ballo il procuratore Amendola


CIVITAVECCHIA - Casa Comune 2000 onlus, Villa Santina, fratello del sindaco di Santa Marinella, figlia del sindaco di Ladispoli, assessori dei comuni di Civitavecchia, ancora Tolfa, ancora Ladispoli, Santa Marinella e Cerveteri. Insomma un lungo intreccio di rapporti illeciti di un ramo di Mafia Capitale. In tutto questo ruotano due nomi. Il primo quello del Procuratore Amendola, il secondo quello del maresciallo delle Fiamme Gialle Giovanni Bentivoglio. Lasciamo poco spazio all’immaginazione del lettore ed entriamo subito nel vivo dell’informativa del 10 giugno 2015 della Guardia di Finanza a firma del maggiore Antonino Nusca.
Si parla di abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Parliamo di cooperative sociali che avrebbero avuto il compito di gestire case famiglia e centri di accoglienza. Parliamo di società che servivano invece a dare lavoro ai soliti noti, cioè figli, fratelli, parenti e amici dei politici coinvolti in questa torbida storia.
Parliamo di pesantissime accuse rivolte al Procuratore capo Giovanni Amendola attraverso le dichiarazioni captate da intercettazioni ambientali e di un militare che per fare il suo lavoro è stato “cacciato” da Civitavecchia a Genova.
Partiamo con ordine e, alla fine, troverete il link per scaricare il documento originale della Guardia di Finanza dove voi, cari lettori, leggerete il contenuto e vi farete un’idea di ciò che accade alle nostre spalle e scevro da ogni nostro giudizio.
Casa Comune 2000 è una delle cooperative del ‘‘sistema’’ della 29 Giugno che rappresenta la “casa madre” di tante altre che fanno capo a Salvatore Buzzi, la mente di Mafia Capitale. La 29 Giugno era un colosso, con decine e decine di società partecipate e piccole cooperative (molte consorziate tra loro).
Le prime notizie trapelano quando scoppia lo scandalo a fine 2014. Si scopre, ad esempio, che la Eriches 29, di cui Buzzi era presidente e Luigi Valà, rappresentante della Casa Comune 2000, vice-presidente.
Luigi Valà è indagato e la Procura di Roma stralcia la sua posizione e trasferisce il fascicolo a Civitavecchia che Amendola assegna al sostituto, giovane e brillante Lorenzo Del Giudice che, come vedremo, tutto immaginava meno che avere tra le mani questa patata bollente (ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro che è in attesa di importanti firme) e che forse è stato trasferito a Perugia per il coinvolgimento del suo, possiamo definire ex capo Amendola che, ormai sta contando i giorni per andare in pensione e spera di non uscire macchiato dalle terribili accuse di “aggiustare” i fascicoli di amici e conoscenti.
L’indagato numero uno dell’inchiesta è Luigi Valà ma l’elenco è davvero lungo.
Dalle intercettazioni della GdF confermano di come la sua coop fosse il riferimento per Buzzi sul territorio, in particolare a Civitavecchia e nei comuni di Cerveteri, Ladispoli, Tolfa e Santa Marinella.
Questa cooperativa partecipa al 50% in Crisalide srl, partecipata al 25% dalla Sarim Immobiliare srl (nella quale Salvatore Buzzi ha una partecipazione diretta), partecipata a sua volta al 48,66% proprio dalla Cooperativa 29 giugno.
I collegamenti tra le società finiscono per investire direttamente il comune di Tolfa che avrebbe il 12% della Tolfa Care srl controllata al 20,4% dalla Crisalide srl, controllata dalla 29 giugno.
La Cooperativa Casa Comune 2000 fattura centinaia di migliaia di euro.
A Cerveteri gestisce il servizio pulizie degli immobili comunali ed il servizio di assistenza domiciliare.
Situazione simile a Ladispoli, dove la cooperativa fattura servizi di assistenza e dove la stessa ha la propria sede legale e dove lavora Valentina Paliotta, figlia del sindaco Crescenzo. A Ladispoli Valà è un boss del sociale e i rapporti con gli amministratori sono talmente stretti da essere imbarazzanti.
Stessa cosa a Santa Marinella dove la cooperativa è stata invece protagonista del progetto “Giardini Puliti” e si occupa del servizio pre-scuola e assistenza sugli scuolabus e dove Valà assume il fratello del sindaco Bacheca a Villa Santina e intrattiene rapporti definiti illeciti anche con l’assessore Rosanna Cuccinello e altri che leggere nell’informativa.
A Tolfa il sindaco Landi, alcuni suoi collaboratori e diversi assessori (Aloisi & Co.) son sempre in continua ricerca di qualcosa da ottenere da Valà che nel frattempo riceve commesse a go-go.
A Santa Marinella si litigano addirittura i ragazzi coinvolti nello scandalo dei presunti abusi nella casa famiglia “Il Monello del mare”.
Ecco il lungo elenco delle persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta e monitorate dalle Fiamme Gialle e riportiamo integralmente parte del rapporto consegnato a Del Giudice:
Rapporti con gli amministratori pubblici - Assunzioni clientelari ed altro.
Come pure si è fatto cenno nel punto che precede, lo spazio temporale in cui si è svolta l’attività di indagine di natura tecnica e gli avvenimenti che ha succeduto, non ha permesso di rilevare evidenti condotte corruttive in essere, seppur diverse espressioni dell’indagato hanno evidenziato un cambiamento di rapporti ed una forma di credito che questi ancora reclamerebbe nei confronti di vari amministratori pubblici.
L’aspetto che l’attività ha reso più evidente, riguardo l’atteggiamento di favore da parte dei vari esponenti della P.A., è la frequenza e la immediata disponibilità dell’indagato ad assumere persone, a vario titolo, legate e raccomandate da diversi amministratori pubblici.
Tali forme di “assunzioni clientelari” – che assumono maggiore rilevanza di fronte alle difficoltà che l’indagato supera per accontentare i vari richiedenti, alle forzature che pone in atto e, per ultimo, alle conseguenti lamentele che lo stesso si lascia a volte sfuggire – è evidentemente finalizzata al controllo sull'affidamento dei vari servizi o, comunque ad ottenere una linea privilegiata nelle scelte e nei pagamenti, tant'è che, in ogni occasione in cui l’indagato riceve da un politico una richiesta del genere, puntualmente, si registrano anche riferimenti ad altri aspetti lavorativi. Si è pure registrata una espressione dello stesso VALA’ nei confronti di DI GIUSEPPE, incaricato di avviare queste persone al lavoro, anche tramite i CPI, che indica chiaramente la circostanza che alcuni di questi verrebbero addirittura stipendiati senza effettuare alcuna attività: “io ho anche quelli di TOLFA che devo inserire.. ma poi che lavorano effettivamente!”. Infine, la natura clientelare delle assunzioni è confermata dallo stesso VALA’ il quale, nel corso di una registrazione ambientale, successiva agli interventi di p.g. di questo reparto, riferendosi al diverso atteggiamento degli amministratori comunali, afferma: “pure l’ASSESSORE che si è sempre professata amica mia, poi i casini li ha fatti lei, perché: metti a lavorare questo, questo e questo.. poi lo vedi, alla prima ti scaricano e rimani con le mani sul culo..”.
Peraltro, nei vari contatti con amministratori pubblici, si sono anche registrate frasi palesemente rappresentative di una particolare disponibilità di questi nei confronti di VALA’ Luigi.
Nello specifico, si riportano i più evidenti rapporti riferibili a rappresentanti di alcune amministrazioni comunali correnti su questo territorio:
a. Comune di Tolfa
Questo è, evidentemente, uno dei Comuni nei quali VALA’ Luigi è più favorevolmente inserito e dove più si riscontra un cambiamento recente nei rapporti con i suoi amministratori.
Più specificatamente, sono state registrate relazioni con:
- LANDI Luigi, Sindaco, col quale non si è mai rapportato direttamente, ma sempre tramite altri. Tra questi, GUIDA Sonia, Assistente sociale presso lo stesso Comune, che lo chiama specificatamente per riferirgli la situazione rappresentatale da VALA’ in merito all’inserimento di GARI (donna) in Garanzia Giovani, che lo stesso Sindaco gli aveva richiesto[1];
- FOLLI Mauro, vice Sindaco ed Assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici, col quale ha sporadici rapporti diretti. In tali occasioni, il politico gli raccomanda le assunzioni di D’AMBROSIO e MANCINI Alessandra, quest’ultima, tra l’altro, nuora di CUCCINIELLO Rosanna, Assessore ai servizi sociali del Comune di Santa Marinella, oltre ad un'altra ragazza da sistemare sempre a Santa Marinella, trovando sempre la disponibilità dell’indagato che, nelle stesse conversazioni, non perde occasione per parlargli anche di aspetti lavorativi[2];
- ALOISI Paolo, già vice Sindaco, oggi Assessore al bilancio, nei confronti del quale è più manifesta le contrarietà di VALA’ per il suo diverso atteggiamento rispetto al passato. Infatti, sono rari i contatti diretti e, il più delle volte, è DI GIUSEPPE Alfonso a fare da tramite tra loro, anche in relazione all’interesse comune che stanno realizzando per la locazione di alcuni locali al fine di realizzare _______. Nonostante ciò, appare chiaro che l’Assessore sia stato uno dei principali referenti dell’indagato, il quale, anche in occasione di un’ambientale, lo ricorda e ricollega a falsificazioni di alcune fatture da parte delle cooperative, nel periodo in cui ALOISI era indagato, perché non voleva comparire, nel timore che tali pagamenti potessero essere individuati come mazzette[3]
- MORRA Franco, Responsabile del Servizio amministrativo, servizi alle persone ed alle imprese, col quale VALA’ Luigi preferisce sempre incontrarsi per parlare; in una conversazione nella quale questi lo lusinga per la carica di Consigliere in “Tolfa Care S.r.l.”, lui cambia discorso e gli riferisce pure soddisfatto di aver sistemato MELLINI Noemi, della quale si dirà dopo[4];
- GUIDA Sonia, Assistente sociale, la quale, oltre a farsi da tramite per il Sindaco, interloquisce con l’indagato anche per altre realizzazioni non meglio individuate[5];
- BIANCHI Gioia, abituale ed evidente riferimento dell’indagato, impiegata al Servizio amministrativo, servizi alle persone ed alle imprese, pubblica istruzione, servizi sociali, di cui è responsabile Morra Franco. In una delle diverse telefonate, questa, nella sua disponibilità, a fronte delle lamentele di VALA’ sul diverso atteggiamento dei dirigenti comunali nei suoi confronti, gli risponde solidale fino all’azione: “a me non mi dicono più niente … non mi piace più questo sistema!.. No, per niente! Adesso, basta che non faccio qualche danneggiata da matta!”. La stessa Gioia è madre di MELLINI Noemi, la quale lavora part-time per l’indagato, che le da favorevole appoggio per armonizzare i suoi orari lavorativi con un altro part-time ed un ulteriore lavoro presso un CAAF. Infine, BIANCHI Gioia chiede al’indagato di assumere “MORRA Nicola … una persona intelligente.. di poche pretese” ed anche in tali occasioni, le stesse conversazioni contengono numerosi riferimenti a lavori e crediti in sospeso che l’indagato ha col Comune [6];
- BATTILOCCHIO Alessandro, ex Sindaco di Tolfa ed ex deputato europeo, nonché attuale Presidente del Consiglio d’Amministrazione di “Tolfa Care S.r.l.”, chiama direttamente l’indagato per metterlo in contatto LATERZA Sonia Angela[7], una “amica nostra”, per un lavoro; al termine della medesima conversazione, Battilocchio si compiace della recente nomina di Valà quale Consigliere d’amministrazione della “Tolfa Care S.r.l.” (che lui stesso ha firmato? Vedi verbale)[8].
- PIEROTTI Pamela, Assessore alle politiche sociali, personale e formazione (tra l’altro coniugata con Gabrielli Paolo, funzionario presso il Consiglio Regionale del Lazio), con la quale, principalmente tramite sms, in maniera confidenziale, parlano di spese di gasolio non meglio individuate[9]
b. Comune di Santa Marinella
Come già accennato, nei rapporti con tale amministrazione, VALA’ Luigi si avvale principalmente del lavoro di DI GIUSEPPE Alfonso, il quale gli gestisce anche un ufficio appositamente attivo per le sue cooperative, situato nelle immediate adiacenze dello stesso palazzetto comunale.
Peraltro, da parte dell’indagato, sono state registrate relazioni con:
- CUCCINIELLO Rosanna, Assessore ai servizi sociali, con la quale ha, evidentemente, un legame consolidato nel tempo, che porta la donna addirittura ad affermare, dopo un periodo che non lo sentiva: “ho detto: oddio, LUIGI è talmente arrabbiato, che non mi vuole più neanche sentire … tu lo sai che.. io cerco di lavorare sempre per voi.. quindi, va bene … poi prendiamo un caffè quando rientri”. Infatti, in una successiva conversazione, invitando l’indagato a raggiungerla per parlare di persona, gli anticipa, senza ulteriori specificazioni, che “abbiamo fatto il progetto delle spiagge.. eee.. delle cose.. dei giardini..”. La stessa donna sarebbe inserita anche nell’affare che VALA’ ed ALOISI stanno tentando di realizzare attraverso la locazione dei locali delle suore di Santa Marinella[10].
- BACHECA Luca[11], fratello del Sindaco Roberto, che lavora alle dipendenze dell’indagato (vedi doc sequestrati). Nel corso dei rapporti telefonici questi non perde occasione per manifestare a VALA’ il suo impegno per organizzare incontri con lo stesso Sindaco, con Assessori o Consiglieri, evidentemente al fine di favorirlo in merito alle sue attività; verso tali proposte, si è registrato il significativo sfogo dell’indagato: “direi pure io! Visto che qui magnate sempre gli stessi!” [12].
c. Comune di Ladispoli
Naturalmente, nella cittadina sede delle sue cooperative, l’indagato è ben conosciuto ed accreditato ed i rapporti de visu evidentemente facilitati.
Peraltro, sono state registrate relazioni con:
- PALIOTTA Crescenzo, Sindaco, il quale la festività del 1° maggio u.s. chiama VALA’ per poterlo incontrare, prontamente accontentato; poco dopo, viene intercettata una mail dello stesso indagato per disporre la proroga del periodo lavorativo della dipendente PALIOTTA Valentina, figlia di Crescenzo. Accertamento alla banca dati I.N.P.S. ha evidenziato che PALIOTTA Valentina lavora alle dipendenze di CASA COMUNE 2000, con contratti a termine, di volta in volta prorogati, a far data dal 03.06.2013[13];
- PIERINI Marco, già vice-sindaco ed attualmente assessore lavori pubblici, piani di zona, project financing e arredo urbano, il quale si sente direttamente con l’indagato per l’assunzione di DOLENTE Gianluca[14]. Nel corso della medesima conversazione, VALA’ non perde l’occasione per raccomandarsi: “oh! Poi pensa a me, che il 30 c’abbiamo una scadenza”, evidentemente riferendosi ad un ________________________[15].
- ANNIBALI Luigi, Segretario generale, col quale non si è registrato alcun contatto diretto, ma diversi sono i riferimenti nei suoi confronti, in particolare tramite JASTRZEBSKA Aneta Urszula. Questa ad esempio, a fronte di una lamentela di VALA’ sull’allontanamento del segretario, gli riferisce invece della sua totale predisposizione nei suoi confronti. Tra l’altro, Annibali starebbe utilizzando una dipendente di VALA’ non meglio identificata per le sue esclusive esigenze lavorative; infine, si è pure accertato che il figlio di Luigi, ANNIBALI Angelo è stato Consigliere di Casa Comune 2000, con nomina in data 31.05.2013[16];
- TRANI Eugenio, Assessore al bilancio, tributi e società partecipate, oltre ad essere dottore commercialista che cura gli interessi delle cooperative di VALA’. Infatti, sono diversi i contatti, in gran parte finalizzati alla richiesta di documentazione per l’utilità dell’indagato ma, peraltro, richieste di incontro, anche con la presenza del Sindaco, con la scusa di un caffè o di una casualità, puntualmente smentite da successive telefonate[17];
- MORONI Anna Maria, Istruttore direttivo, Anagrafe elettorale, servizi demografici, affari generali, cerimoniale, protocollo, URP, messi notificatori, con la quale, principalmente in una conversazione verosimilmente riferibile all’affidamento del servizio URP, VALA’ si lamenta della mancanza di buone notizie, con questa che gli risponde: “eh, lo so, infatti sono imperdonabile.. ma poi ti farò stare bene …”[18];
- RUSSI Rosaria, Istruttore Amministrativo Staff del Sindaco, con contratto a tempo determinato fino alla fine del mandato del Sindaco (oltre ad essere moglie del Direttore Responsabile del Gazzettino di Ladispoli, organo di stampa dell’amministrazione comunale), con la quale VALA’ ha, evidentemente, un rapporto privilegiato, tant’è che questa risponde a qualsiasi esigenza o informazione richiestale. In una occasione, a fronte delle solite lamentele dell’indagato sul deterioramento dei rapporti con alcuni rappresentanti comunali, solidalmente arriva ad affermare: “certo, certo, comunque mi fanno ridere che, quando.. neanche ti interpellano, decidono per te.. poi, quando c’è da fare le cose, eeehhh, non ti chiamano.. vabbè, lasciamo perdere!”. Nelle diverse conversazioni intrattenute, la donna, oltre ad invitarlo all’assunzione di un suo conoscente al ristorante facente capo all’indagato, gli chiede persone che la possano aiutare a fare un trasloco e, in un’altra occasione, a portare via dei sacchetti di calcinacci, accontentata dall’indagato che distoglie personale da altri lavori; inoltre, VALA’ le sta affittando un grosso locale di sua proprietà in via Messico, per la realizzazione di qualcosa di non meglio specificato (attività per l’associazione che ha anche un’altra sede a Tolfa – vedi pubblicità sul gazzettino di ladispoli per vedere in che via e se è un locale di Valà anche quello), tenuto conto che la stessa è anche titolare di una società e di una associazione, con le quali esistono rapporti aziendali con le sue cooperative[19];
d. Comune di Cerveteri
Per gli stessi motivi del precedente ente territoriale, sono veramente sporadici i contatti con suoi esponenti.
In particolare, si è registrata una conversazione con:
- GALIOTO Salvatore, Dirigente della 2^ Area – Affari Sociali, col quale, anticipando un incontro per parlarne dettagliatamente, nominano un certo LUIGI CURTI, per un vantaggio comune.
Non meno importante è pure la circostanza che l’indagato, per soddisfare in particolare le richieste di assunzione, sfrutti i recenti progetti che si basano su forme di finanziamento statali o europee, quali “GARANZIA GIOVANI”[20] o il “SERVIZIO CIVILE NAZIONALE”[21], nei quali si sono puntualmente accreditati.
Anche in tali circostanze, VALA’ Luigi inserisce soggetti con l’intento di distoglierli ed utilizzarli per altre attività a suo favore “anche per impiantare un centro estivo”, oppure distaccati al RSA di Tolfa[22]. Questa pratica risulta più volte nel corso delle intercettazioni, quando VALA’ non si pone alcun problema di falsare, ad esempio, i fogli firma dei suoi dipendenti, per adattarli alle sue esigenze amministrative o pratiche, come nei casi prima accennati.
Per ultimo, va osservato che, nessuna delle attività svolte, da quelle tecniche a quelle prettamente di polizia, ha permesso di notare gli inserimenti lavorativi delle “persone svantaggiate” previste dalla Legge nr. 381/1991, sulla base della quale le cooperative sono state fondate, assorbendone i principi nel suo atto costitutivo.
Sono stati pure registrati ulteriori contatti tra l’indagato VALA’ ed esponenti di altri enti territoriali, testimonianti dell’ampiezza delle sue conoscenze:
GHIZZI Emma, dipendente del Ministero dell’Economia e delle Finanze, lavora presso la Direzione dei sistemi informativi e dell'innovazione che si occupa, tra l’altro, delle modalità operative in materia di acquisti, logistica e personale, con la quale parla di un comune amico, implicato in una indagine penale[23];
BARLETTA Aldo, Direttore di Direzione Interventi alloggiativi del Dipartimento Politiche Abitative di Roma Capitale, col quale sembra abbia la disponibilità di discutere su gare anche concluse[24];
BUZZI Pierluigi, Sindaco del Comune di Concerviano (RI), col quale l’indagato avrebbe in corso di realizzazione la gestione di una Casa di cura in quel territorio, a sostituzione di personale della ROGEST, implicata in Mafia Capitale [25];
DELLA MARCA Loredana, la quale, già responsabile di Area, III Settore e volontariato della Regione Lazio, mantiene contatti con la medesima articolazione territoriale, anche per agevolare i pagamenti a favore dell’indagato[26].
Nella prima parte della presente informativa, si è fatto cenno dei particolari legami che uniscono VALA’ Luigi con altre cooperative, o realtà imprenditoriali, con le quali divide i medesimi interessi, risultanti più precisamente dalle indagini tecniche svolte:
“Associazione la Nuova Crisalide” e “La Nuova Crisalide di Russi Rosaria e Lamponi Gloria S.n.c.” [27], entrambe facenti capo alla nota RUSSI Rosaria, della quale si è già scritto, evidentemente congiunta per interessi all’indagato, il quale appare produrre documentazione anche per suo conto;
“Linea Sociale – Società cooperativa sociale integrata Onlus” [28], con la quale sono più evidenti e consolidati i comuni interessi anche in funzione delle gare alle quali entrambe decidono di partecipare; a tal riguardo è indicativa la frase che VALA’ dice a DI GIUSEPPE incaricato della consegna di documentazione per partecipare ad una gara, anche riguardante Linea Sociale: “se sei di Casa Comune, sei pure di Linea Sociale”. In tale contesto, sono diverse le comunicazioni significative intercettate, sia con il rappresentante MEDINI Nicola, che con la moglie di questi, TIMPANO Domenica, indicative proprio della funzionalità della partecipazione comune alle varie gare[29];
“Tirreno Società cooperativa di lavoro” [30], nei confronti della quale è particolare la telefonata intercettata di un uomo al quale era stato indicato l’indagato quale riferimento per essere assunto in quella cooperativa, normalmente approvato da Valà[31];
“Domus Cooperativa Sociale a r.l.”[32], naturalmente per i rapporti che lo legano ad Aloisi Paolo, oltre al fatto che fa parte del consorzio Solaris;
“Cooperativa sociale Filadelfia” [33], con la rappresentante della quale a Santa Marinella, DEIANA Eleonora, in particolare DI GIUSEPPE Alfonso si da reciproche notizie ed aiuto, in occasione di gare a cui entrambe decidono di partecipare, sempre puntualmente riferite all’indagato[34];
“Consorzio cooperative sociali Quarantacinque Soc.Coop.Soc.” [35], col quale è evidentemente collegato anche e soprattutto in funzione della gestione di “Villa Santina”[36];
“Cassiavass società cooperativa sociale Onlus”, con la quale è significativa una conversazione nella quale la rappresentante, a fronte di una notizia circa una gara a Roma fornitale da Valà, gli risponde: “per una che me ne dai tu, dieci te le do io, quindi..”[37];
“S.O.S. Solidarietà Società Cooperativa Sociale a r.l.”[38], al rappresentate della quale Valà chiede se questi potesse farlo invitare ad una gara non meglio precisata, ricevendo immediata collaborazione.
A Civitavecchia Valè si occupa da alcuni anni di Villa Santina e lo scorso 10 novembre, si è vista aggiudicare in via definitiva per cinque mesi il servizio di aggiornamento e formazione sulle problematiche assistenziali dei malati di Alzheimer, il servizio di ricovero temporaneo - Letti di collievo e il servizio ‘‘Caffè Alzheimer’’ per la risocializzazione ed animazione delle persone affette dal morbo di Alzherimer, per l’importo complessivo di euro 76.515,50.
Queste le intercettazioni che tirano in ballo il capo della Procura di Civitavecchia Giovanni Amendola:
18.06.2015
La mattina di questo giorno, presenti, oltre che VALA’ Luigi, anche DI GIUSEPPE Alfonso e JASTRZEBSKA Aneta Urszula, l’indagato racconta quanto è riuscito a sapere sui motivi dell’intervento di p.g. subìto due giorni prima: “la cosa è nata da un esposto anonimo fatto nel 2012, 2013 a TOLFA. Sempre questo cazzo di MARESCIALLO BENTIVOGLIO e da quella che tu hai maltrattato (rivolgendosi a DI GIUSEPPE), quella dell’agriturismo FONTANA DEL PAPA, hai maltrattato la figlia.. e secondo me, per quello sei finito.. va bene, in ogni caso è partito questo esposto, AMENDOLA poi, a dicembre lo aveva quasi archiviato, perché non sussisteva niente.. era stato quasi tutto chiuso, tanto è vero che te lo aveva detto anche ALOISI, perché poi.. qui entriamo nel problema, lo aveva detto anche PAOLO che si era archiviato, tanto è vero che BENTIVOGLIO è stato mandato via.. trasferito.. ora questo è tornato ed ha attaccato AMENDOLA.. quindi hanno dovuto riprendere, riesumare questo cazzo di fascicolo ed hanno fatto questi exploit, perché c’è stato un altro esposto ed altre cose di questa cosa.. la conclusione è che noi.. non ci sono né intercettazioni da parte mia.. tu sei più pericoloso.. tu sei troppo pericoloso.. non ci sono né intercettazioni, né ambientali, né altro su noi, infatti: esito negativo”.
Sempre VALA’ prosegue con l’indicazione degli altri soggetti perquisiti, compreso “questo UGO GENTILI che io neanche conosco.. ma lavora all'ufficio tecnico di SANTA MARINELLA.. ed ha due faldoni.. in un faldone di questi, io non capisco come cazzo è possibile, c’è il preventivo che noi avevamo fatto al 18° Municipio per i CENTRI DIURNI ESTIVI … io sto dicendo questa cosa, solo tu la sai..”.
La registrazione si interrompe per impostazione tecnica del sistema di intercettazione (ogni dieci minuti) e prosegue col successivo progressivo.
Il Pionere Davide

“GARANZIA GIOVANI” è un piano europeo (che si avvale del Fondo Sociale Europeo e
relativo cofinanziamento nazionale ) di sostegno alle politiche giovanili, volto a garantire
opportunità lavorative a ragazzi dai 15 ai 29 anni, con determinati requisiti. Al piano,
possono pure iscriversi aziende per fornire l’attività di intermediazione ed accompagnamento
al lavoro, che, per questo, beneficiano di bonus e varie agevolazioni, con contributi quasi
totali nel periodo di adesione al programma e con notevoli vantaggi in caso di successiva
assunzione. Per la REGIONE LAZIO, si tratterebbe di un investimento di 137 milioni di euro,
solo per garantire ai giovani il percorso di formazione o di lavoro. Principali riferimenti sul
territorio per l’inserimento al programma, quindi iscrizione, colloquio e quant’altro, sono i
Centri per l’Impiego (CPI); in particolare, apposita ricerca sul web, ha evidenziato che i tre
distinti CPI di Bracciano, Cerveteri e Civitavecchia, hanno quale unico responsabile Enrico
CARICATERRA; VALA’ Luigi si è inserito nel programma ed è in contatto diretto con il
responsabile del CPI.

LEGGI L’INFORMATIVA INTEGRALE DELLA GUARDIA DI FINANZA: http://etrurianews.it/images/pdf/vala-luigi.pdf



Luigi Valà aveva assunto la figlia di Paliotta e il fratello di Bacheca mentre con Landi... Tutto nasce dalla caparbietà...
Posted by Marco Tellaroli on Giovedì 8 ottobre 2015

domenica 4 ottobre 2015

Intervista a 5 stelle

Nell'augurare un buon compleanno a tutto il Movimento 5 Stelle, vi racconto cosa accade a Bracciano, a distanza di un anno e mezzo dalle elezioni amministrative.
Tutti i politicanti - o ex, sono già pronti a creare liste e listarelle. Ogni volta che si trovano a parlare con noi o con altri cittadini chiedono e affermano:
  • «Il 5stelle qui a Bracciano farà come il Nazionale senza alleanze?»; sì, il Movimento di Bracciano non farà alleanze con altri partiti.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano ha scelto il suo candidato Sindaco, ma è privo di alcuna esperienza!»: ma quale candidato! La formazione della lista e la scelta del candidato Sindaco saranno fatte dagli iscritti e dagli attivisti come è avvenuto finora. Il M5S è un Movimento di popolo che vuole far partecipare i cittadini alla cosa pubblica. Non ci saranno quindi nomi noti, esterni al M5S locale, proposti per la carica di Sindaco o nella lista, né deroghe alle regole finora applicate. Le scelte saranno fatte dal basso. Qualunque voce contraria è del tutto infondata.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano è composto da persone inesperte di politica, non sono affidabili, non vi voteranno!»: non essere un esperto politico significa solo essere un Cittadino che tenta di inserirsi in un meccanismo marcio, dove ogni concessione (aziende, negozi, affitti, terreni, appalti…) è frutto di compromessi politici, a discapito dei cittadini. Ai vecchî politici non importa chi diventerà Sindaco o Assessore: hanno paura di vedere inceppato il meccanismo, dal momento che essi hanno ottenuto tanto grazie ai compromessi politici, arrivando a gestire mezzo paese. Eccoci allora pronti, ad inserirci in quest'ingranaggio, per farlo saltare.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano, se non fa alleanze o candiderà nomi noti, non li voterà nessuno!»: poco male. Noi proponiamo il cambiamento che Bracciano non ha mai avuto: se al popolo sta bene il ventennio politico pregresso, così sia.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano non è conosciuto e non ha mai fatto nulla!»: bene, fino a ieri eravamo fascisti, comunisti, sfascisti, populisti… In ogni caso: se non fare nulla è ottenere il blocco amministrativo della mala gestione comunale, significa che la vecchia politica ha fatto tutto da sola. Qualcuno lo crede possibile?
  • «Il 5stelle qui a Bracciano non è legato alle Famiglie importanti, quindi non potrà mai vincere!»: siete sicuri che i cittadini, dopo vent'anni di declino, vogliano ancora quelle persone? E ancora, siete sicuri che la politica braccianese abbia aiutate le famiglie a sviluppare il commercio e l’imprenditoria interna del paese?
  • «Il 5stelle qui a Bracciano non attecchirà mai perché è composto da persone non democratiche!»: al contrario di come qualcuno lo vuole descrivere, il Movimento non ha un pensiero unico; semmai, c’è tanto confronto e c’è evoluzione. Siamo tanto poco democratici che abbiamo proposto e ci siamo impegnati in prima persona per raccogliere le firme per il referendum sulla Città Metropolitana, per cercare di dare il diritto di scelta ai cittadini; questa è la nostra democrazia, la scelta dal basso.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano non è ben visto da alcuni braccianesi “doc”, quindi non prenderete abbastanza voti!": alcuni di loro sono attaccati alle vecchie credenze politiche, ovvero che solo un braccianese di vecchia generazione può fare del bene al paese. Tuttavia, i braccianesi non sono mai riusciti a trovare questa fantomatica persona, nonostante la caccia spasmodica; perché di solito i prescelti sono attaccati ai compromessi territoriali, e non hanno mai accettato quel 40% della nuova popolazione locale, tant'è che non sono mai riusciti a vedere oltre il territorio del centro storico.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano non è ben visto da alcuni iscritti al movimento stesso, cosa succede c'è un conflitto interno? potrà creare disagio per la formazione di una futura lista?»: il gruppo di Bracciano non ha mai visto questo problema come un “conflitto interno” e non si è mai imposto di non far attivare queste persone per il bene comune, anzi gli ha sempre proposto di mettersi in gioco e creare attività locali. La formazione di una lista futura sarà fatta da tutti gli iscritti al Movimento residenti a Bracciano, attraverso le primarie dal basso, senza escludere nessuno. La nostra piattaforma MeetUp è aperta a tutti gli iscritti al Blog.
  • «Il 5stelle qui a Bracciano come pensa a risollevare questo paese, dove il disagio economico ha colpito anche l'amministrazione?»: l'economia della macchina amministrativa è sommersa da spese pazze, a partire dalle molteplici cause legali dove molti soldi sono spesi per difendersi dagli esposti cittadini per colpa della mala gestione. Inoltre il Palazzo Comunale ha una spesa media del 67% delle uscite di bilancio, come atto d'urgenza, invertiremo la tendenza dei precedenti governi fatta di perdite continue con negative ripercussioni verso i cittadini. Semplicemente basterà non sprecare, come a Pomezia.

* * *

È vero, noi siamo umili cittadini, semplici e onesti, ci spaventiamo anche noi davanti ai debiti delle tasse, non riuscendo a dormire finché non riusciamo a pagarle: ecco perché hanno paura di noi. Hanno paura della semplicità, della trasparenza, perché no? dell'ingenuità, del cittadino che si scandalizza davanti alle porcate.
Fateci caso: in ogni angolo si sente confabulare "mica possiamo consegnare il comune ai grillini", "dobbiamo studiare bene le coalizioni", "anche unendo opposizioni e maggioranze". Pensateci bene, manca più di un anno e mezzo alle amministrative (a meno che accada qualcos’altro) che già si stanno organizzando per come imbrogliare il popolo. Credono di poter spartire ancora il piatto, sebbene composto ormai solo da briciole, unendosi tutti appassionatamente; e che Principi hanno come candidati! Credono di esser furbi, di poter campare ancora sulle spalle della povera gente. Glielo lasceremo fare ancora?

Sarà dura l'avventura, ma anche loro sanno che basterà solo Uno di noi, per scardinare il sistema. Che goduria sarà vedere "il paesello" pieno di stelle, visto che finora c'è stata tanta nebbia!

MeetUp Bracciano
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MeetUp Bracciano

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