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mercoledì 21 ottobre 2015

L'AMMINISTRAZIONE DI BRACCIANO ANCORA LO TIENE IN CARICA, FACENDO ORECCHIE DA MERCANTE.

AVEVAMO CHIESTO UNA CONVOCAZIONE URGENTE, PER INDIRE UN CONSIGLIO COMUNALE SULLA CONDANNA DEL VICE SEGRETARIO ROBERTO RAZZINO, INVECE L'AMMINISTRAZIONE DI BRACCIANO
ANCORA LO TIENE IN CARICA, FACENDO ORECCHIE DA MERCANTE.

L'episodio dei provvedimenti anti-corruzione dimenticati, ci lascia sbigottiti. Saremo irremovibili nel pretendere che vengano prese le decisioni più severe previste dalla legge.

"il giorno 6 maggio 2015 il Tribunale di Civitavecchia ha condannato un Dirigente Responsabile dell’Area Amministrativa – AA.GG. e Vice Segreteria del Comune di Bracciano, il sig. Roberto Razzino, imputato del reato di cui all’art. 611 c.p. (“Violenza o minaccia per costringere a commettere un reato”, punibile con la reclusione fino a cinque anni [c.p. 29, 32] con attenuante generica e rito abbreviato), ai danni di una dipendente comunale, nonché dei reati di cui all’art. 479 c.p.(“Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”), art. 490 c.p. (“Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”) da cui la stessa dipendente, si difende con l’art. 54 c.p. («Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo»; «lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo»), per aver falsificato il protocollo generale del Comune stesso."


Cittadini di Bracciano in Movimento

lunedì 19 ottobre 2015

L' Amministrazione comunale, in tema di scuola, continua a dire che va tutto bene.Sarà vero?


L' Amministrazione comunale, in tema di scuola, continua a dire che va tutto bene.Sarà vero? A quanto sembra si direbbe...
Posted by Lorenzo Nardelli on Lunedì 19 ottobre 2015

domenica 18 ottobre 2015

Dalla farmacia comunale al Consorzio Intercomunale: a chi ha fatto comodo?






Cittadini di Bracciano,
sapevate di possedere un Consorzio Farmaceutico, costituito insieme al Comune di Gaeta, per opzionare la licenza regionale per la gestione di una Farmacia Comunale, mediante l’affidamento del servizio ad una società mista pubblico - privata?
Tutto questo è ancora in fase di start-up ma, a nostro avviso, sarebbe necessario un controllo sugli atti che l’organo di Amministrazione sta ponendo in essere per procedere all’affidamento del servizio. Perché? Iniziamo dicendo che, dopo la costituzione del Consorzio, la base societaria si è ampliata con l’ingresso del Comune di Castel Madama. Un’altra buona motivazione per un controllo degli atti potrebbe essere il fatto che lo stesso organo di revisione dei conti del Comune di Bracciano abbia definito davvero “pittoresca” (citazione testuale) la prima fase di start-up delle operazioni; e inoltre che, solo dopo esplicita richiesta del collegio stesso, l’organo amministrativo del Coifal (ovvero il nostro Consorzio Farmaceutico), ha finalmente redatto un business plan.
È stato inoltre pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato, che dovrà apportare l’80 per cento dei 520 mila euro necessari per la costituzione della “Laziofarma - Farmacie Pubbliche Laziali S.p.A.”, società a capitale misto, che assumerà il rischio imprenditoriale in prima persona e dunque anche la riscossione dei dividendi. Tuttavia sulla Gazzetta Ufficiale gli atti risultano pubblicati quarantanove giorni prima (invece dei cinquantadue necessari), considerando il termine di presentazione delle offerte. Sarà un caso che il primo settembre 2015 il Comune di Bracciano si apprestava ad approvare il bilancio preventivo? Inoltre, anche se il codice appalti non detta alcun obbligo in questo senso,  l’assenza di ogni riferimento alla gara sui siti istituzionali dei tre Comuni coinvolti, a nostro avviso desta qualche perplessità, poiché di fatto limita la possibilità di partecipazione.
Questo stesso bando fu ritenuto dal Collegio dell’organo di revisione di Bracciano “anomalo”, in quanto non rispettava i termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio farmaceutico. Inoltre il Comune di Bracciano, pur se sollecitato dall’organo di controllo, non ha attivato, al pari degli altri Comuni, nessuna attività di indirizzo e controllo sul Consorzio Coifal. Appare quanto meno singolare che nessun dirigente comunale responsabile del servizio, abbia esercitato un controllo preventivo in termini di legittimità del bando di gara, ed è altresì gravissimo che i revisori dei conti sottilineino che un bando non risponde ai principi fondamentali di efficacia, efficienza ed economicità.
Avete capito bene cittadini? E’ stato pubblicato un bando di gara in contrasto con gli interessi pubblici. Non potremmo allora aggiungere che i consiglieri del Coifal andrebbero rimossi, in quanto non tutelano gli interessi pubblici?
Andiamo avanti, ed ecco che un Consigliere Comunale di Gaeta emette una diffida ai tre Comuni consorziati, Bracciano, Gaeta e Castel Madama, proprio per le modalità con le quali è stato redatto il bando di gara. Scendiamo poi nei dettagli, per far sapere alla cittadinanza chi siede nell’organo direttivo della Coifal farmaceutiche, e chi frequenta spesso le assemblee direttive e di consiglio.
La Costituzione avvenne il 13 Marzo del 2014, con una quota di partecipazione del comune di Bracciano al 50 percento, con un onere complessivo di  2.500,00 euro, e con una durata dell'impegno di 50 anni, con delibera firmata dalla D.ssa Biancamaria Alberi (citata poi in altro giudizio dalla Procura di Civitavecchia, per presunte false dichiarazioni e per dei “non ricordo” in merito a indagini interne al Comune, giudizio che ha portato alla condanna in primo grado di Roberto Razzino). I rappresentanti per il comune di Bracciano sono quattro persone: nel Consiglio d’Amministrazione troviamo l’avv. Massimiliano Lombardo (PD), residente a Bracciano e collaboratore presso la Cooperativa Trifoglio di Bracciano, e l’arch. Ivan Cristadoro, già in Commisione Ambiente, Territorio e Urbanistica, iscritto presso i Giovani Democratici di Bracciano, che sta attualmente restaurando il Duomo di Santo Stefano, edificio di culto cattolico di Bracciano. Il giorno 25 settembre 2015, presso la sede legale del Comune di Castel Madama in Corso Cavour 34, si è riunito il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Coifal, per accettare le dimissioni dalla carica di Consiglieri di Amministrazione dell’avvocato Lombardo e dell’architetto Cristadoro, nominando al loro posto i signori Claudio Valentini nato a Bracciano, responsabile territoriale (S.L.I.), e il signor Mancini Giovan Felice nato a Tivoli, residente presso il Comune di Castel Madama.
Tra i revisori dei conti, ci sono il dott. Leonardo Vitale, commercialista e Revisore Contabile presso gli uffici di piazza IV Novembre e il dott. Diego Rossi commercialista e Revisore Contabile presso lo “Studio Associato Bonato Dott.ssa Paola – Rossi Dr. Diego”, con sede in via Claudia 35. Nelle frequenti assemblee direttive e di consiglio della Coifal, presso Piazza XIX Maggio, 10 nel Comune di Gaeta, risulta sempre presente l’Assessore Rinaldo Borzetti nella qualità di delegato del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, mentre solo in un’occasione troviamo il vice sindaco e assessore Giampiero Nardelli.
Quanto costerà il Consorzio alla comunità braccianese? tra viaggi, gettoni di presenza, attività amministrativa e quant’altro. Dal momento che il Consorzio Farmaceutico è proprietà anche di Bracciano, avrà almeno un utile? Per il momento, vista la fase di start-up, il consorzio Coifal presenta un bilancio senza movimenti significativi, chiuso nel 2014 con un totale tra passivo e attivo, pari a 6.579 euro, che evidenzia una perdita d’esercizio di 395,00 euro. Vedremo in futuro i risultati.
Infine, torniamo a noi:
a chi ha fatto comodo
vendere la farmacia
comunale di Bracciano?

Cittadini di Bracciano in Movimento

Documentazione

mercoledì 14 ottobre 2015

Se l'economia gira, ci guadagniamo tutti

Lavoro occasionale


di tipo accessorio relativi a prestazioni lavorative di tipo 


occasionale svolte a favore dell’ente comunale e del cittadino, per ritornare ad 


un principio di economia

interna.


Lo spirito con cui l’Amministrazione sta portando avanti la propria “visio- ne” di Bracciano ha segnato in questi giorni un nuovo limite, affidando parte della manutenzione del verde urbano a ditte esterne, come quella che si nota per il paese, proveniente da Spoleto. L’Amministrazione sta invian- do al paese messaggi preoccupanti per il decoro urbano e la salvaguardia di un elevato standard di vivibilità; assistiamo quotidianamente a scelte infeli- ci, che porteranno danni immediati e notevoli conseguenze future, sia dovute all’eccessivo tempo di manutenzione, sia dovute alla continua perdi- ta di denaro che  fuoriesce dal territorio braccianese.
Noi proponiamo un uso ben diverso dei denari destinati alla manutenzione ordinaria urbana, aiutando i cittadini disoccupati del territorio. Una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare quelle prestazioni lavorative, definite appunto 'accessorie', che non sono riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario ma utilizzate nella manutenzione degli enti comunali. Il pagamento avviene attraverso 'buoni lavoro' (voucher). Sono garantite la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL.

VANTAGGI
Per il committente
Il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.
Per il prestatore
Il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.
È, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari.

Hai debiti o tasse con il Comune?


Pagali facendo manutenzioni


Noi cittadini attivi del gruppo Meetup di Bracciano 5 stelle, abbiamo presentato di nuovo la proposta di attivare il Baratto Amministrativo, e lo faremo ancora finch'è non verrà discussa in consiglio comunale.
I cittadini che non sono riusciti a pagare delle somme relative ai tributi comunali, oppure coloro che, pur non avendo pendenze già scadute, dimostrino di avere una precaria situazione economica ed un reddito modesto, potranno mettersi a disposizione del Comune per effettuare interventi di conservazione, manutenzione, o recupero di beni comuni a compensazione dei loro debiti o della loro impossibilità di pagare i tributi.  “Secondo il regolamento sui beni comuni e con l’inserimento delle indicazioni dell’articolo 24 del decreto Sblocca Italia nel regolamento dei tributi” Lo strumento del baratto amministrativo s’inserisce nei principi della partecipazione, dell’amministrazione condivisa e del sostegno. L’individuazione dei destinatari del baratto si rivolge prioritariamente ai residenti del Comune di Bracciano maggiorenni, con adeguate capacità, con un mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, oppure ai cittadini organizzati in forma singola o associata, che pur non avendo pendenze, siano in una situazione economica precaria.

Forse non ci hai mai pensato ma sono proprio i tuoi acquisti, anche i più semplici, che fanno girare l’economia e se l’economia gira ci guadagniamo tutti.

lunedì 12 ottobre 2015

444 imprese in Italia: ecco a cosa servono le restituzioni degli stipendi e dei rimborsi M5S


In un’epoca in cui un (ex) sindaco di Roma – che percepisce in pieno lo stipendio – si permette di rendicontare €8,63 di colazione pagata a un reduce dell’Olocausto, mi fa piacere ricordare che io e i miei colleghi del M5S abbiamo restituito allo Stato 14 milioni di €, con cui sono potute nascere ben 444 imprese ad oggi! Con orgoglio poi, posso dire che nel Lazio sono state moltissime le persone ad usufruire del microcredito, tra i primi in Italia
La differenza sostanziale è che i Portavoce 5 stelle non sono obbligati per legge a rendicontare o a restituire, lo fanno solo in virtù di un patto stretto con i cittadini. Un patto rispettato che fa nascere centinaia di nuove aziende. Possiamo capire che ad alcuni risulti incredibile dopo anni di politici che non solo non restituiscono, ma rubano, corrompono, mentono.
Sullo stato e le cifre della rendicontazione è tutto chiaro. Le rendicontazioni non avvengono mese per mese ma ogni 3 mesi, o 4 a seconda della mole di lavoro. Per questo come dice qualcuno alcuni mesi sono “non pervenuti”, basta solo aspettare.
Interessante poi come qualcuno scelga di soffermarsi, più o meno in buona fede, su alcune cifre mentre se ne dimenticano altre ben più imponenti. Quasi 900 euro di vitto. Come dire un budget di 10 euro scarsi per colazione, 10 per il pranzo e 10 per la cena al giorno. Ben 500 euro spesi per la copisteria sotto campagna elettorale. Di questo passo, considerando le centinaia di migliaia di euro che spendono normalmente i candidati le copisterie dovrebbero chiudere con me. Quanto spende un sindaco di un medio comune in campagna elettorale? Migliaia di €, a volte centinaia di migliaia. Quelli sono numeri che per legge devono essere pubblici.
Al di là di tutti i calcoli, il dato più importante è che in 2 anni ho restituito 120 mila euro (avrei potuto comprarmi una casa) che hanno contribuito, insieme ad altri 14 milioni di euro dei miei colleghi parlamentari M5S, a creare o riavviare 444 imprese in Italia ad oggi!  Una bella differenza rispetto ai politici che si intascano tutti i soldi, più i rimborsi elettorali, più le indennità di carica, più tante altre belle voci.
Che poi se fossimo in un ridente Paese o nelle prime Province senza corruzione, senza Mafia Capitale nei nostri ospedali e mille altri gravi fatti potrei anche capire questo interessamento, ma non capisco chi arriva al punto di mettere in un titolo “2400 € per l’alloggio”, quando nel nostro sito tirendiconto.it (metti il link) è specificato benissimo che si tratta di 1200 di affitto (purtroppo, un livello di affitto medio per il centro di Roma) e 1200 di caparra che dovrà essere restituita.
La differenza sta proprio in questo: se noi abbiamo a disposizione 1000 euro per le bollette del telefono e ne spendiamo 200, gli altri 800 li restituiamo (legalmente sono soldi nostri) e solo in virtù della nostra parola data ai nostri concittadini , che si meritano coerenza ed onestà.
Ma si sa, il prezzo della trasparenza è questo. Diventa difficile attaccare chi non spiega nemmeno quanto guadagna.Per ogni richiesta d’informazione sulle imprese che vogliono accedere ai finanziamenti creati grazie ai tagli ai nostri stipendi e grazie alle restituzioni, sono a disposizione. Trovate tutte le informazioni anche sul sito microcredito5stelle.it

Dal  Blog http://ciociaria5stelle.it/

Luca Frusone

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