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giovedì 31 marzo 2016

"VOTATE PER VOI"



Una politica diversa da quella che siamo abituati a vedere, non mirata a soddisfare gli interessi di pochi con le risorse di tutti.
Una politica che realizzi un progetto semplice, organico e condiviso, che non si basi sulle solite promesse elettorali irrealizzabili ed irrealizzate, ma si basi sulla consapevolezza della crisi attuale, delle limitate risorse e miri ad uno sviluppo sostenibile del territorio.
Una politica fatta di moralità, trasparenza, responsabilità, opportunità, sicurezza e di grande onestà, che faccia diventare il Cittadino protagonista e non spettatore delle scelte relative all'ambiente, allo sviluppo, ai servizi, alla cultura.
La filosofia di base di Bracciano Movimento 5 Stelle è la concretezza.

 "LA TUA VOCE SIAMO NOI"



         

martedì 22 marzo 2016

Falcone e Borsellino in tutte le scuole


"Mettiamo i volti di Falcone e Borsellino in tutte le aule scolastiche affinchè i giovani non dimentichino e prendano esempio da loro per sconfiggere mafie e criminalità, perchè la lotta alla mentalità mafiosa inizia con l'educazione scolastica". E' l'appello rivolto in aula da Vilma Moronese, senatrice del Movimento 5 Stelle che a nome del gruppo pentastellato ha così annunciato il voto favorevole al disegno di legge per l'istituzione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Gli istituti scolastici, pur nell'autonomia di scelta, seguano l'invito espresso tramite un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle aprpovato dall'aula del Senato ed espongano i volti di questi due martiri della lotta alle mafie nelle aule, affinchè le loro storie siano d'insegnamento ai giovani, questo va nello spirito di questa legge.
E' stato anche approvato un importante emendamento a prima firma Moronese (M5S) che stabilisce che in occasione della Giornata gli istituti scolastici di ogni ordine e grado promuovano, nell'ambito della propria autonomia e delle rispettive competenze, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alla mafia e delle vittime della criminalità organizzata.

L'emendamento prevede anche che possono essere altresì organizzate manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, nonché iniziative finalizzate alla costruzione, nell'opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime innocenti delle mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente e i successi dello Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie.


CORDOGLIO PER I FAMILIARI DELLE VITTIME

                        
 MENTRE:
 SALVINI E I SUOI DISCEPOLI FANNO GLI SQUALI DEI SOCIAL

‪#‎SALVINI‬ A ‪#‎BRUXELLES‬ 
Salvini il parlamentare assenteista per antonomasia, oggi eccezionalmente si trova a Bruxelles. 
Si quindi infestando fb di sue foto in città come fosse in qualche modo protagonista degli attentati.
Riesce a spacciarsi per una "quasi vittima" sostenendo che stava per andare in aeroporto prima di essere fermato dalla polizia.
Stava già tornando in Italia quindi, la sua settimana da parlamentare finisce di Martedì.

 

Chi Governa oggi l'Europa? Il PPE ovvero il Partito Popolare Europeo con Collocazione Centro-destra i Presidenti sono Jean-Claude Juncker e Donald Tusk entrambi del PPE, partito sostenuto da Berlusconi le istanze che in Europa vengono rifiutate, nonostante un loro esponente (Tajani) sia stato eletto vicepresidente del Ppe.
L’euro-dibattito su immigrazione e richiedenti asilo ha già assunto da un pezzo toni da guerra civile ma proviamo ad immaginare cosa accadrebbe qualora Matteo Salvini ricevesse l’incarico di formare il governo; cioè proviamo a vedere cosa succederebbe nell’infausta eventualità che gli slogan televisivi ed il cyber-attivismo salviniano lascino il mondo delle chiacchiere da bar e si trovino a misurarsi con il mondo reale.
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Ad oggi siamo travolti da una logorrea quotidiana di spot ma ignoriamo come effettivamente intenda procedere, ma soprattutto, se sia davvero in condizione di realizzare ciò che annuncia: va preso sul serio oppure, per parafrasare Al Capone –De Niro ne Gli Intoccabili, Salvini è solo “chiacchiere ed i-Pad”? Io opto per la seconda. Vi risparmio il “fact-checking” sulle tante frottole che dispensa nella rubrica quotidiana in web-visione che tiene dal suo account Facebook ma al tradizionale stalking a danno degli immigrati, che La Lega pratica da un pezzo, Salvini aggiunge un nuovo elemento: la presa per i fondelli sistematica e continuata dei suoi “seguaci del social” con promesse che per diverse ragioni, non è ora e non sarà in seguito in grado di mantenere.
Siamo tra il piazzismo e l’abuso della credulità popolare. Ecco 5 esempi abbastanza clamorosi:
1) Le normative sull’immigrazione sono incatenate da Trattati e Convenzioni Internazionali come poche altre discipline. L’Italia ha sottoscritto le più importanti Convenzioni e Trattatti a tutela dei diritti umani, è parte della IV Convenzione di Ginevra, del Consiglio d’Europa e della Corte Europea per i diritti umani ed è tra i soci fondatori della Corte Penale dell’Aja. Soprattutto la Carta dei Diritti fondamentali Ue riconosce a tutti, invasori o meno, diritti base. Di recente, un parere del Consiglio d’Europa, sostenuto da una mobilitazione dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, a proposito di un caso sollevato in Olanda, ha stabilito che gli Stati hanno l’obbligo di garantire a chi non ha documenti un pasto ed un alloggio. Misure umanitarie, ovvero quello standard minimo che dovrebbe distinguere gli uomini dalle bestie. Magari Salvini potrebbe inserire nel suo programma il piano per l’abbandono di Ue ed Onu e perché no anche la colonizzazione di Marte e di Saturno, garantendo però che gli alieni restino a casa loro.
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2) Il reato di immigrazione clandestina era già morto, prima ancora di essere abrogato: tramortito in più fasi dalla Corte Costituzionale ha ricevuto lo scorso anno il colpo di grazia con la cancellazione dell‘ingresso illegale sul territorio nazionale. Se venisse ripresentato per decreto, non si vede per quale motivo la Consulta, questa volta, dovrebbe dare il via libera: gli articoli 2, 3 ed 11 della Costituzione si sono rivelati, fino ad ora, i più efficaci deterrenti contro il populismo d’accatto. Magari Salvini, può proporre di abolire la Corte Costituzionale. E già che ci si trova, di riscrivere anche i primi 11 articoli della Carta.
3) I sostenitori di Salvini, per fortuna, sono solo una minoranza etnica: è per lui una dura realtà da digerire ma la verità è che la Lega è un partito da appena il 13%, numeri di tutto rispetto ma ben poca cosa per imporre la sua visione del mondo ad una nazione intera. L’Italia di Internet sembra una curva di hooligans ma la massa acritica – che a vista d’occhio sembra una marea- evapora non appena si schiaccia il tasto Off.
4) La Lega è un peso (economico) per la democrazia: con quello che ci è costatata fino ad oggi, tra ordinanze e leggi regionali bocciate dal Tar, dalla Consulta e dai tribunali Ue, sarebbe ora di istituire nei bilanci pubblici un fondo apposito; tutta la produzione normativa-spazzatura delle giunte leghiste, infatti, dai bonus bebè solo agli italiani all’ordinanza anti-Ebola del sindaco di Padova, cassata solo qualche giorno fa, è stata spazzata via dai tribunali. Se la cosa non gli piace, Salvini può sempre proporre l’abolizione del Tar, insieme a quella della Corte Costituzionale.
5) Anche se il leader leghista sembra non essersene accorto, il suo partito governa l’Italia da quasi 20 anni, a tutti i livelli d’amministrazione. Ma a parte aver intasato i tribunali e contribuito a costruire, all’estero, l’immagine razzista del Paese non si ricordano conquiste per la civiltà degne di nota. Il Matteo padano, inoltre, è la grande novità della politica italiana anche se occupa poltrone da quasi un quarto di secolo. Quindi, per concludere, una volta al governo dovrà rispettare gli accordi internazionali, potrà al massimo riproporre una normativa già dichiarata – in larga parte – incostituzionale e farà spendere agli italiani altri soldi tenendo occupata l’Avvocatura di Stato per difendere le ordinanze-spot delle giunte leghista. E tutte le promesse? Sono promesse, appunto. E’ meglio prepararsi, allora: nell’era Salvini The revolution will be (al massimo) televised.
Nel frattempo ai commentatori seriali aggiungo anche, Riguardatevi prima di offendere un MoVimento che non ha mai governato ne il Parlamento italiano ne quantomeno a Bracciano.

 IO COME COME CITTADINA ADESSO PIANGO E NON FACCIO PROSELITI. 
La situazione in medio oriente è molto, molto complicata. Le armi ai miliziani sono fornite da paesi quali l'Arabia Saudita, il Kuwait, il Bahrein, il Qatar; monarchie assolute, dove comandano poche famiglie con metodi degni del medioevo più profondo. A fornirgliele, dietro congruo pagamento in petrolio, sono gli Stati Uniti. Finché questo circolo vizioso rimarrà in piedi, hai voglia a vedere attentati in Europa.

Chi è responsabile degli attentati di Bruxelles? Quali responsabilità ha l’Occidente in tutto questo, a partire dal 2011?
Non solo l’Occidente, ma anche la Turchia e Israele hanno, a vari livelli, notevoli responsabilità. Ad eccezione della Germania, che fu certamente il più lungimirante tra i Paesi europei, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia interpretarono – stravolgendone di fatto il dettato – la no-fly zone votata dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU alla stregua di un mandato di guerra. 

Baci a tutti

Emanuela Pasquali cittadina

martedì 15 marzo 2016

A PROPOSITO DELLE FARMACIE COMUNALI: AVEVAMO RAGIONE



Farmacie comunali, no dell'Antitrust all'affidamento diretto a consorzi "privati".
Questo, in sintensi, il parere pronunciato dall’Antitrust ieri, a seguito di due denunce, la prima delle quali pervenuta dalle associazioni sindacali campane dei proprietari di farmacia e dagli Ordini dei farmacisti di Napoli, Benevento e Salerno, e la seconda da parte del Comitato “Cittadini di Bracciano in movimento”, concernenti appunto l’affidamento diretto della gestione delle farmacie nella titolarità dei Comuni aderenti al Consorzio intercomunale per i servizi socio sanitari (Ciss) e al Consorzio intercomunale delle farmacie laziali (Coifal) alle società miste, a prevalente capitale privato, Inco.Farma SpA. e Laziofarma-farmacie pubbliche laziali SpA.

http://www.rifday.it/2016/03/15/farmacie-comunali-no-dellantitrust-allaffidamento-diretto-consorzi-privati/

Antitrust, no all’affidamento senza gara della gestione di farmacie comunali

Antitrust, no all’affidamento senza gara della gestione di farmacie comunali

Roma, 15 marzo – L’affidamento diretto della gestione delle farmacie comunali a società miste con quota maggioritaria detenuta da privati, lede il diritto alla libera concorrenza di terzi, in quanto la gestione degli esercizi pubblici avviene senza una gara.
Questo, in sitensi, il parere pronunciato dall’Antitrust, pubblicato ieri alle pagine 21 e 22 dell’ultimo bollettino dell’Autorità (il n. 7 del 14 marzo 2016, disponibile su questa pagina del sito Agcm), a seguito di due denunce, la prima delle quali pervenuta dalle associazioni sindacali campane dei proprietari di farmacia e dagli Ordini dei farmacisti di Napoli, Benevento e Salerno, e la seconda da parte del Comitato “Cittadini di Bracciano in movimento”, concernenti appunto l’affidamento diretto della gestione delle farmacie nella titolarità dei Comuni aderenti al Consorzio intercomunale per i servizi socio sanitari (Ciss) e al Consorzio intercomunale delle farmacie laziali (Coifal) alle società miste, a prevalente capitale privato, Inco.Farma SpA. e Laziofarma-farmacie pubbliche laziali SpA.
Il nostro giornale ne riferì diffusamente in questo articolo del 28 dicembre 2015.
Nel suo parere, l’Antitrust ricorda di aver ribadito in più occasioni la propria posizione in merito alla liberalizzazione dei servizi farmaceutici, “per segnalare agli organi di Governo gli effetti distorsivi sulla concorrenza derivanti dalle previsioni normative nazionali che limitano, anche da un punto di vista strutturale, l’accesso agli esercizi farmaceutici.”
Per l’Autorità “l’affidamento diretto, ossia in assenza di gara, della gestione di farmacie comunali a società miste a prevalente capitale privato (quali Inco.Farma SpA. e Laziofarma-farmacie pubbliche laziali SpA), tramite la semplice adesione dei Comuni che ne sono titolari (avendo esercitato il diritto di prelazione ex art. 9 della legge n. 475/1968), al Consorzio Ciss o al Consorzio Coifal possa comportare problemi da un punto di vista antitrust, in quanto, sottraendo al meccanismo concorsuale l’affidamento delle nuove sedi farmaceutiche, ovvero di quelle che si rendono vacanti, elimina, in relazione ad esse, la possibilità di una concorrenza per il mercato.”
“Vengono in rilievo sotto questo profilo – prosegue l’Antitrust – per un verso, le previsioni degli Statuti Ciss (art. 3 Scopo) e Coifal. (art. 3 Condizioni di partecipazione, Adesione successiva) che prevedono che l’adesione di un Comune al Consorzio comporti l’automatico trasferimento della gestione delle farmacie comunali alla società mista, a prevalente capitale privato, costituita a tale scopo (Inco.Farma ovvero Laziofarma); per un altro verso, tutte le delibere dei Consigli comunali di adesione al Ciss, successive alla costituzione della società Inco.Farma e, dunque, allo svolgimento della gara per l’individuazione del socio privato di maggioranza.”
“Tali affidamenti, infattisono avvenuti in via diretta” conclude l’Antitrust “in assenza di procedura ad evidenza pubblica, secondo lo schema dell’affidamento in house, malgrado non ne ricorrano le condizioni, essendo la Inco.Farma una società mista a capitale prevalentemente privato su cui i Comuni non esercitano alcuna forma di controllo analogo.”
Scontato l’auspicio finale rivolto dall’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella (nella foto) a Ciss e Coifal e ai vari comuni interessati alla questione di tenere in considerazione “le osservazioni sopra svolte”.

domenica 13 marzo 2016

Intervista al Lagone

Come è nata ed evoluta la tua candidatura per il Movimento alle amministrative? Che tipo di processo decisionale si è attivato e su quali stimoli? La squadra di governo. Chi e perché?
Per la prima volta a Bracciano dei semplici cittadini slegati da ogni partito, hanno potuto scegliere altri cittadini onesti come propri portavoce nelle istituzioni. Ho ricevuto la mia investitura  attraverso una votazione palese, per alzata di mano, durante una riunione di Cittadini iscritti al Movimento Cinque Stelle. La scelta è stata fatta tra un gruppo di attivisti che avevano dato la loro disponibilità a partecipare alle comunarie.
In questa occasione è stata scelta anche la base della futura squadra di governo, sempre attraverso votazione palese. La scelta è ricaduta su persone che, per storia personale ed esperienza lavorativa, possono apportare competenze specifiche nelle materie chiave dell'amministrazione. Il Movimento è questo: quello che conta è la squadra, non il singolo. L'intelligenza collettiva ed il lavoro di gruppo, valgono molto di più del singolo "genio".
Anche per questo motivo il Movimento non fa alleanze con nessuno: non è possibile inserire in un gruppo che lavora in questo modo, chi non condivide l l'idea di base
State costruendo un piano di futuro possibile governo della cittadina? Su quali direttrici?
L'idea alla base della nostra proposta politica, è quella di un Comune che ascolti i Cittadini e promuova percorsi partecipativi reali e strutturati. Obiettivo di una futura Amministrazione a 5 stelle sarà quello di far vivere i Cittadini in un paese che abbia come priorità il loro benessere, rispettando e accogliendo le loro esigenze. Punti cardine? Il diritto alla casa, alla salute ed alla cultura, lo sviluppo di opportunità economiche, la tutela dell’ambiente e la lotta all’inquinamento, la promozione e la tutela del volontariato e delle associazioni di cittadini. E soprattutto il rispetto in generale per la Cosa Pubblica, visto che i cittadini ne affidano la gestione ai propri rappresentanti eletti, chiedendone la tutela e la valorizzazione. Questo è realizzabile, prima di tutto, attraverso una amministrazione veramente trasparente, che garantisca sicurezza e legalità, e che abbia come primo obiettivo il riordino dell’amministrazione comunale.
A tal fine, stiamo lavorando su un programma di governo  fondato su progetti di ottimizzazione delle risorse e riduzione dei costi dell’amministrazione realmente realizzabili, che non siano solo “proclami elettorali”. Un programma sul quale stiamo collaborando con i nostri concittadini, che esprimono il loro giudizio, i loro suggerimenti ed istanze, affinché sia realmente partecipato e condiviso.
Commissariamento, discarica, economia, servizi al cittadino. Come ottimizzare e come incentivare da un lato e quale futuro ipotizzare dall'altro?
Il Commissario prefettizio, attualmente, sta affrontando il nodo fondamentale del bilancio. In funzione dei risultati del lavoro di accertamento sulla situazione economica del Comune, sarà possibile disegnare con maggiore chiarezza il futuro del territorio. Per ottimizzare le risorse, le linee guida che intendiamo seguire sono incentrate sulla rivisitazione delle procedure amministrative e la riqualificazione e specializzazione professionale del personale amministrativo, per offrire servizi al cittadino migliori a costi minori. Contemporaneamente stiamo mettendo a punto progetti per comprimere i costi meno produttivi.
Il capitolo Cupinoro, purtroppo, è ancora tutto da scrivere e la storia che ne verrà fuori è legata a numerosi fattori ancora incerti: il futuro della B.A., i procedimenti amministrativi e giudiziari ancora pendenti e, non ultima, la sorte dei bandi di gara pubblicati dalla BA stessa. La proposta alternativa che vogliamo portare avanti rispetto alle "soluzioni" da sempre proposte, prevede la valorizzazione dei rifiuti secondo il paradigma delle 8 R, progetto a medio-lungo termine che porterebbe anche una forte ricaduta occupazionale. Nell'immediato, la gestione dei rifiuti poggerebbe sull'approccio "rifiuti zero",  contrapposto alle pratiche che prevedono processi di incenerimento o discarica.
Sanità: che differenza può/vuole comportare la scelta 5Stelle?
La sanità, purtroppo, non dipende direttamente dall'amministrazione locale, anche se il comune di Bracciano è il capofila della ASL RMF3. Già in passato abbiamo lavorato insieme al comune di Civitavecchia (capofila della ASL) e ad alcuni professionisti, presentando una mozione contenente un progetto alternativo sul futuro dell' dell'ospedale P. Pio. La mozione è stata accolta solo in parte impedendo, per il momento, la chiusura allora prospettata dell'ospedale stesso. In futuro, l'amministrazione a 5 stelle continuerà a lavorare in questa direzione, premendo per il potenziamento e l'efficienza  delle strutture sanitarie.

Trasparenza e partecipazione, due concetti molto abusati, mai praticati. Come sarebbero sostanziati da un vostro ipotetico governo?

Nel programma che stiamo elaborando, proponiamo l'introduzione nello Statuto di strumenti di democrazia diretta quali il bilancio partecipato, il referendum abrogativo e deliberativo, la possibilità per i Cittadini, come avviene in Svizzera, di proporre una delibera redatta in articoli, chiedendone la votazione in sede di Consiglio, nonché la creazione di un Ufficio della Trasparenza, presso il quale ogni cittadino può rivolgersi, per avere accesso a qualsiasi documento, chiedendone copia.


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